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Il canale ANSA Scienza&Tecnica è uno strumento di informazione scientifica dinamico, interattivo e aggiornato quotidianamente sulla base dei risultati dell'attività di enti di ricerca, università italiane ed estere, articoli pubblicati sulle riviste scientifiche internazionali. Accanto ai testi, immagini e video raccontano i grandi eventi nazionali e internazionali legati alla scienza, come le mis

sioni spaziali e le spedizioni scientifiche. Una particolare attenzione è dedicata ad ambiti di frontiera, come biotecnologie, nanotecnologie e le ricerche più avanzate in fatto di energia.

Far cambiare opinione a complottisti e amanti delle cospirazioni è una missione impossibile, ma non per l'Intelligenza A...
13/09/2024

Far cambiare opinione a complottisti e amanti delle cospirazioni è una missione impossibile, ma non per l'Intelligenza Artificiale.

Il segreto sarebbe in una combinazione di pazienza e della capacità di avere tutte le informazioni necessarie a confutare le tesi complottiste.

A dimostrarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Science da Cornell University e Massachusetts Institute Technology.

Coordinata da Thomas Costello del Mit, la ricerca dimostra come dialogare con un chatbot può far cambiare opinione anche a chi contesta lo sbarco sulla Luna o la pandemia di Covid-19.

"E' opinione diffusa che far cambiare opinione a chi crede una qualche idea del complotto sia praticamente impossibile, anche presentando fatti oggettivi, ma a renderlo difficile è anche l'impossibilità per un umano di aver accesso a grandi quantità di dati, avere la pazienza necessaria, il giusto dialogo e conoscere bene il proprio interlocutore", ha detto all'ANSA Stefano Cresci, dell'Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche che, grazie a un finanziamento del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc), ha da poco avviato il programma Deduce, dedicato a questi temi. Che si parli di Terra piatta, sbarco sulla Luna, brogli nelle elezioni americane o Covid-19, discutere con chi ha tali convinzioni si dimostra spesso un fallimento spesso perché, spiegano i ricercatori americani, le teorie del complotto si presentano in molte forme e i dettagli della teoria e gli argomenti usati per supportarla possono variare da persona a persona. Senza gli argomenti specifici risulta dunque impossibile confutare una tesi che non si conosce in profondità.

Massachusetts Institute of Technology (MIT)
Cornell University

Il segreto è un mix di dati e pazienza (ANSA)

Virus, funghi e batteri sopravvivono anche in atmosfera ad alta quota e possono essere trasportati dai venti per migliai...
13/09/2024

Virus, funghi e batteri sopravvivono anche in atmosfera ad alta quota e possono essere trasportati dai venti per migliaia di chilometri: lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) da un team internazionale guidato dall'Istituto per la salute globale di Barcellona, in Spagna.

Ricerche precedenti avevano già dimostrato che la sabbia può viaggiare per migliaia di chilometri (come quella che dall'Africa riesce a raggiungere il continente americano) e che i suoi granelli possono trasportare microrganismi.

Con questo nuovo studio, i ricercatori hanno voluto verificare quanto in alto riescono a spingersi i microbi e se riescono a sopravvivere al viaggio. Per scoprirlo, hanno noleggiato un piccolo aereo con cui hanno sorvolato il Giappone per raccogliere campioni di aria ad altitudini comprese fra i mille e i tremila metri. Inoltre hanno raccolto dati metereologici relativi alla colonna d'aria nelle zone che hanno attraversato.

Le analisi genetiche condotte sui campioni hanno permesso di identificare virus, funghi e batteri, alcuni dei quali pericolosi per la salute umana. Molti microrganismi erano ancora attivi, tanto da riuscire a moltiplicarsi una volta messi in coltura in laboratorio.

ISGLOBAL - Barcelona Institute for Global Health

Virus, funghi e batteri sopravvivono anche in atmosfera ad alta quota e possono essere trasportati dai venti per migliaia di chilometri (ANSA)

Missili guidati da piccioni e come riconoscere i vermi ubriachi, piante vere che imitano quelle di plastica e la capacit...
13/09/2024

Missili guidati da piccioni e come riconoscere i vermi ubriachi, piante vere che imitano quelle di plastica e la capacità di nuotare delle trote morte: sono alcune delle dieci ricerche vincitrici degli IgNobel 2024, l'iniziativa che dal 1991 seleziona gli studi più bizzarri e stravaganti.

Dopo gli anni della pandemia è tornata in presenza la cerimonia dedicata alla scienza che fa sorridere ma anche riflettere e ha ritrovato la sua sede originaria presso il Massachusetts Institute of Technology, che l'aveva ospitata dal 1991 al 1994, prima che fosse trasferita al Sanders Theatre dell'università di Harvard fino alle edizioni online degli ultimi anni.

E organizzata dalla rivista Annals of Improbable Research, con il suo direttore Marc Abrahams, fondatore dell'evento, in collaborazione con la casa editrice del Mit, la Mit Press.

Il tema dell'edizione 2024 è la legge di Murphy, il cui assioma principale e il più celebre è "se qualcosa può andare storto, lo farà" e come ogni anno a presentare i vincitori sono stati degli autentici Nobel. Immancabile anche la mini-opera e il volo degli aeroplanini di carta.

Gli Stati Uniti si sono aggiudicati l'IgNobel per la pace con la ricerca'volta a verificare la fattibilità di utilizzare piccioni vivi all'interno dei missili per guidarne la traiettoria, mentre per la chimica hanno vinto Olanda e Francia per avere utilizzato la cromatografia allo scopo di distinguere i vermi ubriachi da quelli sobri.

Per la botanica, una ricerca di Usa, Germania e Brasile ha voluto dimostrare come alcune piante vere, se vicine a piante di plastica, finiscano per imitarne le forme. Francia e Cile sono i vincitori dell'IgNobel per l'anatomia: hanno studiato se i capelli di chi vive nell'emisfero settentrionale ruotano nella stessa direzione dei capelli di chi vive nell'emisfero meridionale.

L'IgNobel per la medicina è andato a Svizzera, Germania e Belgio: hanno dimostrato come un falso farmaco che provoca effetti collaterali dolorosi possa essere più efficace di un falso farmaco senza effetti collaterali dolorosi. Per la fisica hano vinto ancora gli Usa, per aver dimostrato che anche una trota morta può nuotare, mentre il premio per la fisiologia va a Usa e Giappone per la scoperta che molti mammiferi sono in grado di respirare attraverso l'ano.

Dedicati alla Legge di Murphy (ANSA)

Alghe trasformate in navette per trasportare farmaci, insetticidi smart, banche dati e analisi genetiche: si preparano c...
12/09/2024

Alghe trasformate in navette per trasportare farmaci, insetticidi smart, banche dati e analisi genetiche: si preparano così le nuove armi contro virus e batteri emergenti, potenzialmente in grado di diffondersi fino a provocare epidemie: sono alcuni risultati raggiunti negli ultimi 2 anni dagli oltre 700 ricercatori impegnati nella rete nazionale sulla salute circolare (One Health) che fanno capo al partenariato esteso Pnrr Inf-Act. A tracciare il bilancio è il convegno organizzato a Pavia dalla Fondazione Inf-Act.

"Da sempre siamo minacciati da patologie più o meno aggressive" e "in futuro a livello mondiale si prevede una maggiore diffusione di possibili minacce anche in aree che non venivano prese di mira da determinati patogeni, come quelli responsabili di malattie come dengue, West Nile, Oropuche", dice all'ANSA il presidente della Fondazione Inf-Act Federico Forneris. "Ci aspetta uno scenario in cui l'attenzione a queste minacce è destinata a diventare sempre maggiore, insieme alla capacità di individuarle nel più breve tempo possibile. La cosa più importante - rileva - è la capacità di prevederne e stimarne la diffusione".

Per riuscire in questo, aggiunge, "una delle parole chiave è 'multidisciplinarietà', ossia la capacità di integrare le conoscenze a tutto tondo". Grazie a questo dialogo diventa possibile mettere a punto nuove contromisure. Oltre ai nuovi farmaci, sono allo studio navette per veicolarli nell'organismo, accanto a materiali a base di polimeri o nanoparticelle in grado di contrastare virus e batteri su superfici.

In Italia più di 700 ricercatori al lavoro per arginare pandemie (ANSA)

Una cuffia hi-tech può finalmente svelare che cosa passa per la testa dei bambini: utilizzando onde luminose del tutto i...
12/09/2024

Una cuffia hi-tech può finalmente svelare che cosa passa per la testa dei bambini: utilizzando onde luminose del tutto innocue, è infatti in grado di misurare in tempo reale l'attività neuronale nella parte più esterna del loro cervello, mentre giocano, imparano e interagiscono con gli altri.

La tecnologia, più comoda e meno costosa della tradizionale risonanza magnetica funzionale, è presentata sulla rivista Imaging Neuroscience dai ricercatori dell'University College di Londra e del Birkbeck College, che l'hanno già sperimentata con successo su 16 bambini.

I risultati ottenuti suggeriscono che il dispositivo potrebbe aiutare a mappare le connessioni tra le diverse regioni del cervello e stabilire ciò che distingue lo sviluppo neurologico tipico da quello atipico nelle prime fasi cruciali dell’infanzia, facendo così luce su condizioni di neurodiversità come l’autismo, la dislessia e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd).

UCL
Birkbeck, University of London

Una cuffia hi-tech può svelare cosa passa per la testa dei bambini: utilizza onde luminose del tutto innocue per misurare in tempo reale l'attività cerebrale (ANSA)

Al via i primi test in Europa per Hyperloop, l'innovativo treno capace di viaggiare a velocità record all'interno di cil...
12/09/2024

Al via i primi test in Europa per Hyperloop, l'innovativo treno capace di viaggiare a velocità record all'interno di cilindri vuoti, senza la resistenza dell'aria.

Nel neonato Centro Europeo Hyperloop, nei Paesi Bassi, completato a marzo sono ora stati fatti viaggiare i primi vagoni per 100 metri e l'obiettivo finale è realizzare i primi collegamenti rapidi nel 2030.

Inaugurata poco meno di 6 mesi fa la struttura di test del centro, di appena 420 metri di lunghezza, ha ora visto viaggiare su rotaia i primi vagoni senza attrito con l'aria. I vagoni hanno raggiunto una velocità massima di poco più di 30 chilometri orari percorrendo appena 100 metri, ma si tratta di un primo test per analizzare tutte le possibili difficoltà per l'implementazione del progetto su larga scala.

La tecnologia Hyperloop punta infatti a costruire nuove tipologie di treni superveloci, in grado di superare 700 chilometri l'ora, per collegare città distanti poche centinaia o migliaia di chilometri in modo più rapido ed efficiente degli aerei. Un sogno reso possibile dalla creazione di lunghi cilindri perfettamente sigillati da cui poter eliminare l'aria, così da eliminare l'attrito.

Questa tecnologia che aveva trovato grande risonanza mediatica una decina di anni fa con i primi progetti promossi negli Stati Uniti, come il collegamento tra Los Angeles e San Francisco, e nei Paesi Arabi, ma che sono stati rapidamente abbandonati.

A crederci ancora fortemente è una cordata di aziende europee: ha completato il Centro Europeo Hyperloop che sta proseguendo lo sviluppo dei primi treni e dei cilindri che costituirebbero lo scheletro di questa nuova tecnologia al servizio della mobilità potenzialmente rivoluzionaria. L'obiettivo dichiarato è quello di poter realizzare i primi collegamenti tra città nel 2030.

Hyperloop Transportation Technologies

L'obiettivo è avere i primi collegamenti nel 2030 (ANSA)

Dopo i preparativi e i controlli necessari, è iniziata alle ore 12,12 italiane la prima passeggiata della storia compiut...
12/09/2024

Dopo i preparativi e i controlli necessari, è iniziata alle ore 12,12 italiane la prima passeggiata della storia compiuta durante una missione privata: a raggiungere questo importante traguardo due membri dell'equipaggio di Polaris Dawn, il comandante Jared Isaacman e la specialista di missione Sarah Gillis, mentre il pilota di missione Kidd Poteet e la specialista di missione e ufficiale medico Anna Menon si occupano di monitorare i sistemi di supporto vitali.

La navetta Crew Dragon di SpaceX si trova ora a circa 700 chilometri di altitudine dalla Terra, 300 chilometri più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale.

La pressione nella cabina del Dragon si è abbassata lentamente fino al livello di vuoto prima dell'apertura del portello, che espone l’intero equipaggio all’ambiente spaziale esterno. A quel punto, il comandante di Polaris Dawn uscirà per primo e sarà poi seguito da Gillis. I due effettueranno una serie di movimenti pianificati per verificare il movimento delle articolazioni quando la tuta è pressurizzata, testare le prestazioni di un innovativo display che compare in basso a sinistra sul casco (una funzione di cui le tute della Nasa sono prive) e capire meglio come le tute raffreddate ad aria affrontano le temperature estreme dello spazio. Isaacman e Gillis resteranno sempre attaccati alla Crew Dragon tramite cavi lunghi circa 3,5 metri, che forniscono ossigeno, energia e comunicazioni.

L’obiettivo di questa passeggiata, o attività extraveicolare, è quello di testare le nuove tute pressurizzate progettate da SpaceX, destinate ai futuri astronauti civili che voleranno sulla Luna o su Marte. “L'idea è quella di imparare quanto più possibile su questa tuta e restituirlo agli ingegneri – afferma Isaacman, che è anche il finanziatore del progetto Polaris – per informare le future evoluzioni del suo design”.

"> (ANSA)

Funziona oltre le aspettative la prima mano robotica a controllo magnetico mai realizzata al mondo: Daniel, un italiano ...
12/09/2024

Funziona oltre le aspettative la prima mano robotica a controllo magnetico mai realizzata al mondo: Daniel, un italiano di 34 anni, ha potuto sperimentarla per 6 settimane, riuscendo in una varietà di compiti che richiedono precisione, come aprire un barattolo, usare un cacciavite, tagliare con un coltello e chiudere una zip.

"Questo sistema mi ha permesso di recuperare sensazioni ed emozioni perdute", racconta Daniel: "È stato come muovere di nuovo la propria mano".

Il dispositivo, che rappresenta un significativo passo in avanti per il futuro delle protesi, è stato messo a punto da un gruppo di ricerca dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che ha pubblicato i risultati ottenuti sulla rivista Science Robotics.

"Questo risultato corona un percorso di ricerca lungo decenni", commenta Christian Cipriani, che ha coordinato lo studio, sviluppato all'interno del progetto Myki finanziato dalla Commissione Europea tramite uno Starting Grant del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc). "Siamo finalmente riusciti a sviluppare una protesi funzionale alle esigenze di una persona che ha perso una mano e siamo pronti a estendere questi risultati a una casistica più ampia di amputazioni", dice ancora il ricercatore. "Lavorare insieme a Daniel ha concretizzato la consapevolezza che possiamo fare molto per migliorare la sua vita e quella di molte altre persone", aggiunge Marta Gherardini, prima autrice dello studio: "È questa la più grande motivazione che ci spinge a continuare il nostro lavoro e a fare sempre meglio", aggiunge.

L'idea alla base della protesi sta nell'usare magneti delle dimensioni di qualche millimetro, da impiantare nei muscoli residui del braccio amputato.

Scuola Superiore Sant'Anna

Sperimentata da un italiano di 34 anni, 'è stato come muovere la mia mano' (ANSA)

Grazie alle nanotecnologie è stato sviluppato un rivestimento in silicio per globuli rossi che impedisce al sistema immu...
11/09/2024

Grazie alle nanotecnologie è stato sviluppato un rivestimento in silicio per globuli rossi che impedisce al sistema immunitario di riconoscere il gruppo sanguigno, aprendo di fatto a trasfusioni universali tra soggetti considerati finora incompatibili e perfino tra specie diverse. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) da un gruppo internazionale di ricerca guidato dall'ingegnere biomedico Chuanyi Lei della South China University of Technology.

Sviluppato un rivestimento in silicio per globuli rossi che impedisce al sistema immunitario di riconoscere il gruppo sanguigno, aprendo di fatto a trasfusioni universali (ANSA)

Al via i primi test in Europa per Hyperloop, l'innovativo treno capace di viaggiare a velocità record all'interno di cil...
11/09/2024

Al via i primi test in Europa per Hyperloop, l'innovativo treno capace di viaggiare a velocità record all'interno di cilindri vuoti, senza la resistenza dell'aria. Nel neonato Centro Europeo Hyperloop, nei Paesi Bassi, completato a marzo sono ora stati fatti viaggiare i primi vagoni per 100 metri e l'obiettivo finale è realizzare i primi collegamenti rapidi nel 2030. Hyperloop Transportation Technologies

L'obiettivo è avere i primi collegamenti nel 2030 (ANSA)

Una cuffia hi-tech può finalmente svelare che cosa passa per la testa dei bambini: utilizzando onde luminose del tutto i...
11/09/2024

Una cuffia hi-tech può finalmente svelare che cosa passa per la testa dei bambini: utilizzando onde luminose del tutto innocue, è infatti in grado di misurare in tempo reale l'attività neuronale nella parte più esterna del loro cervello, mentre giocano, imparano e interagiscono con gli altri. UCL Birkbeck, University of London

Una cuffia hi-tech può svelare cosa passa per la testa dei bambini: utilizza onde luminose del tutto innocue per misurare in tempo reale l'attività cerebrale (ANSA)

La più grande luna del Sistema Solare è stata sconvolta dall'impatto con un gigantesco asteroide.E accaduto 4 miliardi d...
11/09/2024

La più grande luna del Sistema Solare è stata sconvolta dall'impatto con un gigantesco asteroide.

E accaduto 4 miliardi di anni fa e, sebbene i sospetti ci fossero da tempo, la conferma è arrivata soltanto adesso. Ci sono infatti le prove che l'asse di rotazione di Ganimede, una delle lune di Giove, è stato spostato a causa dell'impatto con un asteroide dal diametro stimato di circa 300 chilometri, ossia 20 volte più grande di quello che ha messo fine all’era dei dinosauri sulla Terra.

Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports e guidato dalla giapponese Kobe University, che conferma le ipotesi fatte a partire dagli anni '80 del secolo scorso, quando furono individuati per la prima volta i grandi solchi disposti in cerchi concentrici che ricoprono una faccia della luna.

Quell'impatto è stato uno dei più devastanti mai avvenuti nel Sistema Solare. Secondo i calcoli dei ricercatori guidati da Hirata Naoyuki il punto dell'’impatto si trova sul lato opposto della lunarispetto a quello rivolto verso Giove. Ganimede, infatti, come la nostra Luna, mostra sempre la stessa faccia al suo pianeta.

Kobe University

L'asse di rotazione di Ganimede spostato da un impatto 4 miliardi di anni fa (ANSA)

Scienziati o algoritmi: chi scopre cosa?: è questo il tema della nona puntata di D.InfoTalk, il video-podcast prodotto e...
10/09/2024

Scienziati o algoritmi: chi scopre cosa?: è questo il tema della nona puntata di D.InfoTalk, il video-podcast prodotto e promosso dal dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri.

Con I'esperto del mondo digitale Marco Camisani Alzolari, curatore e conduttore del programma parleranno del rapporto fra ricerca e digitale la biochimica e divulgatrice Adriana Albini dell'Istituto europeo di oncologia, la rettrice del Gran Sasso Science Institute Paola Inverardi, il direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia Giorgio Metta, e Andrea Rocchi, Presidente di Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

IEO Istituto Europeo di Oncologia
Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri
ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
GSSI - Gran Sasso Science Institute
CREA - Ricerca

Nona puntata di D.InfoTalk (ANSA)

E' rientrato a Terra il primo dei quattro satelliti di Cluster, la missione europea che per oltre 20 anni ha studiato l’...
10/09/2024

E' rientrato a Terra il primo dei quattro satelliti di Cluster, la missione europea che per oltre 20 anni ha studiato l’attività del Sole e la sua interazione con il campo magnetico terrestre, migliorando la comprensione delle tempeste geomagnetiche e le previsioni del meteo spaziale.

Il satellite dell’Agenza Spaziale Europea, chiamato Salsa, è rientrato la sera dell’8 settembre, alle ore 20,47 italiane, tuffandosi come previsto nell’Oceano Pacifico meridionale.

Questo evento è stato al centro di un esperimento unico nel suo genere: un piccolo aereo lo ha seguito da vicino, per raccogliere dati preziosi con cui rendere i futuri rientri satellitari più sicuri e sostenibili, e lo stesso accadrà anche con gli altri tre, che avverranno tra il 2024 e il 2026.

Mentre la maggior parte delle missioni che esplorano la magnetosfera terrestre si concentrano sulla zona dell’equatore, il quartetto di Cluster ha orbitato sopra i Poli, dove l’attività magnetica è molto intensa e dove il vento solare può penetrare più in profondità nella parte superiore dell’atmosfera. In questo modo, Cluster ha rivelato zone del campo magnetico della Terra che non erano mai state esaminate contemporaneamente da più veicoli spaziali, realizzando mappe 3D e individuando i punti deboli.

ESA - European Space Agency

Addio a Cluster, la missione europea che per oltre 20 anni ha studiato l'interazione tra Sole e Terra: l’8 settembre, alle ore 20,47 italiane, il primo dei quattro satelliti che compongono la costellazione dell’Esa ha fatto il suo rientro sulla Terra, tuffandosi come previsto nell’Oceano Pacif...

Si chiama Hasel ed è la prima gamba robotica controllata da muscoli artificiali che le permettono di utilizzare l’energi...
10/09/2024

Si chiama Hasel ed è la prima gamba robotica controllata da muscoli artificiali che le permettono di utilizzare l’energia in modo più efficace e di affrontare qualsiasi tipo di terreno.

La gamba è ancora un prototipo ma potrebbe presto trovare applicazioni nei robot destinati all'uso quotidiano. Descritta sulla rivista Nature Communications, è stata realizzata grazie alla collaborazione tra il Politecnico di Zurigo (Eth) e l’Istituto tedesco Max Planck per i Sistemi Intelligenti .

Eccetto pochissimi esempi di prototipi, la gran parte dei robot sviluppati in questi decenni usa per muoversi dei motori, ossia con sistemi completamente differenti da quelli presenti in natura, che si avvalgono invece di materiali flessibili capaci di contrarsi ed estendersi rapidamente, come i muscoli.

Prendendo ispirazione proprio dalla natura i ricercatori hanno ora sviluppato un prototipo di gamba robotica controllata da un materiale simile ai muscoli. Il materiale è costituito da una serie di minuscole sacche piene di materiale oleoso, una struttura simile alle bustine per il ghiaccio mamolto più piccole, e coperte da un lato da materiale conduttivo.

Ciascun sacchetto può essere caricato elettricamente e in questo modo può attrarre i sacchetti vicini, in modo simile alla forza elettrostatica che si genera strofinando un palloncino di plastica. Così, controllando l’elettricità si possono far contrarre o allungare velocemente lunghe file di sacchette, riproducendo in scala quel che avviene all’interno dei muscoli.

ETH Zürich
Max Planck Society

Può affrontare qualsiasi terreno usando meno energia (ANSA)

Nelle città piove di più che nelle campagne circostanti: colpa dell'effetto 'isola di calore', generato dalle emissioni ...
10/09/2024

Nelle città piove di più che nelle campagne circostanti: colpa dell'effetto 'isola di calore', generato dalle emissioni di gas serra, e della presenza di edifici alti, che alterano lo spostamento delle masse d'aria.

Lo dimostrano i dati satellitari e radar relativi a oltre mille aree urbane di tutto il mondo, pubblicati sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) dai ricercatori dell'Università del Texas ad Austin.

Lo studio, supportato anche dalla Nasa, ha preso in esame le anomalie che si sono verificate nelle precipitazioni giornaliere di 1.056 città del mondo tra il 2001 e il 2020. Dalle analisi è emerso che "oltre il 60% di queste città ha avuto più precipitazioni rispetto alle aree rurali circostanti", osserva la ricercatrice Xinxin Sui.

Le anomalie più significative si sono registrate a Houston negli Stati Uniti, Ho Chi Minh in Vietnam, Kuala Lumpur in Malesia, Lagos in Nigeria, e nell'area metropolitana di Miami sempre negli Stati Uniti. Confrontando le diverse zone climatiche si è scoperto che le città più calde e umide registrano anomalie maggiori rispetto alle città che si trovano in zone più fresche e asciutte.

Secondo gli studiosi, il fenomeno potrebbe avere diverse spiegazioni. Uno dei fattori determinanti è sicuramente la densità di popolazione: dove si concentra un maggior numero di abitanti si creano aree urbane più dense, con maggiori emissioni di gas serra e dunque più calore. Palazzoni e grattacieli, inoltre, possono rallentare o bloccare i venti, "determinando un più forte movimento dell'aria verso l'alto", rileva il geologo Liang Yang. "Questo movimento promuove la condensazione del vapore acqueo e la formazione di nuvole, che sono condizioni critiche per la produzione di precipitazioni".

The University of Texas at Austin
NASA - National Aeronautics and Space Administration

Lo studio su mille aree urbane del mondo (ANSA)

Lanciata Polaris Dawn, la prima missione privata a prevedere una passeggiata spaziale condotta da semplici cittadini e n...
10/09/2024

Lanciata Polaris Dawn, la prima missione privata a prevedere una passeggiata spaziale condotta da semplici cittadini e non da astronauti professionisti.

Il lancio è avvenuto dalla piattaforma 39A del Kennedy Space Center in Florida con un razzo Falcon 9 alle 11,23 ora italiana, con circa due ore di ritardo sul programma a causa del maltempo.

A bordo della navetta Crew Dragon di SpaceX sono il miliardario Jared Isaacman, finanziatore del programma Polaris, nel ruolo di comandante, insieme al pilota Scott Poteet e alle specialiste di missione Sarah Gillis e Anna Menon.

La missione ha una durata prevista di cinque giorni, durante i quali la navetta si spingerà fino a un’altitudine di 1.400 chilometri, battendo il record di 1.369 chilometri stabilito dalla missione Gemini 11 nel 1966.

NASA's Kennedy Space Center

I primi cittadini ad affrontare una passeggiata spaziale (ANSA)

Un piccolo asteroide è esploso sul cielo delle Filippine, senza causare danni e conquistando il primato del più veloce m...
10/09/2024

Un piccolo asteroide è esploso sul cielo delle Filippine, senza causare danni e conquistando il primato del più veloce mai visto, considerando che sfrecciava a 20,6 chilometri al secondo, a causa delle caratteristiche della sua orbita.

Era stato scoperto soltanto poche ore prima del suo impatto nell'atmosfera e, secondo il servizio di Difesa planetaria dell'Agenzia Spaziale Europea, è la nona volta che un asteroide viene scoperto poco prima del suo arrivo.

Indicato con la sigla 2024 RW1, l'asteroide aveva un diametro compreso fra 1 e 2 metri. E' stato individuato il 4 settembre dal progetto Catalina Sky Survey, finanziato dalla Nasa. L'asteroide era in possibile rotta di collisione con la Terra e così, nell'arco di pochi minuti, sono stati allertati tutti i sistemi di allarme per gli impatti, compreso il Meerkat dell'Esa. La probabilità di un impatto a distanza di poche ore era calcolata del 20%.

ESA - European Space Agency
NASA - National Aeronautics and Space Administration

E' accaduto il 4/9. Scoperto poco prima, è stato il più veloce mai visto (ANSA)

Non c'è stata in Sicilia, sulla cima del monte Mufara, la posa della prima pietra del telescopio destinato a inaugurare ...
10/09/2024

Non c'è stata in Sicilia, sulla cima del monte Mufara, la posa della prima pietra del telescopio destinato a inaugurare la rete degli osservatori europei per la sorveglianza degli asteroidi potenzialmente pericolosi perché a rischio d'impatto con la Terra.

Il Tar della Sicilia ha imposto l'alt ai lavori in seguito alla protesta di alcune associazioni ambientaliste preoccupate per l'impatto ambientale in una zona protetta; per l'Agenzia Spaziale Europea il sito, a quota 1.865 metri e vicino al polo astronomico Gal Hassin di Isnello, è ideale per le condizioni di osservabilità del cielo; per l'Italia ospitare il telescopio è un'occasione da non perdere, come ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega allo spazio, Adolfo Urso.

Urso: il Tar decida su Flyeye, è un'occasione da non perdere (ANSA)

Grazie a campioni raccolti da 146 foreste di tutta l'Europa, dall’Italia alla Svezia, dalla Francia alla Lituania, è sta...
09/09/2024

Grazie a campioni raccolti da 146 foreste di tutta l'Europa, dall’Italia alla Svezia, dalla Francia alla Lituania, è stata realizzata la prima analisi su vasta scala degli effetti che producono i diversi metodi di gestione sulla biodiversità e resilienza di questi importantissimi ecosistemi.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Applied Ecology, ha coinvolto 12 Paesi e 54 ricercatori in una vasta collaborazione internazionale guidata da Università Sapienza di Roma e Crea di Arezzo. Alla ricerca hanno collaborato anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con Istituto per la BioEconomia di Roma e Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri di Firenze, l’Eurac Research di Bolzano, l’Università dell’Insubria, l’Università di Sassari e l’Università di Padova.

I ricercatori guidati da Francesco Chianucci del Crea di Arezzo e Francesca Napoleone della Sapienza hanno confrontato gli effetti di ciascuna strategia di gestione forestale, in particolare in rapporto all’elevata diversità funzionale, che in caso di instabilità climatica o eventi catastrofici aumenta la probabilità che alcune specie possano sfruttare a loro vantaggio le nuove condizioni, contribuendo così alla resilienza, e alla cosiddetta ridondanza funzionale, cioè la compresenza di specie che svolgono funzioni simili, che garantisce quindi il mantenimento dell’ecosistema anche se una di queste specie viene meno.

I risultati mostrano che le strategie di sfruttamento dei boschi a bassa intensità permettono di mantenere la buona salute dell’ecosistema, mentre lo sfruttamento più intensivo per la produzione di legname provoca un calo della diversità, parzialmente controbilanciata da un aumento della ridondanza.

Sapienza Università di Roma
CREA - Ricerca
CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche
Eurac Research
Università degli Studi dell'Insubria
Università di Sassari
Università Di Padova

Guidata dall’Italia, ha coinvolto 12 paesi e 52 ricercatori (ANSA)

Le prime astronavi destinate a Marte saranno saranno lanciate tra 2 anni, quando si aprirà la prossima finestra di trasf...
09/09/2024

Le prime astronavi destinate a Marte saranno saranno lanciate tra 2 anni, quando si aprirà la prossima finestra di trasferimento Terra-Marte.

Saranno senza equipaggio per testare l'affidabilità dell'atterraggio intatto su Marte. Se quegli atterraggi andranno bene, i primi voli con equipaggio su Marte avverranno tra 4 anni". A scriverlo in un post su X è Elon Musk

"Il tasso di volo crescerà esponenzialmente, con l'obiettivo di costruire una città autosufficiente in circa 20 anni". Servirà, spiega, essere multiplanetari, "poiché non avremo più tutte le nostre uova, letteralmente e metabolicamente, su un pianeta", ha detto Musk.

"Le prime astronavi destinate a Marte saranno saranno lanciate tra 2 anni, quando si aprirà la prossima finestra di trasferimento Terra-Marte. Saranno senza equipaggio per testare l'affidabilità dell'atterraggio intatto su Marte. (ANSA)

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