L'atto di nascita e la filosofia della nostra agenzia è in stretta relazione con la poetica comunicativa di Majakovskij. Nel 2007 un po' per gioco un po' per strategia, decidemmo di approcciare il mercato e la nostra audience con una serie di manifesti 6x3mt . Su sfondo rosso, in lettere bianche, il manifesto diceva solo "Ca**re bene"
Nessuno sapeva cosa promuovesse quello strano cartellone e anc
ora prima di capire cosa fosse, molti credettero opportuno gridare allo scandalo di fronte a tanta impudenza: chi mai ha cagato bene nella sua vita? Nel frattempo il rumore mediatico innescato da questa provocazione fece il giro d'Italia e questo portò subito una certa notorietà alla nostra agenzia
Come i più attenti avranno colto, la nostra era una semplice provocazione con la quale si voleva mettere in cortocircuito il meccanismo comunicativo con cui la sfera pubblica si scambia messaggi, omaggiando allo stesso tempo il grande Majakovskij e la sua poetica comunicativa. Verso gli anni 30' del secolo scorso Majakovskij scriveva: "Vogliamo che la parola esploda nel discorso come una mina e urli come il dolore di una ferita e sghignazzi come un urrà di vittoria". Oggi, nell'era della comunicazione, questo pare più rivoluzionario e necessario, soprattutto per porre rimedio alla svalutazione delle parole che la pubblicità e la comunicazione hanno contribuito a generare, perché per raggiungere un pubblico sempre più ampio hanno svalutato i contenuti allontanandoli dal reale per proporre mondi inesistenti, e affascinanti nella loro artefatta bellezza. Anche noi, umilmente, crediamo che il senso della comunicazione sia quello quello di raggiungere un pubblico il più ampio possibile – e infatti con "Ca**re bene" ci siamo riusciti ma non semplicemente provocando in maniera sterile, piuttosto cercando di far aderire la comunicazione alla realtà , senza censure e senza condanne o deplorazioni. Ogni persona, ogni gesto, ogni condizione ha la sua dignità se riusciamo a guardarla con gli occhi giusti, senza pregiudizi. E questo facciamo noi creativi della Majakovskij Comunicazione: cerchiamo di guardare al tema o al mercato senza censure, andando a scovare quegli aspetti più nascosti ma più veri che tutti sentono ma che spesso non sanno esprimere. Questa è la comunicazione per noi: parlare al pubblico più ampio possibile facendo leva su quello che sente ma che non sa o non vuole dire esplicitamente, in modo da provocarlo, attirare attenzione, sorprendere e lasciare il segno, quindi facendo riflettere. In questo modo facciamo anche decantare il messaggio che vogliamo comunicare nella sfera profonda del fruitore.