12/06/2024
Ci siamo dovut* prendere qualche giorno per riposarci e fermarci a ripercorrere ciò che è accaduto durante i due giorni di questa prima edizione del “Piccolo Salone del Libro Politico”, per sentirci di dire che, a dispetto del nome, si è rivelata come qualcosa di Grande.
A renderla grande sono state innanzitutto le persone che la hanno attraversata.
A partire dagli editori e le editrici, passando per i relatori e le relatrici, i poeti e le poete, ma anche tutte le altre soggettività coinvolte a vario titolo nell’organizzazione di questa iniziativa, i compagni e le compagne del collettivo, gli amici e le amiche che ci hanno dato molto più che una preziosissima mano, chi ha curato la parte organizzativa, chi quella tecnica, chi quella intellettuale, chi quella culinaria e chi è semplicemente passat* di lì con la sua presenza.
A tutt* va il nostro più prezioso ringraziamento.
Crediamo che l’obiettivo primario di questo salone, quello di fare rete, sia stato raggiunto.
Abbiamo rafforzato i nostri legami, ne abbiamo intessuti di nuovi, abbiamo condiviso gli spazi sfidando insieme due piogge di sabbia, abbiamo discusso e ci siamo confrontat* su molti temi, tutti urgenti e importanti.
Abbiamo dato vita a due importanti e partecipatissimi momenti di riflessione collettiva: quello del dibattito di sabato pomeriggio, e quello del poetry slam di domenica, che, seppur con linguaggi e modalità diverse, hanno entrambi riportato l’attenzione su quanto, in un momento come quello attuale, sia importante e urgente continuare a fare critica.
Questi giorni sono stati l’occasione di rispolverare dagli armadi dell’Archivio Primo Moroni grandi classici e scritti del passato, sempre attuali e importantissimi, che non possono e non devono smettere di fare parte della nostra cassetta degli attrezzi. A questi si sono aggiunti testi nuovi, alcuni più e altri meno conosciuti, ma non per questo meno importanti, nascosti tra i meravigliosi cataloghi delle case editrici che erano presenti o tra i banchetti autogestiti dalle realtà indipendenti che dal basso continuano a produrre e condividere saperi.
“Condividere saperi senza fondare poteri”, disse Primo Moroni.
Noi crediamo che, nel nostro piccolo, in questi due giorni, non ci abbiamo solo provato, ma ci siamo anche riuscit* e ne siamo sicuramente uscit* più rafforzat*.
Non vediamo già l’ora di organizzare la seconda edizione e altri momenti come questo, quindi restiamo in contatto!
Un caro saluto
CSOA COX 18
Libreria Calusca
Archivio Primo Moroni
Millepiani
Association Culturelle Eterotopia France