12/04/2024
La proposta di Galata Edizioni:
ORGANISSEMMOSE!
Premesse:
Il libro rischia l'estinzione, non solo perché la gente legge sempre meno. Il costo della carta è aumentato eufemisticamente/incomprensibilmente del 40% e l'editoria non può permettersi un'inflazione; già ci vuole tutta che la gente di cui sopra compri un libro, figuriamoci se gli aumenti pure il prezzo!
Il libro si "salva" ancora sostanzialmente per due ragioni: è un regalo, specie natalizio, che fa la sua figura con poco; inoltre la stampa digitale permette tirature minime così da limitare bagni di sangue.
Poi c'è quello che la gente non sa: la distribuzione ti costa il 55% quando va bene.
Fatti un po' due conti della serva: su, diciamo, 15 Euro, te ne ritrovi in tasca 6,75, che vedi a tempo debito (per te) e a credito del distributore. Che avrà le sue magagne e i suoi problemi, per ca**tà, però un sistema che reggeva in tempo di vacche grasse ora fa acqua da tutte le parti.
Ovviamente con quei 6,75 Euro devi pagarci la tipografia (che i soldi te li chiede subito), l'autore, il grafico ecc.
Mi dirai: perché non passate agli e-book? E bravo! La pirateria regna sovrana, vai a farti un giro sui vari server di "condivisione" e vedi!
Proposte:
Come ARGINARE il problema?
Organissemose!
Le istituzioni ci tendono la mano?
Bene.
Le istituzioni non hanno soldi?
Già meno bene, ma vediamo cosa si può fare.
Gli editori cosiddetti indipendenti hanno bisogno di SPAZI AUTONOMI.
Necessario, quasi vitale, proporre una libreria collettiva all'interno di quel contenitore culturale che è Palazzo Ducale.
Uno spazio 365 giorni all'anno per presentazioni/eventi legati ai libri. Sempre aperto a tutti. Se non altro l'incasso del venduto in questi casi resta all'Editore e non viene spartito come da cui sopra fra libreria e distributore. Oltre al fatto che la promozione dell'evento riesce meglio.
Lo stesso spazio si potrebbe configurare come libreria.
Già, ma il personale?
Le istituzioni potrebbero, senza ti**re fuori un Euro, prendere dei giovani e riconoscere loro il 30% su ogni libro venduto.
La stessa cosa si potrebbe fare con le biblioteche: uno spazio di esposizione/vendita con i giovani di cui sopra che vendono e incassano.
Il discorso delle Biblioteche che vendono libri avrebbe un'ulteriore pregio: decentrare l'offerta editoriale, estendendola alle tante zone di Genova dove non trovi uno straccio di libreria manco a pagarla (per forza, mi dirai: chi ci ha provato è andato a bagno).
Ho capito che bisogna poi vedere burocraticamente, tecnicamnente ecc. come fare. Ma questo, se si vuole, si risolve