Franca Borin Una Voce Per Tutti

Franca Borin Una Voce Per Tutti Canditata al comune di Vicenza per essere voce di chi non ha voce, per le persone e con le persone.

Franca Borin, classe 1971, nata e cresciuta a Chiampo, ho vissuto per diverso tempo a Montecchio Maggiore e da circa 10 anni abito a Vicenza. Sono mamma di 4 figli, separata e paraplegici dall'età di 26 anni a seguito di un drammatico incidente automobilistico che mi ha vista coinvolta senza colpe. Ma la vita da "disabile" dentro 4 mura non mi apparteneva e non mi appartiene. Pertanto ho deciso si

n da subito di rimanere parte attiva della e nella società, cercando di reinserirmi anche nel mondo del lavoro, riorganizzandomi la vita come mamma, donna e lavoratrice. Come persona con disabilità vivo ingiustizie e discriminazioni ogni giorno sotto molteplici aspetti della vita quotidiana, ma questo non mi ha fermata al contrario mi ha motivata ancora di più nello spenderemi per far valere i miei diritti di donna, mamma e persona paraplegica. Mi sono fatta portavoce, sempre mettendoci la faccia, di numerose battaglie, l'ultima contro una norma inps che escludeva i disabili dagli aiuti economici durante la pandemia

Sono atleta della Nazionale Italiana di Basket in carrozzina e attualmente gioco con la squadra locale di Vicenza. Mi candido con la consapevolezza di poter portare, seppur nel mio piccolo, un valore aggiunto con la mia esperienza di vita. Voglio dar voce ai più deboli e alle fasce della popolazione che spesso rimangono inascoltate. Voglio stare in mezzo alla gente e parlare alla gente e, soprattutto, voglio che la gente mi veda per quella che sono indipendentemente dalla mia condizione. Vicenza é una città bellissima ma c'é sempre margine di miglioramento e io voglio essere parte di questo percorso tutto da costruire.

In questi giorni ovviamente non si parla d’altro, dell’omicidio crudele della povera Giulia, di quanto fosse un mostro F...
23/11/2023

In questi giorni ovviamente non si parla d’altro, dell’omicidio crudele della povera Giulia, di quanto fosse un mostro Filippo, di come la sorella Elena sia finta e strumentalizzi il dolore e di come ci siano omicidi di serie A e di serie B perché di lei se ne parla, mentre di non molto.

E poi, improvvisamente, l’Italia si è trasformata in un popolo di criminologi, psicologi esperti di neuropsichiatria dell’età evolutiva, psichiatri pronti a giudicare ogni sfumatura e parole del padre e della madre di Filippo, giudici inesorabili sulla capacità genitoriale ed educativa di questi poveri genitori che sono definiti da tutti persone di m***a, genitori del mostro, incapaci di educare, insensibili e imbarazzanti dato le interviste rilasciate , e tanto altro, sotto scacco di un giornalismo di sciacallaggio in cerca dello scoop , che falcia il dolore con la stessa potenza di una mietitrebbia.

UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO, diceva quello…

E mentre nei social l’Italia intera si trasforma in un’arena , si replica nè più nè meno la violenza che tanto si fa finta di combattere per strada in onore di Giulia: cambia solo la modalità, ma la dinamica è la stessa.

La violenza, è sempre violenza, e i leoni da tastiera non sono altro che persone che hanno quella violenza repressa dentro di sè, trovando il coraggio di esprimerla attraverso uno scritto, che li rende forti e autorevoli di proferire parole e giudizi non richiesti.

Di m***a, ma pur sempre giudizi.

Perché .. mi sembra di vedervi, voi tutti, nella vostra vita perfetta sui social, pronti a scagliar frecce sulle vite altrui, pontificando su come una mamma devastata dovrebbe reagire e concepire il dolore, assetati di giustizia verbale e morale, ma che nella vita reale magari siete protagonisti di situazioni famigliari identiche se non peggiori , esattamente uguale alla quotidianità che si svolge in tutte le famiglie.

Ma fin che nessuno vede. Va bene tutto!

Mi sembra di sentire le vostre urla verso un figlio ventenne che non rispetta le vostre regole, mentre se ne va di casa, sbattendo la porta, magari mandadovi anche a fancxlo, mentre voi gli gridate dietro quella famosa frase: “CON TUTTO QUELLO CHE HO FATTO PER TE”.

Peccato che ora, l’aver cercato di dare il meglio al figlio, fosse considerato la genealogia del mostro.

La stessa frase che : “ guai a chi osa pronunciare sui social!!” perché ai figli non si deve dare tutto, questo è il segreto per non crescere un mostro!

Mi sembra di assistere a tutte quelle scene di pianto casalingo, quando, ogni mamma che ha scritto almeno un pensiero cattivo sui genitori di Filippo, si prende la testa tra le mani chiedendosi disperata il perché suo figlio non si confidi con lei.

E ancora, li vedo, quei genitori perfetti, con i figli perfetti, (DENTRO CASA), ignari che il sabato sera, proprio quei figli si sfonda di alcol e fumo e Chissa cos’altro, facendo gli stupidi al bar mentre fanno a gara a chi ce l’ha più lungo, e poi, a casa, di notte, fanno ritorno in silenzio, e i genitori fanno finta di non sentire , ma guardando l’orario pregano che il figlio non si sia cacciato in un brutto guaio!

Perché , si, bisogna parlare con i figli, quando essi vogliono aprirsi.

💥LA VERITÀ ‘ , è che io, da mamma di 3 maschi che ho cresciuti da sola, spero sempre che vada tutto bene, ma la mano sul fuoco non ce la metto.

💥LA VERITÀ è che nessuno nasce genitore è a nessun genitore viene dato un manuale d’istruzioni, e si, si cerca di fare del nostro meglio con le risorse che ognuno abbiamo.

💥LA VERITÀ , a costo di essere impopolare, è che è troppo facile puntare il dito dall’esterno, per non usare un esempio che offenderebbe qualcuno, specialmente i gay.

💥LA VERITÀ , la VERA VERITÀ , è che non solo ora è il momento di fare silenzio, anche nel rispetto dei Giulia, ma sopratutto è il momento di usare pietà , per dei genitori che si trovano la vita distrutta, vittima del loro stesso figlio, per il quale, come tutti, hanno dato tutto.

💥LA VERITÀ È CHE OGNUNO DI NOI È RESPONSABILE DI OGNI DONNA CHE VIENE AMMAZZATA, perché troppe volte gli adulti si girano dall’altra parte, e troppo poche volte gli adulti danno il buon esempio, l’esempio di una buona educazione all’affettività e alla parola.

Finché sui social la gente si offende per difendere la Violenza, quella violenza aprirà le porte all’ennesima vittima .

Ora , state un po’ zitti: fare rumore con la bocca serve solo a inquinare i pensieri.

Se sei d’accordo, condividi, per cercare di portare un po’ di rispetto al dolore di tutti.


Che tristezza vedere questo bel parco invaso da spacciatori d drogati che si bucano in pieno giorno.Cosa posso raccontar...
11/06/2023

Che tristezza vedere questo bel parco invaso da spacciatori d drogati che si bucano in pieno giorno.

Cosa posso raccontare a mio nipote che mi chiede di fare una corsa da solo?

29/05/2023

E domani mattina ci svegliamo rossi.
Che Dio ce la mandi buona

Ecco è arrivato il momento: oggi e domani si scelgono le persone in cui la città di Vicenza riporrà la fiducia per migli...
14/05/2023

Ecco è arrivato il momento: oggi e domani si scelgono le persone in cui la città di Vicenza riporrà la fiducia per migliorare la qualità di vita.

E’ pensiero comune che in campagna elettorale tutti dicano di fare grandi cose, ma quando si tratta di dimostrare pochi si ricordino di ciò che hanno promesso: io non rispondo per gli altri ma rispondo per me.

Proprio perché so che cosa significa vivere aspettando le risposte che non arrivano mai, nella mia vita mi sono sempre impegnata a metterci la faccia e a fare di tutto in qualsiasi occasione per portare avanti gli impegni che mi prendo.

Sono emozionata per i messaggi di stima che sto ricevendo ma ancor di più per avere la fiducia che così tante persone mi stanno dimostrando.

So che posso essere una voce per tutti ma soprattutto so che posso essere la

 🔥VOCE DI CHI NON HA VOCE🔥

Aiutami ad aiutarti
Buon lavoro e buona scelta

Franca Borin Candidata✍️


È stasera.            💥💥ALLE ORE 20.00💥💥In via Thaon di Ravel, 44Racconterò la mia storia, di come sono diventata disabi...
10/05/2023

È stasera.

💥💥ALLE ORE 20.00💥💥
In via Thaon di Ravel, 44

Racconterò la mia storia, di come sono diventata disabile, da dove nasce la mia decisione di spendermi per gli altri.

Ma parleremo anche di quotidianità, quella silenziosa tra le 4 mura, quella che nessuno conosce.

Parleremo di ciò che è stato fatto in questi anni, e di ciò che manca.

E poi ascolteremo, dando voce a tutte quelle persone che fin’ora sono rimaste inascoltate.

Ti aspetto
❤️

Franca Borin Candidata ✍️





💥Se oggi io sono qui, è perché quelli prima di me non si sono vergognati della loro situazione e hanno lottato non solo ...
09/05/2023

💥Se oggi io sono qui, è perché quelli prima di me non si sono vergognati della loro situazione e hanno lottato non solo per i loro diritti ma anche per quelli che sarebbero venuti dopo.

 ❤️Se oggi sono qui, è perché sento forte la responsabilità di restituire ciò che qualcuno ha fatto prima di me.

🔥Se oggi sono qui, è perché sono felice e orgogliosa di mettermi in gioco : quello che voglio fare non ha colore politico, perché la disabilità non guarda in faccia nessuno.

🫶La disabilità non è razzista : prende bianchi, neri, poveri, ricchi, bambini, adulti, uomini e donne.

😍Ma credimi sulla parola quando ti dico che vivere una situazione così impegnativa e avere delle persone che conoscono esattamente come ti senti e che ti possono aiutare in qualsiasi momento fa la differenza .

AIUTAMI AD AIUTARE, AIUTAMI AD ESSERE UNA SOLA VOCE PER TUTTI

14/15 Maggio

❤️Molte persone con disabilità, per il mondo non sono nessuno,

ma a qualcuno sicuramente possiamo cambiare il loro mondo 🌍 ❤️

Franca Borin Candidata ✍️





Samuele, mio nipote ha due anni e mia figlia, sua mamm, l’ha educato e abituato alla lettura fin da piccolo.Loro vanno o...
08/05/2023

Samuele, mio nipote ha due anni e mia figlia, sua mamm, l’ha educato e abituato alla lettura fin da piccolo.

Loro vanno ogni mese in biblioteca : Samuele si sceglie i libri, e una volta a casa, a modo suo, li legge interpretando, le figure e raccontando ciò che vede.

Ecco il punto è proprio questo : ciò che vede.

I bambini non vedenti come fanno andare in biblioteca ?

Questo pensiero non è venuto da me, devo dire la verità perché non c’avevo mai pensato, ma semplicemente perché non vivo questo problema : questo pensiero viene da una mamma di una bambina non vedente che ho conosciuto un po’ di tempo fa, e che attraverso l’esperienza di sua figlia, mi fa riflettere di quanto la nostra società non sia per niente inclusiva.

Questo è il motivo per cui c’è necessità di una

💥CONSULTA PER LA DISABILITÀ 💥

proprio perché le varie parti di questo mondo si devono mettere insieme e far conoscere quelli che sono i bisogni di ogni situazione .

Pensa che bello se a Vicenza aprissimo la prima biblioteca in braille per bambini e adulti non vedenti.

Secondo me sarebbe una figata che ne pensi?

Francesco Rucco Matteo Celebron la facciamo?

Franca Borin Candidata ✍️





03/05/2023
Sono paraplegica dall’età di 26 anni quando, a causa di un incidente, mi fu diagnosticata una lesione D12 L 1Paraplegica...
01/05/2023

Sono paraplegica dall’età di 26 anni quando, a causa di un incidente, mi fu diagnosticata una lesione D12 L 1

Paraplegica è un termine che non tutti capiscono, ma io te lo rendo più semplice: handicappata, disabile, portatrice di handicap, invalida , persona svantaggiata, persona con ridotta mobilità… e tutte le etichette che vuoi mettermi, perché la mia condizione è più un problema per gli altri che mi devono definire, anziché per me.

Già, un incidente.
In una frazione di secondo la mia vita e quella della mia famiglia é cambiata.

Ricordo che stavo svoltando a sinistra, freccia azionata, ferma a metà della carreggiata pronta per girare quando, da dietro, ho intravisto un'autovettura.
Veramente pochi secondi ma quelli sufficienti a farti avere la consapevolezza che sarei stata centrata.
È così é stato.

Un incidente è una cosa che capita…
Avvenimento inatteso, imprevisto.

Be nel mio caso, purtroppo, era tutto prevedibile ed evitabile.
L'uomo alla guida era ubriaco.

Tecnicamente, sono il prodotto di una serie di mancate responsabilità, di teste messe sotto la sabbia, perché si, l’alcolismo È UNA MALATTIA!

E non fa male solo a se stessi,ma sopratutto agli altri.

Ma non scrivo questo per cercare conforto o compassione.
Scrivo questo con un altra finalità.

Come VITTIMA dell'alcolismo mi sono sempre fatta promotrice della lotta a questa grave forma di dipendenza.

Ho portato più volte la mia testimonianza in scuole e convegni, ma oggi sento il bisogno di fare di più.

Insieme all'amministrazione comunale nella persona del Vicesindaco Matteo Celebron, e a figure di riferimento in questo ambito un tavolo di incontro dove cercheremo di portare coscienza e competenza e conoscenza.

Voglio parlare alle famiglie che hanno paura di dare un nome a ciò che vivono nel silenzio delle mura di casa, ma anche ai giovani, perché no!
Non capita sempre agli altri.

Può capitare a chiunque di uscire di casa sulle proprie gambe d ritornare sulle quattro ruote della tua carrozzina.

L’incontro è aperto a tutti 🙏 e a breve comunicherò data e luogo🎯

Ci verrai?

Franca Borin Candidata ✍️


Era il 1997, il 21 novembreAvevo  26 anni, due figli e una vita da vivere.Un ubriaco, anzi no.Un commercialista di Valda...
27/04/2023

Era il 1997, il 21 novembre

Avevo 26 anni, due figli e una vita da vivere.

Un ubriaco, anzi no.
Un commercialista di Valdagno, all’apparenza una persona distinta,affidabile,che però nascondeva un segreto grande:

ERA ALCOLISTA!

Si è messo alla guida ubriaco, e nella sua guida pazza ha trovato me sulla strada.

La conseguenza di una serie di omissioni e mancanze:

Responsabilità personale
Responsabilità famigliare
Responsabilità legislativa
Egoismo
Superficialità

Tutto quanto ha contribuito a rovinare/condizionare la mia vita è quella dei miei figli.

Troppe volte le persone prendono alla leggera L’astenersi dal bere mentre si guida, L’indossare le cinture, L’usanza pericolosa di non usare i seggiolini auto per bambini e tanto altro.

Penso che sia un dovere parlarne e progettare dei percorsi di consapevolezza e conoscenza per far riflettere e avere il coraggio di parlare di temi scottanti e delicati che spesso si ha paura di affrontare.

L’alcolismo è una responsabilità di famiglia, e prevenire incidenti non preserva le vite solo di chi è responsabile, ma anche di chi sta attorno.

Ecco cosa voglio fare:essere l’esempio vivente di cosa può succedere e con la mia testimonianza fare in modo che nessuno più possa vivere tutto ciò.

Franca Borin Candidata ✍️

Indirizzo

Vicenza
36100

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