Radio Crossover Tango

Radio Crossover Tango Trasmissione radiofonica mensile su web. Musica, interviste, storia e cultura del tango Argentino.
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Radio Crossover Disco è una web radio Torinese che trasmette dagli studi del Cecchi Point. Ha una programmazione di musica di ogni tipo, dalla disco al jazz al metal, ed una volta al mese, di sabato pomeriggio, dedica uno spazio al Tango Argentino. Nella nostra trasmissione di due ore proponiamo una selezione di tango classico, curata dalla DJ Genovese Marina Mondini, e numerose rubriche a tema cu

lturale sul tango, trattando la storia, i costumi, la musica e le grandi orchestre. In ogni trasmissione proponiamo gli interventi di uno o più ospiti, esperti o testimoni dei diversi argomenti trattati, che regalano a noi ed agli ascoltatori la loro competenza.

🧿 AUTOBIOGRAFIA DI JULIO DE CARO🧿 "La mia tournée in Italia"🧿 TORINO: Teatro Politeama ChiarellaEbbene sì: sono riuscito...
20/06/2024

🧿 AUTOBIOGRAFIA DI JULIO DE CARO
🧿 "La mia tournée in Italia"
🧿 TORINO: Teatro Politeama Chiarella

Ebbene sì: sono riuscito ad accaparrarmi un altro pezzo abbastanza raro. L'edizione originale (anno 1964) di questa bella autobiografia, dedicata al direttore d'orchestra che ebbe un ruolo chiave nella transizione del tango dalla "guardia vieja" alla "guardia nueva".
Una chicca inattesa, che aumenta ancor più il valore di questo pezzo, è la firma autografa di De Caro in terza pagina, apposta dall'autore su questa copia che - come si evince dal timbro - fu originariamente destinata alla biblioteca del Consolato Argentino di Barcellona.
Il libro riporta, oltre alle memorie di De Caro, una sezione dedicata alla storia del tango, con una parte specificamente dedicata all'Uruguay, le biografie dei più importanti protagonisti della Guardia Vieja, una sezione biografica supplementare curata da Luis Rey, dedicata non solo a Julio ma anche ai suoi fratelli ed alle sue opere, ed infine un paragrafo che analizza la crisi che il tango stava attraversando nei primi anni sessanta.
L'edizione è di buona qualità, con copertina cartonata e contiene un'enorme quantità di illustrazioni fuori testo di cui moltissime distaccabili.

Oltre che dall'oggetto in sé, sono stato attirato da un particolare molto interessante: il libro contiene un capitolo che racconta in dettaglio la tournée che De Caro tenne in Europa nel 1931.
Già sapevo che De Caro era passato anche da Torino, dove aveva tenuto il suo spettacolo nel mese di Aprile riscuotendo grande successo. Quando ho scoperto che questo libro conteneva i ricordi personali dello stesso De Caro legati a questa tournée, non ho resistito alla curiosità ed ho fatto un piccolo investimento per assicurarmi questa copia.

🔹 Come di consueto, vi regalo un piccolo estratto che ho tradotto personalmente:

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La sera del nostro debutto comparve di sorpresa, occupando il proscenio, S.A.R. il principe ereditario Umberto di Savoia, con la sua sposa Maria José del Belgio; i palchi adiacenti erano riservati per i loro familiari e gli intimi del loro entourage.

Al termine dello spettacolo fummo applauditi dal pubblico e, in coro, dal principe che, immobile al suo posto, ci fece capire con il suo atteggiamento da bambino goloso che chiedeva un "bis", poi esteso ad ulteriori dieci tanghi.

Terminata la funzione fui invitato al palco reale dal principe ereditario, che dopo essersi congratulato calorosamente, mi presentò la sua incantevole sposa, che lo era veramente, oltre ad essere una donna interessantissima, di una distinzione tanto eccezionale che anche se avesse tentato di passare inosservata, le sue rilevanti qualità l'avrebbero tradita.

Il principe Umberto, sapendo che io avrei proseguito la mia tournée a Genova, debuttando nel teatro Paganini, mi pregò di tornare da loro in occasione del gran ballo per il genetliaco di suo padre, Sua Maestà il re Vittorio Emanuele, festa che purtroppo dovette poi essere sospesa a causa dell'improvvisa morte di suo cugino il Duca di Aosta.

Il giorno seguente, mentre ero ancora a Torino, arrivò al nostro hotel un emissario della Casa Reale che, in nome del principe, mi notificava che era stata programmata una nostra audizione a "Radio Torino", da ritrasmettere in tutta Europa e captata anche dalla "Radio Splendid" di Buenos Aires, emittente alla quale io in quel periodo avevo concesso la mia esclusiva come artista.

Alla fine dell'audizione fummo favolosamente pagati dall'emittente italiana. Purtroppo non riuscii a salutare il principe Umberto perché questi, immediatamente, fu richiamato a Roma per affari di stato; ed io, con il dispiacere di non averlo potuto ringraziare della sua affettuosa accoglienza e delle sue attenzioni, conservai però fino ad oggi un indelebile ricordo della sua simpatia, per la quale merita di essere tanto amato dal suo popolo.

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La Stampa torinese annunciò nella sezione dedicata agli spettacoli il debutto di De Caro al Chiarella e le successive repliche.
A quanto risulta, il debutto avvenne venerdì 10 Aprile 1931 ed avrebbe dovuto essere una "rappresentazione unica", ma per il grande successo e per la richiesta del pubblico vennero programmate altre due repliche, il 22 ed il 23 Aprile.

Potete vedere gli annunci de La Stampa con le descrizioni degli spettacoli di De Caro in questo mio articolo di cinque anni fa:
▶️ https://www.facebook.com/radiocrossovertango/posts/pfbid0v8xZvG8UvA9SJheusC85wDMWkWqJSVB4B24ttx27yAt1kgepjhZrMy9xUzd4dkxZl

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Purtroppo le testate italiane sono state un po' avare di dettagli sulla compagnia De Caro e sullo spettacolo.
Possiamo recuperare però qualche informazione dalla stampa francese, giacché il primo paese visitato nella loro tournée europea fu proprio la Francia.

Veniamo quindi a sapere che la compagnia era composta di 18 persone, tra orchestra, cantanti e ballerini. Lo stesso De Caro ne menziona alcuni: suo fratello Francisco, Pedro Laurenz, Armando Blasco, José Niesow, Vicente Sciarreta, i cantanti Luis Diaz e Marambio Catàn, i fratelli Williams, i ballerini "zapateadores" Pedro Giménez e Rodriguez, e le ballerine regionali spagnole sorelle Pastrana. Erano sbarcati a Marsiglia il 20 Marzo 1931 dalla seconda classe della nave "Massilia", che trasportava in prima classe personaggi di alto lignaggio quali l'ambasciatore francese in Argentina.

L'esordio della compagnia in Europa fu un galà di beneficenza del Rotary Club di Nizza, che ebbe luogo il 26 Marzo al Palais de la Méditerranée ed includeva anche l'inaugurazione del campionato mondiale di ballo. Quella sera erano presenti a Nizza Carlos Gardel e nientemeno che Charlie Chaplin il quale - dice De Caro - si impegnò moltissimo a ballare il tango "El monito" che dovette essere bissato diverse volte.

Dalla Costa Azzurra De Caro partì poi alla volta dell'Italia, passando per prima da Torino come abbiamo detto, e proseguendo con Genova, Bergamo, Milano, Roma, tornando infine in Francia alla volta di Parigi.
L'orchestra fu presentata in conferenza stampa a Parigi il 7 Giugno, ed il debutto fu l'11 Giugno all'Empire. Gli annunci parigini ci informano che l'orchestra era accompagnata dalla cantante Lina Perez Acosta.
All'Empire l'orchestra di De Caro era inserita in uno spettacolo di varietà di cui era protagonista il quartetto "The Radio Revellers", simpatica formazione che interpretava "a ca****la" con l'accompagnamento di due chitarre ed una notevole quantità di effetti sonori fatti con la bocca. Lo spettacolo comprendeva inoltre un prestidigitatore ed una famosa chanteuse francese.
Per quanto riguarda l'orchestra argentina, il cronista riferisce che era accompagnata da "una bella giovinetta che un po' canta, un po' balla, un po' suona la chitarra, e tutte queste cose nel modo più gradevole che esista". Inoltre viene riferito che lo spettacolo includeva "due chitarristi che all'occasione sono anche dei notevoli ballerini".

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Qualche dettaglio per i Torinesi che sicuramente si staranno ponendo domande rispetto al teatro Chiarella dove ebbe luogo lo spettacolo di De Caro.

Il Politeama Chiarella era ubicato in Via Principe Tommaso n.6. Fu inaugurato nel 1906 e rimase attivo fino al 1935.
Costruito dai fratelli Chiarella, impresari di teatro genovesi, il Politeama è stato un teatro popolare, un unicum nella Torino del primo Novecento, in grado di ospitare opere liriche, prosa, operette, concerti classici, danza, varietà, rivista, circo, proiezioni cinematografiche e conferenze.
Venne distrutto nel 1942 durante un bombardamento inglese; nel 2017 è stata posta allo stesso civico una targa commemorativa sul palazzo moderno che ha preso il suo posto.

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Vi interessa sapere come proseguì la tournée di De Caro a Genova, Bergamo, Milano, Roma? 😉

▫️ Mi libertad me ama y todo el ser le entrego.▫️ Mi libertad se ofende si soy feliz con miedo.▫️ Mi libertad me absuelv...
12/12/2023

▫️ Mi libertad me ama y todo el ser le entrego.
▫️ Mi libertad se ofende si soy feliz con miedo.
▫️ Mi libertad me absuelve si alguna vez la pierdo
▫️ Por cosas de la vida que a comprender no acierto.

🔸HORACIO FERRER, IL POETA DEL TANGO🔸

Ecco un'opera di cui possiamo essere orgogliosi, come amanti del tango e perché no, anche come Torinesi.
Perché questo DVD è la testimonianza di uno spettacolo unico, che si svolse al Piccolo Regio di Torino il 21 Aprile 2007, e che ebbe come protagonisti due grandissimi nomi del tango contemporaneo: Horacio Ferrer ed Alfredo Marcucci.

🔹 Horacio Ferrer: poeta, scrittore e studioso di tango, autore dei testi di "Balada para un loco", "Balada para mi muerte", "María de Buenos Aires", "Chiquilín de Bachín" ed altri brani portati al successo da Astor Piazzolla. Autore, inoltre, di numerosi studi sul tango, tra cui un tomo di più di duemila pagine intitolato "Libro del tango: arte popular de Buenos Aires". E non ultimo, fondatore della Academia Nacional del Tango di Buenos Aires, che ha promosso attività culturali legate al patrimonio musicale, poetico e coreutico del tango, e che è arrivata a possedere 16 subsedi in tutto il mondo.

🔹 Alfredo Marcucci: bandoneonista e direttore d'orchestra, che dopo aver militato fino agli anni cinquanta in celebri orchestre come quella di Julio De Caro e quella di Carlos Di Sarli, si trasferì in Europa ed a partire dagli anni ottanta insegnò tango all’Accademia di Ixelles, in Belgio, collaborando con varie formazioni musicali, ospite delle principali sale concertistiche e festival di tango europei.

Entrambi ci hanno lasciato (Marcucci nel 2010 e Ferrer nel 2014) ma il progetto che vide la loro collaborazione nel 2007 è stato documentato in questo DVD, che vede inoltre la partecipazione dell'Orquesta Típica Alfredo Marcucci: formazione italiana che opera attivamente e che ho avuto il piacere di ascoltare (in quartetto) lo scorso Luglio in occasione di un concerto estivo nella splendida cornice di Ceresole Reale.

Il recital di Horacio Ferrer scaturì da un'intuizione di Massimo Martino, all'epoca addetto stampa al Teatro Regio di Torino.
Massimo Martino si era già fatto promotore, in precedenza, del progetto che produsse il festival Tur-in-Tango ai Giardini Reali. Correva l'anno 2004 e per l'occasione fu invitata l'orchestra Veritango di Alfredo Marcucci.
La presenza di Marcucci a Torino fu l'occasione per bandire contestualmente un'audizione con lo scopo di costituire a Torino un ensemble di tango argentino sotto la direzione del Maestro Marcucci, che poi si recò mensilmente nella capitale Sabauda per proseguire questo percorso di formazione musicale.
➡️ http://www.tipicamarcucci.it

Nel 2007 fu sempre Massimo Martino a proporre, nella stagione del "Piccolo Regio Laboratorio", un Recital di tango in musica, poesia e danza in cui Horacio Ferrer recitava i suoi testi accompagnato dall’Orquesta Típica Alfredo Marcucci.
➡️ https://www.teatri-spettacoli.org/el-poeta-y-la-musica-al-piccolo-regio/
Per l'occasione furono organizzate anche, al Circolo dei Lettori, le interviste a Ferrer ed a Marcucci, di cui si occupò Franco Finocchiaro
➡️ https://tangorosso.blogspot.com/2014/12/omaggio-ad-horacio-ferrer.html
L'evento fu registrato ma il materiale raccolto dovette attendere quattro anni prima di uscire, nel 2011, sotto forma di questo DVD, che mostro nella foto e per il quale ringrazio Mario Savella che ne è il produttore.

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Il DVD, della durata di circa 190’, è strutturato in questi contenuti:

• EL POETA Y LA MUSICA
Recital di circa 80’ registrato nell’Aprile 2007 al Teatro Piccolo Regio di Torino; sono ripresi sulla scena il poeta Horacio Ferrer, l’Orquesta Tipica Alfredo Marcucci e la coppia di ballerini Silvina Agüera e Sebastian Romero.

• TANGO. ARTE Y MISTERIO
Conferenza di circa 50’ tenuta da Horacio Ferrer il 13 Aprile 2007 al Circolo dei Lettori di Torino.

• INCONTRO CON HORACIO FERRER
Intervista di circa 30’ al poeta Horacio Ferrer realizzata a cura di Franco Finocchiaro all’interno del Teatro Regio di Torino il 12 Aprile 2007.

• INCONTRO CON ALFREDO MARCUCCI
Intervista di circa 30’ al maestro Alfredo Marcucci realizzata al Circolo dei Lettori di Torino a cura di Franco Finocchiaro il 13 Aprile 2007.

• BACKSTAGE
Riprese fatte durante le prove dello spettacolo.

• GALLERIA FOTOGRAFICA
Una sequenza di fotografie degli interpreti dello spettacolo.

• BOOKLET
Libretto di 24 pagine contenente due saggi di Franco Finocchiaro.

• SOTTOTITOLI
Sono presenti i sottotitoli in quattro lingue: italiano, spagnolo, francese e inglese.

Se siete curiosi eccovi un assaggio di questo DVD, pubblicato da Mario Savella:
➡️ Balada para un loco
https://www.youtube.com/watch?v=eUMFKHX8rpc

🚩 Se siete ancora più curiosi, potete acquistare una copia del DVD contattando la produzione. Di seguito i riferimenti:
➡️ http://www.sam-produzioni.it/sam-produzioni.it/Contatti.html

🧿 UN ALTRO RITROVAMENTO SPETTACOLARE▫️ De la Walse au Tango▫️ (la danse mondaine du première Empire à nos jours)▫️ di J...
06/12/2023

🧿 UN ALTRO RITROVAMENTO SPETTACOLARE

▫️ De la Walse au Tango
▫️ (la danse mondaine du première Empire à nos jours)
▫️ di Jacques Boulenger (1879-1944)

è una memorabile monografia, edita a Parigi nel 1920 e stampata in sole 1100 copie numerate.

L'opera, come dice il titolo, ricostruisce la storia del ballo di società in Francia dall'inizio del 1800 fino all'anno di edizione, ed è corredata da 7 illustrazioni artistiche a colori appositamente prodotte per questo libro.
Le prime 100 preziosissime copie pubblicate erano in lussuosa carta Japon Imperial, e tra queste le prime sette erano corredate della copia originale di una delle sette illustrazioni.
La mia copia è la numero 1060 (motivo per cui l'ho trovata in vendita e non esposta in un museo! 😁 )

La prima volta che ho incrociato questo libro era qualche anno fa alla Biblioteca civica musicale "Andrea della Corte" di Torino. Per chi volesse consultarlo in biblioteca, il SBN ne riporta due copie a Torino ed una a Venezia. L'identificativo OPAC SBN è IT\ICCU\TO0\1658076.

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🔹In una settantina di pagine si dipana l'affascinante racconto di come si divertiva la gente di Parigi, a partire dai balli svolti nei parchi di divertimento del primo 1800, che a quel tempo si chiamavano Frascati e Tivoli.
Ma è alle Folies-Bergères di Parigi che nell'anno 1802 un visitatore straniero, il baronetto Sir John Dean Paul, banchiere, pittore e scrittore, incontra per la prima volta il wals. Nel suo Journal d'un voyage à Paris au mois d'août racconta di "duecento coppie, accompagnate da una musica molto lenta, che girano tutte assieme sulla piattaforma. Gli atteggiamenti delle donne sono piacevoli e coinvolgenti, per non dire altro. Ma questa danza, molto divertente per gli spettatori e senza dubbio anche per quelli che vi si librano, non sarà mai - io penso - di moda in Inghilterra."
Sembra comunque che sarà con Weber, e con la sua "Invitation" del 1819, che il wals assumerà il suo carattere definitivo ed il suo movimento turbinante.

🔸Il racconto precisa anche come è evoluto il modo di ballare nel 1800, a partire dai primi anni del secolo in cui i precetti per i ballerini erano costellati di aforismi estetici quali "le braccia servono come ornamento al corpo", oppure "le dame devono danzare con un'amabile circospezione ed una grazia decente: questo migliora il loro fascino", ma anche "la vibrazione delle corde deve agire come se esistesse un filo invisibile che porta dal violino del musicista alle gambe del ballerino".
Questa forma accurata andò perdendosi nel corso del tempo. Nel 1830 era di moda ballare con negligenza, accennando appena i passi, e ciò causava la disperazione dei professori di danza. Uno di essi riferiva con indignazione l'abitudine che avevano alcuni cavalieri i quali, arrivato il loro turno di eseguire la parte solista della coreografia, invece di ballare si limitavano a togliere i guanti per poi rimetterli. Sophie Gay menziona che "ballare troppo bene" fosse addirittura tra le cose che rendono ridicola una dama. Nel 1842 l'arte della danza elegante era patrimonio di pochi personaggi molto nobili e molto tradizionali.

🔹Sotto il regno di Luigi Filippo d'Orleans il ballo ritornò in voga: a partire dai balli di beneficenza, che il marchese di Balincourt organizzava ogni anno a St.Germain, ma anche nelle sale degli alberghi come quello di Rue des Capucines oppure al Casino Paganini, o nel foyer della sala Ventadour dove un muro di specchi raddoppiava visivamente il numero di partecipanti, o nei giardini di Tivoli dove la festa iniziava alle due del pomeriggio ed era annunciata da fanfare e fuochi d'artificio.
Il ritorno in voga della danza fu accompagnato dall'imporsi alla moda di un nuovo ballo: la polka, che comparve a Parigi nel 1844, insegnata dal famoso maestro Cellarius. Fu una follia, un'epidemia. La si vedeva al Palazzo Reale, ai varietà, ai Vaudeville, all'Opera, nelle ambasciate. All'inizio era un ballo figurato, composto di figure molto facili. Era una danza alla portata di tutti, e Cellarius fece la sua fortuna insegnandola. Al contrario la mazurka, comparsa all'incirca nello stesso periodo, era più complicata e comportava molte figure: per questo venne semplificata parecchio e combinata con la polka, ottenendo la polka-mazurka. Anche lo scottish nacque come figlio della polka.

🔸Ulteriore semplificazione nel mondo dei balli era il boston, importato dall'america nel 1867. L'autore riferisce che non serviva più di un quarto d'ora, per dei giovani normali, ad imparare il passo del boston; dopodichè l'avrebbero danzato per tutta la vita: bene o male, dipendeva dalla loro vocazione, per la quale il maestro non poteva fare nulla. Il boston si poteva ballare anche sul ritmo di vals, di polka, di quadriglia o di mazurka. Altra differenza importante del boston, rispetto alla polka, era il suo passo "glissè": i ballerini devono scivolare sul pavimento, come una barca nell'Oceano, e non saltellare come nella polka.

🔹L'inizio del 1900 vide l'invasione Europea dei balli nordamericani - i balli del ragtime - tra cui uno dei più caratteristici era il cake-walk. Dice l'autore che "l'atteggiamento per eseguire il cake-walk è inarcare il corpo all'indietro, nella maniera più esagerata possibile (ah! poveri professori di contegno!) ed in questa posizione difficile e poco elegante eseguire diverse figure coreografiche, sollevando più possibile il ginocchio piegato e stendendo davanti a sè le braccia leggermente piegate, mani penzolanti, per ristabilire l'equilibrio compromesso del corpo".
Il cake-walk non poteva durare molto, ma ha avuto il grosso merito di preparare la strada al tango: la sua esagerata eccentricità, ben oltre i limiti del ridicolo, era una scossa necessaria a svecchiare le vecchie abitudini ed eliminare qualunque velleità di tenere un contegno per sforzarsi di "ballare bene".

🔸"Il tango," - dice l'autore - " in Argentina non è una danza di provincia o paesana: è sconosciuto fuori dai sobborghi e dai luoghi di divertimento. E' lì che l'hanno imparato i giovani della colonia Argentina che l'hanno poi portato a Parigi. Si dice che sia stato lanciato a Deauville dal professor Bayo. E' una danza ammirevole, incomparabile in ritmo, sobrietà ed espressione, ma sfortunatamente è di un'indecenza rimarchevole e veramente, nella sua forma più pura (per così dire) non potrebbe essere danzata dalle donne per bene. Quindi il tango che viene eseguito nella buona società ed anche nei balli pubblici di Parigi è stato più o meno addolcito, se non nei suoi passi, quantomeno nel suo carattere." (...)
"Si può perfettamente danzare il tango nel modo più conveniente, rispettando i passi e la maggior parte delle figure; ma allora non è più quello, per niente, e certamente il tango di salon è ancora una danza bella e divertente, ma assomiglia al tango originale quanto una chanteuse dell'Opera Comique, nella Carmen, assomiglia ad una vera sigaraia di Siviglia del 1840." (...)
"Io credo che ogni popolo di ogni nazione si esprima tramite le sue danze: il vero tango Argentino, severo, ardente, concentrato, sobrio, con i passi serrati, dove i ballerini sembrano animati da una passione ritmica interiore che carica d'espressione ogni loro minimo gesto, è troppo lontano dalle nostre graziose danze francesi. Noi Parigini balliamo il tango da Parigini, e va bene così."

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Jacques Boulenger aveva quarant'anni quando scrisse questa monografia. L'inizio degli anni '20 era un momento di transizione per il tango: nel periodo immediatamente precedente alla Prima Guerra Mondiale si era diffuso in Europa un genere di tango mutuato dalla teoria classica della danza, orientato allo stile figurato, per di più con clamorose incomprensioni stilistiche - fra cui una sbagliata interpretazione del concetto di "corte", il movimento fondamentale del tango.

Ma mentre Boulenger scriveva la sua opera si stava già imponendo il tango-milonga, che introduceva una variazione ritmica sostanziale, e portava con sè anche una rivoluzione nel modo di ballarlo. Nella seconda metà degli anni venti si impose, sia a Parigi che a Londra, uno stile di tango sobrio ed elegante del tutto simile ad una forma molto semplice del nostro tango salòn.

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BONUS per chi ha letto fino in fondo:
una copia digitalizzata del libro si può reperire presso l'archivio della Library of dance ;-)

https://www.libraryofdance.org/manuals/1920-Boulenger-Walse_(Hathi).pdf

🧿- Si è detto e smentito venti volte che il Papa si stava riconciliando con il tango. Su questo punto non c'è nessun doc...
15/11/2023

🧿

- Si è detto e smentito venti volte che il Papa si stava riconciliando con il tango. Su questo punto non c'è nessun documento ufficiale.
Ma ecco che un vescovo anglicano, il dott. Deane, vescovo di Aberdeen e di Orkney in Scozia, va a riabilitare tutta la danza.

"Le persone viziose, e solo quelle, pensano male ballando. Per tutti gli altri è una ricreazione salutare. Le ragazze, poi, hanno bisogno del ballo come i fiori hanno bisogno del sole! Questa è una delle basi della vita sociale."

Ecco una frase che i dancing di Londra possono appendere alle pareti!

▫️ Comoedia, rivista francese di spettacoli e attualità
▫️ 19 Ottobre 1925

🧿 EVOLUZIONE DELLA POSIZIONE DI BALLO▪️ dal 1900 al 1930In questo piccolo estratto di un film italiano del 1932 si vedon...
07/11/2023

🧿 EVOLUZIONE DELLA POSIZIONE DI BALLO
▪️ dal 1900 al 1930

In questo piccolo estratto di un film italiano del 1932 si vedono due coppie ballare: una coppia giovane (Vittorio De Sica e Lya Franca, i protagonisti del film) ed una coppia meno giovane.

La scena si svolge nella sala da ballo di un'osteria sul Lago Maggiore, che come molti luoghi di ritrovo popolari - non disponendo di un'orchestra, se non per le feste - sopperiva con un piano meccanico a moneta. La scena inizia infatti con la coppia più matura che inserisce una moneta per ballare una canzone.

Il brano scelto è la celeberrima "Parlami d'amore, Mariù", scritta nello stesso anno 1932, la cui popolarità deriva in gran parte anche dal successo di questo film e dall'interpretazione di Vittorio De Sica. Il brano in realtà era stato scritto da Bixio in forma di valzer, ma per il film venne prodotto in fretta e furia un rullo contenente questa interpretazione, a ritmo di polka, specificamente tagliata per la scena del ballo.

Il raffronto fra le due coppie è molto utile ad evidenziare come l'abbraccio delle coppie danzanti è evoluto proprio nel periodo iniziale del 1900.

La coppia giovane tiene un abbraccio piuttosto frontale, diciamo quello "moderno" a cui siamo abituati noi; le mani si tengono piuttosto saldamente e sono posizionate in senso verticale, e De Sica cinge completamente la vita della sua dama.

La coppia più matura invece non è perfettamente frontale, ma ballano per tutto il tempo in una posizione leggermente sfasata: il viso di ognuno dei due guarda sopra la spalla del partner. Le loro mani non sono intrecciate ma la mano del cavaliere è disposta in orizzontale mentre la dama tiene la sua appoggiata sopra. E, data la posizione, il cavaliere non ha lo spazio per cingere la vita della dama, ma tiene la mano appoggiata sul suo fianco.
Entrambe le ballerine, invece, hanno la mano sinistra appoggiata sulla spalla del cavaliere.

Queste differenze riguardano le consuetudini del ballo in generale, quindi anche il tango nel suo primo periodo di popolarità.
Difatti se analizziamo l'iconografia dell'inizio del Novecento (ossia il periodo in cui il tango si affacciò per la prima volta sullo scenario internazionale) era ancora in voga un abbraccio "sfasato" simile a quello della coppia più anziana, e questo in tutti i balli di coppia, compreso il tango.
Tant'è vero che nel manuale di tango di Nicanor Lima (il primo manuale di tango scritto a Buenos Aires negli anni dieci del 1900) le illustrazioni mostrano senza ombra di dubbio che la posizione insegnata dai maestri di ballo era esattamente quella che vediamo nella coppia più anziana di questo video.

The great Italian actor and director Vittorio De Sica sings "Parlami d'amore, Mariù" to the lovely Lia Franca (Mariuccia) in one of his first big films, "Wha...

🧿 LA STORIA DEL TANGO CON MARCELO CASTELO✨ IL RUOLO DELLE DONNE ALLE ORIGINI DEL TANGO▪️▫️🔹▫️▪️▫️🔹▫️▪️▫️🔹▫️▪️▫️🔹▫️Marcel...
09/10/2023

🧿 LA STORIA DEL TANGO CON MARCELO CASTELO
✨ IL RUOLO DELLE DONNE ALLE ORIGINI DEL TANGO

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Marcelo Castelo prossimamente sarà a Torino per una imperdibile conferenza sul ruolo delle donne nella storia del tango.

Le sue esposizioni sono accattivanti presentazioni multimediali, con il supporto di foto e video originali di inizio 1900. Molto di questo materiale, specialmente per quel che riguarda i video, è rarissimo ed è frutto della personale passione di Marcelo per la ricerca ed il collezionismo.

Marcelo sarà a Torino mercoledì 11 Ottobre 2023, ospite di Bunker Tango (grazie ad Aurora Fornuto). Il titolo della conferenza è: "RISCOPRIRE E RENDERE VISIBILE LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE ALLE ORIGINI DEL TANGO". Tutti i dettagli si possono leggere qui:
https://www.facebook.com/events/282593221384604/

Per presentare Marcelo a chi non avesse ancora avuto l'occasione di conoscerlo, riproponiamo i contenuti delle sue collaborazioni con Radio Crossover Tango, quando dal 2017 in poi venne ospitato numerose volte nella nostra trasmissione, sfociando poi nell'organizzazione della sua prima tournée italiana del 2019. Le trasmissioni si possono ascoltare a questo indirizzo:

LE ORIGINI DEL TANGO A BUENOS AIRES
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2017/10/marcelocastelo.html

I PRIMI CABARET DEL TANGO A BUENOS AIRES
1° parte
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/02/Febbraio2008.html
2° parte
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/03/a-descubrir-el-tango-argentino-18-marzo.html

I FATTORI CHE HANNO DETERMINATO LA "DECADA DE ORO" DEL TANGO
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/04/Apr18.html

L'EVOLUZIONE DELLA MILONGA A BUENOS AIRES
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/05/Maggio18.html

LA STORIA E L'IMPORTANZA DELLE COMPETIZIONI DI TANGO DAL 1907 IN POI
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/09/Set2018.png.html

LA VERA STORIA DEL CANYENGUE
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/10/Ott2018.html

L'IMPORTANZA DEI CONCORSI MUSICALI NELLA STORIA DEL TANGO
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/11/Nov2018.html

DUE PROTAGONISTI STORICI DEL TANGO A CONFRONTO: CASIMIRO AIN ED IL CACHAFAZ
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/12/Dic18.html

L'ARRIVO DEL TANGO IN EUROPA
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2019/01/Feb2019.html

I PROTAGONISTI DELL'ESPANSIONE INTERNAZIONALE DEL TANGO
🚩https://radiocrossovertango.blogspot.com/2019/03/Mar2019.html

Molto tempo è passato, ed in questi anni la fama di Marcelo si è consolidata a livello internazionale, anche grazie ai numerosi cicli di conferenze e di seminari / corsi di formazione erogati dall'Instituto Argentino del Tango che lui dirige. Per chi volesse saperne di più, riportiamo qui di seguito il suo CV, estratto dalla brochure della sua tournée europea.

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Laureato in Sistemi presso l'Universidad Católica de la Plata, alterna la sua attività professionale al tango in molteplici sfaccettature.
Nel 2000 ha iniziato ad organizzare milonghe, e dal 2006 è TDJ nella Ciudad Autonoma de Buenos Aires, in periferia e all'estero. Ha organizzato la sua prima milonga al "Mi Club", la prima discoteca al mondo (inaugurata nel 1950), mantenendo questo ruolo dal 2000 al 2017 e coinvolgendo più di 600 persone ogni domenica. Ha organizzato anche presso il Centro Gallego, il Club Sudamérica, il Racing Club de Avellaneda, El country de Banfield, il Club Cultural y Club Telegrafo e Crisol Unidos.
Tra il 2003 e il 2010 ha prodotto più di 15 spettacoli di tango, invitando artisti come Hugo Marcel, Mabel Mabel, Los reyes del tango, Roberto Ayala, Elsa Rivas e Oscar Ferrari tra gli altri.
Ha diretto tre accademie di tango, da cui si sono diplomati numerosi professionisti, tra cui quattro campioni del mondo come Fernando Gracia, Melody Celatti, Christian Sosa e Melisa Sachi.
Ha prodotto circa 20 campionati, tra cui il primo Campionato premondiale della Zona Sud, la Coppa Norberto Ghichenduc, la coppa Pepito Avellaneda e il Lomas Baila Tango, oltre a molti altri.
Nel 2005 ha fondato la rivista "Argentango", la prima ad essere stampata a colori e totalmente bilingue, con una diffusione internazionale e assolutamente gratuita.
È presidente fondatore dell'Instituto Argentino del Tango, HC accademico dell'Academia Nacional del Tango, direttore accademico del corso di diploma in storia del tango dell'Instituto Argentino del Tango; dirige, tra gli altri: seminari di musicalizzazione, di organizzazione di milonghe e corsi di formazione per ricercatori.
Tiene conferenze sulla storia del tango presso università, centri culturali, festival e organizzazioni non governative sia in Argentina che nel resto del mondo.
Attualmente dedica la maggior parte del suo tempo alla ricerca storica sul tango e alla divulgazione del genere, anche se non smette di musicalizzare ed organizzare.

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La sua presenza a Torino è un'occasione imperdibile per gli appassionati che intendono approfondire la propria cultura sulla storia del tango!

🧿 LA STORIA DEL TANGO CON MARCELO CASTELO✨ MOTIVI DELLA DECADA DE ORO ✨1935-1945: mentre in Europa si accumulano le tens...
30/09/2023

🧿 LA STORIA DEL TANGO CON MARCELO CASTELO
✨ MOTIVI DELLA DECADA DE ORO ✨

1935-1945: mentre in Europa si accumulano le tensioni che esploderanno nel grande conflitto mondiale, Buenos Aires vive la stagione più luminosa della storia del tango.

Ma è davvero una casualità? Oppure c'è qualche relazione fra la 2° guerra mondiale e lo sviluppo del tango a Buenos Aires?
Quali sono le cause che hanno prodotto la "decada de oro" del tango?
Qual è la relazione fra il successo del tango ed il crollo di Wall Street? E che relazione c'è fra il tango ed il basket?

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Marcelo Castelo ci guida in un'affascinante analisi storica, ricostruendo con noi il contesto sociale in cui si sviluppò quel glorioso periodo da cui proviene gran parte della musica che amiamo e che balliamo ancora oggi.

La trasmissione si può ascoltare a questo indirizzo:
🚩 https://radiocrossovertango.blogspot.com/2018/04/Apr18.html

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Marcelo Castelo prossimamente sarà a Torino per una imperdibile conferenza sul ruolo delle donne nella storia del tango. Le sue esposizioni sono accattivanti presentazioni multimediali, con il supporto di foto e video originali di inizio 1900. Molto di questo materiale, specialmente per quel che riguarda i video, è rarissimo ed è frutto della personale passione di Marcelo per la ricerca ed il collezionismo.

Marcelo sarà a Torino mercoledì 11 Ottobre 2023, ospite di Bunker Tango Torino (grazie ad Aurora Fornuto). Il titolo della conferenza è: "Riscoprire e rendere visibile la partecipazione delle donne alle origini del tango". Tutti i dettagli si possono leggere qui:
https://www.facebook.com/events/282593221384604/

Per presentare Marcelo a chi non avesse ancora avuto l'occasione di conoscerlo, in questi giorni stiamo riproponendo alcuni contenuti delle sue collaborazioni con Radio Crossover Tango, quando nel 2018 venne ospitato numerose volte nella nostra trasmissione, sfociando poi nell'organizzazione della sua prima tournée italiana del 2019.

Molto tempo è passato, ed in questi anni la fama di Marcelo si è consolidata a livello internazionale, anche grazie ai numerosi cicli di conferenze e di seminari / corsi di formazione erogati dall'Instituto Argentino del Tango che lui dirige. Per chi volesse saperne di più, in coda abbiamo riportato il suo CV, estratto dalla brochure della sua tournée europea.

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Laureato in Sistemi presso l'Universidad Católica de la Plata, alterna la sua attività professionale al tango in molteplici sfaccettature.
Nel 2000 ha iniziato ad organizzare milonghe, e dal 2006 è TDJ nella Ciudad Autonoma de Buenos Aires, in periferia e all'estero. Ha organizzato la sua prima milonga al "Mi Club", la prima discoteca al mondo (inaugurata nel 1950), mantenendo questo ruolo dal 2000 al 2017 e coinvolgendo più di 600 persone ogni domenica. Ha organizzato anche presso il Centro Gallego, il Club Sudamérica, il Racing Club de Avellaneda, El country de Banfield, il Club Cultural y Club Telegrafo e Crisol Unidos.
Tra il 2003 e il 2010 ha prodotto più di 15 spettacoli di tango, invitando artisti come Hugo Marcel, Mabel Mabel, Los reyes del tango, Roberto Ayala, Elsa Rivas e Oscar Ferrari tra gli altri.
Ha diretto tre accademie di tango, da cui si sono diplomati numerosi professionisti, tra cui quattro campioni del mondo come Fernando Gracia, Melody Celatti, Christian Sosa e Melisa Sachi.
Ha prodotto circa 20 campionati, tra cui il primo Campionato premondiale della Zona Sud, la Coppa Norberto Ghichenduc, la coppa Pepito Avellaneda e il Lomas Baila Tango, oltre a molti altri.
Nel 2005 ha fondato la rivista "Argentango", la prima ad essere stampata a colori e totalmente bilingue, con una diffusione internazionale e assolutamente gratuita.
È presidente fondatore dell'Instituto Argentino del Tango, HC accademico dell'Academia Nacional del Tango, direttore accademico del corso di diploma in storia del tango dell'Instituto Argentino del Tango; dirige, tra gli altri: seminari di musicalizzazione, di organizzazione di milonghe e corsi di formazione per ricercatori.
Tiene conferenze sulla storia del tango presso università, centri culturali, festival e organizzazioni non governative sia in Argentina che nel resto del mondo.
Attualmente dedica la maggior parte del suo tempo alla ricerca storica sul tango e alla divulgazione del genere, anche se non smette di musicalizzare ed organizzare.

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La sua presenza a Torino è un'occasione imperdibile per gli appassionati che intendono approfondire la propria cultura sulla storia del tango!

Indirizzo

Via Antonio Cecchi 17
Turin
10152

Orario di apertura

16:00 - 18:00

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Radio Crossover Tango - A descubrir el Tango Argentino è una trasmissione mensile che va in onda dagli studi della web radio Torinese Radio Crossover Disco presso il Cecchi Point. Una volta al mese, di sabato pomeriggio, dedichiamo due ore alla musica ed agli approfondimenti culturali sul Tango Argentino e su tutto il mondo che ruota attorno ad esso. Nella nostra trasmissione ha un ruolo centrale la storia del tango, sia quella di Buenos Aires che la storia della diaspora del tango in tutto il mondo ed i fenomeni di transculturazione associati. Abbiamo sempre un occhio di riguardo verso la storia del tango in Italia, sia nei tempi antichi che in quelli più moderni, ed ospitiamo letture d’epoca, testimonianze sul ballo di altri tempi. In ogni trasmissione proponiamo gli interventi di uno o più ospiti, esperti o testimoni dei diversi argomenti trattati, sia italiani che stranieri. Occasionalmente ospitiamo volentieri interventi di musicisti che suonano tango “live” dal nostro studio.

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