Johan & Levi editore

Johan & Levi editore Casa editrice indipendente specializzata in arte

Cogliere la componente ironica nelle opere d’arte visiva sembra un gioco scontato. La storia abbonda di artisti che hann...
08/03/2024

Cogliere la componente ironica nelle opere d’arte visiva sembra un gioco scontato. La storia abbonda di artisti che hanno usato questo ingrediente con palesi intenti satirici, grotteschi, paradossali o in modo clamorosamente provocatorio, per giungere talvolta a una banalizzazione del suo ruolo sovversivo.

Volendo andare più a fondo, però, esiste una modalità più sottile, complessa e concettuale che opera sul piano della forma prima ancora che su quello dei significati più immediatamente decifrabili. Dove meno ce lo aspettiamo possono nascondersi trame sotterranee che richiedono un secondo sguardo, perché l’ironia è spesso intessuta fra le maglie dell’opera che abbiamo davanti quando non è addirittura radicata nell’attitudine dell’artista.
Scopriamo, poi, che anche in quegli autori in cui la provocazione sembra più esplicita e finanche gridata, come Cattelan o Koons, comprenderne tutte le sfumature e le ragioni è un’operazione che richiede dei distinguo.

Dal sovvertimento dei canoni accademici compiuto dagli impressionisti, attraverso gli esiti conturbanti del Surrealismo, fino alle indebite appropriazioni postmoderne, Francesco Poli riconosce all’ironia dignità accademica e accetta la sfida di mostrare come questa assuma una funzione cruciale nelle diverse tappe delle avanguardie e dell’arte contemporanea. Ma, ancora più importante, fornisce la chiave di lettura per decriptare il dispositivo ironico, affinché possa sprigionare tutta la sua carica distruttiva e innovatrice.

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L'IRONIA È UNA COSA SERIA
Strategie dell’arte d’avanguardia e contemporanea
di Francesco Poli
è dall'8 marzo

Nel manifesto l’Antitradizione futurista, pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di c...
07/03/2024

Nel manifesto l’Antitradizione futurista, pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di cento anni dopo quel j’accuse ha conservato, intatta, la sua forza scandalosa. Dov’è la critica, oggi? Condannata a una lenta eutanasia, è diventata un genere residuale: la figura del critico è stata sostituita da quella del curatore.

Eppure, proprio nell’epoca in cui le opere d’arte sono divenute sempre più criptiche, questa pratica legata alle origini della modernità avrebbe un ruolo decisivo. Per non permettere che l’esoterismo e la volatilità di tante esperienze artistiche attuali ci escludano dal piacere. E per creare un sentimento di prossimità nei confronti di creazioni non di rado respingenti.

Ma, per avere ancora un senso, la critica non può che ripartire dalle sue ragioni originarie. Rimodulare, attraverso le parole, i segni dipinti. Riaffermare la centralità dell’opera. Raccontare in che modo un quadro è nato e che cosa rappresenta; quali erano gli obiettivi del suo autore; come egli si è formato; che tecniche ha adoperato; che relazioni ha intrattenuto con la società in cui si è trovato ad agire; a quali simboli ha rimandato. E ancora: insegnare a vedere meglio ciò che è in evidenza, ma anche ciò che si nasconde nell’ombra. Infine, non lasciarsi sedurre dal mito dell’eterno cominciamento, per darsi come inquieta storia del presente. E, insieme, come esercizio “parziale, appassionato, politico” (per dirla con Baudelaire).

Di questa filosofia, con sensibilità e culture diverse e lontane, si sono fatti interpreti critici come, tra gli altri, Roberto Longhi e Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Francesco Arcangeli, Cesare Brandi e Filiberto Menna, Giuliano Briganti ed Emilio Villa, Germano Celant e Achille Bonito Oliva, Carla Lonzi e Lea Vergine.

All’attualità della loro lezione è dedicato “Armi improprie”. Che suggerisce un viaggio appassionante tra idee, teorie, libri, articoli, progetti, mostre, esperienze corsare. Disegnando così i contorni di un possibile canone della critica d’arte italiana del XX secolo.

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ARMI IMPROPRIE
Lo stato della critica d'arte in Italia
a cura di Vincenzo Trione
è dall'8 marzo

Com'è nata la nostra casa editrice e com'è andata definendosi la sua identità in questi primi diciannove anni?Il nostro ...
06/03/2024

Com'è nata la nostra casa editrice e com'è andata definendosi la sua identità in questi primi diciannove anni?

Il nostro direttore editoriale Margherita Alverà è oggi ospite dell'Accademia di Belle Arti di Bologna per raccontare come si articolano le diverse competenze all’interno di una piccola casa editrice e, con particolare attenzione alla cultura visuale, per illustrare la funzione centrale dell’editore nella mediazione fra autore e lettore.

Qui il link al programma: https://www.ababo.it/home-ababo/panopticon-dbe415

Ciclo di incontri

«In generale un’operazione ironica, in tutte le sue varie e possibili modulazioni, ha un’autentica funzione artistica qu...
01/03/2024

«In generale un’operazione ironica, in tutte le sue varie e possibili modulazioni, ha un’autentica funzione artistica quando non è fine a se stessa ma riesce a mettere in crisi schemi formali e iconografici omologati, aprendo inediti spazi semantici ed estetici e generando nuove prospettive di senso e visioni della realtà. In altre parole, nell’autentica ironia creativa la “pars destruens” serve a instaurare una rinnovata tensione estetica e concettuale generatrice di nuovi sensi.» Francesco Poli

IN LIBRERIA DALL'8 MARZO

«La critica deve insegnare a guardare la tarda modernità non come superficie piatta da solcare, ma come problema. Per fa...
01/03/2024

«La critica deve insegnare a guardare la tarda modernità non come superficie piatta da solcare, ma come problema. Per farsi, hegelianamente, disciplina impegnata ad apprendere il proprio tempo attraverso il pensiero. Una sorta di meditazione sull’attualità, chiamata non a registrare i fatti, ma a porsi alcune domande decisive. “Che cosa accade oggi?”, “Che cos’è quel che accade oggi?”, “Che senso ha quel che sta accadendo oggi?”.» Dall’introduzione di Vincenzo Trione.

IN LIBRERIA DALL'8 MARZO

Siamo felici di segnalarvi che questo sabato 2 marzo alle 16.30 presso WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano ...
29/02/2024

Siamo felici di segnalarvi che questo sabato 2 marzo alle 16.30 presso WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano il nostro "I gatti nell'arte" di sarà protagonista di un immaginifico tour a cura di Gattispiazzati. Gattare e gattari di e dintorni... non potete mancare.

La città dei gatti

Un immaginifico tour alla scoperta dei gatti nell’arte, con i Gattispiazzati e la presentazione del volume "I gatti nell'arte" di Desmond Morris.

ARMI IMPROPRIELo stato della critica d'arte in Italia A cura di Vincenzo Trione Nel manifesto l’"Antitradizione futurist...
29/02/2024

ARMI IMPROPRIE
Lo stato della critica d'arte in Italia
A cura di Vincenzo Trione

Nel manifesto l’"Antitradizione futurista", pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di cento anni dopo quel j’accuse ha conservato, intatta, la sua forza scandalosa. Dov’è la critica, oggi? “Armi improprie” suggerisce un viaggio appassionante tra idee, teorie, libri, articoli, progetti, mostre, esperienze corsare. Disegnando i contorni di un possibile canone della critica d’arte italiana del XX secolo.
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L'IRONIA È UNA COSA SERIA
Strategie dell’arte d’avanguardia e contemporanea
Francesco Poli

Dal sovvertimento dei canoni accademici compiuto dagli impressionisti, attraverso gli esiti conturbanti del Surrealismo, fino alle indebite appropriazioni postmoderne, "L'ironia è una cosa seria" riconosce all’ironia dignità accademica e accetta la sfida di mostrare come questa assuma una funzione cruciale nelle diverse tappe delle avanguardie e dell’arte contemporanea. Ma, soprattutto, fornisce la chiave di lettura per decriptare il dispositivo ironico affinché possa sprigionare tutta la sua carica distruttiva e innovatrice.

IN LIBRERIA DALL'8 MARZO

Ci vediamo domenica 25 febbraio alle 10:00 in sala Ginzburg con Anne Bony ed Elisabetta Trincherini.ANNE BONY è una stor...
20/02/2024

Ci vediamo domenica 25 febbraio alle 10:00 in sala Ginzburg con Anne Bony ed Elisabetta Trincherini.

ANNE BONY è una storica dell’arte specializzata in arti decorative e design. Tra il 1982 e il 2000 si è occupata di un’importante collana dedicata all’arte decorativa del XX secolo pubblicata dalle Éditions du Regard. Ha curato numerose monografie di designer e architetti, tra cui Vincenzo De Cotiis (2019), Yonel Lebovici (2022), Jean Touret (2022), e il volume "En attendant les barbares" (2022). È autrice del testo "Charlotte Perriand e l'arte di abitare" che accompagna la monografia "Charlotte Perriand", Johan & Levi (2023).

ELISABETTA TRINCHERINI si occupa di cultura del progetto e delle relazioni tra produzione artistica e habitus culturale, presso l’Università di Ferrara è docente incaricato per gli insegnamenti di Teoria e critica del design e Storia del design. Dal 2017 è responsabile dell’Archivio storico del Centro Studi Poltronova per il Design, delle attività editoriali, espositive e culturali ad esso connesse. Dal novembre 2021 è membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Storici del Design.

Ci vediamo a TESTO [Come si diventa un libro]stand C10Alla sua terza edizione, Testo Firenze è il progetto che racconta ...
19/02/2024

Ci vediamo a TESTO [Come si diventa un libro]
stand C10

Alla sua terza edizione, Testo Firenze è il progetto che racconta come nasce un libro: da come si scrive a come si pubblica, come si traduce, come si disegna, come si vende fino a come si legge.
Un appuntamento annuale per lettori e addetti ai lavori che porta a Firenze la migliore editoria, con ospiti da tutto il mondo e un ricco programma di eventi: presentazioni, laboratori, passeggiate letterarie, speedy bookclub.

17/02/2024

CHARLOTTE PERRIAND FA TESTO

La straordinaria parabola di una donna libera e indipendente che ha rivoluzionato la storia del design del Novecento
Intervengono Anne Bony, Elisabetta Trincherini

25 febbraio 2024
Ore 10:00 | Sala Ginzburg

Per prenotare il tuo posto all’evento: https://testo.pittimmagine.com/it/events-calendar

Johan & Levi editore

06/02/2024

"Storia culturale degli Etruschi" di Sybille Haynes è disponibile allo Shop della Fondazione Luigi Rovati

Corso Venezia 52,
Da mercoledì a domenica
Ore 10.00-20.00

«Questa è la storia di un dialogo tra sordi, o meglio: di un carteggio tra ciechi. E siccome non c’è peggior sordo di ch...
12/01/2024

«Questa è la storia di un dialogo tra sordi, o meglio: di un carteggio tra ciechi. E siccome non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire né peggior cieco di chi non vuol vedere, non può che trattarsi di una “brutta” storia.

Tutto ha inizio nel febbraio del 1961. Alzatosi di buon mattino, un quasi settantenne Erwin Panofsky [fra i massimi teorici dell’iconologia medievale e rinascimentale] si mette come ogni giorno ad aprire la posta fino a quando non trova, in una busta più grande delle altre, l’ultimo numero di “ARTnews”. Il professore tedesco naturalizzato statunitense prende spunto da una semplice recensione [della sua ultima fatica “Rinascimento e rinascenze nell’arte occidentale”] per porre precisi paletti tra il suo milieu culturale e quello degli artisti contemporanei, avvertito come profondamente estraneo e in fin dei conti poco serio.

Ma chi ha in mente, nello specifico? Quello di Barnett Newman vale come un nome su tutti, e questi tutti sono in prima istanza gli espressionisti astratti con i vari Jackson Po***ck, Mark Rothko, Clyfford Still, Adolph Gottlieb e Robert Motherwell, solo per citarne alcuni. […]

La querelle tra Panofsky e Newman non si riduce affatto a una scaramuccia tra due grandi protagonisti del secolo scorso. La sua importanza e attualità sono testimoniate dalle riflessioni di artisti, storici dell’arte, filosofi e teorici della cultura visuale che hanno compreso come l’autentica posta in gioco travalicasse tanto il problema del carattere rappresentazionale o non-rappresentazionale di “Vir Heroicus Sublimis” di Newman quanto quello della possibilità di conciliare iconologia e arte astratta, per giungere a investire il senso stesso dell’attività artistica.»
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IL SUBLIME ASTRATTO è un’antologia curata da Pietro Conte che prende avvio dalla querelle tra Panofsky e Newman per soffermarsi sull’onda lunga di quello scontro e sul suo significato per la cultura visuale contemporanea. Da oggi .

Grazie Promedi 💛
29/12/2023

Grazie Promedi 💛

Il gatto – la più elegante, cocciuta e scaltra delle creature – è stato un soggetto prediletto da artisti di ogni cultur...
28/12/2023

Il gatto – la più elegante, cocciuta e scaltra delle creature – è stato un soggetto prediletto da artisti di ogni cultura ed epoca, fin dalla notte dei tempi. La spettacolare incisione rupestre realizzata in Libia settemila anni fa è forse la più antica testimonianza di una zuffa tra felini, da cui prende avvio una lunga e ininterrotta tradizione visiva scandita da sentimenti alterni verso il gatto. Se oggi è fra gli animali domestici più venerati, nei secoli è infatti stato spesso vittima di odio e persecuzione.

Da animale sacro nell’antico Egitto a deterrente contro i roditori nella civiltà babilonese, alleato dell’uomo contro gli aspidi dal morso letale, apprezzato per la tecnica venatoria e immortalato come valido compagno di caccia, il gatto si affranca via via dalle attività pratiche diventando l’indolente amico dell’uomo, che gli spalanca le porte della propria casa. La sua fortuna conoscerà ancora alti e bassi, tanto che sul finire del Medioevo prevale l’immagine di malefico sodale del demonio, sprezzo che coincide con il ruolo sinistro cui è relegato nei dipinti. Quasi mai protagonista nelle tele dei grandi maestri, bisognerà attendere il sentimentalismo vittoriano perché torni in auge e un radicale cambio di status lo faccia ritrarre, insieme ai suoi compari, in intimistiche scene famigliari.

Sensibile a ogni sfumatura felina, il più grande zoologo dei nostri tempi ci racconta la storia dell’arte attraverso la lente degli artisti gattofili. Simbolo di violenza spietata per Pablo Picasso che lo rappresenta in veste di predatore feroce, emblema supremo della sessualità femminile in Balthus, soggetto molto popolare tra vignettisti satirici e caricaturisti fino a diventare volano di denuncia politica con Banksy, il gatto è un’inesauribile fonte per esplorazioni visive e voli pindarici.

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I GATTI NELL'ARTE
Desmond Morris
la nuova edizione con la copertina di Paolo Ventura.

Tanti auguri di buone Feste a tutti i nostri lettori, a chi ci segue da sempre e a chi ci ha scoperto da poco. Con la nu...
22/12/2023

Tanti auguri di buone Feste a tutti i nostri lettori, a chi ci segue da sempre e a chi ci ha scoperto da poco.

Con la nuova icona dedicata alle nostre pubblicazioni sul design e vestita per l'occasione, vi aspettiamo nel 2024 carichi di buoni propositi e buone letture.

Poteva forse mancare dagli amici di Edicola 518 😊?
01/12/2023

Poteva forse mancare dagli amici di Edicola 518 😊?

APPENA ARRIVATO QUESTO SUPER TOMO SULLA SOCIETÀ DEI NOSTRI ANTENATI ETRUSCHI PUBBLICATO DAGLI AMICI DI Johan & Levi editore!!

Il libro ricostruisce la storia del popolo etrusco, prima grande civiltà d'Italia, dal periodo villanoviano (IX secolo a.C.) fino alla completa fusione con il mondo romano (I secolo a.C.), restituendo di fatto agli Etruschi il giusto posto tra le maggiori civiltà del passato. Con un territorio esteso dalla Pianura padana fino a Capua, riuniti nella lega delle dodici città, gli Etruschi furono i primi unificatori della pen*sola, dominatori dei mari, commercianti, esperti nella lavorazione dei metalli e del bronzo in particolare, abili architetti e pittori, raffinati ceramisti e orafi. La cultura etrusca si arricchì grazie ai contatti con i popoli del Mediterraneo, fu ampiamente influenzata dal mondo greco e influenzò a sua volta quello romano, basti ricordare che gli ultimi tre re di Roma erano di origine etrusca, che la incorporò fino a cancellarla. Questa nuova edizione, aggiornata dall'autrice con i più recenti studi e scoperte, offre un'approfondita ricostruzione cronologica e tematica dell'evoluzione della civiltà etrusca, intrecciando evidenze archeologiche, analisi della struttura sociale, racconto delle attività e pratiche funerarie, studio dei manufatti e dell'arte. Il risultato è una descrizione minuziosa della cultura e degli usi etruschi, con una particolare attenzione alla condizione femminile, resi in modo vivido e sfaccettato grazie anche al ricco apparato iconografico che rende il volume uno strumento imprescindibile per la comprensione di questo popolo.

30/11/2023

«Non è più tempo di monumenti, il nostro, di monumenti monumentali, di monumentalità e monumentalismo – tutte cose tende...
29/11/2023

«Non è più tempo di monumenti, il nostro, di monumenti monumentali, di monumentalità e monumentalismo – tutte cose tendenti al grandioso, all’imponente, alla commozione esagerata. […] Ma adesso che siamo tutti eroi per un giorno, personaggi virtuali a cui nessuno negherebbe un quarto d’ora di celebrità, non veniamo monumentalizzati a ogni istante? […] Soccorriamo un tizio che è caduto dalla motocicletta ed eccoci Angeli della Strada, con tanto di foto in prima pagina e milioni di like. Spegniamo un incendio nel boschetto dietro casa e acquisiamo lo status di Pompiere Ideale, modello d’ogni possibile vigile del fuoco che si rispetti. Salvo poi, si sa, esser prontamente dimenticati all’affacciarsi d’un nuovo eroismo quotidiano. Più superlativi pronunciamo, più diminuitivi vengono fuori.»

Su Doppiozero la bella riflessione di Gianfranco Marrone a partire dal «provocatorio» libro di Andrea Pinotti "Nonumento. Un paradosso della memoria". Leggi l'articolo completo: https://bit.ly/3uCMVEQ

An-Icon ERC project

Non è più tempo di monumenti, il nostro, di monumenti monumentali, di monumentalità e monumentalismo – tutte cose tendenti al grandioso, all’imponente, alla commozione esagerata ma dovuta, con effetti che Immanuel Kant avrebbe chiamato di sublime matematico, sorpresa (wow) data per addizione ...

«Pietra miliare nella letteratura accademica per lo studio dell’abbigliamento etrusco, "Vestire all'etrusca" di Larissa ...
29/11/2023

«Pietra miliare nella letteratura accademica per lo studio dell’abbigliamento etrusco, "Vestire all'etrusca" di Larissa Bonfante è ancora oggi un’opera insuperata. Eppure sono passati quasi cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione nel 1975 per i tipi della Johns Hopkins University Press.»

Su Il Giornale dell'Arte la recensione della nostra prima uscita nella collana Saggi sull'antico, in collaborazione con Fondazione Luigi Rovati. Leggi l'articolo completo: http://bit.ly/3RiOLng

La casa editrice Johan & Levi ha tradotto lo storico volume di Larissa Bonfante «Etruscan Dress»

La BLACK WEEK di Johan & Levi sta per terminare! Ancora poche ore per acquistare i nostri libri con il 20% di sconto*. S...
26/11/2023

La BLACK WEEK di Johan & Levi sta per terminare! Ancora poche ore per acquistare i nostri libri con il 20% di sconto*. Spedizione gratuita a partire da 50,00 € di spesa.

Solo su johanandlevi.com

*Escluse le novità.

La BLACK WEEK di Johan & Levi è tornata. Approfittane per arricchire la tua libreria personale o per anticipare i regali...
26/11/2023

La BLACK WEEK di Johan & Levi è tornata. Approfittane per arricchire la tua libreria personale o per anticipare i regali di Natale. Acquista i nostri libri dal 17 al 26 novembre e ottieni il 20% di sconto* sul tuo ordine.

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*Escluse le novità.

Quella degli Etruschi è una cultura rimasta a lungo misteriosa che non ha mai smesso di conquistare l’attenzione di stud...
24/11/2023

Quella degli Etruschi è una cultura rimasta a lungo misteriosa che non ha mai smesso di conquistare l’attenzione di studiosi di tutte le epoche. Di questo popolo, Sybille Haynes delinea il carattere peculiare e segue l’evoluzione storica, accompagnando i lettori tra i luoghi, i reperti e le testimonianze più significativi e affascinanti.

Attraverso un vasto repertorio di fonti ne ricostruisce la vita e la morte, la religione, la lingua, l’architettura, l’arte e molto altro ancora: in particolare la condizione femminile è indagata con un’attenzione inedita. Dagli approfondimenti dedicati, infatti, emerge come le donne etrusche, almeno quelle di classe elevata, godessero di una sostanziale parità di considerazione sociale rispetto agli uomini e di una libertà tutt’altro che consueta per l’antichità.

Un percorso per immagini permette di esplorare e osservare da vicino il mondo etrusco: un mondo che, posto al centro dei commerci e delle influenze del Mediterraneo, ha saputo assorbire, unificare e tramandare usi e costumi alle origini della nostra cultura.
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STORIA CULTURALE DEGLI ETRUSCHI
Sybille Haynes
Traduzione di Elena Balzano

nella nostra nuova collana in collaborazione con Fondazione Luigi Rovati, dedicata all’esplorazione delle civiltà antiche.

Indirizzo

Via Borghetto 1
Milan
20122

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Johan & Levi pubblica testi inediti, prime traduzioni e fuori catalogo per esplorare territori vecchi e nuovi nella storia dell’arte e delle idee e per scandagliare le vite dei grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea.

La sua produzione editoriale si articola in due sezioni principali: la collana delle Biografie e i saggi, che comprendono le collane Saggi d’arte, non solo Saggi, Parole e immagini, Arte | Economia. Il catalogo include inoltre libri fotografici e illustrati e brevi saggi tascabili (il punto).

Consulta qui il catalogo.


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