08/07/2023
Un papà non è quello che ti dà la vita.
Ma è quello che c’è.
Quando ti svegli la notte perché hai la febbre.
Quando vuoi giocare e, anche se è distrutto, ti dice di sì.
Quando la strada si fa lunga e in salita e ti prende sulle spalle.
Quando gli racconti il gioco che hai inventato a scuola con il tuo amico, e ti guarda con gli occhi pieni di stupore.
Quando lo aspetti la sera, perché dovevate fare un disegno insieme, ma lui esce dal lavoro tardissimo e quando arriva ti guarda mentre dormi, e rimane fermo così, perché sei la cosa più bella del mondo.
Quando andate in vacanza, e al ritorno ti addormenti in macchina e di notte ti porta su per le scale in braccio, facendo piano, fino a metterti nel letto, fino a rimboccarti le coperte, ti bacia sulla fronte senza sfiorarti, perché non ti vuole svegliare.
Quando tornerai a casa tardi, senza avvertirlo, e lui rimarrà in piedi ad aspettarti ogni volta.
Quando prenderai il volo e fuggirai lontano, e lui aspetterà con ansia una tua telefonata.
Perché un papà non è quello che ti dà la vita, ma è quello che c’è anche quando non c’è, perché le sue carezze te le ha lasciate sul volto come una seconda pelle, un sottile velo invisibile con cui potrai affrontare qualsiasi tempesta...
-Andrea Serra