Ciao Berlinguer, noi dell'#Anpi e di #PatriaIndipendente con le sue lettrici e i suoi lettori, ti vogliamo e ti vorremo sempre bene. Lo tenga a mente chi ha violato la tua ultima dimora
Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, e la presidente ANPI Provinciale di Roma, Marina Pierlorenzi, al cimitero Flaminio sulla tomba di #EnricoBeringuer, dopo l'atto vandalico di ieri, il secondo in un mese.
A deporre il mazzo di fiori anche Natalia Marino, direttrice del periodico dell'Anpi; Vincenzo Calò, componente della Segreteria nazionale Anpi; Andrea Liparoto, responsabile comunicazione e stampa Anpi nazionale; Loretta Da Caprile, vicepresidente sezione Anpi Martiri de La Storta e Isola Farnese; Valerio Bruni staff organizzativo Anpi nazionale
#memoria
Due proposte di legge per contrastare i fenomeni neofascisti
Dalla sala stampa della Camera dei Deputati il video della presentazione di due proposte di legge volte a contrastare i fenomeni neofascisti. Ha partecipato il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Ricordiamo che l'associazione dei partigiani ha contribuito alla stesura. Pagliarulo: "L’altro ieri è stato celebrato il 53° anniversario della strage di Piazza Fontana; oggi presentiamo due proposte di legge di contrasto al fascismo. Non è solo una virtuosa coincidenza. Non posso tacere che quell’anniversario è stato ricordato dal Presidente della Repubblica, ma è stato ignorato dalla Presidente del Consiglio. Il silenzio del Presidente del Senato è stato interrotto da un tweet del 12 dicembre in cui rammentava l’omicidio di Sergio Ramelli, avvenuto il 29 aprile 1975. Entrambi parlano spesso di patriottismo. Ma nei silenzi della memoria non vedo nulla di patriottico.
I due disegni di legge, alla cui ideazione l’ANPI ha ampiamente partecipato, sono stati sottoscritti da parlamentari del PD, primo firmatario, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle. Ragiono su questo punto come di una prova di unità sul terreno concreto dell’antifascismo. Unità che apprezzo moltissimo e che mi auguro possa diventare una pratica sempre più frequente nell’interesse dell’Italia in questo difficilissimo momento"
"Grido muto" il video del Coordinamento Nazionale Donne ANPI per il 25 novembre 2022
Il Coordinamento Donne Anpi per la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle #donne.
Nato da un’idea della scuola di danza Cinzia Scuppa di Jesi con la Luna Dance Center di Ancona, accompagnato dalle note di “Bella Ciao” è opera del regista Mirco Bruzzesi
Pagliarulo: "Siamo qui oggi in un luogo simbolo del martirio antifascista e partigiano: le Fosse Ardeatine. E proprio da questo luogo abbiamo pensato di lanciare le iniziative dell'ANPI per il 2 giugno, Festa della Repubblica. Questa nostra Repubblica nata dal sacrificio di donne e uomini che lottarono, e dal dolore della guerra sognarono in grande: un'Italia di pace, libertà, democrazia"
In questo video girato alle Fosse Ardeatine, il Presidente nazionale ANPI presenta le iniziative dell’Associazione per la Festa della Repubblica: videointerviste per il Memoriale della Resistenza (www.noipartigiani.it) realizzate da Gad Lerner e Tommaso Rodano alle partigiane Marisa Rodano e Mirella Allosio e ai partigiani Gastone Cottino e Gastone Malaguti (disponibili dal 31 maggio); manifestazioni in tutta Italia (anpi.it/eventi/) dove sarà possibile iscriversi all’#ANPI
#2giugno2022
#festadellarepubblica2022
70 ANNI DI PATRIA INDIPENDENTE
70 ANNI DI PATRIA INDIPENDENTE
Pagliarulo al bambino di #CampigliaMarittima: “Sii orgoglioso di te stesso. Ti arriverà un regalo”
Il 25 gennaio in una frazione di Campiglia Marittima presso Livorno, città storicamente libera, tollerante e cosmopolita, un dodicenne è stato insultato e aggredito da due ragazzine perché ebreo. Un atto di violenza antisemita semplicemente agghiacciante. A lui ed alla sua famiglia va la solidarietà e la vicinanza di tutta l'#ANPI; rimane aperto il problema delle responsabilità giuridiche e specialmente, per qualche aspetto, delle responsabilità morali che non si possono scaricare soltanto sulle autrici della ignobile bravata.
In questo video, il Presidente nazionale dell'ANPI Gianfranco Pagliarulo invia un messaggio al bambino
#maipiùrazzismi
Gli auguri di buon 2022 del Presidente nazionale ANPI
"Facciamoci gli auguri di buon anno ricordando le partigiane e i partigiani che ci hanno lasciato nel 2021. Ricordando sempre, specialmente in questo tempo, le loro parole: democrazia, libertà, uguaglianza, lavoro, solidarietà, pace.
Un abbraccio a tutte e a tutti voi"
Gianfranco Pagliarulo - Presidente nazionale #ANPI
#buon2022
#memoriaattiva
Genova, vent'anni dopo
Genova, vent'anni dopo
“Voi fascisti siete stati coraggiosi soltanto quando stavate dietro la protezione delle SS, quando vi siete trovati di fronte i partigiani, siete sempre scappati”, Enrico Berlinguer, aprile 1972
25 maggio 1922, novantanove anni fa, a Sassari nasceva Enrico Berlinguer. Vogliamo ricordare una delle personalità più grandi e amate della politica italiana con un episodio giovanile, tra i meno conosciuti della intensa biografia del futuro segretario del Partito comunista, e una frase pronunciata in diretta tv.
Di famiglia benestante e antifascista (il padre Mario, era una delle personalità più in vista avverse a Mussolini, politicamente vicino a Giovanni Amendola e poi al Partito d’Azione), Enrico nell'agosto 1943, si iscrive al Pci. Ha quasi 22 anni quando nella sua città e in altri centri della provincia scoppiano i “moti del pane”. La fame è tanta: da due mesi non vengono distribuiti né pasta né olio e il pane è super razionato, facendo la fortuna della borsa nera. Il 13 gennaio 1944 gruppi di donne e di ragazzi minacciano di invadere la prefettura e il Municipio. Nella manifestazione in prima fila c’ è Enrico Berlinguer. Il giorno dopo si mobilitano gli uomini all’assalto dei forni, il pane viene distribuito alla folla. Tre giorni dopo Enrico viene arrestato: “dichiaro di professare idee comuniste”, esordisce nell'interrogatorio. La polizia lo ritiene “il maggior istigatore e il principale responsabile dei moti”, un “fanatico dell'idea”, secondo l’ispettore di ps già appartenente all’Ovra. Berlinguer resterà in carcere sino all’aprile, per poi essere prosciolto in giudizio per non aver commesso il fatto. “Un’ esperienza formativa”, la definirà Berlinguer decenni dopo.
Aprile 1972, Enrico è da un mese segretario Pci e in diretta tv viene grevemente interpellato da un giornalista del Secolo d’Italia. Risponderà: “I dirigenti dell’Msi sono gli stessi che hanno avuto responsabilità gravi nei delitti del fascis
I consigli del presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, per delle letture resistenti
📚 In occasione della giornata mondiale del libro e all'antivigilia del 25 aprile, i consigli del presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, per delle letture resistenti.
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la Feltrinelli
Memoriale della Resistenza italiana
🌹 Presentato NOI PARTIGIANI, il Memoriale della Resistenza italiana promosso dall’Anpi. Oltre 500 testimonianze di partigiane e partigiani raccolte da Laura Gnocchi e Gad Lerner
►️ Un momento atteso da tempo, per un lavoro durato due anni. Sarà consultabile dal 19 aprile sulla piattaforma www.noipartigiani.it. con le prime 150 videointerviste. Un parterre d’eccezione a Roma per la conferenza stampa di presentazione a cui ha inviato un messaggio video il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
♦Nella sede nazionale Anpi c’erano i curatori del Memoriale, Laura Gnocchi collegata via web e Gad Lerner in presenza, il presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo, lo storico Giovanni De Luna e Ivan Pedretti segretario generale dello Spi-Cgil, il sindacato che ha offerto un importante contributo alla realizzazione del progetto. “Un servizio al Paese - ha sottolineato il presidente nazionale dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo - e il primo mattone del Museo nazionale della Resistenza di Milano” in via di realizzazione. Un Memoriale dall’importanza civile, una “opportunità didattica” per arginare le “scorie della continuità col fascismo” e “la sua colonna sonora è Bella ciao che ancora oggi ha dei nemici”. Una replica diretta a Paola Frassinetti di Fratelli d’Italia, vicepresidente della commissione cultura della Camera, indignata perchè in una scuola di Desio si è chiesto agli studenti di cantare proprio l’inno della Resistenza ormai adottato in tutto il mondo dove si lotta per la libertà e i diritti. “Secondo la Frassinetti - ha continuato il presidente Pagliarulo - in questo modo si degraderebbe la scuola italiana a strumento di propaganda di una parte politica. Se ne facciano una ragione: la parte politica è quella della Repubblica e della Costituzione”.
♦Un monumento che “resterà per sempre” ha detto il ministro della Cultura Franceschini, ringraziando l’Anpi per l’importante e straordinaria inizi
Gianfranco Pagliarulo per l'80° anniversario dell'invasione della Jugoslavia
6 aprile 1941, oggi 80 anni fa, l’invasione nazifascista della Jugoslavia. “Sarebbe tempo di chiedere perdono”, così il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, in un video pubblicato sul sito Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI
Il testo dell’intervento 🔻
“6 aprile. Sarebbe tempo di chiedere perdono.
Oggi, 80 anni fa. 6 aprile 1941. La Germania nazista, seguita a ruota dall’Italia fascista e dall’Ungheria, stato fantoccio del Terzo Reich, invadevano la Jugoslavia. Fu l’inizio di una catastrofe. Scrive lo storico Davide Conti: “Al termine della guerra i danni complessivi denunciati dalla Jugoslavia alla Conferenza per le riparazioni di Parigi ammontarono a 9 miliardi e 145 milioni di dollari di danni materiali e 1.706.000 morti, pari al 10,8% della popolazione totale”.
Sarebbe tempo di chiedere perdono.
Da una testimonianza di un ufficiale italiano dell’epoca: “Si procede a fucilazioni di massa e la frase “gli italiani sono diventati peggiori dei tedeschi si sente dappertutto”.
Sarebbe tempo di chiedere perdono.
In un appello lanciato da Eric Gobetti e sottoscritto da più di 130 storici e tanti istituti culturali si afferma: “L’80° anniversario sarebbe l’occasione ideale per farsi carico della responsabilità storica di pratiche criminali che erano il frutto di una logica politica fascista e nazionalista che noi oggi fermamente condanniamo, in nome dei valori costituzionali che fondano il patto di cittadinanza democratica”.
Sarebbe tempo di chiedere perdono.
Il macello jugoslavo, Mussolini lo aveva promesso. Nel lontano 1920 a Pola affermò: «Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. Il nostro imperialismo vuole raggiungere i giusti confini segnati da Dio e dalla natura, e vuole espandersi nel Mediterraneo. Basta con le poesie. Basta con le minchionerie evangeliche».
Sarebbe tempo di chiedere perdono.
I crim
Orazione funebre di don Luigi Ciotti per Carla Nespolo
Entrando a palazzo Ghilini sulle note della "Brigata Garibaldi"
Le dirette di Patria Indipendente