Silvana Editoriale fu fondata nel 1948 da Amilcare Pizzi (così chiamata in ricordo della figlia Silvana, prematuramente scomparsa nel 1944) il quale sviluppò, con impegno e passione, le attività della casa editrice pubblicando volumi di grande pregio.
Si ricordano le “Cartelle Silvana” (come Masaccio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Michelangelo, Leonardo e Raffaello), nate in occasione del Primo congresso dell’UNESCO tenutosi a Beirut nel 1949, e sempre per l’UNESCO la “Collezione UNESCO dell’arte mondiale”, nata nel 1954. A queste si aggiunsero “Mito del colore”, “Monografie”, “Pochoir” e “Arte Moderna”, dove è pubblicata la prima edizione italiana in tre volumi delle lettere di Vincent Van Gogh.
Tra le monografie si segnalano il volume dedicato agli affreschi di Mantegna della Ca****la Ovetari nella chiesa degli Eremitani di Padova, unico documento esistente eseguito dai tecnici dell’Amilcare Pizzi nel marzo del 1944, pochi giorni prima che la ca****la venisse distrutta dai bombardamenti; il volume curato da Mina Gregori su Giacomo Ceruti (1982); la monografia scritta da Carlo Bertelli su Piero della Francesca (1991); il libro Gesta dipinte. La grande decorazione nelle dimore italiane dal Quattrocento al Seicento di Julian Kliemann (1993, vincitore del secondo premio Amilcare Pizzi).
La casa editrice si è impegnata per decenni nell’opera di valorizzazione del disegno italiano, creando una collana – inaugurata con I grandi disegni italiani dell’Albertina di Vienna (1972), a cura di Walter Koschatzky, Konrad Oberhuber e Eckhart Knab – che terminerà con il volume annuale edito nel 2005, cui si affiancheranno nel tempo Raffaello. Il Cartone per la Scuola di Atene (1972), a cura di Konrad Oberhuber e Lamberto Vitali, e I disegni del Codice Resta (1979), a cura di Giulio Bora.
Sul fronte delle coedizioni nell’ambito della fotografia e dell’arte contemporanea, vogliamo segnalare i volumi fotografici di William Klein Mosca e Tokyo (1964), mentre tra le monografie la prima su Francis Bacon (1966), l’opera completa su Marino Marini (1971, con 50 copie lusso numerate in custodia con acquaforte) e il libro su Calder nato dalla collaborazione tra H. Harvard Arnason e Ugo Mulas (1971).
Nell’ambito dei cataloghi delle mostre, tra i tanti si ricordano quelli curati da Franco Russoli su Picasso (1953), da Charles Terrasse su Pierre Bonnard (1955), da Renata Cipriani e Giovanni Testori Pittori della realtà in Lombardia (1953), da Roberto Longhi Arte lombarda dai Visconti agli Sforza (1958), da Massimo Pallottino Mostra dell’arte e della civiltà etrusca (1955), da Mario Bussagli Influsso classico ed iranico sull’arte dell’Asia Centrale (1956), oltre all’intero corpus dei cataloghi (11) editi in occasione delle manifestazioni del Cinquecentenario della morte di Lorenzo de’ Medici (1992).
Nel settore del contemporaneo si ricorda la collaborazione con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, con la pubblicazione dei cataloghi su Luciano Fabro a cura di Germano Celant (1980), su Lella e Massimo Vignelli (1980) e Lluís Domènech i Montaner (1980), i cataloghi Origini dell’Astrattismo (1979), Alik Cavaliere. I luoghi circostanti (1992), a cura di Guido Ballo, Afro. Dipinti 1931-1975 (1992), a cura di Luciano Caramel, per Palazzo Reale di Milano, e su Aliventi, Arp e Viani per il Forte di Belvedere di Firenze (1992), curato da Enrico Crispolti.
Nel settore della grafica e del design si segnala la collana “Progetto Immagine” (1976), distribuita con il marchio Amilcare Pizzi Editore, composta da quattro titoli: Lo Studio Boggeri 1933-1973, Carla Cerati. Mondo Cocktail, Alberto Rosselli, lo spazio aperto e Roberto Sambonet, il disegno come doppio, e la collana “Arte e Pubblicità” (1959), che inaugurò con i tre volumi dedicati all’attività di Erberto Carboni, con le prefazioni rispettivamente di Herbert Bayer, Gio Ponti e Gillo Dorfles, cui si affiancherà La Grecia in sogno, con prefazione di Jean Cocteau, dove grafica, stampe, fotografia e testi si compongono in un unico racconto volto a ricreare un’atmosfera soffusa di sottile incanto. Lo stesso Carboni firmerà la copertina del catalogo generale della casa editrice del 1962-1963, al quale seguirà Paolo Lionni con la foto di Ugo Mulas (1963) e Marco del C***o che ne diverrà quindi l’art director per alcuni anni.
Dalla metà degli anni novanta, la casa editrice ridefinisce la sua strategia editoriale e inizia un percorso di crescita e sviluppo sul mercato nazionale e internazionale, principalmente nei settori dell’arte, del design, dell’architettura e della fotografia, il tutto documentato dal catalogo disponibile sul sito.
Oggi Silvana Editoriale pubblica oltre 400 titoli l’anno in collaborazione con Fondazioni, Istituti di ricerca, Università e Musei presenti principalmente in Europa, negli Stati Uniti e in Medio Oriente.
Nel settore dell’arte antica, accanto a monografie e cataloghi di mostre, amiamo ricordare le collane “Studi della Biblioteca Hertziana (dal 2006), “Biblioteca d’Arte” (dal 2002), che riunisce saggi, ricerche e atti di convegni nazionali e internazionali e conta oggi oltre 60 titoli, e la rivista “Arte Medievale” (dal 2002).
Nel settore dell’arte moderna e contemporanea, accanto alle monografie vogliamo segnalare la collana “Biblioteca d’Arte Contemporanea” (dal 2001), che conta oggi più di 30 titoli, e la collana “Fil rouge”, che racconta le storie dei collezionisti e delle loro raccolte, oltre alla collana dei cataloghi generali e ragionati di artisti italiani e stranieri, tra cui – ultimi in ordine di tempo – quelli su Francesco Paolo Michetti (2018) e Achille Perilli (2019).
Nel settore dell’architettura ricordiamo la collana dell’Università di Architettura di Mendrisio (dal 2010), in coedizione con Mendrisio Academy Press, e la neonata collana “Biblioteca d’Architettura”, che riunirà saggi, monografie, ricerche e atti di convegni nazionali e internazionali.
Nel settore del design la casa editrice si distingue per l’impegno nella valorizzazione del design italiano del Novecento, con la pubblicazione in particolare dei cataloghi generali in collaborazione con archivi privati e con gli archivi universitari dello IUAV di Venezia e dello CSAC di Parma.
Nel settore della fotografia si è consolidata la collaborazione con Camera (Centro Italiano per la Fotografia) di Torino (dal 2015), con il Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia (dal 2014) e con l’Institut du Monde Arabe di Parigi, per la Biennale di Fotografia Araba Contemporanea (dal 2017), che si affianca a un'importante produzione annuale di volumi monografici.
Nel settore della grafica pubblicitaria, infine, prosegue il lavoro di approfondimento e valorizzazione attraverso la collana “Manifesti/Posters” (dal 2009) e “Grafica e Pubblicità (dal 2016), seguendo la tradizione avviata da Amilcare Pizzi nel 1959.