27/06/2024
𝗥𝗲𝗻𝗲́ 𝗠𝗮𝘆𝗲𝗿
𝗠𝗨𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗙𝗨𝗥𝗧𝗜𝗩𝗘
𝗔 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗟𝘂𝗰𝗮 𝗕𝗲𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲
📍SAB Spazio Arte Bubbio – Bubbio (AT)
📣Fino al 18 agosto 2024
La pittura astratta dell’artista svizzero René Mayer nasce nella Langa astigiana, nel Sud del Piemonte, il luogo del suo “buen retiro”. Qui costruisce le sue opere pittoriche con perizia artigiana, in un esercizio di concentrazione solitaria immerso nel paesaggio, e qui SAB – Spazio Arte Bubbio, un ex impianto di imbottigliamento diventato un luogo per l’arte contemporanea, ospita la mostra, fino al 18 agosto, 𝗠𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗳𝘂𝗿𝘁𝗶𝘃𝗲, a cura di Luca Beatrice, con trenta tra le sue realizzazioni più recenti.
Dal suo debutto nel 1972, René Mayer ha prodotto oltre 560 opere, delle vere e proprie costruzioni creative in cui sperimenta, mescola e a volte inventa tecniche. Nella serie Mutazioni furtive, che dà il titolo all’esposizione, usa un unico oggetto reale in gran quantità e ripetuto in modo seriale, dalla forma rotonda: le fiches in plastica che si usano nei casinò al posto del denaro. Affronta il legno del telaio, stende il tessuto e prepara la vernice con operazioni artigianali, poi pone il supporto in orizzontale e utilizza l’acrilico mescolato a pigmenti in polvere e realizza le sue opere strato dopo strato, passaggio dopo passaggio. I gettoni da gioco vengono gradualmente coperti da un secondo colore, in modo quasi impercettibile e posizionati sulla tela con precisione millimetrica. Per l’artista simboleggiano «l’irresponsabilità della nostra civiltà – spiega -. Giochiamo con la terra come se fosse un casinò, ma in questo gioco siamo perdenti». Al centro della sua riflessione c’è dunque l’ambiente: le impercettibili Mutazioni furtive sono quei piccoli comportamenti quotidiani a cui non si presta attenzione ma che invece, a metterli in fila ordinati come fiches, risultano la concausa di numerosi ed evitabili disastri.
𝘗𝘦𝘳 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘮𝘱𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴@𝘭𝘢𝘸𝘩𝘪𝘵𝘦.𝘪𝘵
Simona Savoldi de vitis