26/08/2024
Presentazione del Volume Fotografico
“Vissi d’Arte”
Del fotografo toscano Dantès (Dante Luci)
Mercoledì 4 Settembre 2024 h.17.30
Lucca – Sala Convegni Vincenzo Da Massa Carrara
Complesso San Micheletto – Via San Micheletto 3
Interverranno:
- Dantès (Dante Luci) - Autore
- Raffaele Domenici - Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
- Paolo Bolpagni - Direttore Fondazione Ragghianti Lucca
- Enrico Stefanelli - Direttore Artistico PhotoLux
- Angelo Frati - Direttore Museo del Castagno Colognora di Pescaglia
Il Volume Fotografico “Vissi d’Arte”
prossimamente sarà disponibile nelle librerie.
216 pagine 130 fotografie ft.24,5×31 Cm – Stampa In altissima qualità in Bicromia per il B&W
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Il desiderio di scoprire, il gusto di raccontare, la voglia di emozionare, questo il percorso che viene proposto attraverso la narrazione di vita e lavori di uomini e donne della terra di Toscana.
Un lavoro che ha richiesto al fotografo Dantès, anni di ricerca e una pianificazione senza precedenti, una sorta di viaggio fotografico, alla ricerca di arti e professioni che vedono impegnate grandi persone, Maestri indiscussi della propria arte.
Sono i loro occhi e il loro sguardo, è la frenesia delle loro mani - spesso immortalate volutamente in movimento dalla macchina del fotografo - a dominare molti degli scatti, mani candide e leggere, contrapposte a quelle vissute e scolpite dal tempo, ma tutte accomunate dalla perfezione di un gesto compiuto migliaia di volte.
Ed ecco che il reportage fotografico diventa un dialogo intimo e silenzioso tra fotografo e Maestro, un racconto antropologico in bianco e nero diretto e coinvolgente, che consente all’osservatore di immergersi in ambienti reali, autentici e ricchi di dettagli, di ritrovarsi faccia a faccia con palcoscenici e piazze, laboratori e officine, botteghe e manifatture, campi e cave, darsene e cantieri.
La fotografia nuda, viva, tangibile.
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“Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco.
Omaggiare la tradizione non è chinare il capo al passato, non è lasciare alle ceneri del ricordo il compito di portare fino a noi le immagini di un tempo ormai andato.
Omaggiare la tradizione è ben altro: è mantenere vivo quel fuoco, che brucia vispo nei solchi lasciati dalle vite di chi abita questa terra, e alimentarlo con storie evocative ed emozioni travolgenti.”
- Gustav Mahler -