01/09/2023
MERAVIGLIA E STUPORE 1
Gentili lettori e sognanti scrittori, colleghi editori, amici librai... impariamo la lezione.
Vorrei sprecare una parte del nostro tempo, per parlare dei due successi letterari dell’estate, ma in particolar modo del best seller che stupisce il mondo – va be’, esageriamo – per le vendite che in una settimana hanno superato lo stesso Harry Potter, a suo modo un mago dei libri.
Se il successo del primo si deve per lo più alla prematura scomparsa dell’autrice, comunque discretamente conosciuta, il secondo ha tutt’altri presupposti: scritto da un militare d’alto grado, è forgiato su presupposti di omofobia, discriminazioni, razzismo; politicamente schierato, per taluni un manifesto di partito... Non dimenticate tutti questi aspetti, ci serviranno poi.
Ebbene, la stragrande maggioranza delle critiche è sfavorevole a questo libro. Lo accusano apertamente di essere un “brutto” libro, e non solo per i contenuti, ma pure per la sua stesura.
Ma il punto, non è questo. Non voglio parlare del contenuto. In questo contesto poco importa. Tentiamo l’analisi del successo editoriale.
Siamo colpiti della meraviglia e dello stupore che compare sulle bocche di tutti i commentatori della carta stampata, radiofonici e televisivi, e non dimentichiamo quelli del web, che non smettono di meravigliarsi e di stupirsi per la crescita esponenziale delle vendite in così poco tempo, e per un libro COSì!
E in questo modo continuano a parlarne e a ribadire la loro meraviglia e il loro stupore, da giorni e giorni.
Interessante poi l’ulteriore neo sbalorditiva considerazione economico-sociale di una schiera di osservatori che già intravedono lo stravolgimento del mondo dell’editoria: enfatizzando infatti che ‘sta presunta opera sia in autopubblicazione e per di più sulla piattaforma che ha monopolizzato il commercio mondiale, il cui brand viene continuamente citato – non a caso? –, profetizzano un mondo senza più editori, distributori, librai...: Ce la si fa da soli! Tutte le altre figure, ormai retoriche, non servono più: siamo in un’altra epoca.
Bene. Può essere. Come editore, auspico lo stesso successo letterario di questo ... (certo che non lo citiamo... un po’ di coerenza). Nel contempo ci poniamo, e pensiamo di poterci interrogare a nome di tutti coloro che fanno parte di questo mondo in via di estinzione, alcune domande, semplici semplici:
1) davvero questo libro è meglio di altri per cui vende tanto? (La risposta è già arrivata da sola)
2) davvero questo libro avrebbe venduto tanto se non ne aveste parlato tanto e se smetteste di parlarne o se proprio non ne aveste mai parlato?
3) davvero questo libro avrebbe venduto tanto se non ci fossero risvolti anche e soprattutto politici ad accompagnarlo, anzi a precederlo?
4) davvero questo libro avrebbe venduto tanto senza i vostri pettegolezzi?
5) davvero questo libro avrebbe venduto tanto senza la vostra pubblicità?
Ho tenuto appositamente per ultima la parola chiave “pubblicità”, l’anima del commercio – si è sempre detto – e voi gliene avete fatta tanta, tanta, e tanta, e continuate a farne. Gratuita... pagata...? Mah... non lo sapremo probabilmente mai. Se faceste lo stesso anche per altri libri – magari scritti meglio, perché no – di qualcuno che non è qualcuno e senza una claque alle spalle, forse arricchiremmo la nostra biblioteca, la nostra cultura – e forse anche la nostra economia – e non favoriremmo soltanto e sempre gli stessi nomi...
Ma già conosciamo la vostra replica.
Lettori, scrittori, editori, librai... impariamo la lezione.