CNC Media

CNC Media Siamo quelli della papera gialla! CNC Media è una realtà editoriale seguita da oltre 2 milioni di persone.

Il suo iconico simbolo, la papera gialla, rappresenta la libertà, l’inclusione e la lotta contro le ingiustizie, ispirata all’opera di Florentijn Hofman e adottata dai movimenti di protesta globali. CNC Media produce Daily Five, il podcast condotto da Emilio Mola. Daily Five è un appuntamento quotidiano che racconta in 20 minuti i fatti più importanti del giorno. Con migliaia di ascoltatori e una

community fedele, è tra i più ascoltati in Italia. Nel corso degli anni CNC Media ha attraversato l’Italia con il Tour della Sostenibilità, un progetto che ha coinvolto il Ministero dell'Ambiente e oltre 2.500 partecipanti in quattro città, promuovendo temi fondamentali come l’ambiente e l’innovazione. Alla realizzazione dei contenuti hanno collaborato firme prestigiose come BarbascuraX, Valerio Nicolosi, Cathy La Torre, Greta Cristini, Giulia Innocenzi, Virginia Benzi, Marco Carrara e tanti altri.

La neve è quella cosa che i bambini amano e che gli adulti detestano. È uno dei simboli di una diversa visione del mondo...
13/01/2025

La neve è quella cosa che i bambini amano e che gli adulti detestano. È uno dei simboli di una diversa visione del mondo: quella del gioco e felice, e quella degli impegni e della vita frenetica, rallentata da questo strato bianco che si posa su ogni cosa.

Chi ha più di 40 probabilmente si ricorderà (e ne avrà parlato almeno una volta), della “grande nevicata del 1985”, la “nevicata del secolo”. Tutta Italia coperta da decine di centimetri di neve: il Colosseo imbiancato, bambini che giocano per strada, ma anche tanti, tantissimi disagi.

Le temperature raggiunsero anche i -20 ºC in Emilia Romagna, numerosi tetti di edifici pubblici e privati crollarono sotto il peso della neve (celebre il crollo del Palasport San Siro, a Milano, inaugurato solo nel 1976, che non venne mai più ricostruito), centinaia furono gli incidenti stradali.
Ma oltre a questo ricordo agrodolce e a delle incredibili foto, cosa rimane oggi? La neve, infatti, a bassa quota è ormai quasi un lontano ricordo, e anche in montagna, spesso, ne scende troppo poca e per troppo poco tempo.

Secondo il Centro internazionale di monitoraggio ambientale (Cima), l’anno scorso è mancato il 63% della neve rispetto al decennio 2011-2022. In questo lasso di tempo, a livello nazionale scendevano in media 10,26 miliardi di metri cubi di neve; nel 2023 ne sono scesi 5,63, nel 2024 appena 3,74.Va precisato che i giorni di neve non erano troppo frequenti neanche 40 anni fa, quando in un inverno (a bassa quota ovviamente), si registravano circa 10 giorni di neve.

Oggi, tuttavia, anche quei pochi giorni sono spariti, con la neve che è diventata solo un ricordo.E se qualcuno può pensare “meglio così, meno disagi”, questo discorso può valere per la pianura, ma non per la montagna. Tutto l’arco alpino e appenninico, che vive anche (e soprattutto) grazie alla stagione invernale, ha bisogno della neve. Nel 2024, tuttavia, sulle Alpi c’era il 53% della neve in meno rispetto al decennio precedente, e sugli Appennini la neve era “non pervenuta” secondo i ricercatori.

✍🏻 Andrea Fiori

Oliviero Toscani, celebre fotografo e comunicatore, ci ha lasciati, portando con sé un capitolo straordinario della stor...
13/01/2025

Oliviero Toscani, celebre fotografo e comunicatore, ci ha lasciati, portando con sé un capitolo straordinario della storia dell’arte e della comunicazione.

Con le sue immagini iconiche, Toscani ha saputo provocare, scuotere le coscienze e stimolare dibattiti su temi come il razzismo, la guerra, la diversità e l’uguaglianza. Le sue campagne per Benetton e i progetti personali hanno ridefinito il confine tra arte e pubblicità, trasformando la fotografia in un potente strumento di cambiamento sociale.

Con la sua scomparsa perdiamo una voce unica, visionaria e coraggiosa.

11/01/2025

Los Angeles brucia: decine di migliaia di evacuati, case divorate dalle fiamme e vite spezzate. E mentre il cambiamento climatico continua a essere negato da molti, la realtà si impone con forza devastante. Temperature record, siccità estrema e venti implacabili hanno trasformato la California in una polveriera.

Cosa ci aspetta per il futuro?

Il nuovo codice della strada non smette di far discutereMentre a Milano gli alcol test “fai da te” sono introvabili perc...
11/01/2025

Il nuovo codice della strada non smette di far discutere

Mentre a Milano gli alcol test “fai da te” sono introvabili perché i cittadini ne stanno facendo incetta per fronteggiare le nuove - pesantissime - sanzioni in caso di guida con un tasso di alcolemia superiore al consentito, non si fermano le polemiche relative ai test anti-droga in dotazione alle Forze dell’Ordine.

Il nuovo Codice della strada, all’articolo 187, elimina il riferimento allo “stato di alterazione psico-fisica” per chi guida dopo avere assunto sostanze stupefacenti. Così facendo la sola positività ai test comporterà la punibilità, anche se il soggetto ha assunto stupefacenti molte ore prima e non presenta segni di alterazione.

“Lucido sì o lucido no, io ti ritiro la patente e tu fino a tre anni la patente non la rivedi più” ha commentato il ministro dei trasporti Matteo Salvini.

Ora che il guidatore non deve essere in condizioni di alterazione psico-fisica per ve**re sanzionato, diventano fondamentali i test salivari in dotazione alle Forze dell’Ordine, perché se si risulta positivi a questi si può essere multati e andare anche incontro ad un processo. E qui emerge il primo grande problema: la permanenza delle sostanze nella saliva.

Uno studio dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo dell’ottobre 2023 (basato sulle analisi tossicologiche di 292 pazienti), ha rilevato i test salivari hanno dato risultato positivo fino a 22,5 ore dal consumo di Thc (il principio attivo presente nella cannabis), 25 ore dal consumo di oppiacei e 31,23 ore dopo il consumo di cocaina. Addirittura, cocaina ed oppiacei restano nella saliva fino a 96 ore dopo l’assunzione si legge ancora nelle conclusioni.

Ma un altro grande paradosso è che il test utilizzato dalla Polizia Stradale, il “SoToxa Mobile Test System“ non rileva Metadone, Buprenorfina, Fentanyl o Ketamina, ma solo Anfetamina, Benzodiazepine, Cannabis (Thc), Cocaina, Metanfetamina e Oppiacei. Peggio ancora fa il test in dotazione ai carabinieri, che non rileva neanche le Benzodiazepine.

✍🏻 Andrea Fiori

Da oggi i bonifici istantanei non avranno più costi aggiuntivi per tutti i cittadini europei.Il regolamento 886 del 2024...
09/01/2025

Da oggi i bonifici istantanei non avranno più costi aggiuntivi per tutti i cittadini europei.

Il regolamento 886 del 2024 vuole implementare l’uso del bonifico istantaneo per rendere i servizi di pagamento europei più competitivi a livello globale, e per questa ragione il Parlamento Europeo ha deciso di equiparare i bonifici istantanei a quelli ordinari.

Basta quindi spese extra per chi possiede un conto e vuole fare un bonifico istantaneo. Le banche dovranno adattarsi quindi, cambiando le regole per quei bonifici che vengono ricevuti in 10 secondi e che possono essere effettuati 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

In Italia, i bonifici istantanei rappresentano il 10% dei bonifici totali. "Nell’area Sepa (Single Euro Payments Area, la cosiddetta “Eurozona”, zona unica in cui le transazioni in euro sono eseguite secondo standard uniformi) il volume dei bonifici istantanei sul totale dei bonifici è passato dal 12% di giugno 2022 al 19% circa di giugno 2024; in Italia, nello stesso intervallo di tempo, è passato dal 4% al 10%", ha dichiarato la vicedirettrice generale della Banca d’Italia Chiara Scotti.

Nel nostro Paese sono diffusi altri metodi di invio di denaro, famosi proprio per l’immediatezza dell’operazione. Questo cambio di normativa è un passo in avanti da parte degli istituti bancari, che cercano così anche di evitare la competitività di altre applicazioni.

Ma attenzione!

Da oggi tutte le banche europee devono ricevere bonifici istantanei, ma ancora possono non concederli ai loro clienti. La data importante da segnare è il 9 ottobre 2025, da allora tutte le banche dovranno obbligatoriamente fornire ai loro clienti la funzionalità per inviare bonifici istantanei, oltre che riceverli; ogni correntista potrà trasferire quindi denaro in tempo reale, indipendentemente dalla banca con cui ha il conto.

Dopo circa tre settimane di reclusione in un carcere iraniano, la giornalista italiana Cecilia Sala è stata liberata ed ...
08/01/2025

Dopo circa tre settimane di reclusione in un carcere iraniano, la giornalista italiana Cecilia Sala è stata liberata ed ora si trova su un volo diretto in Italia.

Finisce finalmente la terribile esperienza vissuta dalla nostra connazionale, rinchiusa dal Regime degli Ayatollah per delle non meglio precisate accuse.

Sala, che si trovava nel paese islamico con un regolare visto da giornalista, è stata rinchiusa nel carcere di Evin, noto per le durissime condizioni e utilizzato contro i dissidenti politici, dove dormiva per terra, al freddo, con la luce accesa 24 ore al giorno.

Adesso anche i Boomer comprano con un click. Ma anche qualche nonno particolarmente skillato.Scherzi a parte. In realtà ...
07/01/2025

Adesso anche i Boomer comprano con un click.

Ma anche qualche nonno particolarmente skillato.

Scherzi a parte. In realtà nel nostro Paese c’è ancora un po’ di diffidenza verso l’e-commerce.

Secondo un’indagine di Eurostat relativa allo scorso anno, in Italia siamo ancora arretrati per ciò che riguarda gli acquisti online, e il divario è anche regionale. Mentre nelle regioni del nord le persone sembrano più improntate all’e-commerce, nelle regioni meridionali e centrali sembra essere ancora un tabù. Ma quali sono le cause?

Al nord vi è maggiore alfabetizzazione tecnologica e una presenza più capillare di reti internet veloci come la fibra ottica. Al sud invece, la maggior diffidenza verso la tecnologia, e la minore presenza di centri logistici sono fattori che influenzano negativamente la diffusione dell’e-commerce nel Mezzogiorno.

Ma il problema, se così lo vogliamo chiamare, sta a monte. Dalla ricerca emerge anche che gli italiani sono genericamente meno tecnologici rispetto agli altri cittadini europei. Nei 12 mesi precedenti l’indagine, solo l’88% degli intervistati (siamo 24° su 31 Paesi esaminati) ha usato Internet, e di questi, solo il 51% ha fatto acquisti online (qui siamo 26°).

E in Europa?

Mentre i Paesi a sud e a est del continente sono quelli in cui l’e-commerce ancora non ha preso particolarmente piede, i Paesi del Nord Europa, anche grazie ad una maggiore cultura tech ed una massiccia presenza di infrastrutture ad-hoc, sono quelli in cui l’e-commerce è maggiormente sviluppato.

Cosa viene acquistato online? I vestiti vanno per la maggiore, soprattutto tra i giovani fino ai 34 anni, poi c’è il food delivery, e i prodotti per la bellezza e i cosmetici. Dai 35 ai 44 anni, oltre a quelli sopracitati, anche giocattoli e articoli per l’infanzia. Dai 45 ai 54 anni i consumi si orientano verso mobili e attrezzi per il giardinaggio. Andando avanti con l’età, dai 55 ai 74 anni, mobili e accessori per la casa, medicinali e integratori alimentari.

✍🏼 Andrea Ceriani

Nel 2025, se prendi 6 giorni di ferie puoi fare 32 giorni di vacanza.Oggi è il 5 gennaio, e se ti sei preso di ferie il ...
05/01/2025

Nel 2025, se prendi 6 giorni di ferie puoi fare 32 giorni di vacanza.

Oggi è il 5 gennaio, e se ti sei preso di ferie il 2 e il 3, ti fai 6 giorni di vacanza… Bella vita oh. A meno che tu non sia un fortunello o una fortunella che sta già a casa di base fino al 7.

Ti spieghiamo il trick per il quale se quest’anno ragioni bene le ferie, ti fai 32 giorni di vacanza.

Pasqua e Pasquetta cadono rispettivamente il 20 e il 21 aprile, molto a ridosso quindi della Festa della Liberazione (25 aprile che è un venerdì). Quindi, il 19 è sabato, poi Pasqua e Pasquetta, ferie il 22, 23 e 24, il 25 appunto è festa, e poi arrivano sabato e domenica. Per questo mega-ponte già vi vedo a litigare coi colleghi.

Per maggio: giovedì 1 sarà la Festa dei lavoratori, il giorno dopo, permessino tattico, poi arriva il Weekend.

A Giugno la Festa della Repubblica (2 giugno) cadrà di lunedì, si prospetterà quindi un bel Weekend lungo dal 31 maggio, quindi non occorrerà chiedere ferie.

Anche Ferragosto non fa testo perché cade già di venerdì, e quindi non ci saranno ferie da richiedere. Ma già in molti saranno “off" per le vacanze estive.

Ognissanti quest’anno cade di sabato, quindi sarà un Weekend come un altro (anche se in realtà un bel day off per prepararsi a fare “Dolcetto o scherzetto” ad Halloween…).

I sei giorni di ferie in questione da prendere, saranno: 2 e 3 gennaio (che ormai sono già passati, dovevate pensarci prima) 22, 23 e 24 aprile, e il 2 maggio.

Aspettiamo il commento “Vöja da laurà sàltum adòss” come un bambino aspetta il Natale.

✍🏼 Andrea Ceriani

Non che a noi italiani serva una particolare occasione per bere, ma durante le feste natalizie ci si sente quasi in dove...
04/01/2025

Non che a noi italiani serva una particolare occasione per bere, ma durante le feste natalizie ci si sente quasi in dovere di doverlo fare. Le cene coi colleghi prima di salutarsi, il pranzo coi parenti con l’immancabile brindisi del nonno, la rimpatriata con gli amici che non vedi da mesi.

È (anche) per questo che nel corso degli ultimi anni si è diffusa l’usanza del “Dry January”, il “gennaio a secco”, senza alcool.

L’idea è nata nel 2011, quando Emily Robinson, un’attivista inglese, decise di non bere per tutto il mese in preparazione ad una mezza maratona. Robinson decise poi di iscriversi all’associazione Alcohol Change Uk, che nel 2013 trasformò l’iniziativa in una vera e propria campagna ufficiale, cui aderirono circa 4000 persone. Negli anni, poi, il supporto del Governo inglese ha esteso l’iniziativa al punto da coinvolgere più di 130mila persone nel 2022.

Ma questo mese di detox serve davvero a qualcosa?

Sì, secondo l’Università del Sussex. Uno studio ha rilevato che non bere a gennaio ha generato una riduzione del consumo di alcool riscontrabile fino ad agosto; erano diminuite le ubriacature (da 3,4 al mese a 2,1), i giorni a settimana in cui si beveva (da 4,3 a 3,3) e anche le unità di alcool assunto (da 8,6 a 7,1).

Lo studio rilevava anche che le persone avevano riscontrato numerosi benefici, come il risparmio economico e una migliore qualità del sonno. Addirittura, secondo lo studio, simili benefici erano stati riscontrati da chi aveva iniziato il Dry January, senza però riuscire a rispettarlo fino in fondo.

Anche ulteriori studi, condotti da ricercatori inglesi e americani e pubblicati sul British Medical Journal, dimostrarono che rimanere sobri per un mese aveva effetti positivi anche sulla salute delle persone, riducendo i rischi cardiovascolari e lo sviluppo di diabete.

Si dice che l’epifania si porta via tutte le feste, quindi perché non mettere via anche la bottiglia oltre ai festoni e all’albero di Natale?

Più sei Boomer, meno emoji usi.Secondo un’indagine di YouGov, le persone che usano più spesso le emoji sono quelle che h...
03/01/2025

Più sei Boomer, meno emoji usi.

Secondo un’indagine di YouGov, le persone che usano più spesso le emoji sono quelle che hanno tra i 18 e i 29 anni, per dare enfasi a ciò che si scrive, o far trapelare con maggiore facilità un certo stato d’animo.

Il report in questione è stato diviso in base alla frequenza d’uso delle emoji: più volte al giorno, ogni giorno, quasi ogni giorno, raramente e mai. Per ognuna di queste sezioni, è stato sentito il parere di persone appartenenti a quattro generazioni: Gen Z (nati tra il 1996 e il 2010), Millenials (1980-1995), Gen X (1965-1980) e Baby boomers (1945-1964).

Basandosi sui dati raccolti emerge che con l’avanzare dell’età, decresce l’uso delle emoji. Tra gli intervistati appartenenti alla Gen Z, il 34% ha dichiarato che usa le faccine anche più volte al giorno, mentre coloro che hanno dichiarato di non usarle mai (che probabilmente verranno bollati come “vecchi dentro”), sono solo il 3%.

La categoria che ne fa meno uso sono i Baby Boomers. Il 10% ne fa uso più volte al giorno, il 28% le usa raramente, il 15% mai.

Ma non finisce qui. Esistono emoji tipicamente da boomer?

Potrebbe esservi capitato che usando una determinata emoji con qualcuno più giovane, siate stati additati come “Boomer”.

Il 👍🏻 è il più stigmatizzato, seguono il ❤️, l’👌🏻, la spunta ✅, la cacchina che ride 💩, la faccina che piange 😭, il battimani👏🏻, il segno del bacio col rossetto 💋 e la “grimacing face”, questa in pratica 😬.

Ci sono poi quelle più “cool”: 🫠 (occhio a usarla, è adatta a più occasioni, e facilmente fraintendibile), il cuoricino disegnato con le dita 🫶🏻, poi 💀 e ⚰️, che starebbero a significare: “Morto/a” dal ridere, e la freezing face 🥶, che sta a indicare una situazione d’imbarazzo, o, per i più giovani, “Cringe”.

Secondo alcuni l’uso delle emoji dovrebbe essere scoraggiato anche a causa dei fraintendimenti che si potrebbero creare a causa del diverso uso che le diverse generazioni fanno di esse. Tra gli esempi portati, il pollice all’insù potrebbe essere percepito come atteggiamento rude, o addirittura passivo aggressivo.

Reggio Emilia è la città più Green d’Italia.In realtà, secondo il report di Ecosistema Urbano, stilato ogni anno da Lega...
02/01/2025

Reggio Emilia è la città più Green d’Italia.

In realtà, secondo il report di Ecosistema Urbano, stilato ogni anno da Legambiente, è un po’ tutta l’Emilia Romagna ad essere la regione leader per sostenibilità.

La classifica emersa prende in esame i capoluoghi di provincia, e nelle prime quindici posizioni le città emiliano-romagnole sono ben sette: Reggio Emilia appunto, Parma, Forlì, Bologna, Ferrara, Rimini e Cesena.

Reggio Emilia ha perfino scalzato Trento, capolista della classifica nel 2019, 2020, 2021 e 2023 (si era classificata seconda nel 2022 sotto Bolzano).

Le province meridionali rimangono fanalino di coda a livello di sostenibilità, nelle ultime dieci posizioni infatti, otto sono città meridionali. Non mancano però alcuni casi virtuosi, come ad esempio Cosenza, che si piazza 13°. Anche L’Aquila e Ragusa spiccano positivamente per minore incidenza di PM10 e qualità dell’aria.

Male le metropoli: Milano, Roma e Napoli infatti arrancano nella corsa alla sostenibilità. Nonostante il trasporto pubblico efficiente, Milano si piazza 56° posto, scendendo di 13 posizioni rispetto allo scorso anno, Napoli dal 98° al 103°. L’unica metropoli che ha migliorato il suo piazzamento è stata Roma, che è passata dall’89° al 65° posto.

La classifica in questione si basa su determinati criteri: Qualità dell’aria, consumi idrici, smaltimento di rifiuti, mobilità, ambiente urbano e consumo del suolo.

Reggio Emilia si è laureata città più sostenibile grazie al miglioramento dei parametri relativi agli inquinanti atmosferici, al calo del consumo idrico pro-capite, e alla crescita dei rifiuti smaltiti con la raccolta differenziata. Negli ultimi anni è aumentata la superficie calpestatile per i pedoni e le zone a traffico limitato.

Punto di forza che vede Reggio Emilia staccare la seconda in classifica di ben 12 punti, è il dato relativo alla presenza di piste ciclabili, ben 48,14 metri ogni 100 abitanti.

✍🏼 Andrea Ceriani

Fatto serata? Vi sentite il pancino fare su e giù e avete un concerto di Metallica in testa? Vi sveliamo un segreto. Tog...
01/01/2025

Fatto serata?

Vi sentite il pancino fare su e giù e avete un concerto di Metallica in testa? Vi sveliamo un segreto. Togliete le sveglie e riposate ancora un po’.

Partiamo dal presupposto che bisogna bere in modo responsabile e senza esagerare. Detto ciò, se avete i postumi perché la sera prima tra un piatto di cotechino e lenticchie e l’altro vi siete bevuti fiumi di Prosecco, non cercate terapie d’urto o cure da cavallo per farveli passare in 10 minuti (dovevate pensarci prima).

I rimedi fantasiosi e privi di fondamento scientifico per far passare il post-sbornia, sono molti, e sono uno più inutile (e forse anche pericoloso) dell’altro; dalla birra a colazione al caffè, all’esercizio fisico per sudare fuori l’alcool, passando per un pasto bello pesantuccio “per tamponare” ai farmaci agli integratori miracolosi.

I rimedi (quelli veri) per il post-sbronza sembrano invece essere più blandi: una bella dormita, bere tanta acqua, fare una passeggiatina, mangiare leggero e non bere cose che aumentano l’acidità di stomaco, tipo bibite, the e caffè.

La prossima volta però, vacci piano.

✍🏼 Andrea Ceriani

31/12/2024

Abbiamo tutti un amico così.

E se non pensate di averlo, forse è perché lo siete voi…

Buon anno a tutti!

A capodanno SI DEVE fare festa. Per forza. Oppure no?Il 31 dicembre si festeggia l’anno che finisce, i traguardi raggiun...
31/12/2024

A capodanno SI DEVE fare festa. Per forza.

Oppure no?

Il 31 dicembre si festeggia l’anno che finisce, i traguardi raggiunti, le soddisfazioni ottenute, e, soprattutto, si spera nel futuro, con tutti i riti scaramantici del caso (lenticchie, chicchi d’uva etc.). Ma da dove nasca la pressione sociale per cui è necessario fare festa fino alle 4 di notte, non si sa.

La notte di capodanno è un’occasione per ritrovarsi con gli amici e festeggiare in maniera socialmente accettata, ma quando e perché è diventato un obbligo?

Spesso arriviamo al 31 dopo una full-immersion di parenti e eventi sociali (tutte cose piacevoli, sia chiaro), non è quindi strano che uno abbia voglia di staccare un po’ da tutto. Non è strano che una persona abbia voglia addirittura di starsene da solo, in compagnia di un buon film o un buon libro.

Se a fine anno dovremmo ricordare l’anno passato e abbracciare quello che sta per iniziare, perché non prendersi del tempo da soli?

Hai sofferto, hai amato, hai trovato lavoro, sei stato licenziato, hai perso qualcuno, hai trovato nuove persone, hai viaggiato, ti sei sentito in ginocchio, hai fatto l’amore, ti sei sentito in cima al mondo, hai raggiunto i tuoi obiettivi, ti sei sentito un fallimento.

Un anno è lungo, per quanto ogni volta che ci ripensiamo ci sembra durato cinque minuti. E in un anno succedono tante, tantissime cose: a noi, ai nostri cari, al nostro mondo. Ognuno di noi ha vissuto sulle montagne russe, anche quando non se ne rendeva conto.

Ma la cosa importante è una.

Festeggia, da solo o coi tuoi amici, perché sei arrivato qui e perché vali, anche se a volte non ci credi. Festeggia perché hai raggiunto dei traguardi, anche se spesso non te li ricordi. Festeggia perché non sei solo, anche se spesso ti senti così, lì fuori c’è qualcuno che tiene a te.

Festeggia, perché se il presente ti sembra troppo difficile, il domani può solo migliorare.

Buon anno

C’è chi probabilmente ha iniziato a bere il 24 e smetterà all’epifania, ma vi siete mai chiesti quanto si beve nelle var...
28/12/2024

C’è chi probabilmente ha iniziato a bere il 24 e smetterà all’epifania, ma vi siete mai chiesti quanto si beve nelle varie regioni italiane?

Il terzo rapporto del 2024 dell’Istituto Superiore di Sanità ha analizzato (tra le altre cose) il consumo di bevande alcoliche nel nostro Paese, evidenziando le differenze in base alla regione, al sesso, al tipo di bevanda e alla frequenza del consumo.

La percentuale di italiani che consumano bevande alcoliche (senza distinzione di tipologia o frequenza) è del 77,4% per gli uomini e del 57,5% per le donne (quest’ultimo dato in aumento rispetto al report precedente). Si può dunque notare che, in media, le donne consumano alcol il 20% in meno rispetto agli uomini.

Un altro dato interessante è la differenza tra la percentuale più alta e quella più bassa rapportata al sesso. Per quanto riguarda gli uomini, in Italia la percentuale va dal 72,8% della Sicilia all’81,9% della Liguria. Per le donne, invece, si va da un massimo del 65,9% nella Provincia Autonoma di Bolzano a un minimo del 46% in Calabria, con una differenza di quasi il 20%.

Ma il dato forse più preoccupante è che, secondo i criteri dell’Istituto Superiore di Sanità, il 21,1% degli uomini e il 9,1% delle donne sono a rischio di malattie correlate all’uso di alcol, entrambe le percentuali in crescita rispetto al precedente report. In Italia, il consumo di alcol è la terza causa di morte prematura dopo l'ipertensione e il tabacco, ed è correlato a molte malattie come cirrosi epatica, depressione, aumenta il rischio di subire un ictus etc.

La bevanda più bevuta sia dagli uomini che dalle donne è il vino (65,1% e 45,2%), segue la birra (63,7% e 39,6%), gli aperitivi alcolici (48,4% e 32,9%), amari (43,4% e 19,9%) e superalcolici (38,1% e 17,2%).

Da evidenziare anche che il 15,5% delle ragazze e il 17,5% dei ragazzi di età compresa tra 11 e 17 anni hanno consumato almeno una bevanda alcolica. Tra questi, il 7,4% delle ragazze e il 8,7% dei ragazzi hanno bevuto fuori pasto, mentre il 1,9% delle ragazze e il 3,3% dei ragazzi sono stati classificati come binge drinkers, un comportamento che comporta il consumo di alcol in eccesso in un'unica occasione.

✍🏻Andrea Fiori

Come si immaginavano il futuro le persone del 1924?Il ricercatore e docente dell’Università canadese di Calgary, Paul Fa...
27/12/2024

Come si immaginavano il futuro le persone del 1924?

Il ricercatore e docente dell’Università canadese di Calgary, Paul Fairie, ha raccolto una serie di articoli di giornale pubblicati un secolo fa che immaginano come sarebbe stato il 2024.

Città futuristiche con strade a tre livelli, marciapiedi mobili e treni sotterranei (e qui ci siamo).

Ma anche cavalli e pedoni estinti dalle automobili, diamanti esauriti, donne “felici di servire” e uomini “sesso debole”.

E, ovviamente, le immancabili auto volanti.

Immagini fantasiose e inquietanti profezie.

Oggi tutti così ragazzi…Ci riaggiorniamo domani!
26/12/2024

Oggi tutti così ragazzi…

Ci riaggiorniamo domani!

Post muto(Non ci siamo ancora ripresi dalla prima stagione, non so se siamo pronti per la seconda)
26/12/2024

Post muto

(Non ci siamo ancora ripresi dalla prima stagione, non so se siamo pronti per la seconda)

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Milan
20139

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