La casa editrice EDAS, sin dalla sua fondazione, si propone una filosofia operativa inspirata principalmente alla diffusione della storia messinese e siciliana ed estesa all’area calabra dello Stretto, alla ricerca e al recupero delle antiche tradizioni locali, molte delle quali scomparse da decenni, travolte da quel malinteso senso di modernismo connesso con l’imperante civiltà dei consumi! Anche
l’attuale contesto urbanistico dei nostri centri urbani (grossi centri cittadini e piccoli Comuni d’interesse storico), con quel che resta delle vestigia del passato, rientra nei programmi di valorizzazione della EDAS. Naturalmente, in tale contesto, viene dato il maggior rilievo possibile agli studi concernenti la città di Messina, per la quale è stata istituita, da alcuni decenni, una specifica collana denominata, per l’appunto «Messina e la sua storia», diretta dallo studioso dott. Nonostante tali centri d’interesse, non viene per nulla trascurato ogni altro aspetto della cultura nazionale e locale (storia, economia, medicina, narrativa, poesia e altro). Altro ramo molto curato è quello delle pubblicazioni di livello universitario e scientifico con adozioni e diffusione a livello nazionale ed internazionale. Tuttavia la politica aziendale si completa con la piena disponibilità di valutare e dare alla stampa lavori di interesse vario, sia pure scarsamente remunerativi, risultato dall’opera di studiosi e di autori meno noti ma non per questo meno attivi; tutto ciò per valorizzare aspetti particolarmente interessanti della nostra cultura e del nostro patrimonio culturale. Altro punto fermo della EDAS, per la massima diffusione dei nostri prodotti culturali, è sempre stato quello di offrire in vendita le proprie edizioni ad un prezzo accessibile, mai speculativo; ciò anche a costo di correre il rischio di non ottenere lo sperato ritorno economico da alcune pubblicazioni eccessivamente specialistiche. La EDAS ritiene pertanto, nell’ambito di una rete di distribuzione ormai a carattere globale, di aver ben operato a vantaggio della Cultura, spesso anche a discapito dei propri interessi economici, augurandosi di potere operare ancora per lungo tempo secondo la propria particolare linea di condotta editoriale. In base a tale principio, più volte la casa editrice è stata indotta a stampare lavori di carattere storico-etnografico per conto degli Enti Locali (Regione, Provincia e Comuni), che gli hanno conferito i relativi incarichi dietro corresponsione di un prezzo politico, il quale, a stento riusciva a coprire la spese di stampa, senza possibilità di porre in vendita i libri realizzati con tale formula. Non sono mancate occasioni in cui la EDAS, per motivi di immagine, ha curato edizioni di grandissimo pregio (per l’originalità dell’argomento trattato, per il prestigio degli autori dei testi, per la qualità dei materiali, per la ricchezza e l’originalità dell’apparato iconografico), che hanno avuto uno straordinario successo non solo in Italia, ma anche in campo europeo.