21/07/2022
Durante le scuole superiori chi è interessato a "fare politica" trova questa possibilità nelle associazioni studentesche. Ci sono diversi spazi: le rappresentanze studentesche, i collettivi e i comitati, le associazioni.
In questi contesti si può parlare di politica, di solito è una "politica" orientata ai principi costituzionali, al bene comune, si cita Calamandrei e si sogna in grande.
Poi succede che arriva l'università, si va distante da casa, ci si trova a pensare alla sessione, agli Erasmus, e il legame con il proprio territorio, con la "politica" che si è vissuta collettivamente negli anni precedenti, si perde.
Magari rimane qualcosa dentro, ma non si trovano spazi per vivere altre esperienze simili.
E questa è una prima esigenza.
Oppure si torna, ci si mette anche in gioco con qualche realtà locale, ma a questo punto, il problema è coniugare un'idea di politica idealizzata, legata ai valori che ci hanno accompagnato mentre si diventava adulti, con l'amministrazione di un territorio, di persone, di una comunità.
Come si impara, a fare politica?
E questa è una seconda esigenza.
Queste due esigenze sono alla base dell'idea, nata l'anno scorso, di una scuola di politica per i giovani dell'Alto vicentino.
Una scuola di politica che si inserisce nella scia di altre scuole di politica create in tutto il Veneto con il supporto dell'associazione VeLa (Veneto Laboratorio Civico), accomunate dal nome - Officina Socio Politica Giovani, ma che guarda al nostro territorio, e quindi cerca la partnership anche di associazioni e enti locali, come FocuSchio, Fuori Onda e il Comune di Valli del Pasubio.
Dopo una prima edizione, che si è svolta da settembre a dicembre 2021, siamo pronti a ripartire per il secondo anno, sempre nello stesso periodo - settembre dicembre 2022.
L'esperienza dello scorso anno ha coinvolto come studenti una ventina di ragazze e ragazzi della provincia di Vicenza. Oltre a loro c'eravamo anche noi, un gruppetto di organizzatori dai 19 ai 26 anni, coadiuvati dall'esperienza di Giulia Andrian, consigliera comunale a Schio, e Fabiola Pozzer, assessora al sociale del comune di Valli del Pasubio.
Complessivamente, quindi, a metterci in gioco sulle tematiche scelte, con l'aiuto dei relatori di ogni lezione, eravamo una trentina di ragazzi, fra organizzatori e studenti. Un bel numero di teste, di opinioni, di racconti, un bel numero per fare rete.
Questo è l'obiettivo anche quest'anno: creare uno spazio di crescita e di apprendimento, ma anche un raccoglitore di esperienze e progetti.
Ispirati dagli obiettivi dell'Agenda 2030, al termine delle lezioni frontali verranno redatti dei progetti da parte degli studenti, che, come avvenuto per la prima edizione, presenteremo alle amministrazioni locali del nostro territorio. In questo modo la nostra Officina sarà davvero una scuola del fare politica, e non solo un insieme di incontri.
Siamo convinti che questa proposta sia un valore aggiunto per la politica del nostro territorio, una proposta che punta a parlare veramente a tutti, ragazzi interessati o già concretamente impegnati in questo mondo, ragazzi curiosi e in cerca di domande, stimoli e risposte.
Vi aspettiamo💎
Per partecipare, contatta [email protected] oppure tramite i Facebook (Officina sociopolitica altovicentino) o Instagram .sociopolitica_altovic📱