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22/09/2022

Il simbolo dell’Inghilterra se ne è andato… peccato che in pochissimi sanno che la famiglia della regina Elisabetta non è inglese!

10/02/2022

🕦Tempo di lettura: 20 secondi

Un gesto già orribile di per sé si è trasformato in
tragedia in una città del Messico: Heidy Valeria, una
bimba di soli 2 anni, è morta in seguito a due attacchi
respiratori causati dall’ingestione accidentale di un
biscotto avvelenato lanciato per far tacere il
“fastidioso” cane di famiglia.

Il segretario generale Epigmenio Carrillo ha detto che
anche il cane e un’altra bimba di 6 anni hanno sofferto
di sintomi simili per intossicazione. L’intera cittadella è
scioccata per questa notizia, "sapere che con tutti i
progressi che si stanno facendo c’è ancora qualcuno
senza scrupoli che fa gesti simili solo per far stare zitto
un cane".

Cosa ne pensi?

10/02/2022

🕦 Tempo di lettura: 60 secondi

Un video a dir poco spaventoso ha catturato un uomo iraniano che sfilava sorridendo per le strade con in mano la testa mozzata della moglie di soli 17 anni. L’uomo l’avrebbe decapitata a causa di un ‘delitto d’onore’.

Nel video è immortalato Sajjad Heydari, il killer, mentre passeggia tranquillamente in un quartiere di Ahvaz, una città nella provincia sud-occidentale del Khuzestan, con la testa della moglie, Mona Heydari, in una mano e una grande lama sporca di sangue nell’altra.

La 17enne, nonché cugina del killer, era stata costretta a sposarlo all’età di soli 12 anni. Secondo le prime indagini, inizialmente la donna era stata costretta a rimanere nella casa di Sajjad, nonostante i molteplici abusi domestici, per il bene del loro figlio di 3 anni. La ragazza, però, aveva espresso fortemente il desiderio di divorziare dall’uomo.

La giovane, dopo aver preso coraggio, era scappata in Turchia per sfuggire dagli abusi e dalle violenze ricevute, ma sarebbe tornata dopo aver trovato difficoltosa la vita da sola in un altro paese, per di più molto lontana da casa.

Pochi giorni dopo il suo ritorno, Sajjad e suo fratello l’hanno prima catturata, poi le hanno legato le mani e, infine, con un grosso coltello le hanno tagliato la testa.

Il comitato delle donne iraniane ha affermato che ‘non passa settimana senza che una qualche forma di delitto d’onore faccia notizia’. Secondo un rapporto realizzato, infatti, in Iran si registra una media annuale di 375/450 delitti d’onore, ovvero più di un omicidio al giorno. Il comitato ha continuato affermando: “Il catastrofico aumento dei delitti d’onore in Iran è radicato nella misoginia e nella cultura patriarcale istituzionalizzata nelle leggi e nella società”.

Secondo il gruppo, infatti, le leggi del regime clericale iraniano denotano ufficialmente che le donne sono cittadine di secondo livello, possedute dai cittadini di primo grado, ovvero gli uomini.

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