Caleno24ore

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La Nostra Storia

Quando abbiamo pensato di fondare questo quotidiano on line, dopo una brevissima riflessione, è venuto quasi naturale fare riferimento nel nome al nostro territorio: l’Agro Caleno. Non un semplice nesso con la localizzazione geografica, ma un omaggio a una terra che avrebbe tanti motivi per sbandierare la sua storica dignità. Dignità che affaristi, mafiosi e politici hanno contrabbandato e sacrificato sull’altare del business. Dai traffici illegali, alla criminalità fino alla costruzione di eco mostri, si è cercato soltanto di martirizzare questa terra. Noi, anche attraverso questo progetto, vogliamo cercare di riconsegnarle una piccolissima parte di quella dignità, non solo slegando l’informazione dai comitati d’affari che stanno mortificando questa zona e le comunità che la abitano, ma promuovendo le forze migliori e le iniziative più meritevoli. Laboratorio di analisi critica e, contestualmente, megafono per quel tessuto sociale che resiste alle sirene del becero affarismo economico-criminale. Proprio in ossequio a quella dignità che merita, la nostra attenzione si concentrerà soprattutto sull’Agro Caleno “allargato”, cioè comprensivo anche di comuni che geograficamente non fanno parte di questa fetta di Terra di Lavoro, ma che da un punto di vista sociale, politico ed economico, nel corso degli ultimi anni stanno condividendo gli stessi problemi e le stesse “battaglie”. Per questo ci occuperemo dell’area che parte da Bellona e arriva fino a Calvi Risorta, attraversando paesi strategici come Vitulazio, Pastorano, Pignataro Maggiore e Sparanise. Non potevano restare escluse piccole realtà come Giano Vetusto, Rocchetta e Croce e Camigliano. Tratteremo tutta la cronaca a 360 gradi, tutte quello che accade su questo territorio finirà sotto la lente di ingrandimento di “Caleno24ore.it”. Questo progetto è stato realizzato da un gruppo di giovani giornalisti che non intende sottomettersi al sistema di censura orchestrato da certa stampa casertana, che cerca sempre di far intravedere una realtà fatta a immagine e somiglianza degli interessi delle lobby locali e non. Noi vorremmo seguire nel modo giusto i fatti dell’Agro Caleno, senza avere la presunzione di essere depositari della verità, ma con i limiti fisiologici di giovani cronisti che intendono il giornalismo come una missione e che non badano per niente al ritorno materiale che potrebbe derivare da essa. Coscienti di non poter raggiungere la perfezione assoluta, chiediamo ai lettori che ci seguono e che ci seguiranno, di apprezzare i nostri sforzi e perdonare i nostri errori.