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01/07/2024
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Alle origini della cosmologia arcaica secondo Giorgio de Santillana.
Rivista di Studi tradizionali, Antropologia del Sacro, Storia delle Religioni, Folklore, Esoterismo.
(76)
Sito della casa editrice:
www.AxisMundiEdizioni.org
Blog / Rivista digitale:
www.AxisMundi.blog
Canale YouTube:
www.youtube.com/c/AxisMundiTV/
Instagram:
https://www.instagram.com/a_x_i_s_m_u_n_d_i/
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Alle origini della cosmologia arcaica secondo Giorgio de Santillana.
📒 Piervittorio Formichetti è autore di un lungo saggio introduttivo (80 pp.) alla nuova edizione del "Manoscritto dello Yoga Caucasico" del Conte Colonna Walewski, appena pubblicata da Venexia Editrice. In questo lungo articolo (diviso in due parti) ne propone una versione ridotta in esclusiva per i lettori di Axis Mundi (Segue dalla I parte*).
⏩ https://axismundi.blog/2024/06/19/il-manoscritto-dello-yoga-caucasico-del-conte-colonna-walewski-un-enigma-esoterico-e-letterario-ii-parte/
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* I parte: https://axismundi.blog/2024/02/12/il-manoscritto-dello-yoga-caucasico-del-conte-colonna-walewski-un-enigma-esoterico-e-letterario-i-parte/
Piervittorio Formichetti è autore di un lungo saggio introduttivo (80 pp.) alla nuova edizione del Manoscritto dello Yoga Caucasico del Conte Colonna Walewski, appena pubblicata da Venexi…
📕 AXS004 - Arturo Graf, "Demonologia di Dante" - con l'Appendice di Marco Maculotti, "Gli Oltremondi danteschi e la tradizione orientale" [9788894648652]
🎴Appendice iconografico (copia-campione)
🔥 PREVENDITA: https://axismundi.blog/prodotto/axs004-arturo-graf-demonologia-di-dante/
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— Anna Marina Storoni Piazza, “Il tempo è un fanciullo che gioca. Figure del tempo in Eraclito e nei miti greci”, Viella 2008
[Eraclito raffigurato da Raffaello ne “La Scuola di Atene”, 1509-11]
🌬 Nel pensiero antico l’universo è un insieme coerente di corrispondenze. La più importante di queste corrispondenze fa capo ai concetti interconnessi di ‘anima’ e di ‘tempo’, rappresentati dalle immagini simboliche del vento e del serpente.
✒️ Articolo di Andrea Casella, a cui diamo un caloroso bentornato sulle nostre pagine.
⏩ https://axismundi.blog/2024/06/14/il-soffio-come-principio-vitale-e-immagine-del-tempo/
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Nel pensiero antico l’universo è un insieme coerente di corrispondenze. La più importante di queste corrispondenze fa capo ai concetti interconnessi di ‘anima’ e di ‘tempo& #…
“𝘐𝘮𝘮𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘪, 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘪𝘮𝘮𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘪
𝘝𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘯𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪
𝘔𝘰𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘪.”
(𝐄𝐫𝐚𝐜𝐥𝐢𝐭𝐨, 𝐟𝐫. 𝟔𝟐)
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— Giuseppe Lampis, “I nemici dell’uomo. Il frammento 62 di Eraclito”, Mythos edizioni 2021
[Sadao Hasegawa, "Spiral Life", 1986]
Per tutta la sua lunga vita, Ernst Jünger intrattenne un dialogo silenzioso con il mondo vegetale, intravedendo nella forma e nell’evoluzione delle piante il vertice del sacro mistero dell’esistenza. “Sulle scogliere di marmo”, noto per essere il romanzo visionario che intravide ascesa e caduta del nazismo, è prima di tutto un profondo trattato di botanica simbolica, in cui le piante assistono silenti all’avvicendarsi delle vicende umane.
In questa diretta con il nostro ospite Daniele Palmieri parleremo del legame tra Jünger e le scienze naturali, con particolare riferimento alla tradizione naturalistica tedesca (Fechner, Goethe, ecc.) e al ruolo spirituale dello studio della natura. Ci concentreremo soprattutto sul rapporto tra Jünger e il mondo vegetale, sul suo approccio sperimentale in “Avvicinamenti” che anticipa la psiconautica e sulla questione della comunicazione chimica tra uomo e pianta.
STASERA DALLE 21:30 sui canali di AXIS mundi
🌿 TEOFANIE VEGETALI: Ernst Jünger e la Psiconautica - con DANIELE PALMIERI
⏩ DIRETTA YOUTUBE: https://youtu.be/XnrrGTOhPT8
Per tutta la sua lunga vita, Ernst Jünger intrattenne un dialogo silenzioso con il mondo vegetale, intravedendo nella forma e nell’evoluzione delle piante il vertice del sacro mistero dell’esistenza. “Sulle scogliere di marmo”, noto per essere il romanzo visionario che intravide ascesa e caduta del nazismo, è prima di tutto un profondo trattato di botanica simbolica, in cui le piante assistono silenti all’avvicendarsi delle vicende umane.
In questa diretta con il nostro ospite Daniele Palmieri parleremo del legame tra Jünger e le scienze naturali, con particolare riferimento alla tradizione naturalistica tedesca (Fechner, Goethe, ecc.) e al ruolo spirituale dello studio della natura. Ci concentreremo soprattutto sul rapporto tra Jünger e il mondo vegetale, sul suo approccio sperimentale in “Avvicinamenti” che anticipa la psiconautica e sulla questione della comunicazione chimica tra uomo e pianta.
𝐀𝐗𝐒𝟎𝟎𝟒 - 𝐀𝐏𝐄𝐑𝐓𝐔𝐑𝐀 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐄𝐍𝐃𝐈𝐓𝐄
Sono aperte da oggi le prevendite per l’acquisto del nostro quarto paperback, “Demonologia di Dante” di Arturo Graf, con l’Appendice di Marco Maculotti, “Gli Oltremondi danteschi e la tradizione orientale”. Con Appendice iconografico di 18 pp. a colori su carta patinata. In promozione fino a metà luglio. Spedizioni da luglio.
𝐃𝐄𝐌𝐎𝐍𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐃𝐀𝐍𝐓𝐄
La Demonologia di Dante di Arturo Graf – originariamente pubblicata nel 1887 – si articola in sette capitoli (più una introduzione), in ognuno dei quali l’Autore tratta specifici aspetti riferibili ai demoni o diavoli della Commedia dantesca. Nel I capitolo l’Autore si concentra su Lucifero e gli Angeli Caduti, nonché sui cosiddetti “demoni intermedi” riportando, tra le altre cose, la leggenda della “Navigatione” di San Brandano. Nel II viene operata una distinzione tra le influenze bibliche e mitologiche dei demoni danteschi. Nel III vengono analizzate le forme e gli aspetti corporali dei diavoli, con un focus particolare sui tre volti di Lucifero e sulle raffigurazioni pittoriche del medesimo. Nel IV l’Autore espone la natura, gli “atti” e “portamenti” dei diavoli, oltre alla loro potestà sugli elementi e sui corpi dei dannati. Nel V capitolo si elencano le sedi dei demoni basandosi soprattutto sulla tripartizione Inferno/Aria/Purgatorio. Nel VI il Graf ragiona sulla relazioni tra i diavoli e le anime dannate residenti nell’Inferno e sulle battaglie tra i primi e gli angeli in sede di giudizio post-mortem dell’anima. Infine, nel VII capitolo vengono messe in luce le caratteristiche più “comiche” dei diavoli infernali, con un particolare focus sul loro “riso”.
𝐀𝐑𝐓𝐔𝐑𝐎 𝐆𝐑𝐀𝐅
Arturo Graf (Atene, 19 gennaio 1848 – Torino, 31 maggio 1913) è stato un poeta, aforista e critico letterario italiano. Nel 1883 ha fondato, insieme a R. Renier e F. Novati, il Giornale storico della letteratura italiana, alla cui direzione rimase dieci anni e su cui, tra le altre cose, venne originariamente pubblicato il testo da noi edito in questa sede. Le sue opere principali di saggistica coprono il periodo degli ultimi due decenni del secolo: da Prometeo nella poesia (1880) a Roma nella memoria e nelle immaginazioni del Medio Evo (1882-83), da Il diavolo (1889) a Miti, leggende e superstizioni del Medio Evo (1892-93, in due volumi), ai quali seguì la pubblicazione del suo unico romanzo, Il riscatto (1901).
𝐀𝐂𝐐𝐔𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐈𝐍 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐄𝐍𝐃𝐈𝐓𝐀 - https://axismundi.blog/prodotto/axs004-arturo-graf-demonologia-di-dante/
𝐀𝐂𝐐𝐔𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐏𝐃𝐅 - https://axismundi.blog/prodotto/pdf-axs004-arturo-graf-demonologia-di-dante/
ANCHE QUEST'ANNO PRESENTI con AXIS mundi alla convention organizzata dagli amici de La Società dello Zolfo - - LSDZ, con un panel sulla casa editrice insieme agli autori e amici Andrea Casella e Alex Lo Vetro
🔥The OCCVLT CONVENTION III - il Convegno Italiano di Esoterismo e Occultismo
🔮Conferenze, Spettacoli, Espositori, Mostra d'Arte, Workshop
🛡Castello di Vigoleno & Hotel Parma e Congressi
▪️6, 7 e 8 Settembre 2024
➡️ Biglietti: www.lasocietadellozolfo.com
🔥Cari amici e liberi ricercatori,
siamo orgogliosi di presentarvi la più grande edizione dell'Occvlt Convention mai realizzata.
Questa volta la seconda parte del Festival, con la cena di Gala e la festa dopo cena, si svolgerà al Castello di Vigoleno, uno dei più belli del Ducato.
Sarà come sempre disponibile la navetta per tutti i partecipanti.
Per dare un'occhiata alla location vi lasciamo il Trailer dell'evento che è appena uscito sul nostro canale Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=GXAUfIM0wMA
Qui di seguito le informazioni principali, vi rimandiamo al nostro sito per i dettagli.
▪️RELATORI
SEBASTIANO FUSCO, AGOSTINO ARRIVABENE, PETER GREY, MASSIMO INTROVIGNE, LIDIA FASSIO, MICHELE LEONE, FABIO BORTESI, MARCO MACULOTTI, ANDREA CASELLA, ALEX LO VETRO, MARCO GALLI + tba
➡️ Scopri di più sugli ospiti presenti:
https://lasocietadellozolfo.com/occult-convention-2024/occult-convention-2024-ospiti/
▪️WORKSHOP
ALKISTIS DIMECH, ANNA BELLON, CHANDANI ALESIANI, RAFFAELE RUBECHINI
▪️MOSTRA D'ARTE a cura di ROBERTO MIGLIUSSI
MICHAEL BERTIAUX, MARIYA POPYK, ROBERTO MIGLIUSSI, DIMITRI CORRADINI, ROBERTO CARACCIOLO
▪️SALA TATUAGGI MAGICI
FRIDA GHIOZZI, LINFA CREMISI
Scopri il programma completo e acquista subito il tuo biglietto:
https://lasocietadellozolfo.com/occult-convention-2024/
ORIETUR IN TENEBRIS LUX TUA
"I Mondi dello Sciamano" è un testo sull'autentica tradizione dello sciamanesimo peruviano. L'autore rivela il suo percorso per diventare un curandero esperto sotto la guida delle piante sacre. Attraverso straordinari resoconti di esperienze personali con i suoi maestri, Hachumak descrive cosa aspettarsi sia fisicamente che psicologicamente dalle cerimonie sacre e soprattutto dall'uso dell'ayahuasca, la pianta medicinale misteriosa e potente dagli straordinari poteri curativi che viene bevuta durante le cerimonie sacre e che è nota per cambiare radicalmente la vita delle persone. Hachumak si addentra nelle pratiche dei curanderi amazzonici, spiegando a noi occidentali come distinguere tra quelli autentici e i personaggi di dubbia reputazione che hanno iniziato a popolare il mondo delle piante sacre negli ultimi cinquant'anni. "I Mondi dello Sciamano" condivide il potere di guarigione delle piante sacre e descrive i protocolli correnti per l'utilizzo delle piante medicina, in particolare: come funzionano gli effetti delle piante sacre; come vivere al meglio l'esperienza; i codici del linguaggio invisibile; la specificità di quest'arte della cura.
Per l’occasione avremo il piacere di riavere ospite Michele Maino, esperto di sciamanesimo sudamericano e di piante sacre, nonché autore de “La foresta interiore”, precedentemente presentato sul nostro canale.
DOMANI SERA alle 21:30 sui nostri canali: PIANTE SACRE e SPIRITI nel CURANDERISMO PERUVIANO, con MICHELE MAINO
"I Mondi dello Sciamano" (Venexia Editrice 2023) è un testo sull'autentica tradizione dello sciamanesimo peruviano. L'autore rivela il suo percorso per diventare un curandero esperto sotto la guida delle piante sacre. Attraverso straordinari resoconti di esperienze personali con i suoi maestri, Hachumak descrive cosa aspettarsi sia fisicamente che psicologicamente dalle cerimonie sacre e soprattutto dall'uso dell'ayahuasca, la pianta medicinale misteriosa e potente dagli straordinari poteri curativi che viene bevuta durante le cerimonie sacre e che è nota per cambiare radicalmente la vita delle persone. Hachumak si addentra nelle pratiche dei curanderi amazzonici, spiegando a noi occidentali come distinguere tra quelli autentici e i personaggi di dubbia reputazione che hanno iniziato a popolare il mondo delle piante sacre negli ultimi cinquant'anni. "I Mondi dello Sciamano" condivide il potere di guarigione delle piante sacre e descrive i protocolli correnti per l'utilizzo delle piante medicina, in particolare: come funzionano gli effetti delle piante sacre; come vivere al meglio l'esperienza; i codici del linguaggio invisibile; la specificità di quest'arte della cura.
Per l’occasione avremo il piacere di riavere ospite Michele Maino, esperto di sciamanesimo sudamericano e di piante sacre, nonché autore de “La foresta interiore”, precedentemente presentato sul nostro canale.
🎥 Il sogno, o l’incubo, dei fratelli Latilla è un viaggio nella folta notte che brama l’aurora. Recensione di Tommaso de Brabant.
⏩ https://axismundi.blog/2024/05/24/il-crepuscolo-degli-dei-un-fantasma-a-fondi/
« Questo nuovo arcano incantatore si aggira con passi che non fanno rumore, un’ombra fra luci che non paiono nemmeno elettriche: allora non siamo in un film girato nel Duemila, ma siamo davvero in una notte di secoli fa, e questo non è un cortometraggio ma un sogno. O un incubo. Il tempo è sfasato, gli orologi si sono fermati come alle pendici di Hanging Rock, non sappiamo più se il gentiluomo in cappa e candelabro sia piombato nel nostro secolo o se noi siamo stati trascinati nel suo. »
Il sogno, o l’incubo, dei fratelli Latilla è un viaggio nella folta notte che brama l’aurora.
🖥️ È stato pubblicato oggi su Limina, in via eccezionale, l'editoriale del nuovo albo annuale di AXIS MUNDI ( #3 - "ONIRICON: il Sogno, l'Incubo, l'Altrove") in cui vengono brevemente presentati gli articoli che compongono la pubblicazione e, in aggiunta, alcuni estratti supplementari tratti dagli stessi.
⏩ Lo potete leggere a questo link: https://www.liminarivista.it/comma-22/oniricon-il-sogno-lincubo-laltrove/
⏩ LINK PER ORDINI: https://axismundi.blog/prodotto/am003-axis-mundi-n-3-anno-iii-yule-inverno-2023-oniricon-il-sogno-lincubo-laltrove/
Pubblichiamo in questa sede, con il consenso di Axis Mundi Edizioni, una versione estesa dell’editoriale
🐕 Si sa che il demonio può assumere le fattezze del cane così come quelle del serpente. Gabriele D’Annunzio aveva riconosciuto nel cane ritratto nell’incisione düreriana “Melencolia I” un cane-serpente: un cane demoniaco all’ennesima potenza, insomma. Non avrebbe potuto essere diversamente dal momento che oggetto dell’incisione è la prima fase dell’Opus alchemicum, la tenebrosa nigredo che si svolge sotto il segno di Saturno, il Malefico.
✒️ Articolo di Eva Colombo, a cui diamo un caloroso bentornato sulle nostre pagine.
⏩ https://axismundi.blog/2024/05/15/bestiario-dannunziano-il-fantasma-del-cane/
« Molti anni dopo, in Francia, al tempo dei levrieri di Dama Rosa, il poeta avrebbe rivisto questo levriere-serpente saturnino reincarnato in Ilah, la maga di Saturno che compare nel Martyre de Saint Sébastien: "Io sono Ilah. Foggio la lamina di piombo. Custode son io di Saturno, del sanguinario pianeta. I misfatti arrossano i piedi vani del tempo che passa senza rumore su grossi grumi di sangue" [...] »
Si sa che il demonio può assumere le fattezze del cane così come quelle del serpente. Gabriele D’Annunzio aveva riconosciuto nel cane ritratto nell’incisione düreriana “Melencolia I& #82…
Da sempre il patrimonio delle memorie collettive si ripropone inconsciamente per orientare l’umanità, soprattutto nelle crisi epocali. In una fase liminale, in cui la dimensione virtuale sta prendendo progressivamente il posto della realtà e la corsa al futuro implica, per la “legge degli opposti”, l’attrazione verso un passato ancestrale, come confermano le mode “primitivistiche” dei piercing e dei tatuaggi, l’irruzione del Drago – quell’ambiguo, atavico emblema delle forze inconsce, l’Uroboro ben noto alla psicoanalisi – può risultare incontrollabile se non se ne comprendono le originarie motivazioni e le ambivalenze simboliche, se, soprattutto, non si interviene concretamente per evitare che la violenza e il senso di morte prevalgano sulla vita, unico, autentico “valore” antropologico.
Un’educazione priva di modelli coerenti favorisce inevitabilmente il caos emotivo. La crisi epocale che stiamo attraversando dopo il transito del III Millennio, per le situazioni paradossali dovute alla coesistenza di riferimenti conflittuali e addirittura opposti, che favoriscono un apprendimento “a doppio vincolo”, sembra riproporre il dramma delle origini, allorché, nel Giardino dell’Eden, il drago guardiano che avrebbe dovuto tutelare i pomi del Melo Cosmico, contrappose al divino divieto – “se ne mangerete morrete” – l’esortazione a trasgredire l’ordine per “diventare come dèi”.
Ma l’avvenuta caduta che attiverà il divenire insieme al dualismo tipico della logica e delle Origini della Coscienza, si rivelerà altrettanto drammatica per l’Umanità. Divenuto consapevole della propria egoicità, l’individuo recepirà come unica certezza l’inevitabilità della morte. Sarà questo terrore incombente – definito “terrificante interno” dagli psicoanalisti – ad attivare, nell’instabilità della crisi odierna, la violenza verso quei “capri espiatori” su cui, nel gioco mistificatorio delle dinamiche inconsce, viene proiettata la colpa del proprio disagio insieme allo stesso senso di morte invece che rintracciarne le motivazioni nella propria interiorità.
L’irrompere inconsapevole dei riferimenti arcaici si palesa in certi comportamenti giovanili apparentemente inspiegabili. I gesti di violenza immotivata, le aggressioni di gruppo verso i più deboli ricordano, ad esempio, i “riti di inversione” e le trasgressioni rituali celebrate nelle fasi critiche come sortilegi magico-analogici finalizzati a riportare l’ordine tramite il “rovesciamento” delle norme consuete. Ma gli atti di violenza riferiti alla sacralità che caratterizzava le fasi di crescita sotto il controllo socio-religioso non possono che risultare, oggi, drammaticamente insulsi ed effimeri perché, smarritasene la sacralità e il senso profondamente significativo, finiscono per ripetersi in un f***e crescendo tragicamente distruttivo.
EMANUELA CHIAVARELLI
Studiosa del sacro, Emanuela Chiavareli ricerca nelle attestazioni dei riti, dei miti, delle fiabe, delle tradizioni popolari il retaggio di eventi realmente accaduti che ispirarono i cerimoniali, i Misteri e la religiosità dei diversi popoli.
Autrice di saggi antropologici, come "Sulle tracce della scarpina perduta" (Roma, Il Calamaio 2005-6), o "Il dio Asino: il mistero di un’antica divinità" (Roma, Tiellemedia 2006), ha pubblicato per Bulzoni "Diana, Arlecchino e gli spiriti volanti. Dallo sciamanismo alla “caccia selvaggia” (2007); "Intarsi: momenti di Antropologia" (2009); "La maschera e il Graal. Indagine sull’archetipo della «coppa»" (2012) e "Il mistero del labirinto: alla ricerca della «parola perduta»" (2016). Ha scritto tre saggi insieme a Luigi Pellini, due pubblicati per ASEQ - "Arlecchino: dio, demone e re. Origini sciamaniche di un culto arcaico" (2016), "L'albero, la grotta, i santuari. Sulle tracce della religione delle stelle" (2022) - e uno, "Dee e cavalli nei riti misterici del calendario" (2019), per Edizioni della Vita Nova.
Scrive e ha scritto per le riviste “Tema”, “Psicoanalisi Forense”, “Psicoanalisi corporea”, “Studi sull’Oriente Cristiano” e “Arthos”.
Ha collaborato con la Cattedra di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma, La Sapienza.
🐲 STASERA ALLE 19:00 avremo finalmente il piacere di ospitare sui nostri canali la prof.essa Emanuela Chiavarelli per un dialogo preliminare sul suo nuovo saggio di prossima uscita per Effigi: LA PRINCIPESSA E IL DRAGO: dinamiche dell'immaginario e violenza moderna, con EMANUELA CHIAVARELLI
📺 DIRETTA YOUTUBE: https://youtu.be/f-z-18FRbMI
(Un ringraziamento doveroso a Flavio Ferraro per l'aiuto tecnico che renderà possibile questa diretta)
🌿 Per tutta la sua lunga vita, Ernst Junger intrattenne un dialogo silenzioso con il mondo vegetale, intravedendo nella forma e nell’evoluzione delle piante il vertice del sacro mistero dell’esistenza. "Sulle scogliere di marmo", noto per essere il romanzo visionario che intravide ascesa e caduta del nazismo, è prima di tutto un profondo trattato di botanica simbolica, in cui le piante assistono silenti all’avvicendarsi delle vicende umane.
✒️ Articolo di Daniele Palmieri, a cui diamo un caloroso bentornato sulle nostre pagine!
⏩ https://axismundi.blog/2024/05/01/teofanie-vegetali-il-simbolismo-delle-piante-nellopera-di-ernst-junger/
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Per tutta la sua lunga vita, Ernst Jünger intrattenne un dialogo silenzioso con il mondo vegetale, intravedendo nella forma e nell’evoluzione delle piante il vertice del sacro mistero dell& #8…
Il neuroscienziato John C. Lilly ha dedicato tutta la sua vita allo studio della natura della coscienza, passando dagli esperimenti con gli psichedelici ai tentativi di comunicazione con i delfini. Personaggio poliedrico, mosso da un’inestinguibile sete di conoscenza, in lui trovavano una sintesi il rigore dell’uomo di scienza e l’entusiasmo estatico del mistico. Negli anni Sessanta, sull’onda della rivoluzione psichedelica, i suoi scritti divennero oggetto di culto e la gioventù più anticonformista lo elesse a uno dei guru della controcultura. Un ruolo che gli starà sempre stretto: “Alla devozione preferisco la conoscenza, i compagni di ricerca ai discepoli carismatici”, scriveva nel 1971. Seppur gli studi di Lilly si siano sempre mossi sul confine scivoloso tra scienza e pseudoscienza, essi hanno avuto una duratura influenza sulla cultura psichedelica, nel cinema e nella letteratura fantascientifica. Ma oggi, nel bel mezzo di una crisi ecologica epocale e di fronte all’emergere delle intelligenze artificiali, molte sue visioni appaiono profetiche. Un’avventura intellettuale ed esistenziale volta a tentare di rispondere alle domande ultime sul destino dell’uomo.
Milan
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📕 AXS004 - Arturo Graf, "Demonologia di Dante" - con l'Appendice di Marco Maculotti, "Gli Oltremondi danteschi e la tradizione orientale" [9788894648652] 🎴Appendice iconografico (copia-campione) 🔥 PREVENDITA: https://axismundi.blog/prodotto/axs004-arturo-graf-demonologia-di-dante/
Per tutta la sua lunga vita, Ernst Jünger intrattenne un dialogo silenzioso con il mondo vegetale, intravedendo nella forma e nell’evoluzione delle piante il vertice del sacro mistero dell’esistenza. “Sulle scogliere di marmo”, noto per essere il romanzo visionario che intravide ascesa e caduta del nazismo, è prima di tutto un profondo trattato di botanica simbolica, in cui le piante assistono silenti all’avvicendarsi delle vicende umane. In questa diretta con il nostro ospite Daniele Palmieri parleremo del legame tra Jünger e le scienze naturali, con particolare riferimento alla tradizione naturalistica tedesca (Fechner, Goethe, ecc.) e al ruolo spirituale dello studio della natura. Ci concentreremo soprattutto sul rapporto tra Jünger e il mondo vegetale, sul suo approccio sperimentale in “Avvicinamenti” che anticipa la psiconautica e sulla questione della comunicazione chimica tra uomo e pianta.
"I Mondi dello Sciamano" è un testo sull'autentica tradizione dello sciamanesimo peruviano. L'autore rivela il suo percorso per diventare un curandero esperto sotto la guida delle piante sacre. Attraverso straordinari resoconti di esperienze personali con i suoi maestri, Hachumak descrive cosa aspettarsi sia fisicamente che psicologicamente dalle cerimonie sacre e soprattutto dall'uso dell'ayahuasca, la pianta medicinale misteriosa e potente dagli straordinari poteri curativi che viene bevuta durante le cerimonie sacre e che è nota per cambiare radicalmente la vita delle persone. Hachumak si addentra nelle pratiche dei curanderi amazzonici, spiegando a noi occidentali come distinguere tra quelli autentici e i personaggi di dubbia reputazione che hanno iniziato a popolare il mondo delle piante sacre negli ultimi cinquant'anni. "I Mondi dello Sciamano" condivide il potere di guarigione delle piante sacre e descrive i protocolli correnti per l'utilizzo delle piante medicina, in particolare: come funzionano gli effetti delle piante sacre; come vivere al meglio l'esperienza; i codici del linguaggio invisibile; la specificità di quest'arte della cura. Per l’occasione avremo il piacere di riavere ospite Michele Maino, esperto di sciamanesimo sudamericano e di piante sacre, nonché autore de “La foresta interiore”, precedentemente presentato sul nostro canale.
Da sempre il patrimonio delle memorie collettive si ripropone inconsciamente per orientare l’umanità, soprattutto nelle crisi epocali. In una fase liminale, in cui la dimensione virtuale sta prendendo progressivamente il posto della realtà e la corsa al futuro implica, per la “legge degli opposti”, l’attrazione verso un passato ancestrale, come confermano le mode “primitivistiche” dei piercing e dei tatuaggi, l’irruzione del Drago – quell’ambiguo, atavico emblema delle forze inconsce, l’Uroboro ben noto alla psicoanalisi – può risultare incontrollabile se non se ne comprendono le originarie motivazioni e le ambivalenze simboliche, se, soprattutto, non si interviene concretamente per evitare che la violenza e il senso di morte prevalgano sulla vita, unico, autentico “valore” antropologico. Un’educazione priva di modelli coerenti favorisce inevitabilmente il caos emotivo. La crisi epocale che stiamo attraversando dopo il transito del III Millennio, per le situazioni paradossali dovute alla coesistenza di riferimenti conflittuali e addirittura opposti, che favoriscono un apprendimento “a doppio vincolo”, sembra riproporre il dramma delle origini, allorché, nel Giardino dell’Eden, il drago guardiano che avrebbe dovuto tutelare i pomi del Melo Cosmico, contrappose al divino divieto – “se ne mangerete morrete” – l’esortazione a trasgredire l’ordine per “diventare come dèi”. Ma l’avvenuta caduta che attiverà il divenire insieme al dualismo tipico della logica e delle Origini della Coscienza, si rivelerà altrettanto drammatica per l’Umanità. Divenuto consapevole della propria egoicità, l’individuo recepirà come unica certezza l’inevitabilità della morte. Sarà questo terrore incombente – definito “terrificante interno” dagli psicoanalisti – ad attivare, nell’instabilità della crisi odierna, la violenza verso quei “capri espiatori” su cui, nel gioco mistificatorio delle dinamiche inconsce, vi
Il neuroscienziato John C. Lilly ha dedicato tutta la sua vita allo studio della natura della coscienza, passando dagli esperimenti con gli psichedelici ai tentativi di comunicazione con i delfini. Personaggio poliedrico, mosso da un’inestinguibile sete di conoscenza, in lui trovavano una sintesi il rigore dell’uomo di scienza e l’entusiasmo estatico del mistico. Negli anni Sessanta, sull’onda della rivoluzione psichedelica, i suoi scritti divennero oggetto di culto e la gioventù più anticonformista lo elesse a uno dei guru della controcultura. Un ruolo che gli starà sempre stretto: “Alla devozione preferisco la conoscenza, i compagni di ricerca ai discepoli carismatici”, scriveva nel 1971. Seppur gli studi di Lilly si siano sempre mossi sul confine scivoloso tra scienza e pseudoscienza, essi hanno avuto una duratura influenza sulla cultura psichedelica, nel cinema e nella letteratura fantascientifica. Ma oggi, nel bel mezzo di una crisi ecologica epocale e di fronte all’emergere delle intelligenze artificiali, molte sue visioni appaiono profetiche. Un’avventura intellettuale ed esistenziale volta a tentare di rispondere alle domande ultime sul destino dell’uomo.
Se per noi contemporanei il mito rimanda alla Grecia antica, per la “culla della civiltà europea” questo era – in primo luogo – il canto del nobile e antichissimo popolo degli Iperborei, sacro ad Apollo ed Artemide. I guerrieri greci, per entrare nell’immortalità, dovevano compiere il viaggio più pericoloso: quello verso un estremo nord visto come un Eden senza tempo, nel solco di quelle terre eroiche vicine al cielo e agli Dei. Giacomo Maria Prati rilegge tutto il mito greco alla luce degli Iperborei, ai quali si deve la fondazione del santuario di Delfi e l’istituzione dei Giochi d’Olimpia. Per la prima volta, tutte le fonti greche e latine sono indagate e riassunte in un saggio ampio e approfondito, che sa anche assumere i toni dell’inno, del canto e della celebrazione epica. L’autore – il cui lavoro è arricchito da un saggio di Alessandro Coscia sullo sciamanesimo iperboreo e da un dialogo platonico con il figlio Raimondo – ci restituisce una spiritualità ancestrale vivissima, con al centro un Apollo totale e sciamanico. Prefazione di Gabriella Cinti. Introduzione di Beatrice Harrach. (Passaggio al Bosco, 2024)
Per millenni, l'immaginazione umana ha creato e venerato una dea creatrice, di cui icone soprannaturali come le "Sheela na gig" sono una delle più antiche e durature rappresentazioni. Queste potenti immagini di donna anziana che mostra senza paura la sua vulva sono presenti in Irlanda, Inghilterra, Galles e Scozia su chiese, castelli, ponti, pozzi sacri, tombe e pietre erette. Incarnano il potere della Dea Oscura, soglia della vita, della morte e della rinascita. Attraverso 140 fotografie, l'autrice racconta come siano sopravvissute allo sradicamento durante l'ascesa del cristianesimo, che ha cercato di trasformarle in terrorizzanti immagini del peccato di lussuria e abbiano mantenuto le loro posizioni preminenti sorvegliando l'entrata dei luoghi sacri o di presidio del territorio. Oggi la Sheela ritorna nell'immaginario artistico come un necessario antidoto a secoli di soppressione del potere primordiale delle donne, della natura e dell'immaginazione. (Venexia editrice, 2023)
La tradizione induista suddivide ogni ciclo temporale dell’umanità in quattro parti. Nell’ultima, il Kali-Yuga, tutto diviene pesante e volgare, lontano dallo spirito; la Menzogna prevale sulla Verità, l’Ombra sulla Luce, la Materia sullo Spirito, il Caos sull’Ordine, la Prevaricazione e l’Arbitrio sulla Giustizia, gli Interessi Particolari di ognuno sull’idea di Servizio, la Disarmonia sulla Bellezza. Anche la civiltà greca ha creduto in una simile suddivisione dei cicli del tempo e l’era finale, l’Età del Ferro, ha le stesse caratteristiche del Kali-Yuga dell’induismo. Questo libro si propone di dare brevi e sintetiche visioni delle manifestazioni del Kali-Yuga nella nostra epoca. Accecati dal materialismo, abbiamo abbandonato l’idea che esistano dimensioni sottili della realtà, il che ci lascia indifesi di fronte alle forze invisibili al servizio della disgregazione e della dispersione delle coscienze, che nessuno più contrasta.
Dal classico della fantascienza di Frank Herbert del 1965 ai recenti adattamenti cinematografici di Denis Villeneuve, passando per il film mai realizzato di Alejandro Jodorowsky, la trasposizione del 1984 di David Lynch e i molti volumi che hanno arricchito la saga, Dune è un autentico mito contemporaneo che ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo. Ma qual è il vero segreto del suo successo? In questo saggio, gli autori provano a rispondere facendo luce sui tanti temi che si celano dietro la saga: i culti messianici mediorientali, l’intelligenza artificiale, l’esplorazione dello spazio, le dinamiche della società feudale, la mistica medievale sufi dei Fremen, la droga sacra e le suggestive ipotesi tecnologiche dell’autore, tra plausibilità e fantasia. "I segreti di Dune. Storia, mistica e tecnologia nelle avventure di Paul Atreides", di Paolo Riberi e Giancarlo Genta (Mimesis, 2024) Ospiti: Paolo Riberi (autore) e Daniele Palmieri
Anni di studi di filologi, di storici della letteratura e della religione hanno dimostrato che la fiaba è un universo complesso, un laboratorio antropologico e psicoanalitico di straordinario interesse nel quale si mescolano questioni legate alla linguistica, all’origine e alla diffusione dei miti, ai processi narrativi sviluppatisi nel passaggio tra l’oralità e la scrittura. Ma una peculiarità delle fiabe riguarda la presenza nelle loro trame di tematiche paradossalmente poco adatte ai bambini e con sfaccettature anche violentissime: omicidi, stupri, pedofilia, smembramenti, morti violente, antropofagia ecc. Ed è tale l’ambito affrontato in questo libro: il lettore vi scoprirà aspetti nascosti, ma che abbondano in una letteratura ancora definita “per l’infanzia”. Prefazione di Fabrizio Russo. [Edizioni Studio Tesi, 2023]
L'autrice propone un'analisi della dea Inanna, in cui i miti che la riguardano vengono indagati sotto la luce del simbolismo esoterico e, in particolare, del processo alchemico. Il libro è scandito in quattro parti, in cui i miti sumerici vengono allineati seguendo un iter iniziatico che attraversa diversi momenti cosmici e altrettanti stadi di trasmutazione della Materia. [Psiche 2, 2023]
Tramandati a lungo per via orale dai bardi, prima di essere messi su carta, i "Mabinogion" sono una scrittura ispirata, in cui si fondono incredibili storie di dèi e di uomini, gesta eroiche e viaggi in terre lontane e misteriose. Tutti i racconti hanno un grande valore storico-letterario, e permettono, al di là dei miti narrati, di scoprire simboli e insegnamenti utili anche al Cercatore spirituale odierno. Derivati da testi ritrovati in manoscritti di epoca medievale, il White Book of Rhyderch e il Red Book of Hergest, furono curati e tradotti tra il XVIII e il XIX secolo da William Pughe e Lady Charlotte Guest. Ne parleremo con la curatrice dell'edizione Venexia, Isabella Abbiati. https://www.ibs.it/mabinogion-libro-isabella-abbiati-grazia-soldati/e/9788887944952
Fin dalle origini, i miti hanno narrato di una razza umana immortale, distrutta dal Diluvio, e di una scienza segreta - prerogativa di re e sacerdoti - in grado di restituire l'immortalità dell'anima, in luogo della perduta eterna giovinezza. In quest'opera, il simbolismo racchiuso dai miti sumerici viene rivelato nel suo significato esoterico, dimostrando come l'Elisir di Lunga Vita venga ricercato fin dagli albori della civiltà e come il procedimento per distillarlo sia stato tramandato secondo canoni immutati, tra cui le prescrizioni di segretezza e l'allegoria delle nozze sacre. https://www.amazon.it/sangue-degli-Nozze-sacre-Sumeri/dp/8899864284
La Via Antica raccoglie l’eredità dell’Animismo in Europa, battendo sentieri inediti e strade dimenticate dagli studi accademici dell’ultimo secolo. Partendo dalle numerose fonti storiche a disposizione, questo saggio traccia una rete di comparazioni e collegamenti che uniscono idealmente i gelidi fiordi alle pianure sconfinate dell’Asia Minore per giungere alle vette delle montagne sacre, dimora degli antichi dèi. Lo stile utilizzato dell’autore permetterà fin dalle prime pagine di viaggiare in luoghi della mente e non solo, alla scoperta di un passato lontano ma ancora vivo e vibrante, dell’Anima del Mondo e dei suoi intermediari. La trattazione non mancherà di suscitare stimoli filosofici ma anche pratici, utili a vivere l’Animismo oggi. Il tema di fondo è quello della tradizione europea arcaica, in particolare quella nordico-scandinava, popolata di eroi e divinità che sono un tutt’uno con le forze della natura di cui l’uomo è figlio e custode. https://axismundi.blog/prodotto/axs003-alex-lo-vetro-la-via-antica-lanimismo-e-gli-dei-del-grande-nord/ ALEX LO VETR0 Nato a Torino nel 1981. A lungo ha praticato le scienze esoteriche considerate “tradizionali” come esponente di importanti circuiti iniziatici italiani ed esteri; esperienza che ha chiuso definitivamente distaccandosi in toto da tali consessi. Attualmente, oltre a essere membro di ACAV (Associazione Culturale Archeologica Valsusina), continua ad approfondire i temi legati alla tradizione europea, richiamato alle radici ancestrali dei suoi antenati. Questa Via gli ha permesso di abbandonare le credenze imposte dalla cultura di massa e dalle filosofie “spiritualistiche” moderne che considera coercitive ed estranee alle origini dei popoli d’Europa e l’ha portato a pubblicare La stirpe di Wotan (Psiche 2, 2021). La sua ricerca prende oggi anche forma tangibile nella scultura lignea arcaica con il progetto Woodland Traditional Craft, per mezzo del quale rende onore e volto
Alexandra David-Néel (1868-1969) è stata vera “viaggiatrice dello Spirito” e una dei primi occidentali a raggiungere centri spirituali e maestri riconosciuti della Tradizione orientale, e ad aver meritato il riconoscimento necessario per essere ammessa a ricevere insegnamenti, malgrado il duplice pregiudizio di essere donna ed europea. A lei va il merito di aver fatto conoscere il mondo delle dottrine sapienziali orientali al di fuori dei limiti della ricerca accademica profana – pur necessaria per certi riguardi – ma dall’interno di un contesto iniziatico: un approccio non lontano da quello del grande storico delle religioni Mircea Eliade. Il presente volume, meno noto del famoso Mistici e maghi del Tibet, è un piccolo trattato di esoterismo comparato, affrontando il tema del post-mortem secondo tre sistemi tradizionali: il Taoismo, il Buddhismo vajrayana e l’Induismo upanishadico. Il fondamentale saggio introduttivo del curatore Matteo Martini aiuta a contestualizzare le differenze formali fra questi tre filoni, a comprenderne la sostanziale unità al di là della forma, e ne analizza gli aspetti tecnici anche in relazione con la Tradizione occidentale, l’Ermetismo e la dottrina esoterica dell’“immortalità condizionata”. MATTEO MARTINI Dottore in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha studiato Storia della Scienza e Filosofia della Scienza all'Università La Sapienza di Roma ed è stato docente di medicina ortomolecolare e funzionale; ma soprattutto pratica e studia da anni le arti marziali orientali, la medicina tradizionale cinese e tibetana e ha avuto trasmissioni nell'ambito del buddhismo Vajrayana. Si occupa anche di questioni attinenti alle nuove tecnologie confrontate con i cosiddetti Studi Tradizionali, l'esoterismo e le dottrine religiose orientali. È inoltre coautore e curatore di diversi testi e ha collaborato con la rivista Nexus.
🔥𝕴𝖓 𝖌𝖎𝖗𝖚𝖒 𝖎𝖒𝖚𝖘 𝖓𝖔𝖈𝖙𝖊 𝖊𝖙 𝖈𝖔𝖓𝖘𝖚𝖒𝖎𝖒𝖚𝖗 𝖎𝖌𝖓𝖎🔥 « Il primo paperback delle edizioni Axis Mundi scritto e curato dall'iperboreo Marco Maculotti riprende il cuore delle ricerche di Maculotti. Il dio Apollo e la stirpe degli Iperborei, il Kali Yuga e l'Età dell'Oro, l'esilio e il ritorno di Crono-Saturno e del Re del Mondo, i cicli cosmici e le Terre Celesti, le vie iniziatiche e sciamaniche greche, romane, norrene, celtiche, per citarne solo alcune. Libro imprescindibile forgiato da anni di esperienze e studi! » 𝑨𝒍𝒆𝒔𝒔𝒂𝒏𝒅𝒓𝒐 𝑴𝒂𝒛𝒛𝒊 🌐 https://www.instagram.com/alessandro.mazzi0/
Fin dalla preistoria l’uomo si è incaricato di leggere il tempo, anima del mondo. Ma non esiste cognizione del tempo senza visione del cielo. La visione del cielo, e in particolare del cielo notturno, l’Urano stellato dell’orfismo, pose dinnanzi all’uomo il limitato orizzonte della propria caducità. Eppure, la vita umana veniva come ad essere iscritta in un coerente disegno di ordine superiore, pur restando null’altro che un frammento dell’apparente “sofferenza” dell’essere. Quelle immagini terrestri che i miti ci hanno tramandato hanno avuto la loro origine nel cielo. C’è un filo rosso che unisce la sommersione di Atlantide, la caduta di Fetonte, la descrizione del Tartaro e le ripartizioni territoriali della pòlis raccomandate da Platone. Luoghi di riposo paradisiaco, voli di colombe, vagabondaggi in labirinti sono per noi immagini mute, o al più degne di essere relegate nel mondo del fantastico, ma il fatto è che esse costituiscono la traduzione sul piano figurativo del ritmo, della grande musiké dell’universo, che in quanto tale solo l’anima disincarnata può ricevere. Ma non c’è metafisica, non ancora. Prima della frattura drammatica tra cosmo e mondo extracosmico, prima che il pianeta Saturno si trasformasse nel Dio trascendente, anche l’anima dell’uomo dovette comportarsi secondo la grande anima del mondo. Il fato inesorabile dell’anima era quello di ritornare, per ordine di Ananke, sulle note dei giri celesti. Perché, dice Platone, le anime che si reincarnano ricadono sulla terra sotto forma di stelle. PREVENDITE APERTE: https://axismundi.blog/prodotto/axs002-andrea-casella-la-macchina-del-tempo-saggio-sulla-cosmoteologia-arcaica/ SPEDIZIONI DA FEBBRAIO ANDREA CASELLA Nato a Vallo della Lucania (SA) il 2 settembre 1986. Inizia come studioso di esoterismo, con una particolare predilezione per lo gnosticismo. In questo periodo scrive articoli per ABRAXAS, rivista online dedicata all’analisi e alla divulgazione del p
Attraverso le molte anime del libro, un po' diario di una profonda iniziazione allo sciamanesimo dell'Amazzonia, un po' reportage naturalistico, un po' manuale di botanica e un po' saggio, l'autore porta il lettore per mano in un viaggio alla scoperta della cultura ancestrale della foresta, della medicina tradizionale, della mitologia, della magia e della natura incontaminata non senza un ricco corredo di aneddoti divertenti, curiosità e note di costume. Un itinerario dell'anima verso una dimensione più ampia dell'essere, dove i confini tra salute e malattia, bene e male, realtà e illusione si ridisegnano grazie anche a un sapiente contrappunto di temi spirituali e filosofici, citazioni e approfondimenti attraverso un puntuale e articolato apparato di note. https://www.ibs.it/foresta-interiore-viaggio-iniziatico-tra-libro-michele-maino/e/9788863656435 MICHELE MAINO Nato a Milano, laureato in Lingue orientali, è giornalista professionista, traduttore, viaggiatore indefesso e appassionato di lingue, culture e religioni. Ha vissuto a lungo nei Paesi arabi, svolto molte professioni – dall’insegnante allo speaker radiofonico, dal redattore al mediatore culturale, dal calligrafo allo chef, al fotografo – e, nel 2012, ha aperto a Milano uno dei primi e più interessanti ristoranti plant-based in Italia. Insegna tecniche di meditazione e alimentazione consapevole, pratica e divulga lo sciamanesimo vegetalista dell'Amazzonia indagando, in particolare, il rapporto tra spiritualità e botanica.
Medicina e magia popolare sono spesso vicine: sono in simbiosi e danno vita a una serie di pratiche che oggi in gran parte fanno parte dell’archeologia culturale: le sue pratiche non sono però ascrivibile solo alla superstizione. Infatti alla sua complessa struttura si sono coagulati millenni di esperienze, tradizioni e credenze nate quando la magia, la religione e la scienza erano così vicine da sembrare un’unica realtà. Quanto noi oggi definiamo medicina popolare è soprattutto uno strumento capace di ricomporre simbolicamente, prima di tutto, l’equilibrio uomo-natura nel rispetto delle regole di una sorta di “biologia-mitica”. In questo libro il lettore troverà una serie di esperienze della medicina popolare italiana, con commenti e riflessioni che ci auguriamo possano essere un’utile occasione per una visione razionale dei sistemi terapeutici e protettivi del popolo. Quindi non si tratta di un elenco di “ricette”, ma di una modesta valutazione antropologica che può aiutarci a osservare tutta una serie di fenomeni con razionalità e magari suggerire angoli di lettura non ancora considerati. Massimo Centini (1955), laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha lavorato con Università e Musei italiani e stranieri. Tra le attività più recenti: a contratto nella sezione “Arte etnografica” del Museo di Scienze Naturali di Bergamo; ha insegnato Antropologia Culturale all’Istituto di Design di Bolzano. Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino, insegna “Storia della criminologia” ai corsi organizzati da MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano. Scrive su “Avvenire”, “TuttoScienze” de “La Stampa” e collabora con Radio Rai.
ANDREA VERDECCHIA "MITOLOGIA ETRUSCA" (Edizioni Effigi, 2022) ABSTRACT Gli Etruschi accolsero passivamente il mito greco o ebbero una loro mitologia? Ad uno sguardo superficiale sembra che l'immaginario mitologico etrusco sia in tutto dipendente dalla cultura greca. Ma se andiamo ad osservare alcuni manufatti artistici in cui compaiono personaggi del tutto sconosciuti alla tradizione greca, come Vanth, Pava Tarchies e Lasa Vecu, e se ci addentriamo nei più profondi meandri della letteratura classica, in cui troviamo le storie di Tages e della Ninfa Vegoia, di Porsenna e del mostro Volta, ci accorgiamo che una mitologia etrusca vera e propria è esistita. ANDREA VERDECCHIA Nato a Senigallia nel 1982. Dopo essersi laureato in farmacia a Urbino nel 2011, ha intrapreso un percorso autonomo di studi in storia delle religioni. Successivamente, nel 2019, ha iniziato un percorso di studi in storia antica presso l’Università di Macerata. Prima della pubblicazione di “Mitologia etrusca” per le edizioni Effigi (agosto 2022) la sua fama in ambito mitico-tradizionale si doveva alla stesura del corposo volume “I Miti Italici”, edito per il Cerchio nel 2016.
Rivista di Cultura, Studi tradizionali, Antropologia del Sacro, Storia delle Religioni, Esoterismo, Folklore, Letteratura del Fantastico. A cura di Marco Maculotti.
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