Rivista il Mulino

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L'ESPORTAZIONE DELLA LIBERALDEMOCRAZIA di Emanuele Felice «L’idea più stravagante che possa nascere dalla mente di un po...
30/08/2024

L'ESPORTAZIONE DELLA LIBERALDEMOCRAZIA di Emanuele Felice

«L’idea più stravagante che possa nascere dalla mente di un politico è credere che sia sufficiente che un popolo entri in un Paese straniero con una forza armata per fargli adottare le sue leggi e la sua Costituzione. A nessuno piacciono i missionari armati». Maximilien de Robespierre, 2 gennaio 1792

«Noi abbiamo il diritto di dire ai popoli: voi non avrete più re». Georges Danton, 28 settembre 1792

Oggi al campo delle democrazie liberali rimane una sola strada: convincere del fatto che i suoi valori siano preferibili, per tutti, e hanno valore universale.

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Oggi al campo delle democrazie liberali rimane una sola strada: convincere del fatto che i suoi valori siano preferibili, per tutti, e hanno valore universale

COSTITUZIONALISMO LIBERALE E CRISTIANESIMO di Michele Dantini Un contributo al dialogo sulla crisi delle liberaldemocraz...
28/08/2024

COSTITUZIONALISMO LIBERALE E CRISTIANESIMO di Michele Dantini
Un contributo al dialogo sulla crisi delle liberaldemocrazie che si è sviluppato a seguito di un primo intervento di Paolo Pombeni offre elementi utili per un’anamnesi storica.

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Un contributo al dialogo sulla crisi delle liberaldemocrazie che si è sviluppato a seguito di un primo intervento di Paolo Pombeni offre elementi utili per un’anamnesi storica

"Iniziazioni" di Matteo Marchesini, Elliot Edizioni «Matteo Marchesini compie in questo senso un’operazione un po’ stran...
21/08/2024

"Iniziazioni" di Matteo Marchesini, Elliot Edizioni

«Matteo Marchesini compie in questo senso un’operazione un po’ strana, in cui riesce a suo modo nella missione senza forse essersela davvero prefissa: ché infatti uno si accorge di aver letto un resoconto efficacissimo di come molta parte dei 40-50enni italiani siano arrivati all’età della consapevolezza, e per quali vie e quali stravolgimenti abbiano conquistato la loro maturità, solo alla fine del libro. È un po’ un lungo romanzo di formazione di una generazione, o magari di un uomo solo scomposto in vari personaggi ma che davvero ha vissuto il suo tempo, ha fatto a pugni con le sue imposizioni, e alla fine, pur non volendo, se ne è lasciato compromettere proprio nella misura in cui ha provato ad affrancarsene».

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"Il ritorno della guerra" di Marco Mondini, Le edizioni del Mulino Mondini intraprende un coraggioso itinerario di ricer...
12/08/2024

"Il ritorno della guerra" di Marco Mondini, Le edizioni del Mulino

Mondini intraprende un coraggioso itinerario di ricerca, ricco di implicazioni non tutte lusinghiere per la vicenda storico-culturale dell’Italia post-unitaria, analizzando nell’arco temporale di oltre un secolo il rapporto tra i combattenti e la morte.

Il 14 marzo del 2022, meno di tre settimane dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, la rivista «Time» dedicò la copertina al «ritorno della storia» (The Return of History), illustrandola con la foto di un BMP-3, un veicolo da combattimento cingolato russo che percorreva una strada in territorio nemico. Il titolo del libro di Marco Mondini, che si apre con la citazione di quella copertina, ci parla invece di «ritorno della guerra», implicando un’equazione tra evoluzione storica e conflitti che fa dolorosamente riflettere non soltanto sul nostro presente, ma più in generale sul carattere delle «sciagure umane» che il sole illumina ormai da millenni

Leggi la recensione completa di Gastone Breccia 👇
https://www.rivistailmulino.it/a/il-ritorno-della-guerra

LE «ESPORTAZIONI» AMERICANE di Paolo LegrenziI parametri utilizzabili per decretare un eventuale declino delle nostre de...
08/08/2024

LE «ESPORTAZIONI» AMERICANE di Paolo Legrenzi

I parametri utilizzabili per decretare un eventuale declino delle nostre democrazie sono molti e, a seconda dei punti di vista, si possono dare valutazioni differenti. Un commento a Paolo Pombeni.

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I parametri utilizzabili per decretare un eventuale declino delle nostre democrazie sono molti e, a seconda dei punti di vista, si possono dare valutazioni differenti. Un commento a Paolo Pombeni

SULLA CRISI DELLE LIBERALDEMOCRAZIE di Norberto DilmoreLe liberaldemocrazie disponevano di una narrativa così potente da...
06/08/2024

SULLA CRISI DELLE LIBERALDEMOCRAZIE di Norberto Dilmore

Le liberaldemocrazie disponevano di una narrativa così potente da apparire quasi infalsificabile: il neoliberismo. Ma la grande crisi finanziaria del 2008 ha spezzato il connubio.

«Nel suo articolo apparso su questa rivista il 25 luglio, Paolo Pombeni analizza il problema della democrazia e della sua crisi nella fase attuale. In particolare, individua due elementi che starebbero all’origine di tale crisi: “La resa crescente che è presente in molti settori della cultura occidentale alla tesi della dimensione del tutto relativa e priva di paradigmaticità del modello occidentale; il via libera che ciò ha dato alla ripresa di un confronto fra le nazioni su basi neoimperiali”. Mentre trovo la maggior parte delle considerazioni sviluppate nell’articolo ben fondate e condivisibili, vorrei fornire una prospettiva diversa, in parte complementare ma non interamente compatibile con quella dell’articolo in questione, sull’attuale crisi delle liberaldemocrazie».

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Le liberaldemocrazie disponevano di una narrativa così potente da apparire quasi infalsificabile: il neoliberismo. Ma la grande crisi finanziaria del 2008 ha spezzato il connubio

"Autobiogrammatica" di Tommaso Giartosio, minimum fax «Il “Lessico famigliare” giartosiano è il contrario di quello ginz...
04/08/2024

"Autobiogrammatica" di Tommaso Giartosio, minimum fax

«Il “Lessico famigliare” giartosiano è il contrario di quello ginzburghiano, data la sua natura enciclopedica, il richiamo costante a un “meta”, e una mappatura meticolosa da militare o da collezionista metafisico, che si macera di voluttà di fronte a qualunque segno alfabetico e oggetto di cancelleria. Autobiogrammatica non è un romanzo: è un’orazione narrativa che apre e chiude di continuo delle porte su un romanzo possibile, e ne fa una fuga di stanze in stiacciato. Estrae la memoria dei fatti dai “frantumi verbali” casalinghi, magari insignificanti ma favolosi, perché orecchiati per la prima volta dall’altezza rasoterra dell’infanzia. Tracciare le linee che descrivono il loro fluttuare, o il loro rimescolarsi nella formazione dell’Io arringante, è un buon modo per schivare la convenzionalità dello storytelling da saga».

Leggi la recensione completa di Matteo Marchesini
👉 https://www.rivistailmulino.it/a/autobiogrammatica

LA MANUTENZIONE DELL’UNIVERSITÀ di Alfredo Marra e Margherita RamajoliChe la macchina universitaria, a distanza di quatt...
31/07/2024

LA MANUTENZIONE DELL’UNIVERSITÀ di Alfredo Marra e Margherita Ramajoli

Che la macchina universitaria, a distanza di quattordici anni dalla grande riforma del 2010, abbia bisogno di qualche intervento di manutenzione è fuori discussione. Come ogni manutenzione, infatti, anche quella dell’università serve a prevenire i malfunzionamenti dovuti all’usura del tempo, a preservare l’integrità della macchina e a garantire che essa continui a operare adeguatamente. Tuttavia, sarebbe poco utile – e forse persino dannoso – mettere mano a un riordino della disciplina senza prima aver chiarito la direzione verso cui si vuole andare.

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Spetta al governo il compito di riordinare quasi ogni aspetto della vita universitaria. Al di là dei punti di vista dei diversi partiti, occorre ragionare sui valori che dovrebbero ispirare le prossime riforme

UNA CRISI CHE NON SI PUÒ IGNORARE di Paolo PombeniÈ necessario rilanciare una riflessione coraggiosa sul modello della d...
25/07/2024

UNA CRISI CHE NON SI PUÒ IGNORARE di Paolo Pombeni

È necessario rilanciare una riflessione coraggiosa sul modello della democrazia costituzionale così come si è sviluppata negli ultimi due secoli: non per farne un idolo a cui bruciare inutili incensi, ma per riproporne e ricrearne le capacità creative che contiene e che sono in grado di farci affrontare con successo il complesso tornante storico che abbiamo davanti. Lo facciamo perché non crediamo né ai miti delle democrazie illiberali, né a quelli dei neo-imperialismi di vario colore.

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È necessario riflettere sul modello della democrazia costituzionale così come si è sviluppata negli ultimi due secoli: non per farne un idolo, ma per riproporne le capacità creative

LE ELEZIONI EUROPEE, LE ELEZIONI FRANCESI E IL «NEMICO CASSETTO» di Norberto Dilmore L’Europa, con la rielezione di Ursu...
23/07/2024

LE ELEZIONI EUROPEE, LE ELEZIONI FRANCESI E IL «NEMICO CASSETTO» di Norberto Dilmore

L’Europa, con la rielezione di Ursula von der Layen e il motore franco-tedesco ormai inceppato, va verso un futuro incerto, tanto che accogliere proposte trasformative diviene sempre più difficile.

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L’Europa, con la rielezione di Ursula von der Layen e il motore franco-tedesco ormai inceppato, va verso un futuro incerto, tanto che accogliere proposte trasformative diviene sempre più difficile

HONG KONG: IL CORAGGIO DEI PROPRI IDEALI di Maurizio ScarpariLa lotta per Hong Kong è stata persa nella sostanziale disa...
19/07/2024

HONG KONG: IL CORAGGIO DEI PROPRI IDEALI di Maurizio Scarpari

La lotta per Hong Kong è stata persa nella sostanziale disattenzione di tutti, com’è successo per altre battaglie di civiltà combattute non solamente in Cina. Quei ragazzi coraggiosi hanno sacrificato la loro vita privilegiata, il loro futuro e la loro libertà lottando per la difesa di quegli ideali e principi con cui sono stati educati e in cui credono con la stessa determinazione che ebbero il secolo scorso i giovani intellettuali che scesero in campo e si batterono per una Cina migliore. Un destino simile a quello di Hong Kong potrebbe accadere presto a Taiwan, ultimo obiettivo di Xi Jinping per chiudere il «secolo della vergogna e dell’umiliazione nazionale», una ferita inferta dalle potenze imperialiste occidentali al popolo cinese a metà dell’Ottocento e per buona parte del Novecento non ancora rimarginata. E a temere la nuova postura internazionale della «Cina della nuova era» non è solo Taiwan, a giudicare dai crescenti contenziosi territoriali che la Repubblica popolare ha con tutti i Paesi limitrofi e con l’Occidente e i suoi alleati.

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«Esistono valori più importanti della vita e azioni più ripugnanti della morte». Nella lotta per la democrazia a Hong Kong emergono i solidi principi di chi vuole una Cina migliore

FRANCIA E REGNO UNITO: I VOTI REALI CHE SMONTANO LE EUFORIE di Piero IgnaziCome insegnano le recenti elezioni in Francia...
16/07/2024

FRANCIA E REGNO UNITO: I VOTI REALI CHE SMONTANO LE EUFORIE di Piero Ignazi

Come insegnano le recenti elezioni in Francia e Regno Unito, voti e seggi non sempre coincidono e nascondono molte verità. Tanto che, alla fine, non è chiaro se i vincitori e gli sconfitti siano davvero tali. L’interpretazione corrente di un grande successo laburista e di una tenuta ferrea del fronte repubblicano non regge a una analisi più attenta dei dati.

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L’interpretazione corrente di un grande successo laburista e di una tenuta ferrea del fronte repubblicano francese non regge a una analisi più attenta dei dati

LA SCIENZA CINESE HA SOPRAVANZATO QUELLA OCCIDENTALE? di Gianfranco Pacchioni La realtà è che ormai la Cina ha sopravanz...
10/07/2024

LA SCIENZA CINESE HA SOPRAVANZATO QUELLA OCCIDENTALE? di Gianfranco Pacchioni

La realtà è che ormai la Cina ha sopravanzato i Paesi occidentali in campo scientifico. I ricercatori cinesi pubblicano più lavori nelle riviste scientifiche più prestigiose dei loro colleghi americani o europei messi insieme. In campi come la fisica e la chimica più del 70% degli articoli più citati provengono da autori cinesi. Venti anni fa i lavori a elevato impatto prodotti negli Stati Uniti erano venti volte quelli cinesi, ma nel 2022 la Cina ha superato il concorrente americano su questo indicatore. Lo stesso vale per Europa e Giappone, per cui si può ben dire che l’ordine mondiale nel campo scientifico che è stato a lungo dominato dai Paesi occidentali sta per finire.

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Il perno della ricerca scientifica mondiale si sta spostando a Oriente, dove la Cina, già a partire dal sistema universitario, cavalca innovazioni e imprese tecnologiche

IL RITORNO DEL BIPOLARISMO IN ITALIA: LA VITTORIA DIMEZZATA DELLE DUE LEADER di Salvatore Vassallo All’indomani del voto...
08/07/2024

IL RITORNO DEL BIPOLARISMO IN ITALIA: LA VITTORIA DIMEZZATA DELLE DUE LEADER di Salvatore Vassallo

All’indomani del voto italiano per le europee e le amministrative 2024 i commenti sono stati pressoché unanimi. Hanno vinto i due partiti maggiori (Fdi, Pd) e le due leader che li guidano; hanno perso il M5S di Giuseppe Conte e i “centristi”, Calenda e Renzi. A distanza di qualche settimana possiamo dire che le vittorie di Schlein e Meloni presentano alcune ombre, mentre la stroncatura delle ambizioni coltivate nei due mondi contrapposti del cosiddetto “campo largo” (nel M5S e nel sedicente Terzo polo) è un fatto certo.

A distanza di qualche settimana, il voto di inizio giugno può essere visto con maggiore distacco, smontando alcune interpretazioni della prima ora che sembravano certezze

VERSO LO STRAVOLGIMENTO DELLA V REPUBBLICA di Michele MarchiAlain Duhamel, storico commentatore di questioni politiche d...
04/07/2024

VERSO LO STRAVOLGIMENTO DELLA V REPUBBLICA di Michele Marchi

Alain Duhamel, storico commentatore di questioni politiche della V Repubblica, domenica 30 giugno ad urne appena chiuse, ha ricordato una importante massima legata alle elezioni legislative a doppio turno della V Repubblica: al primo turno si stabiliscono i rapporti di forza, al secondo si verifica se e come tali rapporti di forza si tramutano in una dinamica politica.

Parlare di vincitori e vinti è azzardato, ma è indubbio che qualche significativa indicazione sia giunta da un primo turno che prima di tutto ha riportato la partecipazione a livelli che non si raggiungevano da quasi un trentennio. A tal proposito le prime analisi empiriche hanno sottolineato quanto sia stata decisiva la partecipazione dei giovani e allo stesso modo di quelle fasce di popolazione che solitamente si mobilitano solo per il voto presidenziale e che ad esempio avevano, come d’abitudine oramai, mancato l’appuntamento con il voto alle europee.

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L'attesa del secondo turno delle legislative francesi, domenica 7 luglio, mette in evidenza gli equilibri di un sistema politico per molti versi stravolto rispetto agli assetti tradizionali

02/07/2024

Con Paolo Pombeni approfondiamo la storia e il presente della rivista il Mulino, soffermandoci su un numero recente e ragionando sul ruolo delle riviste oggi...

LA FINANZA, L’EUROPA E LA PAURA di Francesco VellaLa questione è semplice e banale: se (ma appunto non poco dipenderà da...
01/07/2024

LA FINANZA, L’EUROPA E LA PAURA di Francesco Vella

La questione è semplice e banale: se (ma appunto non poco dipenderà dalle maggioranze che si formeranno al Parlamento europeo) al centro dell’agenda politica torneranno serie strategie di investimento verso la transizione ecologica e digitale, ci sarà bisogno di molte risorse, che sarebbe pia illusione pensare di mobilitare solo e soltanto facendo ricorso ai fondi pubblici. Bisognerà, quindi, creare un solido e integrato mercato dei capitali europeo affinché risparmi e investimenti si indirizzino verso questi settori. In altri termini, come ci racconta il rapporto Letta, “Enhancing financial integration within Single Market is more than an objective in itself, it has become a prerequisite to achieve the broader goals of the Eu”.

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La questione è semplice: se al centro dell’agenda politica torneranno serie strategie di investimento verso la transizione ecologica e digitale, andrà creato un solido e integrato mercato europeo dei capitali

SENZA INTERVENTI NON SI SCONFIGGE IL CAPOLARATO di Andrea TardiolaQuando un evento tragico come la morte di Satnam Singh...
28/06/2024

SENZA INTERVENTI NON SI SCONFIGGE IL CAPOLARATO di Andrea Tardiola

Quando un evento tragico come la morte di Satnam Singh riporta all’attenzione pubblica la realtà del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti si invoca una stretta sui controlli, che è certamente una delle risposte da porre in essere, ma se si tralascia di intervenire sulla determinante principale del fenomeno – l’architettura della filiera economica che la genera – non ci può essere campagna di ispezioni o di contrasto che possa far fronte a un fenomeno alimentato in modo così strutturale.

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Per contrastare il caporalato, oltre a rafforzare i controlli, serve remunerare adeguatamente il lavoro agricolo, introducendo il Documento unico di regolarità contributiva di congruità

UN REFERENDUM SULL’ELISEO di Michele MarchiA meno di una settimana dal voto legislativo più incerto e allo stesso tempo ...
25/06/2024

UN REFERENDUM SULL’ELISEO di Michele Marchi

A meno di una settimana dal voto legislativo più incerto e allo stesso tempo più decisivo della storia della V Repubblica, spazio agli “apprendisti stregoni”. Ossia a coloro che sembrano in grado di delineare scenari sicuri. A dominare però sono incertezza e caos ed è dunque opportuno non lanciarsi in giudizi affrettati.

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https://www.rivistailmulino.it/a/un-referendum-sull-eliseo UN REFERENDUM SULL’ELISEO

Il 30 giugno la Francia è chiamata alle urne per le elezioni legislative anticipate: il voto più incerto e al contempo più decisivo della storia della V Repubblica

Martedì 25 giugno alle ore 17 e 30 all'Oratorio San Filippo Neri di Bologna (via Manzoni 5) Enrico Letta, Romano Prodi e...
20/06/2024

Martedì 25 giugno alle ore 17 e 30 all'Oratorio San Filippo Neri di Bologna (via Manzoni 5) Enrico Letta, Romano Prodi e Ignazio Visco, introdotti da Pierluigi Stefanini e moderati da Alessandra Sardoni, discuteranno de "L'Europa delle responsabilità davanti al suo futuro", a partire dal numero 2/24 della nostra rivista, dedicato a "Il futuro dell'Europa, l'Europa del futuro", e dal libro in uscita di Enrico Letta, "Molto più di un mercato. Viaggio nella nuova Europa".

Le edizioni del Mulino

https://www.rivistailmulino.it/a/l-europa-delle-responsabilit-davanti-al-suo-futuro

IL FASCINO DISCRETO DEL REFERENDUM di Pino PisicchioIl dibattito pubblico italiano appare ipnotizzato dalla “grande rifo...
20/06/2024

IL FASCINO DISCRETO DEL REFERENDUM di Pino Pisicchio

Il dibattito pubblico italiano appare ipnotizzato dalla “grande riforma istituzionale” almeno da 45 anni, cioè da quel 28 settembre 1979 in cui sull’“Avanti” – testata socialista onusta di gloria e di travagli – un articolo di Bettino Craxi offriva l’onore della priorità nell’agenda politica italiana alla riforma della Costituzione, partendo dalla forma di governo. A Craxi non riuscì di imporre al Parlamento un impianto di revisione della Carta, ma da allora, con andamento rapsodico nella cosiddetta Prima Repubblica e poi a cadenza fissa e quasi ossessiva nella Seconda, ogni leader politico che abbia abitato almeno per un poco le stanze di Palazzo Chigi non ha saputo resistere alla tentazione di legare il suo nome alla “grande riforma”. La furia ri-costituente, pertanto, ha portato a interventi sul corpo dell’impianto costituzionale, con l’esito ineluttabile del ricorso al voto referendario ai sensi dell’articolo 138 della Costituzione e con il coinvolgimento diretto del popolo sovrano nella scelta dell’accoglimento o della reiezione delle riforme varate dal Parlamento.

L’aria che tira anche questa volta, di fronte alla revisione costituzionale che coinvolge la forma di governo voluta dalla presidente Meloni, sembra dunque condurre ineluttabilmente a una nuova consultazione referendaria.

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La storia dell’istituto referendario, in tutte le 78 consultazioni tenutesi, racconta una insospettabile consonanza tra cittadini e partiti 

IL VOTO EUROPEO IN SPAGNA di Alfonso Botti Il risultato delle europee del 9 giugno consente di svolgere alcune considera...
18/06/2024

IL VOTO EUROPEO IN SPAGNA di Alfonso Botti

Il risultato delle europee del 9 giugno consente di svolgere alcune considerazioni. La prima è che non c’è stato nessun referendum contro Sánchez. L’incremento di voti del Pp e la lieve flessione dei socialisti non avrebbero dovuto fornire motivo ai popolari per chiedere a Sánchez ciò che in Francia il Rassemblement National di Le Pen e Bardella ha chiesto a Macron. Eppure, fin dal primo confronto parlamentare, il 12 giugno, adducendo il cattivo risultato di Sumar e la presunta conseguente scarsa affidabilità del governo, Feijóo ha esortato Sanchez a indire nuove elezioni, ma lasciando cadere l’irrealistica minaccia di presentare una mozione di censura, ventilata durante la campagna elettorale. Questa, infatti, oltre che sul voto del Pp e di Vox avrebbe avuto bisogno di quello di Junts, cioè della destra indipendentista catalana di Puigdemont che avrebbe posto il Pp nella stessa situazione di dipendenza dal voto nazionalista del Psoe.

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Il voto spagnolo ha rafforzato i popolari e l’estrema destra in Europa. La situazione per Sánchez resta così complessa, ma invariata rispetto a prima

«Ci stiamo mettendo su una strada che porta a quello che sarà il governo europeo del futuro? È presto per dirlo, certo è...
14/06/2024

«Ci stiamo mettendo su una strada che porta a quello che sarà il governo europeo del futuro? È presto per dirlo, certo è che quando, spero presto, si comincerà a rifletterci (i miei qui sono primi, pionieristici cenni), ci si accorgerà che mentre la funzione legislativa è efficacemente allocata con il riparto delle competenze che è alla base del metodo comunitario, per le politiche che si traducono non in regole, ma in azioni, il sistema multilivello a cui stiamo arrivando è molto più efficace del mero coordinamento offerto dal metodo intergovernativo; e lo è grazie al maggior tasso di integrazione (il ruolo della Commissione) che lo caratterizza.

La cautela è comunque d’obbligo. Intanto la strada su cui ci siamo messi avrebbe bisogno, per consolidarsi, di essere rafforzata da non marginali cambiamenti dei trattati».

Leggi l’articolo completo di Giuliano Amato nel nuovo numero della rivista, “Il futuro dell’Europa, l’Europa del futuro”.

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IL VOTO EUROPEO NEI CAPOLUOGHI DI REGIONE di Luca TentoniDalla nascita della Repubblica (e, secondo alcuni studi, già da...
13/06/2024

IL VOTO EUROPEO NEI CAPOLUOGHI DI REGIONE di Luca Tentoni

Dalla nascita della Repubblica (e, secondo alcuni studi, già dagli ultimi anni dell'età liberale pre-fascista) si registra una netta divergenza fra le percentuali di voto ai partiti alle elezioni politiche sul territorio nazionale e quelle registrate nei ventuno (19 più Trento e Bolzano) capoluoghi di regione (che noi chiameremo da qui in poi "capitali regionali"). Non sfuggono a questa regola neanche le elezioni europee (come abbiamo spiegato in Le elezioni europee in Italia, Il Mulino, 2019 e in Capitali regionali, Il Mulino, 2018). L'8 e il 9 giugno, dunque, sono uscite dall'urna due Italie, di cui una urbana, che di solito ha un tasso di astensionismo leggermente maggiore rispetto al resto del Paese (2019: 46,8% contro 43,7%; 2024: 52,5% contro 50,3%; nel 2022, però, il non voto nelle città fu pari al 35,9% contro il 36,2% nazionale, praticamente in linea).

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Le elezioni europee del 2024 confermano una tendenza ormai centenaria alla differenziazione fra voto dei grandi centri urbani e il resto dell'Italia: è la fortuna di alcuni partiti

DALL’IMPASSE FRANCESE ALLA CRISI EUROPEA di Michele MarchiLa scelta del presidente Macron di procedere senza indugi allo...
11/06/2024

DALL’IMPASSE FRANCESE ALLA CRISI EUROPEA di Michele Marchi

La scelta del presidente Macron di procedere senza indugi allo scioglimento dell’Assemblea nazionale pochi minuti dopo l’arrivo dei risultati del voto europeo ha finito per oscurare proprio il primo dato, cioè il significato elettorale della consultazione.

Si è trattato di un voto sanzione netto nei confronti prima di tutto dell’inquilino dell’Eliseo. Il vento dell’anti-macronismo diffuso nel Paese, le difficoltà già chiare dopo la rielezione del 2022 e soprattutto dopo le legislative del giugno dello stesso anno e durante la fase della contestata riforma delle pensioni, si sono coagulati per esplodere in questo passaggio delle europee. La sconfitta era attesa, ma è arrivata una débâcle che sa di umiliazione. La lista guidata dalla spenta, poco conosciuta e ancor meno carismatica Valérie Hayer è stata più che doppiata da quella di Rn del giovanissimo Jordan Bardella. Ma l’impegno diretto e la vera e propria sovraesposizione dell’inquilino dell’Eliseo rendono l’esito del voto una umiliazione elettorale personale per Emmanuel Macron. Mai nella storia della V Repubblica un presidente si era così impegnato in prima persona per un voto europeo. Dunque, a monte di qualsiasi analisi, occorre partire dal vero perdente della serata del 9 giugno 2024.

L'esito del voto europeo nelle urne francesi è netto: le sue conseguenze toccano pesantemente tanto il fronte interno quanto quello continentale

«Quando ho cominciato a lavorare al mio manuale di letteratura per il triennio delle superiori, nel 2009, sono dovuto en...
07/06/2024

«Quando ho cominciato a lavorare al mio manuale di letteratura per il triennio delle superiori, nel 2009, sono dovuto entrare in una macchina che conoscevo poco, affrontando una serie di problemi per me relativamente nuovi. Uno dei più complessi è stato questo: ho scoperto che per rispondere ai requisiti della moderna didattica i testi dovevano essere «eserciziati», cioè alla fine di ogni profilo biografico o brano antologico occorreva aggiungere una serie di esercizi che consentissero di verificare se lo studente aveva capito ciò che aveva letto, se riusciva a riassumere oralmente o per iscritto il contenuto di un determinato brano, e soprattutto se da questo determinato brano era in grado di prendere spunto per considerazioni più ampie sullo stile dell’autore, la sua visione del mondo, nonché – ricorrendo a un’espressione un po’ tronfia che molto si usa – sul «contenuto di verità» della pagina che aveva letto (in sostanza: l’antichissima «morale della favola»).

Questo zelo didattico, depositato nella «batteria d’esercizi», mi ha lasciato perplesso, perché ero dell’opinione che l’insegnamento della letteratura dovrebbe mirare più o meno agli stessi obiettivi a cui mirava l’educazione alla retorica nei licei dell’Ottocento: imparare la lingua, a parlarla e a scriverla; e, insieme, sviluppare un gusto per le buone poesie, i buoni romanzi, i saggi ben argomentati, in modo che alla fine della scuola lo studente, cioè l’ex studente, senta ancora il desiderio di leggere».

Leggi l’articolo completo di Claudio Giunta nel nuovo numero della rivista, “Il futuro dell’Europa, l’Europa del futuro”.

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TOMO TOMO Le edizioni del Mulino

SE IL SINDACATO SFRUTTASSE L’IA di Andrea TardiolaPerché non utilizzare l’Intelligenza artificiale (IA) per proteggere i...
06/06/2024

SE IL SINDACATO SFRUTTASSE L’IA di Andrea Tardiola

Perché non utilizzare l’Intelligenza artificiale (IA) per proteggere i lavoratori dai rischi che questa stessa tecnologia può provocare? E se fossero proprio i sindacati – e più in generale le forme organizzate della rappresentanza – a sviluppare progetti di IA per esercitare meglio le proprie funzioni di tutela dei diritti?

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Svolgere le consuete attività del sindacato con le metodologie tipiche dell’IA dovrebbe essere il fine cui tendere per incarnare più efficacemente la propria funzione di tutela dei diritti   

LA POLITICA FRANCESE ALLA VIGILIA DELLE EUROPEE di Michele MarchiSette anni dopo il primo ballottaggio presidenziale, la...
04/06/2024

LA POLITICA FRANCESE ALLA VIGILIA DELLE EUROPEE di Michele Marchi

Sette anni dopo il primo ballottaggio presidenziale, la politica francese è ancora attraversata dallo scontro “Ma contre Ma”, ovvero “Macron contro Marine (Le Pen)”. È vero che la lista presidenziale per le prossime europee è guidata dalla debole leadership di Valérie Hayer, mentre quella del Rassemblement National da quella giovane e sfrontata (e parecchio superficiale) di Jordan Bardella. Ma in realtà il coinvolgimento diretto del presidente, in campagna elettorale permanente perlomeno dal discorso fiume alla Sorbona del 25 aprile scorso (il cosiddetto Sorbonne II), e quello sapientemente calibrato di Marine Le Pen, disegnano l’ennesimo scontro tra i cosiddetti europeisti e progressisti e i cosiddetti sovranisti o, come amano definirsi, patrioti. Niente di nuovo sotto il sole dunque?

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In Francia la scena politica è ancora dominata da Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Una contrapposizione che aiuta a capire anche il rapporto del Paese con l’Europa

«Alcune tendenze, in atto o in fieri, relative al mercato globale e agli scambi internazionali, non solo di merci, agli ...
31/05/2024

«Alcune tendenze, in atto o in fieri, relative al mercato globale e agli scambi internazionali, non solo di merci, agli sviluppi demografici e al progresso tecnologico assumono particolare importanza per il futuro dell’Unione europea e delle nazioni che ne fanno parte. In apparenza esse non incidono sul quadro di riforma della governance economica europea e sulle nuove regole di bilancio. Tuttavia, se i risvolti di queste tendenze attengono a una sfera che va oltre gli angusti “dettami dell’economia”, per non parlare del “vangelo dei diritti”, i loro riflessi sulla sostenibilità finanziaria dei nostri sistemi economico-sociali sono cruciali in una discussione che alla fine non può che riguardare la politica.
Senza addentrarmi in un complesso percorso storico-politico per discutere della presenza o dell’affievolirsi, quando non dell’assenza, delle cruciali motivazioni ideali, culturali ed etiche, oltre che di convenienza economica, che devono stare alla base di un’unione di nazioni, di popoli, come premessa fattuale all’esame delle sfide da affrontare oltre il breve periodo, inizierà con alcune brevi notazioni sulla risposta europea alle gravissime crisi degli ultimi quindici anni».

Leggi l’articolo completo di Ignazio Visco nel nuovo numero della rivista, “Il futuro dell’Europa, l’Europa del futuro”.

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