20/06/2024
🧿 AUTOBIOGRAFIA DI JULIO DE CARO
🧿 "La mia tournée in Italia"
🧿 TORINO: Teatro Politeama Chiarella
Ebbene sì: sono riuscito ad accaparrarmi un altro pezzo abbastanza raro. L'edizione originale (anno 1964) di questa bella autobiografia, dedicata al direttore d'orchestra che ebbe un ruolo chiave nella transizione del tango dalla "guardia vieja" alla "guardia nueva".
Una chicca inattesa, che aumenta ancor più il valore di questo pezzo, è la firma autografa di De Caro in terza pagina, apposta dall'autore su questa copia che - come si evince dal timbro - fu originariamente destinata alla biblioteca del Consolato Argentino di Barcellona.
Il libro riporta, oltre alle memorie di De Caro, una sezione dedicata alla storia del tango, con una parte specificamente dedicata all'Uruguay, le biografie dei più importanti protagonisti della Guardia Vieja, una sezione biografica supplementare curata da Luis Rey, dedicata non solo a Julio ma anche ai suoi fratelli ed alle sue opere, ed infine un paragrafo che analizza la crisi che il tango stava attraversando nei primi anni sessanta.
L'edizione è di buona qualità, con copertina cartonata e contiene un'enorme quantità di illustrazioni fuori testo di cui moltissime distaccabili.
Oltre che dall'oggetto in sé, sono stato attirato da un particolare molto interessante: il libro contiene un capitolo che racconta in dettaglio la tournée che De Caro tenne in Europa nel 1931.
Già sapevo che De Caro era passato anche da Torino, dove aveva tenuto il suo spettacolo nel mese di Aprile riscuotendo grande successo. Quando ho scoperto che questo libro conteneva i ricordi personali dello stesso De Caro legati a questa tournée, non ho resistito alla curiosità ed ho fatto un piccolo investimento per assicurarmi questa copia.
🔹 Come di consueto, vi regalo un piccolo estratto che ho tradotto personalmente:
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La sera del nostro debutto comparve di sorpresa, occupando il proscenio, S.A.R. il principe ereditario Umberto di Savoia, con la sua sposa Maria José del Belgio; i palchi adiacenti erano riservati per i loro familiari e gli intimi del loro entourage.
Al termine dello spettacolo fummo applauditi dal pubblico e, in coro, dal principe che, immobile al suo posto, ci fece capire con il suo atteggiamento da bambino goloso che chiedeva un "bis", poi esteso ad ulteriori dieci tanghi.
Terminata la funzione fui invitato al palco reale dal principe ereditario, che dopo essersi congratulato calorosamente, mi presentò la sua incantevole sposa, che lo era veramente, oltre ad essere una donna interessantissima, di una distinzione tanto eccezionale che anche se avesse tentato di passare inosservata, le sue rilevanti qualità l'avrebbero tradita.
Il principe Umberto, sapendo che io avrei proseguito la mia tournée a Genova, debuttando nel teatro Paganini, mi pregò di tornare da loro in occasione del gran ballo per il genetliaco di suo padre, Sua Maestà il re Vittorio Emanuele, festa che purtroppo dovette poi essere sospesa a causa dell'improvvisa morte di suo cugino il Duca di Aosta.
Il giorno seguente, mentre ero ancora a Torino, arrivò al nostro hotel un emissario della Casa Reale che, in nome del principe, mi notificava che era stata programmata una nostra audizione a "Radio Torino", da ritrasmettere in tutta Europa e captata anche dalla "Radio Splendid" di Buenos Aires, emittente alla quale io in quel periodo avevo concesso la mia esclusiva come artista.
Alla fine dell'audizione fummo favolosamente pagati dall'emittente italiana. Purtroppo non riuscii a salutare il principe Umberto perché questi, immediatamente, fu richiamato a Roma per affari di stato; ed io, con il dispiacere di non averlo potuto ringraziare della sua affettuosa accoglienza e delle sue attenzioni, conservai però fino ad oggi un indelebile ricordo della sua simpatia, per la quale merita di essere tanto amato dal suo popolo.
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La Stampa torinese annunciò nella sezione dedicata agli spettacoli il debutto di De Caro al Chiarella e le successive repliche.
A quanto risulta, il debutto avvenne venerdì 10 Aprile 1931 ed avrebbe dovuto essere una "rappresentazione unica", ma per il grande successo e per la richiesta del pubblico vennero programmate altre due repliche, il 22 ed il 23 Aprile.
Potete vedere gli annunci de La Stampa con le descrizioni degli spettacoli di De Caro in questo mio articolo di cinque anni fa:
▶️ https://www.facebook.com/radiocrossovertango/posts/pfbid0v8xZvG8UvA9SJheusC85wDMWkWqJSVB4B24ttx27yAt1kgepjhZrMy9xUzd4dkxZl
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Purtroppo le testate italiane sono state un po' avare di dettagli sulla compagnia De Caro e sullo spettacolo.
Possiamo recuperare però qualche informazione dalla stampa francese, giacché il primo paese visitato nella loro tournée europea fu proprio la Francia.
Veniamo quindi a sapere che la compagnia era composta di 18 persone, tra orchestra, cantanti e ballerini. Lo stesso De Caro ne menziona alcuni: suo fratello Francisco, Pedro Laurenz, Armando Blasco, José Niesow, Vicente Sciarreta, i cantanti Luis Diaz e Marambio Catàn, i fratelli Williams, i ballerini "zapateadores" Pedro Giménez e Rodriguez, e le ballerine regionali spagnole sorelle Pastrana. Erano sbarcati a Marsiglia il 20 Marzo 1931 dalla seconda classe della nave "Massilia", che trasportava in prima classe personaggi di alto lignaggio quali l'ambasciatore francese in Argentina.
L'esordio della compagnia in Europa fu un galà di beneficenza del Rotary Club di Nizza, che ebbe luogo il 26 Marzo al Palais de la Méditerranée ed includeva anche l'inaugurazione del campionato mondiale di ballo. Quella sera erano presenti a Nizza Carlos Gardel e nientemeno che Charlie Chaplin il quale - dice De Caro - si impegnò moltissimo a ballare il tango "El monito" che dovette essere bissato diverse volte.
Dalla Costa Azzurra De Caro partì poi alla volta dell'Italia, passando per prima da Torino come abbiamo detto, e proseguendo con Genova, Bergamo, Milano, Roma, tornando infine in Francia alla volta di Parigi.
L'orchestra fu presentata in conferenza stampa a Parigi il 7 Giugno, ed il debutto fu l'11 Giugno all'Empire. Gli annunci parigini ci informano che l'orchestra era accompagnata dalla cantante Lina Perez Acosta.
All'Empire l'orchestra di De Caro era inserita in uno spettacolo di varietà di cui era protagonista il quartetto "The Radio Revellers", simpatica formazione che interpretava "a ca****la" con l'accompagnamento di due chitarre ed una notevole quantità di effetti sonori fatti con la bocca. Lo spettacolo comprendeva inoltre un prestidigitatore ed una famosa chanteuse francese.
Per quanto riguarda l'orchestra argentina, il cronista riferisce che era accompagnata da "una bella giovinetta che un po' canta, un po' balla, un po' suona la chitarra, e tutte queste cose nel modo più gradevole che esista". Inoltre viene riferito che lo spettacolo includeva "due chitarristi che all'occasione sono anche dei notevoli ballerini".
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Qualche dettaglio per i Torinesi che sicuramente si staranno ponendo domande rispetto al teatro Chiarella dove ebbe luogo lo spettacolo di De Caro.
Il Politeama Chiarella era ubicato in Via Principe Tommaso n.6. Fu inaugurato nel 1906 e rimase attivo fino al 1935.
Costruito dai fratelli Chiarella, impresari di teatro genovesi, il Politeama è stato un teatro popolare, un unicum nella Torino del primo Novecento, in grado di ospitare opere liriche, prosa, operette, concerti classici, danza, varietà, rivista, circo, proiezioni cinematografiche e conferenze.
Venne distrutto nel 1942 durante un bombardamento inglese; nel 2017 è stata posta allo stesso civico una targa commemorativa sul palazzo moderno che ha preso il suo posto.
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Vi interessa sapere come proseguì la tournée di De Caro a Genova, Bergamo, Milano, Roma? 😉