Prigionieri nella Storia

Prigionieri nella Storia Dopo trascrizione e ricerca storico documentale del diario (non memoria) di prigionia come IMI duran

⚠️ SABATO 2 NOVEMBRE ORE 17 MOGLIANO VENETO (Tv) TEATRO ASTORI ⚠️ il COMUNE DI MOGLIANO VENETO,in occasione della       ...
27/10/2024

⚠️ SABATO 2 NOVEMBRE ORE 17 MOGLIANO VENETO (Tv) TEATRO ASTORI ⚠️

il COMUNE DI MOGLIANO VENETO,
in occasione della FESTA DELL'UNITÀ NAZIONALE
E DELLA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE, propone:

🟩 ⬜️ 🟥 IMI EROI SILENZIOSI
DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE

con il nuovo libro 📖 ricerca
PRIGIONIERI NELLASTORIA
Cesare Furlanetto IMI e i compagni di Stalag
di Stefano Furlanetto

📌 I familiari di Cesare incontreranno Anna, figlia di Angelo suo compagno di prigionia.
Cesare e Angelo saranno ancora una volta assieme, ma a casa, attraverso noi figli e nipoti.

✔️ introduce Davide Bortolato
Sindaco di Mogliano Veneto
✔️ presenta l'autore Stefano Furlanetto
✔️ accompagnamento musicale delle letture a voci alterne, per la prima volta, con il chitarrista Paolo

🌍 se non sai dov'è il Teatro Astori della Casa Religiosa e Collegio Salesiano - Via Guglielmo Marconi, 22 vai al seguente link di Google Maps 👇🏽
https://maps.app.goo.gl/UsPukyBBM1a19hY7Ap

🖋️ se vuoi scrivere a Stefano
✉️ [email protected]

E ricorda:


- ringrazio gli amministratori per lo spazio -

⬇️ in foto: la locandina ⬇️

SE AVETE VOGLIA, E SIETE DI GIRO, FATE UN SALTO. Tempo permettendo ci sarò anch'io con gli amici dell'associazione RAF -...
19/10/2024

SE AVETE VOGLIA, E SIETE DI GIRO, FATE UN SALTO. Tempo permettendo ci sarò anch'io con gli amici dell'associazione RAF - Riviera del Brenta che, col Presidente Moro Enrico, sarà presente, con alcuni soci, fin dall'apertura, prevista attorno alle 9:30. Come sempre ritardatario (no ritardà me raccomando) dovrei arrivare attorno alle 15.

LA MEMORIA SACRA DA RODI. Un familiare, di un compagno di prigionia di nonno, mi invia questo scatto dall'isola di Rodi ...
23/09/2024

LA MEMORIA SACRA DA RODI. Un familiare, di un compagno di prigionia di nonno, mi invia questo scatto dall'isola di Rodi con la copertina di questo mio secondo libro di ricerca che sta leggendo da un luogo significativo per la storia dell'internamento militare italiano e degli IMI durante la Seconda guerra mondiale. Libro che racconta frammenti anche di suo nonno e di oltre 130 compagni di internamento di nonno - i due si troveranno in campo in Germania anche se nonno proveniente però da Creta, dove era stato anch'egli catturato nei giorni seguenti l'8 settembre.
Posto questa foto oggi, 20 settembre, data nella quale, per ordine diretto di Hi**er, i nostri soldati persero lo status di prigionieri di guerra (per loro non valevano le convenzioni internazionali) e divennero schiavi, ai lavori forzati dei tedeschi.
📖 Prigionieri nella Storia di Stefano Furlanetto 👇🏽 https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/prigionieri-nella-storia-cesare-furlanetto-imi-e-i-compagni-di-stalag/ Tracciati editore

MAMMA MI PRENDI QUESTO LIBRO?La mamma, sguardo quasi al cielo di dover, ancora una volta, in quella giornata tra le banc...
18/05/2024

MAMMA MI PRENDI QUESTO LIBRO?
La mamma, sguardo quasi al cielo di dover, ancora una volta, in quella giornata tra le bancarelle, portar via la sua creatura dalle tante, troppe cose, che attiravano la sua attenzione, volse lo sguardo ma, fu subito presa da quella foto di copertina.
Prese in mano quel libro, le pagine ingiallite dal tempo.
In copertina, c'era l’immagine di una mano aggrappata ad un filo spinato e, poco sotto, in un rettangolo rosso ormai sbiadito, il titolo: Prigionieri nella Storia Cesare Furlanetto IMI e i compagni di Stalag di Stefano Furlanetto.
Lo sfogliò velocemente: foto, nomi e cognomi, documenti e storie di una guerra ormai lontana, di una guerra mondiale, con milioni di vittime, ma che non era bastata a metter pace definitivamente al mondo.
“È una foto dolorosa” disse la mamma “e sembrano storie tristi quelle raccontate”
“Ma non vedi mamma? Uno di loro si è aggrappato e tenta di uscire. Vuole tornare a raccontare la sua storia. Lo dice anche la foto”.
Grazie per lo scatto Luca Strassera.
📖
https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/prigionieri-nella-storia-cesare-furlanetto-imi-e-i-compagni-di-stalag/ Tracciati editore


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- in foto particolare della foto si copertina -

GIOVANNI HA BUSSATO ALLA PORTA DEL TEMPO.Giovanni era sopravvissuto alle stive del Piroscafo Oria dove, migliaia di nost...
16/05/2024

GIOVANNI HA BUSSATO ALLA PORTA DEL TEMPO.
Giovanni era sopravvissuto alle stive del Piroscafo Oria dove, migliaia di nostri soldati, catturati dai tedeschi, sull'isola di Rodi dopo l'armistizio dell'8 settembre '43, erano stati rinchiusi per essere trasferiti verso il continente per essere deportati nei campi nazisti a lavorare nelle fabbriche in Germania: ancor oggi il più grande disastro con morti in mare nel bacino del Mediterraneo con oltre 4.000 affogati nelle stive.
E Giovanni, sopravvissuto a quelle stive, sarà ripreso dai tedeschi e portato ad Atene dove troverà nonno (catturato invece a Creta) e, assieme a lui, sarà deportato e vivranno assieme i primi tre campi.
Giovanni, sopravvissuto alla liberazione, morirà nel settembre 1945 in un ospedale in Polonia per TBC. Sepolto nel cimitero cittadino, i suoi resti mortali esumati saranno persi nella traslazione - destino comune a migliaia di nostri caduti nei campi.
Ma Giovanni, attraverso un libro, è tornato a bussare alla porta del tempo a quel familiare che porta il suo nome.
Io a questa cosa ci credo, troppi i casi che non possono essere solo casi nelle ricerche, troppe le sorprese. Alcuni li scrivo anche nel libro, questo lo dovrò aggiungere. Ben tornato a casa Giovanni.
📖
https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/prigionieri-nella-storia-cesare-furlanetto-imi-e-i-compagni-di-stalag/
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🌍 Prigionieri nella Storia
🌍 Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale

GRAZIE A TUTTI. Buona la prima presentazione di Prigionieri nella Storia, nuovo libro ricerca sui compagni di internamen...
09/05/2024

GRAZIE A TUTTI. Buona la prima presentazione di Prigionieri nella Storia, nuovo libro ricerca sui compagni di internamento di nonno in Germania durante la Seconda guerra mondiale grazie all'amministrazione del Comune di Campolongo Maggiore (Venezia) che, grazie al Sindaco Mattia Gastaldi, è stata inserita nella programmazione della festa della Liberazione tramite Riviera Al Fronte col nostro Presidente Moro Enrico che l'ha resa possibile.
Molto partecipe il pubblico in sala specie tra familiari di internati militari italiani coinvolti nelle vicende che, magari in luoghi diversi, hanno vissuto i loro papà e nonni.
Grazie a tutti, siete sempre di più stimolo per continuare le ricerche su questi nostri eroi della lotta di liberazione.
LINK AL LIBRO 📖 👇 https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/prigionieri-nella-storia-cesare-furlanetto-imi-e-i-compagni-di-stalag/ Tracciati editore
Per presentazioni e libri in provincia di Venezia e dintorni: [email protected]
- grazie Vincenzo Terrin per la foto -

PRESENTAZIONE PRIGIONIERI NELLA STORIA a Campolongo Maggiore (Venezia), martedì 7 maggio alle 20:45, presso la sala cons...
03/05/2024

PRESENTAZIONE PRIGIONIERI NELLA STORIA a Campolongo Maggiore (Venezia), martedì 7 maggio alle 20:45, presso la sala consiliare.
L'iniziativa, promossa dal comune nell'ambito delle iniziative per la Festa della Liberazione, è stata resa possibile grazie all'associazione storico culturale Riviera Al Fronte e all'amministrazione del Comune di Campolongo Maggiore.
Sarà come una prima per questo nuovo lavoro di ricerca storica sull'internamento militare italiano con le vicende di nonno Cesare e dei suoi compagni IMI (oltre cento quelli ritrovati attraverso i familiari) nei campi tedeschi della Seconda guerra mondiale per aver detto NO! al nazifascismo.
L'emozione? Sempre tanta!

È SEMPRE UN'EMOZIONE. Con il diario di prigionia di nonno, avevamo riallacciato quel filo col passato con chi egli citav...
30/04/2024

È SEMPRE UN'EMOZIONE. Con il diario di prigionia di nonno, avevamo riallacciato quel filo col passato con chi egli citava lungo le sue righe.
Con questo nuovo lavoro di ricerca, oggi rialliaciamo quel nodo in modo più forte di prima, dando un volto e una storia ad oltre cento suoi compagni di Stalag e di fabbrica nei campi nazisti della Seconda guerra mondiale, grazie a familiari ritrovati in Italia e all'estero
e con l'opportunità di aver conosciuto Lapo, forse l'ultimo sopravvissuto di quella fabbrica in quei tragici giorni e nel mentre venuto a mancare.
Si è così potuto ricostruire chi era con nonno fin dalla cattura a Creta, chi da Atene (ma catturato su altre isole) e chi dal primo campo di immatricolazione, chi dal secondo e poi il terzo fino alla fabbrica, alcuni già là da fine settembre '43. Ma per alcuni sarà solo un'altra tappa prima di altri trasferimenti e altre sofferenze. Molti i caduti.
Il materiale raccolto dai familiari, e pubblicato nelle parti più significative, è del tutto finora inedito in lettere (una da Rodi di Pasquale datata 7 settembre 1943) e foto (anche di gruppo e dagli stessi luoghi prima della cattura), documenti, oggetti e ancora lettere dalla prigionia e altre foto, riportate a casa da Guerrino (altro compagno di nonno), sicuramente di origine americana, e che hanno destato interesse e stupore di alcuni memoriali tedeschi.
È emerso così anche un diario (sempre inedito) che si intreccia negli stessi giorni per un lungo periodo con quello di nonno (la persona però i primi periodi li racconta da Rodi e i due si separeranno poi nell'estate del '44: nonno resterà a Lipsia e Bruno proseguirà per Dresda raccontandone 'da sotto' il bombardamento del 13 febbraio '45) e ancora un'intervista di Loris (un altro compagno), sempre conservata dai familiari che, come i due diari, riporta anch'essa i primi giorni dopo l'8 settembre (da Rodi) e quelli della cattura, la paura delle stive, il trasferimento ad Atene e la deportazione (con Cesare, Bruno e altri) al primo campo di immatricolazione e poi ai successivi (anch'egli alla fine lascerà Cesare per proseguire per Dresda dove, come Bruno, racconterà da là quei giorni).
Purtroppo, come scrivo, per molti compagni quei campi divennero di morte, eroi silenziosi della lotta di Liberazione per aver detto, come tutti gli IMI: NO! al nazifascismo.

TRA POCO SI PARTE RESTATE SINTONIZZATIPrigionieri nella Storia di Stefano Furlanetto Cesare Furlanetto IMI e i compagni ...
28/04/2024

TRA POCO SI PARTE RESTATE SINTONIZZATI
Prigionieri nella Storia di Stefano Furlanetto
Cesare Furlanetto IMI e i compagni di Stalag
Un'opera Tracciati editore
IMI EROI SILENZIOSI DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE

PRIGIONIERI NELLA STORIA Cesare Furlanetto IMI e i compagni di Stalag di Stefano Furlanetto In uscita il 25 aprile, in d...
21/04/2024

PRIGIONIERI NELLA STORIA Cesare Furlanetto IMI e i compagni di Stalag di Stefano Furlanetto
In uscita il 25 aprile, in distribuzione dal 2 maggio.
In promo, spese di spedizione incluse, allo store dell'editore 📖 👇 https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/prigionieri-nella-storia-cesare-furlanetto-imi-e-i-compagni-di-stalag/ un'opera Tracciati editore.

Dopo la pubblicazione del diario di nonno, oggi ridiamo un volto e, per quanto è stato possibile, una storia, ad oltre 100 suoi compagni di prigionia, anche loro internati militari italiani, ai lavori forzati presso una fabbrica di Lipsia durante la 2ª guerra mondiale grazie ai familiari ritrovati sparsi in tutta Italia e all'estero e con il privilegio di aver intervistato forse l'ultimo dei sopravvissuti a quel campo che, nel mentre, ha raggiunto i suoi compagni.
È stato ricostruito chi era con lui fin dalla cattura a Creta, chi da Atene (ma catturati a Rodi, Lero, Scarpanto) e chi dal primo, chi dal secondo e chi infine incontrò all'ultimo campo, alcuni anche solo per qualche giorno.
Durante la ricerca sono emersi tanti tesori dai cassetti dei familiari tra cui: una lettera scritta il 7 settembre 1943 da Rodi, un diario inedito che combacia perfettamente per un lungo periodo con quello di nonno (erano assieme!), un'intervista e tantissime foto dai luoghi prima della cattura e poi, ancora, carte di riconoscimento tedesche con foto, piastrini d'immatricolazione prigioniero e delle foto inedite che hanno destato l'interesse di alcuni memoriali in Germania.
Per quel NO! al nazifascismo, molti sono i caduti, tanti tra questi i dispersi senza una croce a ricordarne il sacrificio, per sempre PRIGIONIERI NELLA STORIA, questo libro è dedicato soprattutto a loro, EROI SILENZIOSI DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE come lo sono stati tutti gli IMI.
Un ringraziamento va innanzitutto a Lapo, compagno di prigionia di nonno, e ai numerosissimi familiari ritrovati in questi mesi attraverso i quali, questo forse lo scopo primario di questo libro, abbiamo fatto ritrovare ancora una volta assieme, ma a casa, i nostri papà e nonni attraverso noi figli e nipoti.
E poi grazie a chi ha dato il proprio contributo all'interno dell'opera o nella ricerca. Sperando di non dimenticare nessuno scorrendo il libro: Nicola Oliva e Fabio Capitanucci (familiari di morti sul Petrella), Vito Gullotto e Salvatore Polimeno (per il piroscafo Oria - alcuni dei compagni di nonno sono stati dei sopravvissuti alle stive, alcuni poi però morirono in campo e altri si portarono quella nave e i campi per sempre dentro anche una volta a casa), Emanuele Barbieri nipote di uno degli internati nello Stalag VI C - primo campo dopo la deportazione, o negli approfondimenti: Silvia Pascale, Stefania Bertelli, Orlando Materassi, Antonio Vittorio Giacomini, Vitoronzo Pastore e, ancora, chi mi ha tirato le orecchie nelle bozze: Alice Franceschini, Moro Enrico (Presidente di Riviera Al Fronte) e Stefano Doria.
Prima di chiudere, ringrazio la sede nazionale ANRP che ha messo a disposizione alcune foto e gli storici Anne Friebel del Memoriale del Lavoro Forzato di Lipsia e Milan Spindler del Memoriale di Zeithain (Dresda) per il contributo e le verifiche storico documentali in loco e con i quali ci rivedremo in Germania l'anno prossimo in occasione dell'80° anniversario dalla fine della guerra.
Grazie veramente a tutti (anche magari chi ho dimenticato e che spero mi scusi)... e la ricerca dei compagni di nonno intanto continua.




- In foto: la copertina del libro con uno scatto dell'amico e fotografo Luca Strassera -

LA SCOPERTA DELLE FOTO È SPETTACOLARE. Non avrei mai pensato che ci fossero ancora foto inedite [dell'eccidio di Abtnaun...
27/03/2024

LA SCOPERTA DELLE FOTO È SPETTACOLARE. Non avrei mai pensato che ci fossero ancora foto inedite [dell'eccidio di Abtnaundorf].
Anne Friebel - Memoriale del Lavoro Forzato di Lipsia.
Grazie a Guerrino, compagno di prigionia di nonno, e grazie ai familiari che le hanno rese disponibili.
📖 Prigionieri nella Storia di Stefano Furlanetto - prossima uscita 25 aprile Tracciati editore
"ridare un volto e una storia ai compagni di prigionia di nonno in Germania negli Stalag nazisti"
🌍 Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale
- 👇4^ copertina particolare -

22/03/2024
PRIGIONIERI NELLA STORIA. Il titolo c'è, la copertina è a buon punto, come pure l'impaginazione, il resto lo giudicheran...
04/11/2023

PRIGIONIERI NELLA STORIA. Il titolo c'è, la copertina è a buon punto, come pure l'impaginazione, il resto lo giudicheranno gli altri...
Prigionieri nella Storia il prosieguo della ricerca sul Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale per ridare un volto e una storia, intanto, ad oltre 100 compagni di campo di prigionia nazista di nonno in Germania durante il secondo conflitto mondiale oggi ritrovati attraverso figli e nipoti ma c'è anche, ancora, un vivente.
Stefano Furlanetto

CLASSE 1923 LAPO PIERACCIONI. Forse ultimo sopravvissuto del bombardamento di Lipsia del 20 febbraio 1944, uno dei peggi...
14/10/2023

CLASSE 1923 LAPO PIERACCIONI. Forse ultimo sopravvissuto del bombardamento di Lipsia del 20 febbraio 1944, uno dei peggiori in cui gli alleati colpirono la città nella seconda guerra mondiale in due ondate, scaricando anche sulla fabbrica di aerei della Erla dove anche nonno Cesare arrivò il 13 maggio 1944. Furono centinaia i prigionieri che morirono, 71 di questi erano internati militari italiani, alcuni di questi commilitoni di Lapo del 5° Autieri catturati con lui a Trieste nella notte tra l'8 e 9 settembre 1943. Tra questi caduti Favaretto Remo di Spinea (Venezia) zio di Alice Franceschini, come me ricercatrice amatoriale che, grazie ad una serie di coincidenze - che ormai non posso far altro che pensare che siano loro che bussano alla porta del tempo perché non ci dimentichiamo di loro - è riuscita a trovare questo diario vivente di quei terribili giorni. Lapo si salvò perché non riusciva a stare nel rifugio antiaereo e quella fu la sua salvezza. Tutti i suoi compagni - molti documentabili con la nuova ricerca che sto conducendo tra cui anche molti Alpini - morirono sotto le macerie. Lapo per ore sentì alcuni di loro chiamare la mamma ma non potè fare nulla. Alla fine solo alcuni corpi furono recuperati, allineati, e dopo alcuni giorni portati via e sepolti. In questi giorni in cui l'umanità ancora una volta ha imboccato la via senza ritorno della guerra, la sua testimonianza ancora così vivida nei suoi ricordi resa nel pianto a quasi 80 anni di distanza diventa un monito per tutti noi.

PAPÀ NONNO ED IO e quel nodo che attraversa più di un secolo. Ci stavamo preparando per la prima presentazione del Furla...
17/05/2023

PAPÀ NONNO ED IO e quel nodo che attraversa più di un secolo. Ci stavamo preparando per la prima presentazione del Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale di nonno inconsapevoli allora che avremmo portato la storia sua e, attraverso il diario, quella dei suoi compagni di prigionia nei lager nazisti della seconda guerra mondiale tante e tante volte in altrettante comunità di figli e nipoti di quei compagni. Figli e nipoti che venivano a capire, pur nei nostri limiti, quei terribili anni a casa quasi mai raccontati che costarono loro freddo, fame, malattie, punizioni corporali, esecuzioni sommarie o morire sotto i bombardamenti tutto per mantenere fede ad un giuramento e dire NO al nazifascismo. Ogni volta è stato emozionante riannodare quel filo col passato facendo ritrovare idealmente ancora una volta assieme ma a casa i nostri papà o nonni attraverso noi figli e nipoti e un giorno tenteremo di rimetterli ancora una volta tutti assieme. In fondo con la nuova ricerca lo stiamo incominciando già a fare onorando sempre, e per prima, la Memoria Sacra dei caduti, tanti caduti il cui diario venne spezzato e che ancor oggi riposano sul fondo del Mar Egeo o in Germania, molti senza un nome a ricordarne un volto, ignoti, per sempre Prigionieri nella Storia Stefano Furlanetto

LE PENNE ALPINE CADUTE NEI CAMPI NAZISTI. Sono molte le penne alpine IMI, Internati Militari Italiani,  tra i compagni d...
13/05/2023

LE PENNE ALPINE CADUTE NEI CAMPI NAZISTI. Sono molte le penne alpine IMI, Internati Militari Italiani, tra i compagni di prigionia di nonno che sono andate avanti nei campi nazisti. In questi giorni d'adunata nazionale ricordiamo alcuni di loro nella preghiera per il loro sacrificio e la loro Memoria Sacra.
- Baruzzi Luigi, 6° Alpini, possibile reduce dalla Russia. Catturato l'8 settembre 1943 a Colle Isarco. Morto durante il bombardamento di Lipsia del 20 febbraio 1944.
- De Capitani Giuseppe, 5° Alpini, possibile reduce dalla Russia. Catturato il 9 settembre 1943 a San Candido. Morto durante il bombardamento di Lipsia del 20 febbraio 1944.
- Garavaglia Dante, 5° Alpini, possibile reduce dalla Russia. Catturato il 9 settembre 1943 a San Candido. Morto durante il bombardamento di Lipsia del 20 febbraio 1944.
- Simoncini Simone 5° Alpini. Possibile reduce dalla Russia. La moglie fece di tutto e alla fine lo trovò e riportò a casa.
- Tisi Luigi, 6° Alpini. Possibile reduce dalla Russia. Trasferito dal campo all'ospedale dopo la liberazione nell'aprile 1945 vi morì in settembre.
- Villardi Francesco, 6° alpini. Possibile reduce dalla Russia. Non si hanno al momento ulteriori informazioni.

Alcuni di loro furono dichiarati dispersi, di altri se ne sa solo il luogo di prima sepoltura, di altri si persero le tracce nella traslazione.

"Dio del cielo, Signore delle cime un nostro amico hai chiesto alla montagna. Ma Ti preghiamo, ma Ti prehiamo, su nel Paradiso, su nel Paradiso lascialo andare per le Tue montagne. Santa Maria, Signora della neve, copri col bianco, soffice mantello il nostro amico, il nostro fratello"
OVUNQUE ESSE SIANO ONORE A QUESTE PENNE ALPINE

IL 25 APRILE DEGLI INTERNATI MILITARI ITALIANI📖  dal Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mon...
24/04/2023

IL 25 APRILE DEGLI INTERNATI MILITARI ITALIANI

📖 dal Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale

23 aprile 1945 - Ore 20 e ore 21 ascolto la radio italiana Bari Voce d’Italia. Mi pare un altro mondo a sentir la radio dall’Italia.

24 aprile 1945 - Ascolto il bollettino italiano di Bari e per metà bollettino dicono di stare attenti il sangue mi si raffredda – poi dicono che hanno liberato Modena e La Spezia e che hanno attraversato il Po e i tedeschi sono in ritirata in fuga con 42 mila prigionieri e Fiume è accerchiata dalle truppe del generale Tito e a Treviso i partigiani fanno saltare i carri armati, depositi di munizioni e presto libereranno la nostra bella Italia e, subito dopo, il fiduciario ci dice che presto partiremo anche noi via da questa br**ta razza.

25 aprile 19454 - Giorno dei 46 stati a San Francisco in America per la pace nel mondo. Ore 21. Ascolto il bollettino e hanno già passato Mantova. Si spera che tutto prosegua bene.

26 aprile 1945 - la gioia più grande sarebbe quella di andare presto alle nostre case, che tutte le notti li sogno e ci parlo assieme, ma non mi danno risposta così lontani che sono – ma Iddio mi ha sempre aiutato e mi aiuterà pure ora. Ore 21. Ascolto il bollettino e con gioia sento che in Italia hanno liberato Milano, Torino, Genova, Verona e tante altre città del Piemonte e puntano su Trento e hanno visto il duce … che passava per Como e si è rifugiato in qualche posto ma da qualche parte lo prenderanno. Adesso speriamo che liberino anche le Tre Venezie che allora libereranno anche la mia famiglia.

27 aprile 1945 – Ore 20. Ascolto la radio e sto fino le ore 24 e ascolto i bollettini di tutte le parti. Con gioia sento che hanno preso Mussolini e Farinacci, Pavolini e Graziani con altri ufficiali italiani e tedeschi. Si sono arresi a Milano e hanno occupato molte altre città e il mio sangue si raffredda dalla contentezza perché l’Italia è quasi libera. Intanto i caporioni grassi si sono arresi in massa.

28 aprile 1945 - Dalle 20 fino alle 24.00 siamo sempre con le orecchie alla radio e la gioia aumenta. Sono vicini a Vicenza e puntano su Venezia. Sento che i patrioti combattono ferocemente contro i tedeschi e i fascisti per la libertà dell’Italia e dicono che Berlino è stata occupata per più di due terzi e che la Germania ha chiesto la resa senza condizioni all’America e all’Inghilterra ma loro hanno risposto che la resa doveva esserci per tutte e tre le grandi nazioni – che saria [sarebbe] la Russia – e poi dicono che a Monaco sono in rivolta fra esercito e esse esse – bella cosa, si spera che presto finisca.

29 aprile 1945 - Per tutta la notte sogno la famiglia – quando sarà quel giorno di gioia nel vedere le nostre care famiglie. Dalle ore 20 alle ore 24 le mie orecchie sono sempre attaccate alla radio. Sento che gli alleati hanno occupato Mestre e i patrioti Venezia in più hanno fucilato Mussolini e la sua amante, Farinaci, Pavolini con altri membri.

30 aprile 1945 - Il mio pensiero è rivolto alla famiglia perché dicono che gli alleati sono sul Piave e no voria [non vorrei] che facessero resistenza perché la mia famiglia è vicina al Piave e al ponte. Ore 20. La radio parla del fronte in Italia. Sono passati sull’Alto Piave e spero in Dio che tutto prosegua bene.

1 maggio 1945 - Parto con gli amici e vado a vedere Leipzig che sono più di quattro mesi che non vado a vedere. Ritorno alle ore 19. Che disastro, tutto è per terra dai bombardamenti. Dalle ore 19.30 e fino alle ore 1 dopo la mezzanotte sempre ad ascoltare alla radio il bollettino. Come dice il bollettino
dalle mie parti non sono stati liberati perché sono passati sopra Treviso e sono arrivati a Monfalcone. Alle ore 23.30 ci viene comunicato che Hi**er è morto. Per il mondo lui e Mussolini cari sono morti tutti e due che sarebbe stato bene fossero morti prima ancora di nascere.

2 maggio 1945 - Dalle ore 19 e fino le ore 1 dopo la mezzanotte sto alla radio. Con gioia sento che in Italia hanno finito di combattere perché il generale tedesco ha firmato la resa. Inoltre, parlano dell’inpatrio [rimpatrio] degli italiani prigionieri – speriamo che sia presto anche per noi. Anche Berlino è caduta e chissà che adesso tutti si arrendano presto.

4 maggio 1945 - Dalle ore 20 fino le ore 1 dopo la mezzanotte divento mezzo matto. Sono contento perché dicono che i tedeschi si arrendono in molti e chissà che finisca presto e di ritornare presto alle nostre famiglie.

6 maggio 1945 - Ore 20. Vado ad ascoltar la radio e dicono che La guerra in Europa è finita.

📖 👉 https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/2088/ di Stefano Furlanetto una proposta Tracciati editore
✒️ Prigionieri nella Storia di Stefano Furlanetto

CHIUSA UN'AVVENTURA APRIAMONE UN'ALTRA. Al Museo dell'Internamento si è, in un certo senso, coronato un'avventura prepar...
13/03/2023

CHIUSA UN'AVVENTURA APRIAMONE UN'ALTRA. Al Museo dell'Internamento si è, in un certo senso, coronato un'avventura preparandoci a partire per quella nuova. Continueremo a portare il Diario sulla mia prigionia di Cesare Furlanetto nelle comunità dei suoi compagni di prigionia facendo ritrovare, idealmente, ancora una volta assieme ma a casa, tutti loro attraverso noi figli e nipoti ma è tempo di restituire un volto e una storia, per quanto possibile, anche a tutti coloro che erano comunque là con loro anche se non citati nel suo diario perché non restino Prigionieri nella Storia.
Ringrazio i numerosi partecipanti che non menziono certo che mi dimenticherei qualcuno. Grazie a tutti per la fiducia. Tutti i nostri 'veci' rivivono attraverso di noi.
🌍 Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale

OSPITI AL MUSEO DELL'INTERNAMENTO.Sabato 11 marzo alle ore 16.30 saremo ospiti della sezione ANEI di Padova grazie al Pr...
02/03/2023

OSPITI AL MUSEO DELL'INTERNAMENTO.
Sabato 11 marzo alle ore 16.30 saremo ospiti della sezione ANEI di Padova grazie al Presidente Maurizio Lenzi, il Consiglio Direttivo e i suoi soci presso il Museo dell'Internamento di Padova.
Sarà l'occasione di presentare il diario di nonno ad una platea di addetti ai lavori e di introdurre dove mi sta portando la nuova ricerca dei suoi compagni di internamento.
A partire dalle ore 15.30, sarà visitabile il museo grazie ai fantastici volontari che si sono resi disponibili. Ricordo che a fianco al museo è possibile rendere omaggio al sacrario dell'internato ignoto.
🌍 Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale
📖 https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/2088/ Stefano Furlanetto
🇮🇹 MAPS https://maps.app.goo.gl/6bSaphf5Aoqjh4p2A

49.502 PAROLE - 237.975 CARATTERI e oltre un anno di ricerca storico documentale per il Furlanetto Cesare - Diario sulla...
15/02/2023

49.502 PAROLE - 237.975 CARATTERI e oltre un anno di ricerca storico documentale per il Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale e col ritrovamento di tutti i compagni citati che grazie a figli o nipoti hanno oggi ridato loro un volto e una storia e ora il nuovo progetto di ricerca.
Ma da allora la strada per la Memoria Sacra degli IMI continua con sempre nuove sorprese, sempre più convinto che non siamo noi a cercare e trovare ma siano loro a bussare alla porta tempo e della storia. Noi la tenevamo socchiusa ma loro l'hanno spalancata e gridano: "Non dimenticatevi di noi, non dimenticate il nostro sacrificio".
E così le comunità chiamano e noi andiamo a portare la loro storia e a far ritrovare ancora una volta assieme ma questa volta a casa i vecchi compagni di prigionia attraverso noi figli e nipoti.
Le scuole chiamano e noi andiamo a seminare la loro Memoria sperando che la pianta cresca con gli ultimi testimoni.
E ora la ricerca continua coi compagni non citati ma che erano là con loro a vivere quel diario e così finora oltre cento compagni di prigionia tornano a vivere attraverso una foto, anche loro non più solo un nome, un cognome e un numero di matricola da internato ma persone con affetti cui sono tornati e altri per i quali i campi sono diventati di morte.
E poi se riusciamo torneremo anche in Germania, nei luoghi della loro prigionia per onorare quei 650.000 che dissero NO al nazifascismo e che in luoghi anche diversi ma tempi e circostanze simili vissero la stessa tragedia dell'internamento in quegli oltre circa 2 anni in mano ai nazisti che spezzarono il diario della vita, si stima, di almeno 80.000 di loro che ancora risposano lassù o sul fondo del Mar Egeo spesso senza un nome a ricordarli, ignoti per sempre, per sempre Prigionieri nella Storia. Stefano Furlanetto


Grazie ad Emanuele Cenghiaro che ha creduto e crede al progetto:
📖https://www.tracciati.eu/tracciatieditore/index.php/prodotto/2088/

IL MEMORIALE DEL LAVORO FORZATO DI LIPSIAricorda il convegno sugli Internati Militari Italiani prendendo spunto dal Furl...
02/02/2023

IL MEMORIALE DEL LAVORO FORZATO DI LIPSIA
ricorda il convegno sugli Internati Militari Italiani prendendo spunto dal Furlanetto Cesare - Diario sulla mia Prigionia - Seconda Guerra Mondiale tenutosi all'Ateneo Veneto e promosso dalla Presidenza del Consiglio del Comune di Venezia con la Presidente Linda Damiano in collaborazione con Iveser Venezia e gli storici Stefania Bertelli e Giulio Bobbo nell'ambito degli eventi per il Giorno della Memoria seguita da Tiziano Bolpin e il suo staff.
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Gedenkstätte für Zwangsarbeit Leipzig
https://www.facebook.com/100042218358789/posts/878291060254831/?app=fbl
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=878291060254831&id=100042218358789

VERSI DELLA MEMORIA A SCUOLA. Oggi letti a scuola a Fossalta di Piave (Ve) da Anna Novello i versi di Manrico Cesaro, ch...
27/01/2023

VERSI DELLA MEMORIA A SCUOLA. Oggi letti a scuola a Fossalta di Piave (Ve) da Anna Novello i versi di Manrico Cesaro, che ringrazio, per il Giorno della Memoria.
Abbiamo riprodotto una pietra d'inciampo, dato a quella pietra il nome di un internato militare di Fossalta morto in campo e ancora sepolto in Polonia e raccontato di nonno e del suo compagno Leonardo, sempre di Fossalta, suo compagno di prigionia fin da quei primi giorni sull'isola di Creta dopo l'8 settembre 43 e, come tornati ancora assieme, ma a casa, attraverso i loro figli presenti, mio padre Rino, suo fratello - mio zio - Renzo e il figlio di Leonardo, Giuseppe. Le mani alzate sono state tante, come una pianta della memoria che speriamo cresca.

BAMBINI TOSATEI

Ci smistarono I ne a missià
ammassandoci sbattui
come il vento. come el vento
fa con le foglie el fà coe foie
foglie già morte. foie za morte ormai.
Noi Noialtri,
piccoli fiocchi di neve come picoe faive de neve
evaporammo sui sassi desfai suito
della massicciata sui masegni dea ferovia
il treno, dove el treno da là,
per tutti par tuti
oltre non proseguì nol saria pì n'dà vanti.

Grazie anche a Roberto Zamboni che in ogni occasione mi dà la possibilità di poter condividere in questi e negli altri momenti gli estremi del caduto tratto dalla banca dati della sua associazione che si occupa di mappare le sepolture di questi caduti. Grazie.

Indirizzo

Venice
30174

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