Napoli MONiTOR

Napoli MONiTOR Napoli Monitor è un giornale on line di cronache, inchieste, reportage e disegni. Dal 2015, Monitor ha cominciato a pubblicare alcuni libri.

Dal 2006, per nove anni, Napoli Monitor è stato un giornale cartaceo, prima mensile e poi bimestrale, che ha raccontato attraverso cronache, inchieste, reportage e disegni, la città di Napoli principalmente, ma anche altre storie provenienti dall'Italia e dal Mondo. Dopo sessanta numeri la redazione ha interrotto la pubblicazione del cartaceo per dedicarsi esclusivamente alla costruzione di un por

tale on-line con aggiornamenti quotidiani. Non una vera e propria casa editrice, ma un numero di uscite programmate, con cadenza periodica e continuativa. Il senso del percorso non cambia: narrare la realtà, rafforzando i nostri punti di vista attraverso uno stile non banale, tra letteratura, giornalismo e ricerca sociale, abbinando l’originalità e la cura. Ulteriori info su: http://napolimonitor.it/napoli-monitor-sito-internet-libri-e-altre-novita/

I piccoli e le piccole italiane e rom che hanno partecipato oggi sono adulti che nella maggior parte dei casi non hanno ...
16/12/2024

I piccoli e le piccole italiane e rom che hanno partecipato oggi sono adulti che nella maggior parte dei casi non hanno ancora risolto il problema dell’abitare, per lo meno non nelle forme canoniche che siamo abituati a immaginare. Al seguito dei loro genitori e delle loro famiglie, che non sempre hanno potuto scegliere liberamente dove e come abitare, sono stati i testimoni diretti dello scempio che per oltre venti anni si è consumato sulla loro pelle. Nelle Vele, totale assenza di manutenzione, infiltrazioni, la goccia sulla testa nella cameretta, pavimentazioni fragili dei ballatoi, scale assottigliate, sversatoio di rifiuti, pregiudizi esterni diffusi. Nelle baracche, totale assenza di servizi di base tipo fognature e acqua calda, acqua benevola e acqua malevola di pioggia che allaga e infanga, freddo invernale fronteggiato con le stufe a ghisa, pregiudizi esterni diffusi e stereotipi duri a morire.

un articolo di Emma Ferulano
disegno di Giulia Landonio

A giugno di oltre quindici anni fa, nel 2009, abbiamo occupato una casa abbandonata con un gruppo di bambine e bambini in parte abitanti del posto, in parte di altre zone del quartiere. Con loro abbiamo dipinto tutto quello che ci sembrava che non potesse proprio mancare in una casa,…

Storia numerouno. 1975, i Pink Floyd sono ad Abbey Road a registrare alcuni pezzi di quello che sarà Wish you were here....
15/12/2024

Storia numerouno. 1975, i Pink Floyd sono ad Abbey Road a registrare alcuni pezzi di quello che sarà Wish you were here. Il gruppo deve fare a meno del genio psichedelico di Syd Barret, uscito nel ’68 perché non riesce nemmeno più a reggersi in piedi sul palco, a causa delle tante e devastanti dipendenze. Barret era un ragazzo bellissimo, ma quel giorno si presenta in studio senza capelli e molto grasso (“Ho un frigo gigante pieno di carne di maiale”, spiegherà), tanto che i suoi amici in un primo momento non lo riconoscono. Dopo qualche minuto gli fanno ascoltare Shine on you crazy diamond, la canzone che hanno appena registrato e che tra l’altro è quella che contiene più riferimenti all’ex chitarrista. Quando gli chiedono un parere, lui fa una smorfia e commenta: “Non mi pare un granché, suona un po’ vecchia”. La sera, prima di andare a una festa insieme al gruppo, Barret se ne va senza salutare né dir niente. Nessuno dei suoi amici lo rivedrà mai più, fatta eccezione per Waters, che lo incontrerà una volta per caso da Harrods. Dopo quell’incontro, però, scriveranno per lui Wish you were here, una delle più belle canzoni della storia della musica.

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Ottoeffe

E se tu la credevi vendetta il fosforo di guardia segnalava la tua urgenza di potere, nentre ti emozionavi nel ruolo più eccitante della legge, quello che non protegge: la parte del boia. (fabrizio de andrè, sogno numero due) I giornali di tutto il mondo si sono arrovellati per giorni perché non....

Da quando le offese sono diventate tollerabili se le pronuncia un ristoratore?una storia disegnata di Diego Miedo e Davi...
14/12/2024

Da quando le offese sono diventate tollerabili se le pronuncia un ristoratore?

una storia disegnata di Diego Miedo e Davide Schiavon

storie disegnate 14 Dicembre 2024 I broker del gusto #5. Ascesa e caduta di un ristoratore poco educato Diego Miedo, Davide Schiavon Share on Facebook Share on Twitter Share on Google+

Gli abitanti delle Vele sono sempre stati trattati come umanità di scarto. Abbandonati per decenni dentro edifici inabit...
12/12/2024

Gli abitanti delle Vele sono sempre stati trattati come umanità di scarto. Abbandonati per decenni dentro edifici inabitabili – l’ultimo censimento del 2016 lo metteva nero su bianco, ma non accadde niente –, in quelle mura è comunque trascorsa la loro vita, e per quanto abbiano lottato per decenni per vederle andare giù, adesso staccarsene non è facile, soprattutto in vista di destinazioni incerte e comunque precarie.

un articolo di Luca Rossomando
foto di Leonardo Galanti

A Scampia si sta consumando un esodo silenzioso. Anche l’ultima delle tre Vele rimaste in piedi è ormai quasi vuota. Una volta erogato il contributo di “autonoma sistemazione” a chi lascia gli appartamenti, il comune di Napoli si è lavato le mani di tutto il resto. Il crollo del 23 luglio sc...

L’abbraccio mortale della politica è particolarmente diretto e pervasivo, essendo il Land della Bassa Sassonia, regione ...
10/12/2024

L’abbraccio mortale della politica è particolarmente diretto e pervasivo, essendo il Land della Bassa Sassonia, regione in cui si trova Wolfsburg, la città-azienda del marchio VW, proprietario del venti per cento dell’azionariato: con simili rapporti di forza, è elementare che l’umore dell’azienda divenga un termometro su cui misurare le affezioni della politica e che quest’ultima sia sempre pronta a far partire gli idranti ogni volta che dai consigli d’amministrazione partono le più funeste previsioni di incendi potenzialmente indomabili.

un articolo di Pasquale Guadagni
disegno di cyop&kaf

(trovate il link nel primo commento)

Siamo all’Ingresso Merci n.1 bis dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano. Molti autoarticolati sono fermi, in...
09/12/2024

Siamo all’Ingresso Merci n.1 bis dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano. Molti autoarticolati sono fermi, in fila lungo lo stradone che collega Acerra a Pomigliano, nella speranza di poter entrare e caricare la merce. Le lettere di licenziamento sono arrivate venerdì 6 dicembre. Tutti i partiti politici hanno espresso solidarietà, gli stessi partiti che in questi anni hanno sostenuto i processi di deregolamentazione del mercato del lavoro, accelerato l’erosione della base manifatturiera del paese, favorito la crescente degradazione del lavoro e delle relazioni di impiego, dichiarato guerra alla classe operaia e criminalizzato le lotte per il lavoro.

un articolo di Giuseppe D'Onofrio

“Lavoratrici e lavoratori, a seguito della mancanza materiale per il blocco degli ingressi, domani 6 dicembre 2024, primo turno, secondo turno e terzo turno di tutti i reparti dello Stabilimento non lavora. Per tale giornata verrà richiesta la CIGO”. Sabato 7 dicembre 2024. È da poco passata l...

Il linguaggio di giornalisti e rappresentanti delle istituzioni è sempre approssimativo, abile ad alternare l’ipocrisia ...
06/12/2024

Il linguaggio di giornalisti e rappresentanti delle istituzioni è sempre approssimativo, abile ad alternare l’ipocrisia al razzismo. Di certo dai loro discorsi sono rimosse le cause materiali, e storiche, che costringono le persone a occupare le case popolari lasciate vuote e abbandonate. Nel 2015 la giunta Fassino (Partito Democratico) sgomberò il campo di Lungo Stura Lazio, all’estrema periferia settentrionale della città. Lo sgombero fu governato da una cordata di enti del terzo settore che ottenne finanziamenti dal ministero dell’interno. Gli operatori sociali distinsero le famiglie meritevoli e quelle immeritevoli: alle prime furono offerte soluzioni abitative temporanee ed effimeri progetti d’integrazione; contro le seconde, rimaste sole, si mossero la Celere e le ruspe. Tutti, subito o dopo pochi anni, si trovarono senza casa. E ancora più cieco è stato lo sgombero nel 2020 del campo di via Germagnano, sempre accanto a una riva della Stura. Al governo c’era la giunta Appendino (Movimento 5 Stelle) e i capitali a disposizione erano inferiori. Alcune famiglie ottennero una casa per pochi mesi, altri baraccati furono costretti ad accettare mille euro in cambio della distruzione della baracca, a molti invece non fu offerto alcunché. Le ruspe rasero al suolo il campo nel pieno della pandemia. Gli occupanti di oggi non sono altri che i baraccati cacciati e dispersi anni fa.

un articolo di Francesco Migliaccio

La storia degli sgomberi dei campi a Torino chiarisce la violenza strutturale delle istituzioni e l'importanza di difendere le occupazioni delle case popolari.

Il piano si fonda su alcuni presupposti pericolosamente confermati da quanto accaduto in questi mesi. Il primo riguarda ...
05/12/2024

Il piano si fonda su alcuni presupposti pericolosamente confermati da quanto accaduto in questi mesi. Il primo riguarda il rapporto tra le opere fatte per produrre profitto e quelle che realmente vanno nell’interesse dei cittadini: se per le prime Invitalia ed ente commissariale stanno avanzando alacremente (per esempio i grossi parcheggi in costruzione al momento), o stanno preparando il terreno per avanzare, le seconde sono quotidianamente messe in discussione e rese incerte da una serie di fattori, a cominciare dalla precarietà dei fondi per realizzarle. Un altro punto è una caratterizzazione della condizione dei suoli che appare ancora superficiale e che rischia di collocarsi in continuità con gli scempi del passato per i quali la magistratura è stata costretta più volte a intervenire. In ultimo, e non certo per importanza, vi è la tendenza per cui si continua a chiedere e a spendere una quantità sproporzionata di soldi pubblici per la bonifica (scegliendo tecniche che molti esperti considerano inutilmente dispendiose) aprendo la strada agli interventi dei privati nel momento in cui ci sarà da capitalizzare, magari con la scusa che “non ci sono abbastanza soldi perché tutto quello che si è realizzato sia a gestione pubblica”.
Messi in relazione uno con l’altro, i fatti citati mostrano una pericolosa continuità con le pratiche politico-istituzionali che finora hanno causato il fallimento del progetto Bagnoli, in un quadro in cui l’opposizione sociale, che sempre ha rivestito un ruolo nell’arginare i tentativi speculativi sul territorio, vive un momento di difficoltà organizzativa (anche alla luce delle prescrizioni previste dal Ddl 1660 nei confronti delle lotte sociali, a cominciare da quelle che riguardano le cosiddette “grandi opere”).

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Marta Fogliano

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a numerose e trasversali manifestazioni di giubilo relative agli avanzamenti del processo di bonifica e rigenerazione dell’ex area industriale di Bagnoli. È bene sottolineare, però, che nonostante lo sfiancamento dovuto a trent’anni di interventi fatti ...

La madre di Giovanbattista Cutolo, musicista di ventiquattro anni ucciso da un sedicenne nell’agosto del 2023, commenta ...
04/12/2024

La madre di Giovanbattista Cutolo, musicista di ventiquattro anni ucciso da un sedicenne nell’agosto del 2023, commenta al Corriere della Sera il nuovo omicidio, sostenendo che “moriremo tutti uccisi da bambini killer. […] Le carceri minorili sono diventate ormai dei centri ricreativi dove non vengono fatti fare percorsi nei quali i ragazzi prendono coscienza dei loro reati, ma hanno la Play Station, fanno corsi di pizza, addirittura fanno le cravatte di Marinella”. Il 13 Luigi Roano scrive sul Mattino che non è il disagio sociale, l’abbandono, la violenza dilagante, l’insufficienza delle risposte istituzionali, l’inconsistenza del terzo settore, ma “le scorribande dei motorini guidati da centauri giovanissimi, scatenati e armati, a lasciare una scia di sangue di ragazzi sulle strade di Napoli”. La risposta individuata dal ministro dell’interno Piantedosi è un piano straordinario per il sequestro dei veicoli a due ruote utilizzati in maniera pericolosa durante la notte. Per Roano, “togliendo dalla strada quei motorini – che spesso non sono in regola perché senza assicurazione, o potenziati o addirittura rubati – si dovrebbe attenuare anche il triste fenomeno del gangsterismo urbano di bande che dal loro quartiere si spostano verso altri per dichiarare guerra alle bande rivali”. Lo stesso giorno parte l’operazione “Natale a Napoli”: una delibera che sgrava i pastorai di San Gregorio Armeno dalla tassa di occupazione di suolo in cambio della collaborazione nelle operazioni di sorveglianza e sicurezza dell’area.

un articolo della redazione
disegno di Miguel A. Valdivia

La notte tra il primo e il 2 novembre muore Santo Romano, diciannove anni, ucciso da un proiettile sparato da un diciassettenne, in una strada di San Sebastiano al Vesuvio. La vittima, promettente portiere di calcio della squadra Micri di Volla (militante nel campionato di Eccellenza), è giunta anc...

Il 18 l’Eni denuncia un attivista di ReCommon per diffamazione, dopo un’intervista in cui metteva in relazione la corpor...
02/12/2024

Il 18 l’Eni denuncia un attivista di ReCommon per diffamazione, dopo un’intervista in cui metteva in relazione la corporazione petrolifera con l’uccisione di Giulio Regeni: è una SLAPP, una “azione strategica contro la partecipazione pubblica”. Al Quarticciolo apre uno sportello sanitario gestito dall’università La Sapienza e dall’associazione Nonna Roma (che già ne gestisce uno per l’assegno d’inclusione e uno per la casa con la fondazione Charlemagne). Intanto però nel quartiere ha chiuso il consultorio, che invece era pubblico. La notte a Torrevecchia grosso scontro tra tre volanti della polizia: muore un agente, quartiere bloccato fino al pomeriggio. Il 19 tentativo di sfratto di una signora di sessantacinque anni da via dei Gonfaloni, dietro via Giulia: a ordinarlo è l’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (APSA) – il Vaticano insomma. Il 20 all’alba venti arresti a Ostia per una rete di traffico di cocaina dall’Olanda. Mareggiate e vento forte. Il sindaco tira fuori un video in cui annuncia l’installazione di venti apparati tecnologici sopra le macchine dei vigili, per multare più velocemente le macchine parcheggiate.

un articolo di Stefano Portelli
disegno di Peppe Cerillo

Il primo novembre al Circo Massimo apre il Villaggio della Difesa, enorme fiera dell’Esercito, con zone in cui, per esempio, i bambini possono giocare a stanare mine antiuomo. Nel ponte del 2, mentre le piogge torrenziali provocano centinaia di morti intorno a Valencia, le spiagge di Ostia si riem...

Il proprietario delle fonderieuna serrata aveva ordinato,ma gli operai avevan lottatoper difendere il posto di lavor.Il ...
01/12/2024

Il proprietario delle fonderie
una serrata aveva ordinato,
ma gli operai avevan lottato
per difendere il posto di lavor.
Il boss fascista Adolfo Orsi
e Mario Scelba suo degno compare
a sangue freddo fecero sparare
su quella folla seminando terror.
(bruna montorsi, l’eccidio di modena)

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Ottoeffe

Mille e cinquecento impianti di sorveglianza già esistenti a Napoli e trecentocinquanta nell’area metropolitana. Due milioni messi a disposizione dalla Regione Campania per aumentare le telecamere nelle periferie. Il raddoppio di presidi fissi di soldati e forze dell’ordine nelle piazze napolet...

Venerdì 29 novembre, sette del mattino. Un anziano in giallo fluo corre a ritmo sostenuto lungo via Felice Pirozzi, Pomi...
29/11/2024

Venerdì 29 novembre, sette del mattino. Un anziano in giallo fluo corre a ritmo sostenuto lungo via Felice Pirozzi, Pomigliano d’Arco, costeggiando un alto muro protetto dal filo spinato. Ha tutta l’aria, questo posto, di una zona militare, e infatti è lo stabilimento napoletano della Leonardo Spa, la multinazionale pubblica che opera nei settori dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza, non disdegnando di produrre neppure armi nucleari. È uno stabilimento chiave, quello di Pomigliano, per il settore “aerostrutture” dell’azienda, che pure, nonostante gli oltre centocinquanta milioni di euro di fondi pubblici drenati negli ultimi anni, è stato messo in discussione dallo stesso amministratore delegato Cingolani, che aveva paventato un possibile scorporo e addirittura la costruzione di “nuove alleanze” (tradotto vuol dire la dismissione del comparto, ritenuto evidentemente non abbastanza produttivo quanto la fabbricazione di armi).

un articolo di Giuseppe D'Onofrio e Riccardo Rosa
disegno di Escif

Venerdì 29 novembre, sette del mattino. Un anziano in giallo fluo corre a ritmo sostenuto lungo via Felice Pirozzi, Pomigliano d’Arco, costeggiando un alto muro protetto dal filo spinato. Ha tutta l’aria, questo posto, di una zona militare, e infatti è lo stabilimento napoletano della Leonardo...

LO STATO DELLE CITTÀ, numero 13 (novembre 2024) / Da oggi in libreria!Al link indice e autori di testi e disegni...SAPER...
28/11/2024

LO STATO DELLE CITTÀ, numero 13 (novembre 2024) / Da oggi in libreria!
Al link indice e autori di testi e disegni...

SAPERE E MORTE | I BUONI ALL'ATTACCO | VIAGGIO IN GEORGIA E ARMENIA | SCUOLE E UNIVERSITÀ TRA NORD E SUD | LOGISTICA IN CAMPANIA | LA LOTTA ALL'IRISBUS | PER IL CLIMA E CONTRO IL GENOCIDIO IN DANIMARCA | UN COLLETTIVO GRECO | VIVERE SENZA STATO IN SUDAFRICA | REPORTAGE DA: NEWCASTLE (UK), BERLINO, KURDISTAN

Stefano Portelli | Flavia Tuminiello | Francesco Migliaccio | Chiara Romano | Tommaso Santori | Roberto Cirillo | Ciro Pedia | Nina Fiorito | Masoto | Andrea Bottalico | Giuseppe D'Onofrio | Salvatore De Rosa | Riccardo Rosa | Marcello Anselmo | Francesco Pasta | Jiyan Andic

Da giovedì 28 novembre è in libreria a Napoli, e nei prossimi giorni nelle altre principali città italiane, il numero 13 (novembre 2024) de Lo stato delle città. INDICE: Sapere e morte di Stefano Portelli I buoni all'attacco di Flavia Tumminello Lancia in resta contro il drago. Diario di viaggio...

Dal 29 novembre al 1 dicembre torna a Milano La Terra Trema – Fiera Feroce di vini, cibi e relazione. La Fiera inizierà ...
27/11/2024

Dal 29 novembre al 1 dicembre torna a Milano La Terra Trema – Fiera Feroce di vini, cibi e relazione. La Fiera inizierà venerdì 29 alle ore 15:00 allo Spazio pubblico autogestito Leoncavallo di Milano (via Antoine Watteau, 7) e terminerà con una cena, domenica dalle 20:00.
Pubblichiamo a seguire, dal numero 34 de L’Almanacco de La Terra Trema, un editoriale che racconta in poche battute una fase chiave per la costruzione della fiera, attraverso uno scambio tra persone che, in modalità diverse, gli danno vita.

Dal 29 novembre al 1 dicembre torna a Milano La Terra Trema - Fiera Feroce di vini, cibi e relazione. La Fiera inizierà venerdì 29 alle ore 15:00 allo Spazio pubblico autogestito Leoncavallo di Milano (via Antoine Watteau, 7) e terminerà con una cena, domenica dalle 20:00. Pubblichiamo a seguire,...

Sarà presentato martedì 26 novembre, dalle ore 18,00, a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce 19), il libro di Antonio Es...
25/11/2024

Sarà presentato martedì 26 novembre, dalle ore 18,00, a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce 19), il libro di Antonio Esposito "Come Cristo in croce. Storie, dialoghi, testimonianze sulla contenzione" (Sensibili alle foglie). Con l’autore discuteranno Teresa Capacchione, Dario Stefano Dell'Aquila e Novella Formisani.
Pubblichiamo a seguire un estratto del volume, dal capitolo "Disumanità e violenza, le immagini di un Spdc / La storia di Francesco Mastrogiovanni".

Sarà presentato martedì 26 novembre, dalle ore 18,00, a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce 19), il libro di Antonio Esposito Come Cristo in croce. Storie, dialoghi, testimonianze sulla contenzione (Sensibili alle foglie). Con l'autore discuteranno Teresa Capacchione, Dario Stefano Dell’Aquila ...

Queste “soluzioni”, presentate come l’unica risorsa che l’Amministrazione può mettere in campo, vengono imposte dagli as...
25/11/2024

Queste “soluzioni”, presentate come l’unica risorsa che l’Amministrazione può mettere in campo, vengono imposte dagli assistenti sociali alle sole donne, in assenza dei mariti e solo verbalmente, con notevoli pressioni affinché queste siano accettate o meno in tempi molto brevi, un paio di giorni al massimo. Se la famiglia, nonostante le pressioni, mostra dubbi sulla proposta oppure la rifiuta chiedendo una soluzione abitativa dignitosa, stabile e duratura, gli assistenti sociali cambiano registro: minacciano la segnalazione al Tribunale dei minori, e intimano alla donna con i figli minori di lasciare la struttura in cui sono ospitati, per poi allontanarli con la forza.
In questo modo, il servizio sociale territoriale sposta ulteriormente il piano del discorso, da quello abitativo a quello assistenziale a quello penale, cioè ti dice in modo brusco e netto: “O fai esattamente quello che diciamo noi, oppure te ne puoi andare e lasciare il posto a qualcun altro. Se non lo fai, ti cacciamo e ti denunciamo!”.

un articolo della redazione di Milano
disegno di Valentina Galluccio

A Milano, una famiglia con minori che si rivolge all’amministrazione comunale perché è in difficoltà, senza casa a causa di uno sfratto o dell’impossibilità di affittarla, quasi sicuramente finisce per essere presa in carico dai servizi sociali piuttosto che da quelli abitativi. Lo affermano...

De Santis, come gran parte dei fascisti della capitale, galleggiava nel torbido mondo tra micro e macro-criminalità, int...
24/11/2024

De Santis, come gran parte dei fascisti della capitale, galleggiava nel torbido mondo tra micro e macro-criminalità, intrallazzava con politica e imprenditoria, abusava di droghe e girava armato. Quel pomeriggio aveva assaltato un pullman di tifosi napoletani, per lo più famiglie con bambini al seguito. Negli stessi momenti Ciro Esposito camminava a piedi verso lo stadio dopo aver parcheggiato l’auto, e intervenne con altri suoi compagni per provare ad allontanare De Santis, che aveva appena lanciato due bombe carta nel bus del Club Napoli Milano Partenopea (qui una nostra dettagliata ricostruzione del fatto e della vicenda giudiziaria).
Ieri Ciro avrebbe compiuto quarant’anni, e i tifosi del Napoli hanno deciso di ricordarlo prima della partita che la squadra di Conte giocherà tra poche ore – qui la sorte ci ha messo del suo – proprio contro la Roma. Domani a Scampia, invece, una squadra del quartiere incontrerà in un’amichevole alcuni tifosi del Boca Juniors, a Napoli per l’anniversario della morte di Maradona.

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Ottoeffe

Diventa, la rubrica, occasione per ricordare Ciro Esposito, tifoso del Napoli ammazzato nel 2014 dal neofascista Daniele De Sanctis, ultras della Roma che aveva organizzato un agguato ad alcuni pullman di tifosi del Napoli prima della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, a Roma.

All’inizio dell’incontro Sandro Portelli ha ricordato Giuseppe Morandi, fotografo, cineasta, figura chiave della Lega di...
21/11/2024

All’inizio dell’incontro Sandro Portelli ha ricordato Giuseppe Morandi, fotografo, cineasta, figura chiave della Lega di cultura di Piadena. Chi ha avuto la fortuna di partecipare alla festa di Piadena, organizzata ogni anno da Gianfranco Azzali, lo avrà conosciuto, o avrà potuto assaggiare la profondità, la bellezza, la gioia di condividere storie, vite, vicende attraverso il canto. È una festa di musica partecipata da centinaia di persone dall’Italia e dal mondo, un’occasione originale e rara in cui non ci si scambia bigliettini da visita ma stornelli, strofe, melodie, nuove interpretazioni. Ecco, l’auspicio è che si trovino forme nuove di danza, di teatro, di drammaturgia radiofonica, di disegno, di pittura, di video-arte, di gioco, per traslocare la storia orale dagli scaffali in cui è conservata nei corpi delle persone.

un articolo di Marzia Coronati
disegno di Martina Di Gennaro

Il 16 novembre scorso, al Centro di documentazione territoriale Maria Baccante di Roma, i racconti di Alessandro Portelli, Lidia Piccioni, Alessandro Triulzi, Paolo Isaja e Ambrogio Sparagna si sono alternati nel corso di un incontro di circa tre ore, organizzato dall’Associazione italiana di stor...

Indirizzo

Via De Deo, 63/a
Naples

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