La voragine che si è aperta in via Sestio Menas potrebbe probabilmente essere il crollo di una galleria della metropolitana che era stata cominciata a costruire in esecuzione del Piano regolatore delle metropolitane di Roma approvato nel 1941.
Molte opere furono iniziate, ma non terminate a causa della guerra e, poi, della caduta del Fascismo.
La PAROLA al POPOLo pubblicò un articolo su questo tema dal titolo , che fu oggetto anche di un'interrogazione parlamentare.
Una cosa è certa: dalle planimetrie delpiano regolatore delle metropolitane di Roma del 1941 sembra proprio che le gallerie passino sotto via Sestio Menas.
Direzione Milano, in difesa dei familiari degli anziani deceduti nelle RSA della Fondazione Don Carlo Gnocchi nel periodo della pandemia Covid 😷.
13/11/2023
Importante decisione a tutela dei diritti di tutti i cittadini della Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 26 ottobre
nella causa C-307/22 (FT):
La nostra redattrice Clotide Spadafora ancora una volta impegnata nell’attività artistico teatrale in per la regia di Stefano Moretti al Teatro Trastevere: grande successo di pubblico ed applausi scroscianti al termine dello spettacolo.
10/02/2023
Il nostro direttore, Romolo Reboa, in difesa del parco di via Teulada
L'avv. Romolo Reboa, candidato nella Lista Civica Francesco Rocca Presidente alle elezioni regionali del Lazio del 12/13 Febbaio 2023, interviene in difesa d...
04/02/2023
Il ns/ direttore, avv. Romolo Reboa, ha presentato il proprio programma elettorale quale candidato al Consiglio Regionale del Lazio nella lista civica Francesco Rocca Presidente
04/02/2023
Lunedì 6 incontro tra il ns/ direttore, avv. Romolo Reboa, e il futuro presidente della Regione Lazio, avv. Francesco Rocca
Romolo Reboa ti invita al suo incontro con Francesco Rocca
Nuovo appuntamento con “Crimini e Criminologia” in diretta fino a mezzanotte su Cusano Italia TV tutte le domeniche dalle ore 21. Per SMS e Whatsapp: 334/92....
28/11/2022
Venerdì in aula a Pescara, al processo Rigopiano, le arringhe degli avvocati di parte civile del Reboa Law Firm sono state oggetto di polemiche anche vivaci.
Lo è stato quella dell’avv. Gabriele Germano perché, riprendendo la relazione d’inchiesta del colonnello dei carabinieri Forestali, Annamaria Angelozzi, ha affermato che, causa una serie di violazioni edilizie connesse alla presenza di vincoli idrogeologici ed essendo l’area a conservazione integrale A1, quell’albergo non doveva divenire un punto turistico di riferimento, ma andava abbattuto.
Lo è stato quella dell’avv. Romolo Reboa, perché seguendo la linea del PM sulla necessità di capire le ragioni degli eventi, ha richiamato degli atti processuali, deducendo che una diversa lettura di alcune operazioni economiche avrebbe potuto contribuire al raggiungimento della verità.
La nostra redazione ha registrato le amare dichiarazioni del direttore, avv. Romolo Reboa.
ha dichiarato l’avv. Romolo Reboa .
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Video
Il ns/ direttore, avv. Romolo Reboa, ha presentato il proprio programma elettorale quale candidato al Consiglio Regionale del Lazio nella lista civica Francesco Rocca Presidente
Chi parla non è un mafioso, ma, il pd Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma, Gualtieri, ed ex Capo di Gabinetto del presidente della Regione Lazio, Zingaretti.
Si spera che il fatto che dopo la diffusione del video si sia dimesso non faccia passare sotto silenzio l'episodio e la Magistratura vada a fondo per capire cosa c'è dietro.
Una cosa è certa: un capo di gabinetto se riceve un tentativo di corruzione non si comporta come Ruberti, ma va dai Carabinieri.
Il servizio del TG4 sulla decisione di Bonafede in seguito all'iniziativa del Reboa Law Firm
Remo Croci, per il TG4, racconta le decisioni assunte dal Ministro Bonafede dopo la lettera degli avv.ti Romolo e Massimo Reboa con l'invito a costituirsi parte civile contro l'ex Prefetto di Pescara ed i funzionari del medesimo ufficio per il despistaggio delle indagini su ciò che è avvenuto nei giorni antecedenti la valanga che ha distrutto l'hotel Rigopiano ed ucciso 29 persone.
Remo Croci of TG4 tells about the decision of the Attorney General of Italy Bonafede consequent to the letter sent by Romolo and Massimo Reboa.
In their letter they invited the Attorney General to intervene in the criminal proceeding for Rigopiano and ask the prefecture for civil damages.
In fact the officers at the Pescara prefecture are prosecuted for the crime of obstruction of justice regarding what happened in the days immediately preceeding the avalance in Rigopiano.
Dal 1975 a difesa degli interessi popolari nella libertà
La PAROLA al POPOLO nasce nel 1975, da un’idea dell’allora dicannovenne Romolo Reboa, che, lasciata la direzione della rivista AUGUSTUS, organo degli studenti del Liceo Ginnasio Augusto, voleva proseguire il proprio dialogo con gli abitanti delle allora circoscrizioni romane IX e X, consapevole che il decentramento amministrativo avrebbe aperto nuovi spazi politici per Roma e per l’Italia.
Il nome della testata nacque dalle chiacchere alternate al gioco serale degli schacchi con il padre, Remo Reboa, intellettuale, giornalista ed uomo con un trascorso politico di un certo rilievo nel ventennio fascista.
In breve quella testata di quartiere divenne una vera e propria fucina di giornalismo: spazio di libertà che richiamava ragazzi volenterosi di fare amicizia e scrivere senza costrizioni dei politici. Rosa Maria Attanasio, Fabrizio Caccia, Corrado Chiominto, Patrizia Morgani, Fausto Pellegrini, Fabrizio Peronaci, Fabrizio Roncone, Francesco Storace, Massimo Tecca sono solo alcuni dei tanti giornalisti professionisti che muoveranno i primi passi ne la PAROLA al POPOLO.
Nel 2001, finito il momento inebriante della voglia di cambiare tutto attraverso la comunicazione (giornali locali, radio e televisioni libere) la rivista cambia volto e nome: InGiustizia - la PAROLA al POPOLO, per entrare nei palazzi di giustizia e capire, oltre ai problemi degli uffici giudiziari, quello che diventa il vero motore della scena politica ed economica italiana, il processo.
Prima Tangentopoli, poi le vicende giudiziarie che hanno investito Silvio Berlusconi ed i processi di mafia hanno trasformato la Magistratura nel garante della legge e della democrazia (secondo alcuni) o (secondo altri) nella dittatura dei giudici che, attraverso i loro provvedimenti, hanno anche sottratto centinaia di ziende ai legittimi proprietario, trasformando il sistema delle Procure della Repubblica nel primo imprenditore italiano.
Un dibattito ed una tematica cui Romolo Reboa, avvocato in prima fila in tanti processi, non poteva sottrarsi e che oggi prosegue su due continenti, insieme al figlio Massimo Reboa, avvocato statunitense, oltre che italiano.