Mister Antropo, caporedattore, scrittore, fuoriclasse e capo assoluto su tutto ed anche sulla vita e la morte delle lucertole. Nato da madre Boscimana e padre Pugliese si trasferisce all'età di 13 anni a Reggio Calabria dove intraprende l'arte della preparazione della 'nduja da una lontana parente di nome Assuntina. Si laurea a Firenze alla facoltà di Antropologia Culturale a pieni voti ma subito
dopo viene arrestato per rapina e tentato omicidio. Resta in carcere per 14 anni e 8 mesi considerando che ha tentato di rapinare la banca centrale di Firenze ed ha aggredito un poliziotto con uno specchietto di una moto causandogli un trauma cranico. Il poliziotto si salvò dopo una prognosi riservata in stato di coma che durò ben 15 mesi. In carcere dopo aver subito una violenza sessuale durante una doccia, Mister Antropo sviluppa la sua attitudine per la Misantropia e da lì inizia a pensare di mettere nero su bianco i suoi pensieri. Una volta uscito dal carcere di massima sicurezza dell'Asinara in Sardegna, torna a C**o per qualche anno per ritrovare i suoi parenti, ma erano tutti morti, l'ultimo bollettino di guerra dell'Occidente aveva distrutto proprio il suo villaggio. Sua madre gli diceva sempre "Mister Antropo, non preoccuparti, qua siamo in C**o non verrà mai la guerra" ed invece la vecchia Boscimana si sbagliava. Ad inizi del 2015 ritrova una sua vecchia compagna di cella, una fattucchiera transessuale metà nigeriana e metà brasiliana di nome Yohanna, integrata in Italia dal 1992. La fattucchiera ospita Mister Antropo nella sua villa ereditata da un vecchio americano con cui era sposata e dove vivono tanti altri personaggi poco raccomandabili. Da questa villa Mister Antropo inizia l'esperienza come fashion blogger e mammasantissimo irriverente del web grazie ad una pagina del social network che va per la maggiore e che porta il suo nome: Mister Antropo, il portale Umoristico di Antropologia & Misantropia.