24/10/2021
Cari amici,
come molti di voi avranno verificato, sanniopage.com da circa un mese non è più on line. Nel bailamme di questa difficile campagna elettorale è finito stritolato anche il blog che ho fondato nel 2016.
Non so se la sua improvvisa chiusura, data la tempistica, sia stata una ritorsione politica né ho intenzione di approfondire. Ho l'età e l'esperienza per incassare ogni tipo di meschinità o colpo basso. La vita mi ha insegnato che ci sono momenti in cui bisogna accettare di essere incudine senza strepitare.
Ho sempre fatto le mie scelte con convinzione, libertà e in modo trasparente.
Attraverso la vita a viso aperto e metto in conto che ci può essere un prezzo da pagare.
Non credo, però, che valga più la pena di grufolare nel pantano in cui si è tentato di trascinare la Città in questa campagna elettorale perché non ho alcuna voglia di imbrattarmi di fango.
Cinque anni per un blog, del resto, sono tanti, forse perfino troppi.
Sanniopage.com, come scrissi nell'articolo di apertura, fu un'azione di rivolta e di resistenza insieme. Un fallo di reazione. Fu la scialuppa di salvataggio in un momento in cui avvertivo l'acqua salire alla gola. Scelsi di remare controcorrente. Fu un'intuizione, uno squarcio nella tempesta.
Non ho mai voluto trasformare sanniopage.com in una testata giornalistica perché non poteva averne le dimensioni e la forza e perché volevo che fosse riconoscibile e trasparente la sua identità: chi ha letto sanniopage in questi anni ha trovato sempre e soltanto il mio punto di vista sulle cose. Non volevo essere condivisa o compresa, ma dare spazio a un racconto differente.
Molti articoli hanno fatto discutere, incavolare e indignare, polemizzare in modo anche aspro; alcuni hanno provocato riflessioni, altri ancora hanno generato un consenso che mi ha fatto arrossire di gratitudine. Quasi sempre però sanniopage ha provocato una reazione. Ed era quello a cui aspiravo.
Appartengo a quella vecchia scuola secondo la quale il giornalista non deve subìre i processi, ma deve contribuire a determinarli, con trasparenza ed onestà intellettuale. Chi mi leggeva sapeva chi aveva di fronte.
Così anche quando sono finita, mio malgrado, a torto o a ragione, nell'occhio del ciclone, a volte addirittura messa alla gogna, ho pensato che fosse il prezzo della missione a cui mi ero immolata.
Sono stata, come spesso mi accade, straniera tra perfetti conosciuti. A volte, sbagliata. Ma mai bugiarda. Alcune reazioni eccessive mi hanno lasciato cicatrici, lo ammetto. Ma in tempi di rendiconto posso ben dire che ne è sempre valsa la pena.
La vita è evoluzione. Siamo fatti per cambiare. Ci cambiano le esperienze, le persone che incontriamo, i libri che leggiamo, le parole che ascoltiamo, gli anni che ci portiamo sulle spalle.
Come tutti i fatti umani, che hanno sempre un inizio e una fine, anche sanniopage.com giunge al capolinea.
Mi congedo senza rimpianti. Scarpe in spalle per continuare il cammino.
Si chiude un'esperienza avvincente di guerra e pace.
Devo dire grazie ad Alfredo Vittoria, che ha consentito la realizzazione tecnica di sanniopage, ai tanti che in questi anni mi hanno seguita, a chi mi ha rivolto attestati di stima, a chi mi ha sostenuta con l'affetto, a chi è riuscito a tenermi lontana dalla resa incondizionata.
Spero di aver dato un contributo alla riflessione e di aver alimentato, a volte anche con l'asprezza dei toni e delle provocazioni, la capacità di analisi e di critica che sono fondamentali per la crescita di una comunità.
Mi mancheranno i lettori che ancora oggi incontro per strada e che mi rivolgono attenzioni.
Alle mie figlie mi auguro di aver lasciato un esempio di libertà e coraggio.
Ad maiora.
Teresa Ferragamo
Sanniopage nasce per dare ai lettori un punto di vista nuovo sui temi della politica e dell'attualità. Direttore responsabile Teresa Ferragamo