Nella fiaba “I vestiti nuovi dell’imperatore” al sovrano vengono dati degli abiti nuovi. Lui li indossa, è felicissimo, fa una sfilata per il regno. Tutti sono convinti che i vestiti siano meravigliosi, finché un ragazzino indica il sovrano, dice «L’imperatore è nudo!» e i popolani si accorgono che è così.
Io mi ricordavo della dimensione ipocrita dei sudditi, che non vogliono contrastare il potere e fingono di vedere qualcosa che non esiste. In realtà, nella fiaba avviene quello che capita a chiunque di noi quando ascoltiamo un podcast, guardiamo un film o una serie tv: c’è la sospensione dell’incredulità.
Pensiamo che quello che vediamo o ascoltiamo sia vero, pensiamo stia accadendo realmente; perciò, anche nel racconto, le persone sono convinte di vedere quei vestiti e lo stesso imperatore è convinto di averli addosso.
Poi il bambino dice che il re è nudo e tutti vedono la realtà per com’è. Rispetto al lavoro sta accadendo — abbastanza velocemente — la stessa cosa, da parte delle generazioni più giovani.
In occasione della celebrazione dei 30 anni di VITA, abbiamo invitato Maura Gancitano – saggista, filosofa e co-fondatrice di Tlon – a condividere il suo punto di vista nella sessione intitolata: “Come lavoreremo?”.
Leggi il suo intervento sul nuovo numero di VITA magazine "E noi come vivremo?"
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Parlare del futuro nell’edilizia mette sempre in imbarazzo, perché nessuno di noi può dire come sarà. Molto spesso il futuro di cui parliamo è soltanto una proiezione del presente. Il futuro ha un vantaggio enorme: non sappiamo cosa succederà. È inutile che ci mettiamo a fare disegni apocalittici, stiamo soltanto proiettando quello che stiamo facendo adesso in un tempo futuro.
L’imprevedibile poi è sempre alle porte. Sull’edilizia abitativa dispiace che negli ultimi decenni si sia persa anche la cultura dell’architettura della casa sociale. Ricordo che abbiamo avuto stagioni pubbliche molto importanti: nel Dopoguerra venivano chiamati non gli amici degli amici, ma categorie di architetti che poi hanno fatto la storia dell’architettura italiana.
Mario Cucinella, Founder & Design Director di Mario Cucinella Architects, è una delle voci della sessione dal titolo "Come abiteremo?" organizzata nell'ambito della festa per i 30 anni di VITA.
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Daniele Novara
Più che su “come educheremo”, a me pare importante interrogarci su “come vogliamo educare”, cioè sul cosa vogliamo combinare con l’educazione. Il tema è scottante, in quanto quale sia il fine dell’educazione non è cosa condivisa né scontata. Nella nostra società, specialmente nelle scelte politiche, non si usa mai il criterio dell’educazione come criterio decisionale: non assumiamo mai
l’educazione come criterio fondativo.
In occasione della festa per i 30 anni di VITA Daniele Novara, pedagogista, fondatore del CPP Centro Psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza, è intervenuto alla sessione intitolata “Come educheremo?“
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«C'è un contrasto in questo bellissimo nome che vi siete dati che è VITA. Partiamo da qui: oggi tutti noi abbiamo la necessità di federare le nostre ferite. E ovviamente per federare, per accostarle, bisogna in qualche modo rivelarle. Io credo che confessare le ferite significa renderle più lievi».
In occasione della festa per i 30 anni di VITA Franco Arminio, poeta e paesologo, ha incantato la platea con i suoi "Canti della Gratitudine"
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Partiamo dal silenzio. Quando pensiamo alla comunicazione, dovremmo pensare a chi vogliamo comunicare, cosa vogliamo comunicare e se c’è qualcuno che ci ascolta. E in questo mondo pieno zeppo di rumore è sempre più difficile comunicare le cose, farle passare.
In occasione della festa per i 30 anni di VITA abbiamo chiesto “Come comunicheremo?” a Mario Calabresi, giornalista, scrittore, co-fondatore Chora Media.
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FRANCO il podcast
Non sono bar, né biblioteche. Non sono teatri, né cinema, né coworking. Sono spazi ibridi: presidi territoriali che sperimentano nuovi modi di stare insieme e di fare cultura. Spesso sorgono dalle ceneri di edifici dismessi o abbandonati, contribuendo a rigenerare i territori in cui si trovano. Per raccontare questi luoghi, dal 5 dicembre sarà disponibile sulle principali piattaforme di streaming (oltre che su francofestival.it e su vita.it) “FRANCO il podcast“.
FRANCO - Forum di Rigenerazione Urbana a Base Culturale, è un’iniziativa di ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, società consortile della Regione Emilia-Romagna, realizzata insieme a Lo Stato dei Luoghi, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con la media partnership di VITA. Negli scorsi mesi, abbiamo infatti accompagnato “Franco” attraverso le tappe di un Public Program itinerante in luoghi rigenerati in Emilia Romagna.
Ascolta il trailer e leggi l'articolo di Diletta Grella
👉 https://www.vita.it/franco-il-podcast-della-rigenerazione-urbana/
Terzo Settore e IVA: facciamo il punto
Un appuntamento da non perdere per fare il punto sulle novità sulla disciplina IVA, il lavoro per la reintroduzione del regime di esclusione e i possibili scenari futuri per le associazioni del Terzo Settore.
Il seminario sarà aperto da Rossella Vigneri, responsabile sviluppo associativo di ARCI aps.
Interventi:
- Marco Mini, responsabile osservatorio legislativo nazionale di Arci APS
- Stefano Tassinari, vicepresidente di Acli - Associazioni cristiane lavoratori italiani
- Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale Terzo Settore
- Stefano Arduini, direttore di VITA non profit
Conclusioni: Walter Massa, presidente nazionale di Arci APS
«Sarò brutale: soffocamento»: Erica ha 25 anni, è una musicista e risponde così quando le chiedo di dirmi in una sola parola che cos’è per lei l’idea di un figlio. Erica è una dei dieci ventenni che abbiamo chiamato attorno a un tavolo per ragionare di maternità e paternità: dinanzi al costante calo delle nascite, non basta ripeterci che abbiamo un problema di precarietà, bassi salari, gender gap, assenza di servizi per la conciliazione… Tutto vero (e servono azioni, al di là delle analisi), ma non basta.
La domanda con cui confrontarci è a monte: riguarda il desiderio di avere figli. “Figli sì o figli no? E perché?”. Lo abbiamo chiesto a loro, cinque ragazze e cinque ragazzi tra i 20 e i 27 anni, un’età in cui un figlio non è ancora un progetto di vita: quello che ci interessava era soprattutto l’immaginario che loro hanno rispetto alla possibilità di essere un giorno madre e padre.
Si chiamano Carlotta, Emanuele, Vittoria, Cristiano, Erica, Micheal, Manuel, Simona, Riccardo. Una ragazza alla fine ha preferito rimanere anonima. Li abbiamo cercati tra le reti delle organizzazioni del comitato editoriale o di realtà vicine, alcuni stanno facendo il servizio civile, altri sono volontari, tutti sono ragazzi impegnati nel sociale. Solo uno di loro dice che sì, un figlio lo vuole. Tre non lo escludono. Gli altri, al momento, dicono “anche no”.
Le ragioni che ci hanno raccontato, però, fanno piazza pulita dei pregiudizi che ci fanno credere che i giovani oggi non fanno figli perché sono egoisti, narcisisti, centrati sulla propria realizzazione. Non è neanche vero d’altra parte che i giovani un figlio lo desiderano, ma il contesto gli impedisce di realizzarlo. I giovani raccontano un’altra storia. Questo podcast raccoglie alcune delle loro riflessioni: è aperto a tutti perché crediamo sia un documento giornalistico di grande valore, dove la voce dei ragazzi ci arriva in presa diretta, espressa con molta chiarezza e senza nes
"Una nuova prospettiva civica”: il X Rapporto IREF sull’Associazionismo Sociale
"Una nuova prospettiva civica”: il 7 novembre a Milano la presentazione del X Rapporto IREF sull’Associazionismo Sociale
Giovedì 7 novembre, al Circolo Acli Lambrate, via Conte Rosso 5, alle ore 18:00, sarà presentato il decimo Rapporto sull'Associazionismo Sociale dell’IREF, l’Istituto di Ricerche Educative e Formative delle Acli. Un appuntamento che vede il contributo di esponenti del terzo settore, ricercatori e amministratori locali, volto a esplorare il ruolo dell’associazionismo sociale in Italia come motore di partecipazione e coesione sociale.
Prosegue, nella serie podcast realizzata da VITA, il racconto dei temi, delle idee e degli apprendimenti maturati in tre anni di confronto all'interno delle Comunità di Pratiche, l'iniziativa promossa dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e avviata da Con i Bambini.
Oltre 1.300 partecipanti da tutta Italia e 168 momenti di dialogo: un percorso ricco di pensieri, approcci e progettualità condivise, con modelli utili anche per le future politiche pubbliche.
Ascolta il terzo episodio!
👉 https://open.spotify.com/episode/5Bu9264cyT7BQm0utLaMBy?si=9at2e829T9SWkkZSvOopWw