Napule è

Napule è "La coscienza di Napoli"
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Il motivo che ha portato alla morte del patrimonio arboreo del Centro Direzionale è ai limiti del grottesco. Una storia ...
28/08/2024

Il motivo che ha portato alla morte del patrimonio arboreo del Centro Direzionale è ai limiti del grottesco. Una storia che va raccontata e che meriterebbe di finire sotto la lente d'ingrandimento della Corte dei Conti.

Se vi sarà capitato di passeggiare nel Centro Direzionale vi sarete sicuramente accorti che le aiuole progettate con tanta passione dall'architetto paesaggista Pietro Pocinai, tra i più grandi del nostro paese, sono definitivamente seccate per mancanza di irrigazione.

La problematica non è certo nuova. L'impianto d'irrigazione è fuori uso da decenni e fino all'anno scorso, per un paio di volte durante l'estate, la Napoli Servizi (i giardinieri purtroppo sono estinti da queste parti...) si serviva di una cisterna d'acqua per annaffiare le aiuole ormai in agonia. Buona parte degli arbusti era già compromessa ma almeno si tentava di salvare il salvabile.

Quest'anno per ragioni sconosciute la Napoli Servizi non si è fatta viva e come tutti credevamo all'ennesimo caso di approssimazione nella tutela della "cosa pubblica" da parte degli organi competenti.

Ebbene, una ragione c'è, e la sua spiegazione supera i limiti dell'umana comprensione, soprattutto perché mostra la strafottente indifferenza dei molteplici protagonisti della vicenda.

In sostanza Anm, partecipata del Comune di Napoli (che tra le altre cose gestisce i parcheggi sotterranei del Centro Direzionale), ha diffidato Napoli Servizi, anch'essa partecipata del Comune di Napoli, per le infiltrazioni provocate dalle irrigazioni in superficie.

Una faida familiare a tutti gli effetti. Peccato che a pagarne le conseguenze sono i cittadini, costretti a subire un danno ambientale ed erariale non indifferente.

Anm si è rivolta dunque al tribunale contro il Comune di Napoli, Abc e Napoli Servizi con un "ricorso per accertamento tecnico preventivo ai fini conciliativi"...

Anm sostiene che quella sporadica attività di irrigazione del verde pubblico del Centro Direzionale abbia provocato delle infiltrazioni (e quando piove no?) d'acqua nei garage a pagamento. La soluzione migliore? Facile: sospenderla!

E chissenefrega se il verde muore?
Tanto in questa città non interessa proprio a nessuno...

UNA STORIA ASSURDA...
27/08/2024

UNA STORIA ASSURDA...

Dopo le nostre denunce il Mattino dedica un articolo al Centro Direzionale e alla morte di quasi tutto il verde progettato decenni fa dal celebre architetto paesaggista Pietro Pocinai.

Il Comune, in sostanza, ha interrotto le innaffiature alle aiuole per un contenzioso tra Napoli Servizi (che provvedeva a dare acqua alle piante un paio di volte a stagione) e Anm. L'azienda di trasporto pubblico, che gestisce anche i parcheggi del Centro Direzionale, sostiene che le irrigazioni degli scorsi anni abbiano provocato delle infiltrazioni d'acqua nei garage a pagamento...

A seguito del ricorso presentato da Anm, Napoli Servizi, il 2 maggio, comunica che provvederà a sospendere l'attività di irrigazione delle aree verdi del Centro Direzionale previste nel periodo giugno-settembre.

Risultato: la morte per essiccamento di quasi tutto il patrimonio arboreo della city partenopea. Un danno ambientale enorme per il Vasto, uno dei quartieri con meno verde della città.

Da maggio nessuno si è impegnato a trovare una soluzione, decretando la fine per essiccamento di ogni aiuola del Centro...

In che modo le istituzioni intendono attirare nuovi investimenti, così come annunciato a più riprese, in questo scenario...
24/08/2024

In che modo le istituzioni intendono attirare nuovi investimenti, così come annunciato a più riprese, in questo scenario indegno, osceno, indecoroso, che farebbe scappare a gambe levate chiunque. E ci domandiamo allo stesso tempo come facciamo le aziende, le attività di ristorazione e gli studi professionali a convivere indifferenti con un tale squalificante degrado.

Via Milano, quartiere Vasto, un'area abbandonata a se stessa dove l'assenza dello Stato fa più clamore della debordante ...
10/08/2024

Via Milano, quartiere Vasto, un'area abbandonata a se stessa dove l'assenza dello Stato fa più clamore della debordante inciviltà dei cittadini

Ci girano questa foto da via Milano.🤮

Situazione gia denunciata alla Polizia Locale da mesi, ma niente, non c'è volontà di intervenire!

Eppure il carroattrezzi in questa zona ritira almeno 10 macchine al giorno per sosta vietata, come fate a non vedere questo scempio!?

A chi si deve rivolgere un cittadino...?

Mettetevi scuorno !!!!!!😡

Che gran bella iniziativa a Monteruscello, frazione di Pozzuoli, pensate: 60 mila alberi di alto fusto messi a dimora in...
05/08/2024

Che gran bella iniziativa a Monteruscello, frazione di Pozzuoli, pensate: 60 mila alberi di alto fusto messi a dimora in un'area di 46 ettari tra i palazzoni realizzati dopo la crisi bradisismica dell'84.

Una foresta urbana. Una vera e propria rigenerazione urbana che andrebbe replicata anche a Napoli, magari nella zona orientale, martoriata dall'abbandono post industriale degli ultimi decenni.

Il progetto di Monteruscello punta ad abbattere la presenza di anidride carbonica e ridurre nell'area il surriscaldamento di ben 5 gradi. Minore inquinamento atmosferico e condizioni di vita più salubri per i residenti grazie a questo polmone verde nel pieno dell'area urbana di un territorio che conta circa 40 mila abitanti.

Il progetto, finanziato dal PNRR, è volto a contrastare gli effetti disastrosi del cambiamento climatico sul territorio, con la creazione di boschi e corridoi ecologici che contrastino la presenza di CO2 e sostanze inquinanti che mitighino il fenomeno delle isole di calore, ovvero l'aumento di calore che si verifica spostandosi dalle zone rurali ai centri urbani. Un fenomeno impattante che provocate proprio dalla eliminazione delle aree verdi in città e dall'utilizzo di materiali scuri come asfalto e cemento predisposti a immagazzinare il calore.

Una cloaca a cielo aperto
04/08/2024

Una cloaca a cielo aperto

La porta di Napoli... 🤦🏻
29/07/2024

La porta di Napoli... 🤦🏻

Solo pochi mesi fa proponemmo di installare un piccolo compattatore (come fanno molte altre capitali d'Europa) per evitare questo scempio che si ripete ogni giorno proprio fuori la stazione centrale di Napoli.

Siamo al Corso Novara, di fronte alla fermata dell'Alibus. Lo scempio continua e nessuno sembra voler trovare una soluzione...

Un pannello solare installato a Napoli produce il doppio dell'energia elettrica dello stesso pannello posizionato in Ger...
20/07/2024

Un pannello solare installato a Napoli produce il doppio dell'energia elettrica dello stesso pannello posizionato in Germania.

Un vantaggio economico incredibile che il Mezzogiorno ancora non ha sfruttato a dovere.

Ha cominciato a farlo la Grecia e in un solo porto ha risparmiato 1 milione di euro di energia elettrica (oltre ad aver risparmiato svariate tonnellate di CO2 che altrimenti sarebbero finite in atmosfera).

Napoli, Palermo, Catania, Salerno, Bari, Messina e tutti gli altri porti: immaginate che grande vantaggio sarebbe cominciare a sfruttare i tetti delle aree portuali o aeroportuali per produrre energia elettrica da fornire alle navi ferme nei porti o ai servizi di un aeroporto.

Lo scalo di Atene ha attivato un progetto da16 MW di energia solare per il proprio autoconsumo, coprendo circa il 45% del proprio fabbisogno energetico annuale. Un progetto che andrà ad aggiungersi agli impianti già presenti portando la quota di energia rinnovabile al 70%.

Siamo seduti su una miniera d'oro ma sembra che a nessuno interessi. Almeno non ancora...

AC

Genesi di un nuovo Comitato di quartiere
12/07/2024

Genesi di un nuovo Comitato di quartiere

Tutte le più importanti città di mare si sono dotate, negli ultimi anni, di un servizio spazzamare, persino in alcuni co...
01/07/2024

Tutte le più importanti città di mare si sono dotate, negli ultimi anni, di un servizio spazzamare, persino in alcuni comuni dell'area metropolitana (Portici, ad esempio) si sono mossi in questa direzione di recente.

La forte antropizzazione nel Golfo di Napoli esige un servizio adeguato per mantenere - almeno in superficie - un livello di pulizia degno di questo nome.

Probabilmente dalla foto poco si evince, ma lo specchio d'acqua del lungomare stamane era puntellato di rifiuti di ogni genere che offrono un spettacolo davvero indegno.

Questo obbrobrio costituzionale è stato appoggiato senza ritegno anche da esponenti meridionali, che da mesi vanno ripet...
23/06/2024

Questo obbrobrio costituzionale è stato appoggiato senza ritegno anche da esponenti meridionali, che da mesi vanno ripetendo su ogni organo di stampa la scialba litania prescritta loro dal padrone: "Ora il Sud potrà riscattarsi votando amministratori capaci". Come se il Centrodestra non avesse mai amministrato al Sud. Come se in un contesto macroeconomico tanto complesso, le fortune economiche di un territorio dipendessero dalla politica locale. Come se le diseguaglianze cristallizzate potessero sgretolatasi con le idee.

Con appena il 9% di preferenze alle elezioni del 2022, e grazie al contributo alle urne dei meridionali, la Lega Nord è riuscita finalmente a realizzare il sogno secessionista approvando la legge sull'Autonomia differenziata. Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando gli uomini in verde hanno dismesso gli elmi cornuti per indossare le cravatte dell'establishment. Una secessione non può essere certo guidata da un branco di guitti esaltati. Occorre una classe dirigente, tempo e... metodo.

In barba a ogni proclamo patriottico, e in netto contrasto con le politiche di coesione tanto care all'UE, l'Italia imbocca la strada della frammentazione e delle diseguaglianze territoriali, abbracciando i principi della competizione spietata di stampo neoliberista. Le conseguenze drammatiche della legge Calderoli non ci travolgeranno domani, e neanche dopodomani. Ci vorrà del tempo ma alcuni sviluppi possiamo già provare ad anticiparli: emigrazione massiccia da Sud verso Nord (con conseguenze nefaste per entrambe le aree), disgregazione sociale, povertà diffusa, crisi della catena produttiva del Nord, che oggi, in larga parte, si regge grazie alla distribuzione nei mercati del Sud.

Questo obbrobrio costituzionale è stato appoggiato senza ritegno anche da esponenti meridionali, che da mesi vanno ripetendo su ogni organo di stampa la scialba litania prescritta loro dal padrone: "Ora il Sud potrà riscattarsi votando amministratori capaci". Come se il Centrodestra non avesse mai amministrato al Sud. Come se in un contesto macroeconomico tanto complesso, le fortune economiche di un territorio dipendessero dalla politica locale. Come se le diseguaglianze cristallizzate potessero sgretolatasi con le idee.

Populismo da quattro soldi, così come populiste sono le speranze affidate ai Lep, a cui i media attribuiscono poteri salvifici del tutto ingiustificati, oltre che aleatori. Come si finanziano i Livelli essenziali delle prestazioni? Come si quantifica un livello minimo? Perché accettare il minimo se un altro territorio può offrire il massimo? Chi farebbe curare (o studiare) un proprio caro in un territorio che offre condizioni minime? E se tutti studiamo, lavoriamo e ci facciamo curare al Nord, chi finanzia i servizi al Sud? Quanta assistenza economica necessiterà il Sud per evitare che tutto crolli?

Ma l'Autonomia differenziata è destinata a gravare anche sui cittadini delle regioni più virtuose, che non solo assisteranno a un'emigrazione senza precedenti ma anche alla costante saturazione del mercato del lavoro. Distorsioni catastrofiche arginabili soltanto ribaltando il paradigma leghista, ovvero puntando sulla coesione e abbattendo le diseguaglianze territoriali, vero cancro di questo stato nato male e cresciuto peggio.

Antonio Corradini

Notizia di grande importanza per Napoli Est, il nuovo palazzetto dovrebbe sorgere a ridosso del Centro Direzionale, in u...
12/06/2024

Notizia di grande importanza per Napoli Est, il nuovo palazzetto dovrebbe sorgere a ridosso del Centro Direzionale, in un non-luogo dalle grandi potenzialità inespresse.

Alla nuova casa del Napoli Basket sarà affiancato un parco di 44 mila mq che sottrarrebbe degrado e cemento ai quartieri di Gianturco e Poggioreale. Il palazzetto sorgerebbe inoltre in posizione strategica, collegato alla Linea 1, alla Linea 2 e alla Vesuviana, oltre che alla rampa per la tangenziale e le autostrade.

𝗣𝗔𝗟𝗔𝗭𝗭𝗘𝗧𝗧𝗢 𝗦𝗣𝗢𝗥𝗧 𝗘 𝗠𝗨𝗦𝗜𝗖𝗔, 𝗡𝗔𝗣𝗢𝗟𝗜 𝗕𝗔𝗦𝗞𝗘𝗧 𝗘 𝗜𝗧𝗔𝗟𝗦𝗧𝗔𝗚𝗘 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗡𝗢 𝗣𝗥𝗢𝗣𝗢𝗦𝗧𝗔 𝗔𝗟 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗘: 𝗔𝗥𝗘𝗡𝗔 𝗗𝗔 𝟭𝟰𝗠𝗜𝗟𝗔 𝗣𝗢𝗦𝗧𝗜, 𝗜𝗡𝗩𝗘𝗦𝗧𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗗𝗜 𝟱𝟰 𝗠𝗜𝗟𝗜𝗢𝗡𝗜 ✍🏼

Napoli avrà una nuova struttura di respiro internazionale per ospitare il basket e ogni altro evento sportivo indoor. Italstage S.r.l. e la S.S. Napoli Basket S.r.l., hanno ufficialmente protocollato, presso il Comune di Napoli, un project financing ad iniziativa privata per la realizzazione, entro il 2026, di un palazzetto dello sport destinato ad accogliere anche spettacoli, concerti ed eventi culturali.

L’area oggetto dell’intervento corrisponde all’insediamento dismesso dell’ex Mercato Ortofrutticolo Comunale, presso il Centro Direzionale di Napoli. Il nuovo palazzetto dello sport e della musica avrà una capienza di oltre 10.000 ospiti per gli eventi sportivi, fino ad arrivare a circa 14.000 spettatori per eventi legati all’intrattenimento. Il progetto, prodotto da imprese napoletane supportate da un team di professionisti anch’essi partenopei, comprende, tra l’altro, un parco urbano attrezzato di 44.000 mq. dotato di un centro sportivo. L'investimento, completamente a carico dei proponenti, è di 54 milioni di euro.

In armonia con il Green Deal europeo, saranno utilizzate fonti di energia rinnovabili, rendendo il complesso completamente "carbon-neutral" ed autonomo da un punto di vista della produzione energetica.

🔗 Scopri il comunicato integrale:
https://napolibasket.it/palazzetto-sport-e-musica-napoli-basket-e-italstage-presentano-proposta-al-comune/

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Quale migliore idea per una città che affoga nel cemento?
09/06/2024

Quale migliore idea per una città che affoga nel cemento?

Che tristezza assistere impotenti al deperimento del patrimonio arboreo del Centro Direzionale. Anno dopo anno, abbandon...
06/06/2024

Che tristezza assistere impotenti al deperimento del patrimonio arboreo del Centro Direzionale. Anno dopo anno, abbandonati a sé stessi, senza acqua e senza manutenzione, gli arbusti si seccano lasciando spazio a questo spettacolo desolante. Eppure, una volta, queste aiuole erano un'apoteosi di arbusti e fiori profumati...

In quest'isola di cemento, dove in estate si raggiungono temperature torride, l'unica cosa da preservare era proprio il verde. E invece assistiamo al suo costante depauperamento, con rami secchi e macchie gialle a invadere ogni spazio.

Il comune ha più volte dichiarato il Centro Direzionale obiettivo strategico per la città, soprattutto in vista dell'apertura ormai imminente della omonima stazione della Linea 1. Di recente Palazzo San Giacomo ha addirittura annunciato il restyling della city progettata da Kenzō Tange, con aree diversificate e funzionali a una città moderna.

L'auspicio è che non si trascuri il verde, magari affidandolo a società di crowdfunding credibili come Premio GreenCare e 100x100 Naples - Projects & Crowdfunding.

Pochi sanno che il verde del Centro Direzionale fu progettato dal grande architetto paesaggista Pietro Porcinai.

Chissà cosa penserebbe se fosse ancora vivo...

Compattatori mobili per risolvere l'atavico problema del conferimento dei rifiuti?
20/05/2024

Compattatori mobili per risolvere l'atavico problema del conferimento dei rifiuti?

~ Lezioni di civiltà ~Stazione Metro Rione Alto.Dribblando i passeggeri in attesa, un tipo abbastanza giovane col trolle...
21/04/2024

~ Lezioni di civiltà ~

Stazione Metro Rione Alto.

Dribblando i passeggeri in attesa, un tipo abbastanza giovane col trolley a seguito procede lungo la banchina per raggiungere la postazione dove fermeranno le prime carrozze, una volta giunto il treno. Si affianca alla parete, e nell'attesa, qualcosa gli cade "distrattamente" di mano.

Ma l'occhio vigile della videosorveglianza se ne accorge, e una voce maschile dagli altoparlanti rivela il gesto a tutti i presenti: "Attenzione, direzione Garibaldi: al signore con il trolley è caduto qualcosa a terra ... Signore col trolley ..." Il tipo alza lo sguardo dallo smartphone che ha in mano, si guarda attorno: essendo l'unico che si accompagna a un bagaglio su rotelle, tutti gli occhi sono puntati su di lui. Si china, e di scatto raccoglie il rifiuto, ficcandoselo immediatamente in tasca - i cestini sono lontani. Dagli altoparlanti risuona un laconico: "Ecco ..." e l'attesa del treno riprende, con un sorrisetto che attraversa il viso dei passeggeri in attesa.
.. Tutti, tranne uno.

Sergio Valentino

Per la prima volta assoluta a Napoli, un grande "Presepio di Pasqua" per rivivere, in un percorso circolare, le scene de...
22/03/2024

Per la prima volta assoluta a Napoli, un grande "Presepio di Pasqua" per rivivere, in un percorso circolare, le scene della Passione di Gesù, ambientate in una Napoli senza tempo

Vi sveliamo una tradizione dimenticata, insieme ad una chiesa chiusa da cento anni!
Anteprima sabato 23 marzo ore 18:30. Via San Biagio dei librai/Largo del Divino Amore, chiesa di San Nicola a Pistaso

12/03/2024

, l'artista napoletano che in Campania conosciamo bene, alcuni giorni fa è finito al centro delle polemiche per la ormai nota foto scattata con . La vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno ha addirittura richiesto il boicottaggio delle sue opere e del suo lavoro alle istituzioni pubbliche italiane ed europee.
Abbiamo deciso di intervistarlo per voi.

Ringraziamo Antonio Corradini per la gentile collaborazione.

Napoli, completato il collegamento della Linea 1 tra Capodichino e Poggioreale
08/03/2024

Napoli, completato il collegamento della Linea 1 tra Capodichino e Poggioreale

Metropolitana, completato il collegamento tra le stazioni di Poggioreale e Capodichino
Il sindaco Manfredi: Nel 2026 sarà attivo il servizio per l'aeroporto

Ultimato il collegamento tra le stazioni di Poggioreale e Capodichino della linea 1 della metropolitana. Questa mattina la fresa TBM, che ha realizzato lo scavo nel sottosuolo, ha abbattuto anche l’ultimo diaframma fra le due gallerie che costituiscono il percorso lungo il quale viaggeranno i convogli della metro.

All'abbattimento, che di fatto ha sancito il completamento della tratta Centro Direzionale Napoli–Capodichino, hanno assistito il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Edoardo Cosenza.

Il progetto delle due gallerie che collegano le stazioni di Poggioreale e Capodichino – ciascuna della lunghezza di circa mille metri e con una sezione circolare di 6 metri e 80 centimetri – è stato redatto dalla Metropolitana di Napoli, concessionaria per la progettazione e realizzazione della linea 1, e dalla Metropolitana Milanese. L’esecuzione dei lavori è stata affidata dalla Metropolitana di Napoli al Consorzio Integra – Sinergo Spa.

La prima galleria è stata ultimata a marzo del 2021. La fresa TBM è stata poi smontata a Poggioreale e trasferita a Capodichino dove è stata riassemblata per procedere allo scavo della seconda galleria. Questa fase dell’intervento, iniziata a luglio del 2021, ha subito un battuta d'arresto a causa del dissesto avvenuto nel cimitero di Poggioreale il 5 gennaio 2022, quando al completamento dell’opera mancavano ancora 120 metri di scavo.

La sospensione si è protratta fino a dicembre scorso. Con la ripresa dei lavori e sulla scorta di approfondite indagini geotecniche, sono state eseguite anche opere di consolidamento mediante iniezioni, finalizzate al miglioramento delle caratteristiche geomeccaniche dei terreni.

“Il cantiere della metropolitana – ha commentato il sindaco Manfredi – sta procedendo molto velocemente. Ci auguriamo che entro il 2026 la metro possa arrivare all’aeroporto di Capodichino. Quest’opera è frutto di una grande collaborazione istituzionale e un grande lavoro fatto da imprese qualificate: uno sforzo importante per fare in modo che Napoli si doti sempre più di un sistema di trasporti su ferro di alto livello, tipico di una grande città, che sia al servizio dei cittadini e dei tanti visitatori”.

“Quello della metropolitana è un cantiere di una complessità estrema – ha sottolineato l’assessore Cosenza –. Oggi è un momento importantissimo perché dopo la rottura dell’ultimo diaframma dell’ultima galleria che collega all’aeroporto si potrà procedere con le altre opere, collegando le stazioni del Centro di Direzionale e Tribunale che si aprono nel 2024, direttamente con Capodichino, rendendo l'aeroporto ancora più competitivo. Per raggiungere questo risultato c’è stata è una grande collaborazione tra imprese, vigili del fuoco e anche la magistratura dopo il grave problema che aveva bloccato l’intervento”.

Tutti al cinema a vedere Caracas
27/02/2024

Tutti al cinema a vedere Caracas

Napoli è Storia
23/02/2024

Napoli è Storia

Non tutti sanno che a Napoli fu costruito il più grande acquedotto d'Europa, secondo, in epoca antica, soltanto al leggendario acquedotto di Cartagine. Questa immensa opera ingegneristica edificata dai romani nel primo decennio dopo Cristo si estendeva per ben 96 chilometri e approvvigionava d'acqua le più importanti città della Campania.

Dalla fonte del Serino, sull'altopiano irpino, scivolava infatti alle spalle del Vesuvio fino a lambire le mura di Neapolis e terminare la sua corsa nelle splendide piscine Mirabilis, nella località di Miseno. Il suo fenomenale tracciato serviva le città di Nola, Atella, Acerra, Pozzuoli e Cuma, oltre alle sfortunate città di Pompei e Ercolano, seppellite dall'eruzione del 79 d.C.. Le sue antiche vestigia sono ancora parzialmente visibili ai Ponti Rossi, e in un sottoscala scoperto di recente nel rione Sanità, sotto il palazzo Peschici-Maresca. Un luogo di straordinaria suggestione e ancora tutto da scoprire, incastonato in un quartiere dal patrimonio inestimabile e ricco di punti d'interesse.

Di Antonio Corradini

(Il tratto in foto è gestito dall' Associazione VerginiSanità)

NAPOLI 2050L'approvazione del documento strategico sul nuovo piano regolatore della città, passato ieri all'unanimità in...
21/02/2024

NAPOLI 2050

L'approvazione del documento strategico sul nuovo piano regolatore della città, passato ieri all'unanimità in commissione urbanistica, getta le basi per riscrivere il futuro di Napoli Est, un futuro che non può prescindere dalla bonifica dei suoli e da una rigenerazione urbanistica che tenga conto delle esigenze sociali di chi quel degrado lo subisce da sempre.

Per quanto il piano sia ancora astrazione il ventaglio di criticità che affligge l'area compresa tra il centro storico e la periferia orientale della città è ben noto agli addetti ai lavori. La totale disumanizzazione dei rioni, la cementificazione selvaggia, l'abbandono post industriale e le immense discariche improvvisate, rappresentano un vulnus perpetuo che riverbera sulla dignità dei residenti di quartieri come Poggioreale, Vasto, rione Luzzatti, San Giovanni e Ponticelli.

Napoli Est è una landa di cemento puntellata da industrie dismesse e rioni fatiscenti. Non c'è traccia di parchi pubblici, non c'è verde, né luoghi di svago per i bambini. Vietati i campetti di calcio e di basket. La piscina Bulgarelli di via Monfalcone a Poggioreale è crollata due anni fa dopo la chiusura datata 2019. Stessa sorte per il Palastadera, chiuso dal 2017 per buona pace dei 500 atleti rimasti appiedati. E poi c'è il Palasport nell'area ex Nato di Poggioreale, a ridosso della rampa per le autostrade di via Gianturco, un edificio completamente abbandonato da tempo immemore, diventato discarica-rifugio dei disperati della città.

Un disastro urbanistico di proporzioni immani a cui si aggiungono i suoli abbandonati sui cui doveva sorgere il segmento del Centro Direzionale destinato alle funzioni sociali, progetto annegato nel pantano dei contenziosi e della burocrazia decennale che attanaglia il paese.

Tuttavia è proprio qui che in futuro potrebbe esserci la svolta. Nelle intenzioni di Palazzo San Giacomo il nuovo piano regolatore partirà proprio da Centro Direzionale per diramarsi lungo via Gianturco fino a raggiungere i quartieri periferici della città. Nelle nuove aree dovrebbero sorgere quartieri residenziali a misura d'uomo, parchi e strutture sociali come palestre e piscine. La ventata di enfasi portata dai successi del Napoli Basket ha strappato al sindaco l'annuncio sul nuovo palazzetto dello sport che con ogni probabilità prenderà vita proprio in questa zona, servita peraltro dalla Linea 1 (Centro Direzionale) e dalla Linea 2 (Gianturco), oltre che dalle autostrade.

Sul tavolo del Comune, come cerniera di collegamento tra Poggioreale, rione Luzzatti e Centro Direzionale, giace il progetto del parco Lineare (di cui alleghiamo foto), che garantirebbe una rigenerazione completa di un'enorme fetta di città, restituendo ai residenti spazi oggi abbandonati a un degrado indegno. Il parco progettato dallo studio SAG A dell'architetto Giancarlo Scognamiglio prevede aree destinate al verde, allo sport e all'aggregazione, con giochi per bambini, aree ristoro e percorsi pedonali. Un progetto che potrebbe estendersi fino al rione Luzzatti, dotando la città di un secondo polmone verde oltre Capodimonte, quanto mai necessario in previsione delle torride estati che ci attendono.

Verde, residenze a misura d'uomo, spazi di aggregazione e infrastrutture leggere: è il tributo che la politica e la nuova commistione pubblico-privato deve a Napoli Est. Nei prossimi giorni il documento che guarda alla città del futuro approderà in consiglio comunale. Da quel momento avremo le idee più chiare sulla Napoli che verrà.

Antonio Corradini

Verde, residenze a misura d'uomo, spazi di aggregazione e infrastrutture leggere: è il tributo che la politica e la nuov...
21/02/2024

Verde, residenze a misura d'uomo, spazi di aggregazione e infrastrutture leggere: è il tributo che la politica e la nuova commistione pubblico-privato deve a Napoli Est.

LA NAPOLI DEL FUTURO

L'approvazione del documento strategico sul nuovo piano regolatore della città, passato ieri all'unanimità in commissione urbanistica, getta le basi per riscrivere il futuro di Napoli Est, un futuro che non può prescindere dalla bonifica dei suoli e da una rigenerazione urbanistica che tenga conto delle esigenze sociali di chi quel degrado lo subisce da sempre.

Per quanto il piano sia ancora astrazione il ventaglio di criticità che affligge l'area compresa tra il centro storico e la periferia orientale della città è ben noto agli addetti ai lavori. La totale disumanizzazione dei rioni, la cementificazione selvaggia, l'abbandono post industriale e le immense discariche improvvisate, rappresentano un vulnus perpetuo che riverbera sulla dignità dei residenti di quartieri come Poggioreale, Vasto, rione Luzzatti, San Giovanni e Ponticelli.

Napoli Est è una landa di cemento puntellata da industrie dismesse e rioni fatiscenti. Non c'è traccia di parchi pubblici, non c'è verde, né luoghi di svago per i bambini. Vietati i campetti di calcio e di basket. La piscina Bulgarelli di via Monfalcone a Poggioreale è crollata due anni fa dopo la chiusura datata 2019. Stessa sorte per il Palastadera, chiuso dal 2017 per buona pace dei 500 atleti rimasti appiedati. E poi c'è il Palasport nell'area ex Nato di Poggioreale, a ridosso della rampa per le autostrade di via Gianturco, un edificio completamente abbandonato da tempo immemore, diventato discarica-rifugio dei disperati della città.

Un disastro urbanistico di proporzioni immani a cui si aggiungono i suoli abbandonati sui cui doveva sorgere il segmento del Centro Direzionale destinato alle funzioni sociali, progetto annegato nel pantano dei contenziosi e della burocrazia decennale che attanaglia il paese.

Tuttavia è proprio qui che in futuro potrebbe esserci la svolta. Nelle intenzioni di Palazzo San Giacomo il nuovo piano regolatore partirà proprio da Centro Direzionale per diramarsi lungo via Gianturco fino a raggiungere i quartieri periferici della città. Nelle nuove aree dovrebbero sorgere quartieri residenziali a misura d'uomo, parchi e strutture sociali come palestre e piscine. La ventata di enfasi portata dai successi del Napoli Basket ha strappato al sindaco l'annuncio sul nuovo palazzetto dello sport che con ogni probabilità prenderà vita proprio in questa zona, servita peraltro dalla Linea 1 (Centro Direzionale) e dalla Linea 2 (Gianturco), oltre che dalle autostrade.

Sul tavolo del Comune, come cerniera di collegamento tra Poggioreale, rione Luzzatti e Centro Direzionale, giace il progetto del parco Lineare (di cui alleghiamo foto), che garantirebbe una rigenerazione completa di un'enorme fetta di città, restituendo ai residenti spazi oggi abbandonati a un degrado indegno. Il parco progettato dallo studio SAG A dell'architetto Giancarlo Scognamiglio prevede aree destinate al verde, allo sport e all'aggregazione, con giochi per bambini, aree ristoro e percorsi pedonali. Un progetto che potrebbe estendersi fino al rione Luzzatti, dotando la città di un secondo polmone verde oltre Capodimonte, quanto mai necessario in previsione delle torride estati che ci attendono.

Verde, residenze a misura d'uomo, spazi di aggregazione e infrastrutture leggere: è il tributo che la politica e la nuova commistione pubblico-privato deve a Napoli Est. Nei prossimi giorni il documento che guarda alla città del futuro approderà in consiglio comunale. Da quel momento avremo le idee più chiare sulla Napoli che verrà.

Antonio Corradini

20/02/2024

La Grande Bellezza... e la grande munnezza 🤦🏻

IL NUOVO PALAZZETTO AL CENTRO DIREZIONALE L: C'È L'ANNUNCIO DEL SINDACO
20/02/2024

IL NUOVO PALAZZETTO AL CENTRO DIREZIONALE L: C'È L'ANNUNCIO DEL SINDACO

NAPOLI CAMPIONE 💙💙💙
18/02/2024

NAPOLI CAMPIONE 💙💙💙

𝑺𝑰𝑨𝑴𝑶 𝑵𝑶𝑶𝑶𝑰, 𝑺𝑰𝑨𝑴𝑶 𝑵𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑶𝑰 𝑰 𝑪𝑨𝑴𝑷𝑰𝑶𝑵𝑰 𝑫𝑬𝑳𝑳’𝑰𝑻𝑨𝑳𝑰𝑨 𝑺𝑰𝑨𝑴𝑶 𝑵𝑶𝑶𝑶𝑶𝑰 🏆🏀💙🔥

EA7 Emporio Armani Milano - Generazione Vincente Napoli Basket 72-77.

Una Final Eight da protagonisti, senza mai cedere di un centimetro. Dopo 18 anni la Coppa Italia si tinge nuovamente d'azzurro. 𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐄 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐈!

💙

CRISI DEMOCRATICA
16/02/2024

CRISI DEMOCRATICA

LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA
Sembra che dell'Autonomia differenziata non interessi proprio a nessuno. La più grande rapina ai danni del Mezzogiorno dai tempi dell'unità d'Italia si compie sotto i nostri occhi senza suscitare la necessaria indignazione tra le masse. Si accetta supinamente il verdetto politico, demandando ai partiti e agli interessi a essi legati l'apparato di norme che stravolgerà l'esistenza di ognuno di noi. Il disegno di legge Calderoli, per chi non lo avesse ancora capito, condannerà il Sud a un declino economico e sociale inarrestabile e senza via d'uscita.

Un declino che va di pari passo alla crisi di sovranità che investe da tempo le democrazie occidentali. Il popolo è sempre più avulso dal dibattito politico, relegato ai margini da un generale decadimento culturale e dalla complessità di una materia che sempre più spesso strizza l'occhio a una élite accademica autoreferenziale e pregna di tecnicismi e nomenclature poco comprensibili alle masse.

La sovranità appartiene al popolo, recita la costituzione, e tuttavia sembra essere appannaggio di tecnocrati e gruppi d'interesse. Negli ultimi decenni, per indolenza e per insipienza, il popolo ha perso ogni funzione politica, sfilandosi finanche dai processi decisionali che intaccano la sua sfera d'interesse. Il dissenso pubblico è stato abrogato dalla sterilizzazione delle coscienze frutto di una società addomesticata e disattenta. Le manifestazioni di piazza e i grandi movimenti d'opinione sono stati spazzati via dalla vacuità valoriale di una comunità individualista e interessata unicamente a soddisfare la propria sete di consumi materiali ed esperienziali.

L'eccesso di complessità del mondo è un fattore tangibile, soprattutto per le masse, che in questo abisso democratico demanda ad altri la gestione dei processi politici e storici senza preoccuparsi delle conseguenze, per quanto vagamente drammatiche. L'Autonomia differenziata è una materia oscura che fonda i suoi principi su vocaboli lontani dal linguaggio comune. In pochi ne parlano perché in pochi ne capiscono le reali conseguenze. In tempi diversi avrebbe portato in strada centinaia di migliaia di donne e uomini.

Il mondo è diventato troppo complesso per la democrazia, corre troppo veloce e l'uomo fatica a stare al passo.

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