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Ottobre decimo mese dell'anno
Un libro al mese
Le nostre uscite del 2024
E non finisce qui!
Non è una minaccia, è una promessa, a breve vi daremo i dettagli dell'ultima novità prossimamente in tutte le Librerie d'Italia.
STAY TUNED!
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Tempo di vacanze, tempo di gite fuori porta per scoprire e riscoprire le perle del Friuli: Andreis.
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Sul cartello d’ingresso al paese campeggia la scritta “Andreis. Il paese dei daltz” che sottolinea il caratteristico elemento architettonico presente nell’abitato.
Il dalt è un ballatoio costituito completamente in legno, formato da montanti verticali e aste orizzontali (làtes).
Il dalt aveva molteplici funzioni: principalmente veniva utilizzato per l’essiccazione dei prodotti agricoli (sulle rastrelliere venivano messi al sole pannocchie di granoturco, fagioli, noci e anche foglie di tabacco), serviva da riparo dalle intemperie, accoglieva le donne che si accingevano ad eseguire i lavori domestici e inoltre fungeva da disimpegno per le stanze dei piani superiori.
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Nelle foto STORIA DI ANDREIS
di Fulvio Comin
Cammina cammina. L'uomo nasce per camminare, per natura è viandante, creato per la via che conduce alla patria celeste, diceva Gedeone. Pochi vi giungono.
Stare fermi fa male alla salute della mente, prima che a quella del corpo.
(Pag. 216)
DI SPADA E DI CROCE
@robertoplevano
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Dal diario di EBI
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Ha debuttato ieri sera su Il13 TV, durante il TG delle 19:00, la rubrica di libri di Massimiliano Santarossa, ogni quindici giorni ne "racconterà" uno, rigorosamente dai Tasselli Rossi.
Storia del Friuli di Walter Tomada uno dei Libri storici più venduti ha inaugurato la rubrica.
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Ce ca sòn il pàri e la màri
Cosa sono il padre e la madre
Della vite, zio Baldo, pensava le stesse cose che pensava per l'anima, ed è per questo che dopo ogni sorsata del suo vino che gli vedevo dare mentre mi parlava diceva "il vino è l'anima della terra lo sai?". Zio Baldo pensava il vento padre e la terra madre anche per la vite, dove il primo proteggeva dai marciumi asciugando i grappoli dopo le piogge intense scacciando via l'umidità, mentre la seconda era la voce vera dal profondo. "Il vino è una voce di donna con un mantello da uomo" continuava.(pag.29)
DI TERRA E DI VINO
Matteo Bellotto
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CRISTINA AMIRANTE autrice
PAOLA TANTULLI editore
vi aspettano domani, mercoledì 22 marzo, alla presentazione del libro
PRIMAVERA (cucinare, organizzare e ricevere gli ospiti)
(illustrato da Katia Peruch)
presso Palazzo Klefish, via della Motta, 13 -Pordenone-
Tornando agli ammazzattutto, neppure i marmocchi di questa specie hanno un minimo di educazione ambientale: le bambine raccolgono mazzolini di fiori protetti per far contenta la mamma oppure estirpano i bulbi dei ciclamini; mentre i maschi sfogano le loro frustrazioni, per le battaglie perse al computer, sui piccoli animali che incontrano, così uccidono i rospi e le rane nelle pozze d'alpeggio, ammazzano le farfalle, oppure vanno a frugare con il bastone nelle tane delle marmotte, mentre il papà cerca di agevolare l'operazione spostando le pietre dall'entrata della tana.
...
La gente vuole avere, non si accontenta di guardare, di apprezzare. Mi vengono in mente i fiori protetti per esempio. Sul Monte Pasubio, c'è un sentiero chiamato delle cinquantadue gallerie, è un percorso costruito durante la guerra e taglia letteralmente le rocce, salendo a zig zag in mezzo alle guglie. Ebbene, la zona è ricca di fiori protetti, come le stelle alpine e i raponzoli di roccia, ma dove arrivano le mani dei turisti, e i loro bastoni, non ne trovi uno nemmeno a sognarlo. Appena ci si allontana dal sentiero, arrampicandosi un po', si trovano dei veri e propri giardini coloratissimi, ricchi di specie bellissime ma dove non li vede nessuno, è solo per questo che si salvano, perché sono irraggiungibili dalla gente comune, per fortuna.
Forse non è per colpa loro, ma molte persone non hanno ancora capito che la montagna può dare molta di più di quello che si riesce ad ammazzare o a caricare nel bagagliaio della macchina. I nostri occhi, l'udito, le nostre narici, possono fare il pieno di immagini, suoni e profumi, la montagna ci può arricchire di momenti da vivere anche più tardi, da ricordare.
Spero che anche queste specie si evolvano e lasciano in pace la montagna.
Giancarlo Ferron
Madre Natura
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Montagna Madre stasera accompagnata dal suo autore Antonio G.Bortoluzzi è arrivata alla Biblioteca Civica "Nicolò Bettoni" di Portogruaro.
#montagnamadre
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La vita dura finché rimane l'ultimo bacio da dare...
Marco Anzovino
Alla fine dei baci
Biblioteca Civica "Nicolò Bettoni" Portogruaro
Montagna Madre
La fienagione nei Paesi Alti
Al taglio dell’erba si dedicavano uomini e donne e, come riferiscono in molti, non c’era una rigorosa divisione dei compiti, anche se l’uso della falce era soprattutto maschile; mentre alle donne toccava soprattutto rastrellare. Gli strumenti della fienagione erano uguali tanto nelle vare che nei prati d’alta montagna. Alla mattina, prima di iniziare il lavoro, la lama doveva essere batuda. Bate la fòuth\fàuthe era compito soprattutto maschile, gli strumenti necessari erano al batadòire\ batadòre composto da un incudine e dal martèl\mai, martello.
Antonio G.Bortoluzzi
Autore di Montagna Madre condivide con noi le tradizioni dei "Paesi Alti" con un video di Eros De Bona
SAVE the DATE!
"La storia non esiste senza gli uomini, né gli uomini possano esistere al di fuori di essa. È un film che parla di noi, e di cui siamo spettatori proprio mentre ne siamo protagonisti, anche se non sappiamo ancora cosa resterà delle nostre azioni nello scorrere eterno dei suoi fotogrammi."
Walter Tomada
Storia del Friuli e dei Friulani
dalle origini a noi
