09/11/2022
Le 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura che sono state trovate durante negli scavi di San Casciano dei Bagni sono una scoperta di importanza internazionale e subito il paragone è stato con i Bronzi di Riace.
L'Ansa ha svelato cosa è emerso in questi giorni dallo scavo, con statue anche di oltre un metro rappresentanti divinità, matrone, fanciulli, imperatori, che sono rimaste sepolte per 2300 anni dal fango e dall'acqua caldissima delle vasche sacre che hanno conservato in condizioni ottime questa scoperta che stando all'archeologo Jacopo Tabolli, docente dell'Università per Stranieri di Siena, "riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo".
Tabolli e il suo team lavorano allo scavo dal 2019 con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del comune che oggi dà i suoi frutti e che in futuro potrà essere un ulteriore volano turistico per la zona. Oltre alle statue, poi, sono state riportate alla luce iscrizioni in etrusco e "migliaia di monete oltre ad una serie di altrettanto interessanti offerte vegetali" come riporta sempre l'Ansa che ha raccolto anche le dichiarazioni del Ministro della Cultura Sangiuliano: "Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l'Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana".
Nell'area sono stati ritrovati ex voto, "decine e decine di gambe, di braccia, di orecchie e poi ancora di fegati, uteri, peni" tutti riprodotti in bronzo e ricoperti di iscrizioni in etrusco e latino e dediche alle divinità. Ma alcuni oggetti fanno pensare che il luogo fosse qualcosa di più di un complesso termale, ma che fosse anche un enorme ospedale tra scienza e divino: "Le pratiche divinatorie si legano all’universo medico terapeutico che proprio nei santuari trovava i propri luoghi prediletti" come ha detto Tabolli.