MANIFESTO
The term "Flewid" comes from two words:
"Flew" and "ID”, according to psychoanalytic theory of Sigmund Freud, the intrapsychic instance that represents the voice of nature in the soul of man. Flew-id refers to those impulses that once freed (fly) from (Id) make men free psychically, lowering and overcoming the barriers imposed by social rules. The iD is strengthened in a Fluid concepti
on of life without going to the imposed constraints . Flewid is a visual publication that informs about what happen in the various areas of contemporary culture, in fashion, art, design. Flewid is a portrait of contemporary life intended the mixing of styles, cultures, past, present, future: where you give top priority to the concept of freedom and interpretation. Flewid is a publication of high quality, not only for its style and its high level of photography but also for the innovative way to present its contents. Il nome “Flewid” viene determinato dall’unione di due parole “FLEW” (volato) e “ID”, con un esplicito riferimento, quest’ultimo, alla teoria psicoanalitica di Sigmund Freud, per cui l’ID è quella parte della struttura psichica dell'uomo che genera il desiderio. “Flew-id” quindi vuole illustrare quelle pulsioni dell’ID che una volta liberate (fatte volare) oltrepassando quindi barriere mentali o convenzioni sociali prestabilite, rendono l’uomo più appagato psichicamente. Ci si propone quindi di tendere a una concezione “fluida” del vivere, il più possibile scevra da vincoli o imposizioni che reprimono e impediscono la libera e totale espressione del proprio “IO”. Presentandosi come una pubblicazione prevalentemente visuale, Flewid si propone di illustrare ciò che avviene nell’ ambito della cultura contemporanea, sia essa moda, arte, design, eccetera. Flewid vuole tenere il lettore sempre aggiornato sui mutamenti e sulle nuove tendenze dello stile di vita contemporaneo, con particolare attenzione a quelle espressioni che prospettano un fondersi o mescolarsi di culture, stili o rimandi temporali che mettono insieme passato, presente o futuro con assoluta libertà, proponendo nuove chiavi d’interpretazione e ribaltando concezioni anche largamente condivise