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Lorenzo Pataro parla di Scisma su Il FoglioUn ottimo modo per sciogliere i dubbi e ve**re a farlo anche a BookCity Milan...
15/11/2024

Lorenzo Pataro parla di Scisma su Il Foglio
Un ottimo modo per sciogliere i dubbi e ve**re a farlo anche a BookCity Milano
Domenica 17 alle 17 alla Fabbrica del Vapore con Giulia Sara Miori e - naturalmente - Ilaria Palomba

Questa è la prima foto con i due membri di  dalle due parti dell'obiettivo.Il primo incontro.Sono passati 5 anni. Si son...
23/10/2024

Questa è la prima foto con i due membri di dalle due parti dell'obiettivo.
Il primo incontro.
Sono passati 5 anni. Si sono moltiplicate le città - da Torino a Roma e Milano - e gli impegni, ma soprattutto gli incontri e le storie. E il viaggio continua.
❤️

"Nel libro della Palomba ci sono tante altre cose: ricordi sfumati del passato, il rapporto problematico con i genitori,...
27/07/2024

"Nel libro della Palomba ci sono tante altre cose: ricordi sfumati del passato, il rapporto problematico con i genitori, la solidarietà nei confronti dei più deboli e vulnerabili, un pizzico di sadomasochismo, l’offesa per una promessa tradita e una voglia crescente di cielo. Un libro stupefacente e un’esperienza indimenticabile, la cui durata non coincide con la sua lettura, ma si attacca alla pelle, rimane dentro e finisce con l’eccedere il lettore"

Così Francesco Improta saluta "Scisma" di Ilaria Palomba (Les Flâneurs Edizioni) su RPLibri, grazie!

Les Flâneurs edizioni Les Flâneurs edizioni, nella collana Icone che a livello programmatico si propone di “abilitare nuovi ponti immateriali di dialogo, promosso da interlocutori eretici” ha pubblicato Scisma di Ilaria Palomba. Il libro, però, verrà distribuito solo a partire dal 1° settem...

"Scisma a dispetto di tutto è la riaffermazione di una cittadinanza e di una territorialità.È la dichiarazione di una di...
23/07/2024

"Scisma a dispetto di tutto è la riaffermazione di una cittadinanza e di una territorialità.
È la dichiarazione di una dissidenza e riappropriazione, di una dissociazione dalla irresistibile forza di trascinamento cui è eroico anche solo ipotizzare di sottrarsi.
Scisma detta la strada che colma la distanza tra l’anti-volontà di trarsi fuori precipitandosi e, per colmo di ventura, il tornare indietro".

Grazie a Daniela Matronola che legge così per Succedeoggi "Scisma" di Ilaria Palomba, in uscita per Les Flâneurs Edizioni

Il nuovo libro di Ilaria Palomba, tra prosa e poesia è la dichiarazione di una dissidenza e riappropriazione

Nuove avventure in arrivo 💙
06/07/2024

Nuove avventure in arrivo 💙

La SVAMPEIDE è appena finita, ma l'emozione dura ancora. Grazie ad Adriana Marmiroli che sulla Stampa di oggi la raccont...
24/04/2024

La SVAMPEIDE è appena finita, ma l'emozione dura ancora. Grazie ad Adriana Marmiroli che sulla Stampa di oggi la racconta con le parole di Flavio Oreglio e Lino Patruno. Che meravigliosa avventura!

Dal teatro Elfo Puccini apriamo le pagine del Corriere della Sera, in una pausa caffè della SVAMPEIDEFino alle 17 siamo ...
23/04/2024

Dal teatro Elfo Puccini apriamo le pagine del Corriere della Sera, in una pausa caffè della SVAMPEIDE

Fino alle 17 siamo in sala Bausch

Come celebrare Svampa, anzi, el Nanni, se non nel suo milanese? I mitici Duperdu sono sulla pagina spettacoli de Il Gior...
20/04/2024

Come celebrare Svampa, anzi, el Nanni, se non nel suo milanese? I mitici Duperdu sono sulla pagina spettacoli de Il Giorno di oggi e il 23 aprile alla SVAMPEIDE
Grazie!

Che bello quando gli eventi sono occasione di approfondimenti, acuti e appassionati. Grazie!SVAMPEIDE è su il manifesto
19/04/2024

Che bello quando gli eventi sono occasione di approfondimenti, acuti e appassionati. Grazie!
SVAMPEIDE è su il manifesto

(Visioni) Il Teatro Elfo Puccini ospita Svampeide, giornata di studi in onore del grande artista milanese e riflessione sull’eredità del cabaret italiano.. Di Francesco Brusco

Ci vediamo a SVAMPEIDE? Una giornata di approfondimenti e ricordi di Nanni Svampa organizzata dall'Associazione, in prog...
18/04/2024

Ci vediamo a SVAMPEIDE? Una giornata di approfondimenti e ricordi di Nanni Svampa organizzata dall'Associazione, in programma per il 23 aprile dalle 9.45 alle 17 alla Sala Bausch del Teatro Elfo Puccini.

Una traversata di tutta l'opera di Svampa nelle sue numerosissime declinazioni, dalla musica ai libri, dal teatro al cinema. Ci saranno i collaboratori più stretti e i maggiori esperti, da Flavio Oreglio a Lino Patruno, Enrico Intra e molti altri.

Per saperne di più, c'è il TUTTOMILANO in edicola da oggi. E non solo!

12/03/2024

Elena Rausa, Le invisibili (Neri Pozza) con Chiara Palumbo
Addis Abeba, 1937. Vittorio Gargano non ha mai visto tanto sangue in vita sua. È ovunque, tinge di rosso l’acqua dei fiumi, da cui affiorano i cadaveri come pesci avvelenati. La rappresaglia per l’attentato al viceré d’Etiopia, il generale Rodolfo Graziani, è un’apocalisse: soldati e civili italiani uccidono, stuprano, incendiano. Furiosamente. Quelle ore di morte plasmeranno il futuro di Vittorio, camionista al servizio del Regio Esercito, della famiglia che formerà. Di Arturo, il figlio che ancora deve nascere. Milano, 2018. Arturo Gargano, settantacinque anni, e Tobia, sedici ancora da compiere, non hanno scelto di trascorrere del tempo insieme: il ragazzo è stato affidato ai servizi sociali per aver commesso un grave atto vandalico e l’anziano ipovedente è la sua attività socialmente utile. Nella casa, tuttavia, ci sono altre presenze. Fatima, una donna eritrea colpita da un grave lutto che si dedica alla cura degli altri; Lilit, amatissima e perduta, che solo gli occhi opachi di Arturo possono vedere; l’Africa, il luogo da cui tutto è cominciato, viva più che mai nell’eredità di una memoria impastata di dolore, colpa, vergogna, nostalgia. Giorno dopo giorno Arturo si racconta come un fiume in piena e Tobia, adolescente in cerca di sé stesso, ascolta forse per la prima volta nella sua vita, ignaro di ciò che questo comporterà. Così, il passato dell’Italia coloniale raggiunge attraverso le generazioni il presente, portando alla luce verità sepolte nelle storie private di due famiglie, quella di Arturo, ma soprattutto quella di Tobia e Agata, sua madre, che per professione studia proprio la Storia pubblica di quegli anni oscuri.
Elena Rausa è nata a Milano e attualmente vive in Brianza. Ha tre figlie. Dopo la laurea in Lettere presso l’Università Cattolica di Milano, ha conseguito un dottorato di ricerca in Italianistica-Filologia umanistica. Oggi è docente di lettere al liceo scientifico. Marta nella corrente è il suo primo romanzo

19/02/2024

Per “Una Selva di Libri. Di Sera” in diretta dal Centro Civico “F. Presca” di Selvazzano Dentro: Alessandro Barbero in “Dalla Storia alle storie” in dialogo con Valentina Berengo

31/01/2024

Federica Manzon, Alma (Feltrinelli) con Valentina Berengo e Aleksandra Ivić

Tre giorni dura il ritorno a Trieste di Alma, che dalla città è fuggita per rifarsi una vita lontano, e ora è tornata per raccogliere l’imprevista eredità di suo padre. Un uomo senza radici che odiava il culto del passato e i suoi lasciti, un padre pieno di fascino ma sfuggente, che andava e veniva al di là del confine, senza che si potesse sapere che lavoro facesse là nell’isola, all’ombra del maresciallo Tito “occhi di vipera”. A Trieste Alma ritrova una mappa dimenticata della sua vita. Ritrova la bella casa nel viale dei platani, dove ha trascorso l’infanzia grazie ai nonni materni, custodi della tradizione mitteleuropea, dei caffè colti e mondani, distante anni luce dal disordine chiassoso di casa sua, “dove le persone entravano e se ne andavano, e pareva che i vestiti non fossero mai stati tolti dalle valigie”. Ritrova la casa sul Carso, dove si sono trasferiti all’improvviso e dove è arrivato Vili, figlio di due intellettuali di Belgrado amici di suo padre. Vili che da un giorno all’altro è entrato nella sua vita cancellando definitivamente l’Austriaungheria. Adesso è proprio dalle mani di Vili, che è stato “un fratello, un amico, un antagonista”, che Alma deve ricevere l’eredità del padre. Ma Vili è l’ultima persona che vorrebbe rivedere. I tre giorni culminanti con la Pasqua ortodossa diventano così lo spartiacque tra ciò che è stato e non potrà più tornare – l’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente respirata all’ombra del confine – e quello che sarà.

Federica Manzon è un'autrice italiana. Collabora con l'organizzazione del festival letterario Pordenonelegge ed è redattrice di «Nuovi Argomenti». Tra i suoi titolo, Come si dice addio (Mondadori, 2008), Di fama e di sventura (Mondadori, 2011), libro finalista al premio Campiello, La nostalgia degli altri (Feltrinelli, 2017), Il bosco del confine (Aboca, 2020) e Alma (Feltrinelli, 2024).

30/01/2024

Ilaria Rossetti, La fabbrica delle ragazze (Bompiani) con Chiara Palumbo

Al centro di questo romanzo ci sono le ragazze: con i capelli al vento di chi attraversa la campagna in bicicletta, con le guance scavate perché il cibo scarseggia ma gli occhi ardenti di chi ha tutta la vita davanti, con le dita sottili che sono perfette per costruire le munizioni. Infatti, durante la Prima guerra mondiale, la fabbrica Sutter & Thévenot sceglie proprio la campagna lombarda per installare, a Castellazzo di Bollate, uno degli stabilimenti dove centinaia di donne giovanissime fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. E poi ci sono anche loro, i ragazzi, allontanati dalle famiglie e dal lavoro per andare a far carne da macello nelle trincee, con i cuori pieni di nostalgia e pronti ad accendersi quando arriva una cartolina vergata da una grafia femminile, come succede a Corrado che per amore arriva alla diserzione... Ma è il 1918, la Storia sta accelerando: è così che Emilia, la piscinìna, la mattina del 7 giugno saluta i genitori senza sapere se li rivedrà, perché una grave esplosione investirà la fabbrica causando decine di vittime, quasi tutte donne e bambine. La produzione però riprende subito, in tempo di guerra le vite umane contano ancora meno del solito. È così che Corrado e il padre di Emilia, Martino, con sua moglie Teresa dovranno accettare che la realtà è più dura dei sogni e il tempo scorre indifferente come il Seveso sotto il grande cielo. Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto senza mai indulgere nella maniera, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: prima di lei, fu Ernest Hemingway a parlarne in uno dei Quarantanove racconti. In queste pagine la storia vera dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, da testimonianza si fa romanzo e attraverso le voci di tante piccole vite non smette di chiederci ascolto.

Ilaria Rossetti è nata a Lodi nel 1987. Nel 2007 ha vinto il premio Campiello Giovani con il racconto La leggerezza del rumore (poi pubblicato da Marsilio). Ha scritto i romanzi Tu che te ne andrai ovunque (2009) e Happy Italy (2011), entrambi per Giulio Perrone editore, Le cose da salvare (Neri Pozza 2020), vincitore del premio Neri Pozza, del Premio Salerno Libro d’Europa e del premio del Circolo dei lettori di Milano (sezione giovani), e il saggio Stig Dagerman. Il cuore intelligente (FVE Editori 2021). Insegna alla Scuola Holden di Torino.

22/12/2023

Anna Voltaggio, La nostalgia che avremo di noi (Neri Pozza)

Si potrebbe dire che dentro un libro come questo, in cui la forma di un romanzo si scompone e si frammenta, i fantasmi della vita si muovono con più naturalezza, si permettono pause, giocano con la nostalgia, si interrogano sul tempo, e sulle intermittenze del presente.
I personaggi di Anna Voltaggio sono dentro la nostalgia di un inconoscibile passato, conoscono l’amore soltanto come una forma illusoria, vivono di tenerezze incerte, di desideri rimasti in sospeso, di sentimenti da tenere a bada; e accendono bagliori improvvisi su vite di cui non ci serve sapere più di quanto viene accennato. Spiegano l’erotismo senza dirlo, il piacere senza inseguirlo, modulano l’attesa come un puzzle incompleto, dove le tessere che mancano generano un altro disegno, e mostrano l’errore come unica forma possibile di libertà. In queste pagine popolate di voci perdute sembra che arrivi di tanto in tanto il rumore della vita, dove il futuro si mescola al passato come un paradosso, in un presente che non rinuncia a nulla eppure si smarrisce di fronte ai sogni e ai desideri.
In questo libro d’esordio, Anna Voltaggio chiude i conti con ricordi, i desideri e le ossessioni, ricucendo, con scrittura asciutta e decisa, storie che mettono in luce tutte le nostre incapacità, tutti i nostri difetti troppo umani.

Anna Voltaggio è nata a Palermo. Vive a Roma e lavora come ufficio stampa specializzato nel settore culturale.
La nostalgia che avremo di noi è il suo primo romanzo.

22/12/2023

Paolo Zardi, La meccanica dei corpi (Neo) con Valentina Berengo

Cosa regola i corpi che siamo? Le spinte che esercitiamo gli uni sugli altri, le attrazioni, le prevaricazioni? Quale la sostanza delle nostre emozioni?
Paolo Zardi elegge la letteratura quale disciplina che meglio racconta la complessità delle scelte che definiscono ogni vita, perché capace di indagarne le dinamiche nascoste e imprevedibili.
Le pagine de La meccanica dei corpi abitano queste forze e lo fanno in modo inatteso.
Cinque storie che, in un misto di garbo e sfrontatezza, colgono il rumore che gli esseri umani fanno nel loro incessante vivere: una sinfonia di desideri, speranze, attese, di inneschi improvvisi che riscrivono la partitura iniziale.

Paolo Zardi vive a Padova, ha pubblicato con la Neo Edizioni le raccolte di racconti Antropometria (2010), Il giorno che diventammo umani (2013), La gente non esiste (2019), e i romanzi XXI Secolo (finalista Premio Strega 2015) e La Passione secondo Matteo (2017). Suoi i romanzi Tutto male finché dura (Feltrinelli, 2018), L’invenzione degli animali (Chiarelettere, 2019), Memorie di un dittatore (Perrone, 2021). In ebook ha pubblicato i romanzi Il principe piccolo (2015), La nuova Bellezza (2016) per Feltrinelli Zoom e Eva (Kobo Originals, 2022).

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