26/11/2024
“Disarmiamo il patriarcato”: questo il messaggio di apertura della manifestazione lanciata dal movimento transfemminista “Non Una di Meno” (NUDM), che ha attraversato Roma sabato 23 novembre. Il corteo, a cui hanno preso parte almeno 150.000 persone, ha denunciato la violenza di genere come un problema strutturale, segnalando l’inadeguatezza delle politiche pubbliche nel prevenire e contrastare il fenomeno e rivendicando l’autodeterminazione femminile come fattore di libertà collettiva.
Legata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e di genere del 25 novembre, la manifestazione è caduta in concomitanza con due eventi strettamente connessi alla violenza maschile: l’anniversario del femminicidio di Giulia Cecchettin e l’avvio in Francia del processo contro Dominique Pelicot, accusato di aver fatto violentare da numerosi uomini l’ex moglie Gisèle, dopo averla narcotizzata.
Nel corso della manifestazione sono stati esposti striscioni coi nomi delle 106 donne che, secondo l’osservatorio di NUDM, sono state uccise dall’inizio del 2024: una cifra superiore rispetto a quella dell’anno precedente. Per la maggior parte, gli autori dei femminicidi sono partner o ex partner: a questo hanno alluso le manifestanti quando hanno esposto le proprie chiavi di casa.
Fonti: Città Nuova, il Post.