23/08/2023
Quando nel 1914 l’ingegnere Oskar Barnack mette a punto la "Ur-Leica", non sa di aver segnato gli inizi della storia della fotografia moderna. Nel 1925, una volta perfezionato il prototipo della fotocamera per il formato 35mm, e con un peso di soli 350 grammi, la Leica I è pronta per essere conosciuta in tutto il mondo, scatenando una vera e propria rivoluzione. Si dice infatti che la compattezza e la portabilità dell’apparecchio abbiano dato un impulso straordinario al fotogiornalismo del Novecento, che ancora oggi influenza i fotografi di reportage.
L’ideazione dell’apparecchio portatile e delle sue successive varianti segna la nascita di un nuovo modo di fare fotografia, più dinamico, più creativo, senza però rinunciare alla qualità. Con il suo piccolo formato, la macchina si presta infatti a seguire il fotografo in qualsiasi situazione, portando a documentare (e vedere) la realtà in modo diverso. Dal fotogiornalismo di guerra alla propaganda, dalla street photography alla fotografia di moda, è con la Leica che furono scattate alcune delle immagini più iconiche della fotografia, appartenenti ad artisti del calibro di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin e, naturalmente, Mario Dondero.
Tra i documenti e gli oggetti personali raccolti nelle teche esposte nella sala 9 della mostra 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗗𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗼. 𝗟𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗹'𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼 a Palazzo Reale Milano si scorge anche la storica Leica M2 appartenuta al fotografo e da lui utilizzata per realizzare numerosi reportage.
Le stampe fotografiche esposte in mostra sono state fornite dallo sponsor tecnico Leica Camera e realizzate e incorniciate da GicléeArt.it
📍 Palazzo Reale Milano
🗓 21 giugno - 6 settembre 2023
𝗢𝗥𝗔𝗥𝗜
Martedì 15 agosto | 12:00-19:30
Dal martedì alla domenica | 12.00 - 19.30
Giovedì | 12.00 - 22.30