
13/01/2025
LE NOVE "CHIAVI" DELLA STRUTTURA
In tutte le arti marziali viene data molta rilevanza al concetto di "struttura"; ma è nelle discipline interne che essa costituisce il principale fondamento su cui costruire le abilità marziali.
Proprio per questo motivo, in discipline come il Taiji o lo Xing Yi viene enfatizzata al massimo l'importanza della connessione fra le principali "cerniere" strutturali del corpo. Tradizionalmente, esse vengono denominate “le nove perle”.
Ognuna di queste perle corrisponde a un'importante “giuntura” dell’apparato muscolo-scheletrico; esse sono disposte lungo l’intelaiatura osteo-articolare e, generalmente, vengono elencate dall'alto, partendo dalla zona cervicale.
Riteniamo, invece, che possa essere più proficuo per la pratica, seguirne il tragitto inverso, partendo cioè dal basso. In questo caso la loro elencazione segue il seguente ordine:
1. la caviglia;
2. il ginocchio;
3. l'anca;
4. il ming men (fra la seconda e la terza vertebra lombare);
5. l'undicesima vertebra toracica (che lega i cinque archi del corpo);
6. la settima vertebra cervicale (che collega l'arco delle braccia con la spina dorsale);
7. l'articolazione della spalla;
8. il gomito;
9. il polso.
Una volta che la mente percepisce chiaramente la connessione fra le nove perle e riesce a gestirla armoniosamente, la struttura corporea esprime mirabilmente quel principio che nelle scienze applicate è conosciuto come “Tensegrità”; un principio utilizzato anche in ingegneria nella costruzione di ponti ed edifici capaci di resistere anche a sollecitazioni estreme.
Connettere e armonizzare le "nove perle", attraverso il continuo ascolto delle tensioni, permette una più chiara percezione del legame di interdipendenza che esiste fra le varie parti del corpo. Di conseguenza, è possibile governare in maniera ottimale le sollecitazioni che arrivano dall’esterno, ad esempio nel contesto di un combattimento.
Ciò rende anche più chiaro il concetto, tutto marziale, per cui non si deve percuotere col solo pugno, ma anche con il polso, il gomito, la spalla, la schiena e giù giù fino ad arrivare alle caviglie, ai piedi e... al pavimento, che costituisce il punto di partenza di questa potente catena cinetica.