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D'accordo. Neanche questo "proggetto" è granché. La solita spianata "europea" e il vuoto concettuale di chi le disegna.M...
20/08/2024

D'accordo. Neanche questo "proggetto" è granché. La solita spianata "europea" e il vuoto concettuale di chi le disegna.

Ma almeno al centro la rotonda, una banale rotatoria, è stata salvata e viene valorizzata come un'oasi in mezzo al nulla

Da noi, tutto cancellato. Una piena di Storia rasa al suolo per parificare la piazza all'ignoranza di chi l'ha concepita, al "vuoto di memoria" cui esplicitamente si richiama.

Si poteva fare meglio. Si doveva fare molto .

Lo si dovrà, se questa Città vorrà avere futuro.

Il nuovo hub garantirà agli utenti un accesso al sistema ferroviario più rapido e sicuro attraverso l’efficientamento del sistema intermodale, il potenziamento…

11/07/2024

Scriviamo insieme la Storia di questa Città non inseguendo l'effimero, ma cercando, scoprendo e descrivendo l'essenziale. Specie quello nascosto, e che chiede di essere portato alla luce. In tutte le lingue...

28/06/2024
02/05/2024

Oppure prendiamo le strisce blu. Abbiamo in altra sede espresso la nostra totale contrarietà. Oggi allarghiamo un po’ il quadro. Perché le strisce blu sono state imposte alla nostra Città con una protervia ingiustificabile e con un aspetto punitivo che offende i cittadini e probabilmente la leg...

30/04/2024

Invece prendiamo in esame un’altra perla, la raccolta sedicente differenziata. Se guardiamo i fatti, vediamo un mostro che costringe i cittadini a un superlavoro, gratuito e oneroso, a tutto vantaggio delle aziende ricettrici. Che inoltre li costringe a cedere parte della loro casa come deposito p...

27/04/2024

Consideriamo senza vertigini e (sforzandosi) senza orrore l’assoluta inconsistenza, disarmonia, bruttezza dei “nuovi” pali della luce nella Piazza Devastata (notare le iniziali), nella adiacente Piazza Cavallotti e un po’ in giro per la Città. Solo gente senza senso estetico può averli “...

26/04/2024

Spread the loveMentre organizzavo i pensieri per scrivere questo articolo, di cui ancora adesso mi sfuggono i dettagli finali, perché scrivere è sempre un’avventura nell’ignoto, e il finale lo scoprirò come sempre insieme al lettore – c’è solo questa spinta insopprimibile a scrivere, a m...

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24/04/2024

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Otto anni di amministrazione Chieco. Dall'attacco francese alla ritirata sp****la. Fu vera gloria? E il rinnovamento?

Otto anni di amministrazione  . Dall'attacco francese alla ritirata sp****la. E che fine ha fatto il rinnovamento?Staser...
24/04/2024

Otto anni di amministrazione . Dall'attacco francese alla ritirata sp****la. E che fine ha fatto il rinnovamento?

Stasera. Alle 18. Naturalmente qui, su RL. E dove altro sennò? ;)

Tra le tante meraviglie che ci troverete. Gratis domani   Museo Nazionale Jatta
24/04/2024

Tra le tante meraviglie che ci troverete.

Gratis domani

Museo Nazionale Jatta

Ingresso gratuito al Museo Jatta. Domani
24/04/2024

Ingresso gratuito al Museo Jatta. Domani

🇮🇹 Giovedì 25 aprile, in occasione della , per il secondo anno consecutivo, l’ingresso sarà gratuito in tutti i musei e parchi archeologici statali, così come proposto dal Ministro della cultura.

🕣 Potrete visitare il nostro Museo dalle 8.30 alle 13.45 (ultimo ingresso alle ore 13.15).

⏳ La visita ha una durata massima di 45 min.

In questa occasione la prenotazione è fortemente consigliata.
ℹ️ Per info e prenotazioni consulta la pagina https://bit.ly/museoarcheologicodijatta

Dal 16 aprile
15/04/2024

Dal 16 aprile

Un Numero Unico di Emergenza europeo per contattare Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Soccorso Sanitario e Soccorso in mare.

Il servizio gratuito NUE 112 sarà attivo dal 16 aprile nelle Province di Bari e Brindisi 24 ore su 24.

Un numero unico europeo per far fronte a ogni emergenza. Tutte le altre linee, 112, 113, 115, 118 e 1530 resteranno comunque attive.

Scarica l'app gratuita Where Are U: shorturl.at/nrvwS

#112

20/11/2023

Lo Stallo Cinque mesi dopo le elezioni, ad autunno inoltrato, è tempo di una prima verifica. L’Amministrazione Ottombrini va. Non fa miracoli, ovviamente (e chi potrebbe farli?) ma lavora, fa quel che può, presidia il Comune e lo gestisce con buona lena. Uno scivolone sulla mancata difesa del Pr...

20/11/2023

La Banca del Futuro Un Capodanno in tono così dimesso non si era mai visto. Con i negozi semivuoti e gli acquisti ridotti al minimo. I soldi scarseggiano, e soprattutto manca la fiducia. Il quadro a tinte fosche disegnato dal macroscopico dilettantismo del governo nazionale precedente, e l’atmosf...

20/11/2023

Sud, il Tesoro Nascosto L’inedita saletta allestita all’uopo ai Domenicani è piccola e comprensibilmente piena, gente in piedi, altri che arrivano in continuo. Si presenta Controvento, il saggio su energia eolica/politica/territorio di Antonello Caporale. Buona parte del locale stato maggiore d...

In gita di piacere a Trani, al Palazzo di Giustizia, per i noti motivi... Un mattino di fine marzo, più o meno le 10. Vo...
20/11/2023

In gita di piacere a Trani, al Palazzo di Giustizia, per i noti motivi...

Un mattino di fine marzo, più o meno le 10.
Voglio la copia del "mio" fascicolo (una dozzina di pagine)? Ci vogliono 2 giorni. Eccheccacchio, penso: le copiate mica a mano?



Ma mentre cerco una formula più elegante per dirlo (e intanto, per riempire il vuoto, mi lascio scappare un classico "scusi non ci sarebbe un altro modo? sa, vengo da fuori...") la signora cui sono arrivato dopo un lungo rimpallo tra un ufficio e l'altro, mi precede: con un sovrapprezzo di 10 euro (15 in tutto) le si può avere "con urgenza". Cioè, dopo un'ora. Tu che avresti fatto, Lettore? Anch'io. Però non è vero che la Giustizia è uguale per tutti. Anche avere 10 euro in tasca aiuta...

Sulle prime la prospettiva mi ha angosciato: "e mo' che faccio tutta un'ora?" Ma - mi sono detto - sono pur sempre in una delle più belle cittadine d'Italia ed ho a portata di mano il mio fido telefonino. Cosa chiedere di più?

Così mi avventuro nei vicoli e nelle vie e piazze alle spalle del Palazzo - una zona che, in una Trani che conosco bene, mi era finora sostanzialmente sfuggita.

Un incontro che immagino piacevole. E che si dimostra sconvolgente. La Trani che incontro è triste e cadente, dismessa, mal curata. Una città bombardata dalla Storia, in attesa del ritorno della popolazione fuggita.

Le vie sono quasi deserte. Le case spesso abbandonate a se stesse. Molti bar chiusi. Nel senso definitivo del termine. Insegne (probabilmente un tempo tempio della movida) che presidiano stancamente locali svuotati e sventrati della vita.

Un gigantesco, corale, universale "vorrei ma non posso" scritto quotidianamente su quasi tutti i muri.

Ogni tanto un palazzo lindo e ben tenuto, e allora non puoi sbagliare: appartiene alla Chiesa, o allo Stato. Colonne di un Medioevo che qui, da noi, non è mai del tutto passato. E forse neanche per la maggior parte.

Se poi vedi un piccolo portone ben tenuto, come

Il Paese che scompare In gita di piacere a Trani, al Palazzo di Giustizia, per i noti motivi… Un mattino di fine marzo, più o meno le 10. Voglio la copia del “mio” fascicolo (una dozzina di pagine)? Ci vogliono 2 giorni. Eccheccacchio, penso: le copiate mica a mano? Ma mentre cerco una formul...

Chissà se all'ultimo momento arriveranno i nostri. O perlomeno i suoi. O al minimo le sue. Chissà se all'ultimo momento ...
20/11/2023

Chissà se all'ultimo momento arriveranno i nostri. O perlomeno i suoi. O al minimo le sue.

Chissà se all'ultimo momento il Sindaco o un Assessore diranno: va bene tutto, ma farla esplodere no. I fuochi d'artificio li facciamo vicino. E lei sarà salva. Con noi.


Tradizioni da cambiare

Chissà se qualche turista tornerà con nella macchina fotografica o nella videocamera la testimonianza di un miracolo, di una scelta di civiltà anziché dell'orrore bruciacchiato
del fantoccio di una donna fatta esplodere.

Chissà se all'ultimo momento un gruppo di cittadini e cittadine dirà: No. Basta con la violenza. Anche simbolica.

Chissà se a qualcuno verrà in mente che donne bruciate nei secoli ce ne sono state tante, e non solo donne.
E che questo atto incoscientemente barbarico, questa sentenza capitale già scritta sulla pelle simbolica della Quarantana ne è un truce ricordo, l'eco mai sopita di una violenza che grida giustizia attraverso i secoli.

Chissà se a qualcuno verrà in mente che, se negli anni di vacche grasse si bruciano i fantocci a forma umana, quando arriveranno gli anni di vacche magre non sembrerà poi così scandaloso bruciare direttamente esseri umani. È già successo tante volte...

Chissà se a qualcuno verrà in mente che i tempi sono cambiati. E che, nel mondo globalizzato, ciò che si fa anche nell'angolo più sperduto della più remota provincia dell'impero, vale come norma possibile: è come se si facesse in ogni luogo, anche se non nello stesso momento - poiché in ogni luogo potrà essere visto, e in ogni luogo diffonderà il suo sapore amaro, la festa della distruzione che rovina quella della resurrezione.

Chissà se magari, per un intervento nascosto o un miracolo divino, coloro che domani porteranno la processione del Cristo risorto - la massima espressione del rinnovamento e del valore della vita - si fermeranno ai piedi di questa povera vecchietta e ai mastrofuochi venuti ad appiccarla diranno: Ya

L’Ultima Notte della Signora Chissà se all’ultimo momento arriveranno i nostri. O perlomeno i suoi. O al minimo le sue. Chissà se all’ultimo momento il Sindaco o un Assessore diranno: va bene tutto, ma farla esplodere no. I fuochi d’artificio li facciamo vicino. E lei sarà salva. Con noi....

Diciamolo: le 16 non sono un buon orario per nessuno. Neanche in uno splendido pomeriggio di primavera inoltrata, di cui...
20/11/2023

Diciamolo: le 16 non sono un buon orario per nessuno. Neanche in uno splendido pomeriggio di primavera inoltrata, di cui magari approfittare per una delle prime passeggiate senza più l'assillo del coprirsi. Il lavoro, o la casa, o la scuola - o la siesta, sono motivazioni solide, che spiegano tante cose. Ma non tutto.

Così come il fatto che l'evento sia stato relativamente poco pubblicizzato (come spesso accade alle nostre cose di popolo distratto e diviso, concentrato perlopiù
sul singolo orticello di ciascuno).

Tutto questo aiuta a darsi una spiegazione. Ma fino a un certo punto. Perché alla fine il piccolo Teatro comunale si riempie, ma solo grazie alla presenza di due classi scolastiche, una di Corato e una di Molfetta. Pochissimi gli indigeni. Neanche le solite avanguardie.




Mi chiedo, a distanza di pochi giorni dalla spettacolare fiaccolata civile per Pino Di Terlizzi e per una Città Sicura - mi chiedo se è la stessa città. O se per qualche incantamento (come dice il poeta) non siamo stati tutti portati altrove, magari a Cinisi, quasi 40 anni fa... con le sole scuole a portare avanti la battaglia civile di una democrazia partecipata, l'esatto contrario della violenza e dell'omertà mafiose.

Ma una scuola abbandonata dalla società quante chances ha? Soprattutto in contesti come questo, a fortissima radicazione familistico-clientelare e quindi ad alto rischio mafioso - secondo l'insegnamento di Falcone, che definì il clientelismo "padre della mafia". Com'è che non c'è ancora un'adeguata coscienza civile di quanto le due cose siano collegate? Di quanto bisognerebbe fare diga civile verso un sempre più evidente depauperamento dei limitati spazi di democrazia di cui ancora godiamo?

Poi per fortuna si apre un vortice umano che ci libera dai tormenti del meriggio solitario e ci fa entrare a Teatro.

Giovanni Impastato è quello che si dice un uomo di mezza età. Niente a che vedere col ragazzo che ne "I cento passi" duella col più

Giovanni Impastato, la legalità non basta Diciamolo: le 16 non sono un buon orario per nessuno. Neanche in uno splendido pomeriggio di primavera inoltrata, di cui magari approfittare per una delle prime passeggiate senza più l’assillo del coprirsi. Il lavoro, o la casa, o la scuola – o la sies...

Il Comune di Ruvo è stato già condannato, in via definitiva, a risarcire espropri mal eseguiti e congegnati, per un tota...
20/11/2023

Il Comune di Ruvo è stato già condannato, in via definitiva, a risarcire espropri mal eseguiti e congegnati, per un totale, ad oggi, di circa 7,5 milioni di euro. E molte sentenze devono ancora arrivare. I più prudenti calcolano che il conto finale si aggirerà tra 10 e 15 milioni di euro. I più pessimisti arrivano a 50, "approssimati per difetto".

Noi, che siamo ottimisti per vocazione, prendiamo per buona la cifra inferiore: 10 milioni. Circa 400 euro a cittadino, neonati, disoccupati e nullatenenti compresi. Abbiano o meno avuto un ruolo nella vicenda, e anche se non ne hanno avuto alcuno (la stragrande maggioranza). Persino se non ne hanno mai sentito parlare.

10 milioni che il Comune DEVE rimborsare per legge. E che poi DEVE farsi restituire dai proprietari di casa in cooperativa, che sono stati gli effettivi beneficiari di quegli espropri così maldestri.

Per essere più chiari: il Comune paga subito. I soci di cooperativa pagano quando possono (ammesso che non tentino le vie legali a loro volta). In teoria quindi il Comune non perde un euro. Deve solo anticiparli.

C'è solo un piccolo problemino: il Comune quei soldi non li ha. Neanche lontanamente. E la prima sentenza, già esecutiva, ha la scadenza perentoria del 30 luglio prossimo.

Dopodiché - sempre in teoria - il Comune potrebbe essere messo in mora e pignorato. Dichiarato fallito. Default completo. Altro che Grecia...
Con prevedibili conseguenze anche politiche su una Amministrazione sì incolpevole, ma che in materia urbanistica ha clamorosamente mostrato di essere divisa su tutto.

Ma come si è arrivati a questo disastro? Sulla soglia del burrone?



Proviamo a rispondere.
Quello in figura è il nuovo (si fa per dire...) PUG di Ruvo di Puglia. Il Piano Urbanistico generale.

Il PUG sostituisce (sostituirebbe/sostituirà) il vecchio PRG (Piano regolatore generale), "vecchio" ormai di vent'anni ma ancora quasi vergine perché nel frattempo, salvo limitate eccezioni,

Il Comune in Default. Il Comune di Ruvo è stato già condannato, in via definitiva, a risarcire espropri mal eseguiti e congegnati, per un totale, ad oggi, di circa 7,5 milioni di euro. E molte sentenze devono ancora arrivare. I più prudenti calcolano che il conto finale si aggirerà tra 10 e 15 m...

20/11/2023

Il Comune in Default – 2. Le responsabilità di Paparella Qui casca l’asino, dicevamo. E chi è l’asino, direte voi? Per la verità tanti: dev’essere una carica ricercata o un posto ambito. Ma qualcuno, per così dire, merita più di altri il titolo. Giudichi il Lettore e Cittadino. Il PRG v...

Qui casca l'asino, dicevamo.E chi è l'asino, direte voi? Per la verità tanti: dev'essere una carica ricercata o un posto...
20/11/2023

Qui casca l'asino, dicevamo.

E chi è l'asino, direte voi? Per la verità tanti: dev'essere una carica ricercata o un posto ambito. Ma qualcuno, per così dire, merita più di altri il titolo. Giudichi il Lettore e Cittadino.

Il PRG vigente



Quindi, ricapitoliamo. Si fanno i comparti. Che sono comparti di tipo A ovvero misti (privati/cooperative) oppure di tipo B, cioè solo privati.

Importante: ciascun comparto ha un Consorzio tra i proprietari dei suoli, che attraverso il Consorzio stesso divideranno oneri ed introiti in maniera proporzionale. Lo stabilisce la legge regionale 6/79.

Perciò, fatti i comparti; fatti i sub-comparti; fatti gli espropri - si parte? Eh no. Non proprio.

Infatti i problemi sono tanti.

1. Il prezzo di esproprio viene imposto d'autorità, senza alcuna trattativa con gli espropriati, dall'allora sindaco Paparella. 44.000 lire per metro quadro. Poco più di 20 euro. Scandalosamente basso e non in linea col valore di mercato.

2. L'esproprio viene realizzato ex art. 51 della legge 865, ovvero d'urgenza. Come se ci fosse una calamità. Come se bisognasse ricostruire dopo un terremoto o simili.

3. Vengono fatti partire solo i sub-comparti Erp (cooperative). NON quelli a edilizia privata.

Con queste premesse, praticamente, si confeziona una bomba nucleare con tanto di innesco, e la si sotterra a beneficio delle amministrazioni future e ovviamente della Città...;-(

I proprietari così brutalmente espropriati si rivolgono ovviamente al Giudice. Ma, con i tempi della giustizia italiana, si sa che ci vorranno decenni.

Nel frattempo si può dare via libera alle cooperative, che rappresentano un cospicuo pacchetto di voti da mettere subito all'incasso.

La strategia è evidente. Dare ai soci delle cooperative una casa subito e al più basso prezzo possibile. In modo da ottenerne e gestirne il consenso.

In realtà, chiunque non abbia portato il cervello all'ammasso capisce che si tratta solo di un pagamento differito,

Il Comune in Default – 2. Le responsabilità di Paparella Qui casca l’asino, dicevamo. E chi è l’asino, direte voi? Per la verità tanti: dev’essere una carica ricercata o un posto ambito. Ma qualcuno, per così dire, merita più di altri il titolo. Giudichi il Lettore e Cittadino. Il PRG v...

Tutti ricordano lo scambio velenoso di manifesti tra Paparella e Fatone, due medici ex sindaci che si accusano reciproca...
20/11/2023

Tutti ricordano lo scambio velenoso di manifesti tra Paparella e Fatone, due medici ex sindaci che si accusano reciprocamente di aver affossato il Prg (e di conseguenza la Città - con l'enorme contenzioso degli espropri, oggi arrivato in molti casi a sentenza definitiva).


Noi li abbiamo invitati ad un pubblico confronto su questo tema vitale per il nostro futuro. E l'88 per cento dei votanti al nostro sondaggio ha confermato questa necessità. Con il 7% di non so e solo il 4% di no. Praticamente, un plebiscito.

Finora, dai due interessati nessuna risposta.

Rimaniamo ovviamente aperti e disponibili a valutare argomentazioni e (soprattutto) documentazioni.

Ma nel frattempo lo studio delle carte mostra verità alquanto evidenti.

Continuiamo a vederle.

Nel 2004 il Comune, per fare cassa, decide di vendere alcuni terreni nel comparto M.

Il comparto M - evidenziato in arancione



Naturalmente, vorrebbe farci più soldi possibile, e l'unica valutazione "ufficiale" disponibile è quella, ormai nota, dei 22 euro al metro quadro. Troppo poco, ovviamente.

Così il Comune decide di farli valutare nuovamente. E per fare ciò, nomina una specie di commissione (che avrebbe dovuto essere) super partes, imparziale: il famoso (o famigerato) Organo Terzo.

Il quale stabilisce che il nuovo valore di quei terreni è di 262 euro per metro quadro.

Un errore madornale. Perché i proprietari degli altri terreni, che da anni hanno perso il sonno a causa degli espropri brutali di cui sopra, stanno con tanto d'occhi e, vista la nuova valutazione, giustamente si scatenano.

Se i terreni del Comune - ragionano - valgono 262 euro al mq, perché i nostri, di analoga posizione e condizione, ne valgono solo 22?

Quindi integrano i loro ricorsi con la perizia dell'organo terzo. Dimodoché, quando i ricorsi vanno a sentenza, il Giudice ha un parametro ben preciso di riferimento, che a volte anche supera, a volte non raggiunge. Ma in tutti i casi, avvicina.

Si

Il Comune in Default – 3. Le responsabilità di Fatone Tutti ricordano lo scambio velenoso di manifesti tra Paparella e Fatone, due medici ex sindaci che si accusano reciprocamente di aver affossato il Prg (e di conseguenza la Città – con l’enorme contenzioso degli espropri, oggi arrivato in ...

Non so cosa pensiate in generale dei Piani regolatori. Io, per niente bene. La giustificazione ideologica, ovviamente, è...
20/11/2023

Non so cosa pensiate in generale dei Piani regolatori. Io, per niente bene. La giustificazione ideologica, ovviamente, è alta: assicurare (nientemeno che) lo sviluppo armonico delle città e successivamente anche del territorio - o cose del genere.
La realtà, come quasi sempre in questi casi, è molto più terra terra. Anzi, sotto terra. Il PRG è uno strumento di governo politico, molto più e molto prima che di governo del territorio.

Chi ha la fortuna di essere espropriato perché i suoi suoli ricadono nella zona di espansione, vede il valore di quei terreni letteralmente decollare, una volta che il magico Prg li ha fatti diventare, appunto, edificabili. Non ne parliamo poi se ha i mezzi finanziari per costruirci sopra.

Perciò gran parte della vita politica, in città dal precario sviluppo economico, specie al Sud, si riduce a cercare di trovarsi nella posizione di essere espropriati col prossimo Prg. O meglio ancora di poterci costruire.

E dall'altro versante, quello politico, a cercare di far coincidere la zona da espropriare con i terreni propri o degli amici, e i terreni dei nemici con la zona dimenticata da Dio.

Così, occupati a scannarsi tra loro, politici incapaci (o meglio, per il loro tornaconto, capacissimi ;) e quei cittadini/possidenti che non guardano al di là del proprio naso, eviteranno di immischiarsi nelle questioni davvero importanti, che sono quelle dello sviluppo economico, politico, sociale e (prima che ogni altro) culturale.

Rimarranno sudditi o cittadini di serie B. Dileggiati e massacrati dai media. Costretti a mendicare protezioni, appalti e favori. Ma potranno di contro sfruttare le loro alleanze sotterranee (tra politici e imprenditori/possidenti, tra maggioranze e opposizioni spesso appartenenti alle stesse famiglie) per tenere sotto il resto della città. Tutti insieme appassionatamente legati al sottosviluppo civile e socio-politico-economico.

Così si spiega, tra l'altro, come mai dopo 151 anni di

Il Comune in Default. 4. Innamorati del sottosviluppo. Le possibili soluzioni. Non so cosa pensiate in generale dei Piani regolatori. Io, per niente bene. La giustificazione ideologica, ovviamente, è alta: assicurare (nientemeno che) lo sviluppo armonico delle città e successivamente anche del ter...

Mentre i medici litigano, il paziente muore.  "Ogni comparto ha un cancro", dice calmo al microfono Biagio Mastrorilli (...
20/11/2023

Mentre i medici litigano, il paziente muore.



"Ogni comparto ha un cancro", dice calmo al microfono Biagio Mastrorilli (Pd), gelando il Consiglio e il nutrito parterre. Ma mica lo stesso, aggiunge. "Ogni comparto ha il suo cancro".

L'espressione, nella sua drammaticità, non poteva essere scelta meglio.

E in questo immenso reparto oncologico terminale che è diventata la mia Città, la nostra Città, quali sono le cure proposte a palazzo Avitaia, tra gli illustri oncologi del Consiglio comunale?

Essenzialmente due.

Dissotterrare l'ascia di guerra e andare a caccia di responsabilità e responsabili. Ora! verrebbe da aggiungere - quando il danno è fatto, conclamato e forse incurabile.

È la posizione di Antonello Paparella, Forza Italia, non è dato di capire se sua personale o del partito.

Anche perché il suo neo collega di partito e quasi omonimo, Matteo Paparella, è sembrato su un'altra linea, come al solito cerchiobottista, un po' persecutoria (vorrebbe tra l'altro agire penalmente contro la Corte dei Conti, rea a suo dire di non essere intervenuta nei tempi giusti) e un po', un bel po', ovviamente, vittimistica e (auto)assolutoria.


Biagio Mastrorilli

Sull'altra sponda la linea della maggioranza, pessimista sulla possibilità di seguire la via giudiziaria (la parola più gettonata della serata è certamente "Procura") e in fondo sostanzialmente difensivista rispetto all'attività amministrativa svolta, comprese le amministrazioni precedenti, specie se (c'è da dirlo?) di centrosinistra.


Una posizione che potremmo riassumere nel concetto di "forza del destino", dove per destino si deve leggere soprattutto Matteo Paparella (come se Attila, che ha le sue belle responsabilità, abbia potuto fare tutto da solo).

Laddove invece la posizione dell'altro Paparella, il Paparella giovane o Paparellino come qualcuno sussurra tra il pubblico, può essere riassunta sotto l'eterna egida

Il cancro che divora la Città Mentre i medici litigano, il paziente muore. “Ogni comparto ha un cancro“, dice calmo al microfono Biagio Mastrorilli (Pd), gelando il Consiglio e il nutrito parterre. Ma mica lo stesso, aggiunge. “Ogni comparto ha il suo cancro“. L’espressione, nella sua dra...

Ancora sull'ennesima svendita del patrimonio di tutti.Manco il tempo di pubblicare il nostro allarme sull'ennesima sciag...
20/11/2023

Ancora sull'ennesima svendita del patrimonio di tutti.Manco il tempo di pubblicare il nostro allarme sull'ennesima sciagurata svendita del nostro patrimonio pubblico (un giochetto pericoloso diventato ormai così frequente che è sempre più difficile pensare al caso...) ed ecco il commento sulla nostra pagina di tal Roberto de Girolamo, nome certamente inventato (prima ancora, con sprezzo del ridicolo, si faceva chiamare Imperatore Nerone) ma che nasconde persona abbastanza informata su molti retroscena.Per esempio fu il primo a segnalare le dimissioni di De Palo e contorni vari - rivelatisi poi esatti.Non è detto che sia sempre così e non è certo nostro costume andar dietro a segnalatori anonimi, o di celata identità.Ma sta di fatto che questa persona informata sul sottobosco politico locale ha prontamente raccolto e rilanciato il nostro sospetto, parlando addirittura di "prestanome".Ora, se noi fossimo consiglieri comunali di qualunque recinto, non ci terremmo questo sospetto e andremmo fino in fondo. Difenderemmo la nostra onorabilità in ogni modo e in ogni sede.Vedremo se ci sarà analoga reazione tra gli interessati e nel caso ne daremo conto.Nelle more, però, non possiamo far mancare il nostro consiglio a possibili investitori ingenui - del tutto indipendentemente dalle indicazioni del sedicente De Girolamo.A Cittadini e investitori il nostro caldo invito a NON comprare e NON accettare queste che rischiamo di rivelarsi polpette avvelenate.Un'amministrazione completamente squalificata, delegittimata ed antidemocratica, che esala in questo modo sconcio il suo ultimo respiro, NON può disporre del patrimonio di tutti. E NON può continuare a imporre "soluzioni" che, come ognuno vede, peggiorano il problema anziché risolverlo.Quei contratti di vendita, se mai qualcuna ce ne sarà, andranno rivisti uno per uno, controllati parola per parola, e se è il caso denunciati e impugnati, per difendere il patrimonio di tutti, i Beni Comuni troppo spesso

SVENDITE PERICOLOSE. I PRESTANOME E LE POLPETTE AVVELENATE Ancora sull’ennesima svendita del patrimonio di tutti. Manco il tempo di pubblicare il nostro allarme sull’ennesima sciagurata svendita del nostro patrimonio pubblico (un giochetto pericoloso diventato ormai così frequente che è sempre...

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