“La cronaca è un modo di guardare e raccontare il mondo”
Martín Caparrós
Cronache di frontiera raccoglie le opere del miglior giornalismo narrativo attuale. Questo genere ha avuto come padrini Truman Capote, Rodolfo Walsh, Gay Talese, è cresciuto ed è diventato famoso grazie a giornalisti del calibro di Kapuscinski e Hunter S. Thompson, e nel panorama attuale ha dimostrato la sua maturità nelle
opere di David Foster Wallace, tra gli altri. Negli ultimi anni il giornalismo narrativo ha conquistato il favore di pubblico e critica soprattutto in America Latina dove contaminandosi con la tradizione anglosassone ha dato vita alle crónicas e alla ricchissima scena delle riviste giornalistiche che stanno facendo emergere nuove e interessanti voci di giovani autori che per capire il mondo e il tempo in cui sono nati mescolano realtà e poesia, indagine e narrazione.
«Il giornalismo è nato per raccontare storie» ha affermato Tomás Eloy Martínez, giornalista e scrittore argentino, e le Cronache di frontiera – analizzando un fatto della vita quotidiana con sensibilità e senso critico spesso accompagnato da forti dosi di ironia – offrono al lettore la narrazione del reale. Non basta leggere di più per sapere di più: la realtà ha bisogno della narrazione per essere compresa. In tempi in cui l’accumulo di informazioni rischia di farci perdere il valore e la necessità dell’approfondimento e della comprensione le Cronache di frontiera ci fanno riscoprire il piacere e l’urgenza della narrazione: ci raccontano delle storie, storie reali. Le nostre cronache sono un genere ibrido, mutante, composto da ingredienti tipici del romanzo, del reportage giornalistico, del racconto, del saggio… che “mescolati” insieme danno vita ad un testo che va oltre la mera rappresentazione della realtà. Una realtà che esplora frontiere sconosciute: quelle tra nazioni, quelle interne alle grandi città, ai piccoli paesi. Le Cronache di frontiera attraversano frontiere geografiche e letterarie. La collana verrà inaugurata da opere di autori provenienti principalmente dai paesi dell’America Latina perché, proprio da quel continente, provengono le voci più significative e innovative che utilizzano il genere della cronaca come strumento di indagine della realtà, restando sempre allerta per scoprire “nuove frontiere”. Due i titoli che inaugureranno la collana: Operazione Massacro di Rodolfo Walsh, libro precursore del nuevo periodismo latinoamericano e Cronache dal continente che non c’è della giornalista messicana Alma Guillermoprieto.