The Venice Observer

The Venice Observer Venezia raccontata senza filtri da un team di giornalisti veneziani e non.

Per la serie in via Piave è meglio allontanare i cani che gli spacciatori, la cronaca sintetica di un altro blitz del si...
18/10/2024

Per la serie in via Piave è meglio allontanare i cani che gli spacciatori, la cronaca sintetica di un altro blitz del sindaco.

Blitz a sorpresa del sindaco in via Piave, che dopo l'apertura di Palude Venezia sembra essersi messo a fare il sindaco, e la solenne promessa "Vi farò tornare sicuri".
Alla lamentela di una cameriera stanca dei molti stranieri e, a dir suo, in procinto di diventare razzista il sindaco passeggiatore ha risposto con un perentorio "A Venezia non ci saranno più profughi", come se decidesse lui chi entra o non entra a Venezia.
Ovviamente le ridicole passeggiate non hanno sortito alcun effetto e in via Piave e nelle altre zone "calde" di Mestre lo spaccio continua indisturbato.
Però un risultato il sindaco Charles Bronson lo ha ottenuto ha allontanato da un bar dei pacifici ragazzi con i loro cani che si stavano comperando il pranzo senza dar fastidio a nessuno, perché i cani sono molesti ma gli spacciatori che per i nove anni del suo mandato hanno fatto il bello e il cattivo tempo a Mestre no, quelli possono tranquillamente rimanere sbellicandosi dalle risate mentre il borgomastro passeggia. Vada a mandar via un nigeriano di un metro e novanta, ovviamente senza codazzo di media manager e scorta, che vediamo come va a finire.
Riporto di seguito un frammento dell'articolo del Corriere del Veneto che fa la cronaca dell'episodio.
"All’uscita del bar c’erano tre cani e il sindaco ha sollecitato i proprietari, due ragazzi con lo zaino che stavano comprando la cena prima di partire, ad andarsene.
Due ragazzi e tre cani, sta fracassando gli zebedei con la sicurezza al mondo creato e poi cosa fa? se la prende con due ragazzi e tre cani che probabilmente non davano fastidio a nessuno ma l'articolo 11 del regolamento comunale parla chiaro: "Applicare il guinzaglio ai cani e portare con sé la museruola da applicarsi in caso di rischio per l’incolumità delle persone e animali o su richiesta delle autorità competenti, quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico;
Applicare la museruola e il guinzaglio ai cani condotti nei locali pubblici e sui pubblici mezzi di trasporto" mi chiedo se prima di cacciarli abbia fatto presente che cani e proprietari possono rimanere nel locale a patto che i cani siano al guinzaglio e abbiano la museruola ma soprattutto mi chiedo: cosa dice il regolamento comunale sul fatto che a Mestre come a Venezia ci sia da aver paura ad uscire da casa?

11/09/2024

E sul fronte rimborsi per i danni provocati dall'acqua alta del 12 novembre 2019 per molti cittadini i ritardi sono oramai inaccettabili.
Il consigliere di Terra e Acqua Marco Gasparinetti fa inoltre notare che a gestire la questione è un funzionario indagato per presunto coinvolgimento nell'inchiesta Palude che a luglio ha provocato un vero e proprio terremoto nelle istituzioni veneziane, funzionario che potrebbe non avere la serenità necessaria per poter svolgere il suo compito in modo appropriato ed efficiente.
Dopo cinque anni molti dei danneggiati dall'evento atmosferico hanno dovuto fare fronte ai danni, che in molti casi richiedevano interventi urgenti, con mezzi propri e adesso potrebbero essere in difficoltà.
È emblematica di questa giunta la solerzia con cui molti progetti funzionali ai fini politici di questa amministrazione stiano procedendo spediti, il Bosco dello Sport su tutti, e sorprendente come le emergenze dei cittadini non abbiano la priorità che sicuramente meritano

Fonte video Tg Antenna 3

02/09/2024

Il video è sicuramente esaustivo e mostra come in laguna siano completamente assenti i controlli sulla velocità dei natanti se escludiamo un'operazione spot poco prima dell'inizio della Mostra del Cinema durante la quale sarebbero state elevate trentatré contravvenzioni.
È altresì evidente che non basta qualche operazione "spot" per risolvere il problema del moto ondoso, oltre alla pericolosità per la navigazione costituita da natanti lanciati a velocità molto superiori ai limiti imposti.

Attualmente in corso di celebrazione il funerale di Palmiro Fongher, leggenda del remo e vincitore di ben dodici Regate ...
02/09/2024

Attualmente in corso di celebrazione il funerale di Palmiro Fongher, leggenda del remo e vincitore di ben dodici Regate Storiche nella sua lunga carriera, morto mercoledì scorso all'età di novantadue anni.
Come si può vedere dalle foto la cerimonia è partecipatissima e dopo quello tributato ieri a Rialto la bara viene accolta con un altro alzaremi.

(Foto Credit Marco Borghi)

01/09/2024

La Regata Storica 2024 con il rifiuto di fare l'alzaremi in ossequio alle autorità segna un altro punto di svolta nella sacrosanta protesta contro il moto ondoso.
La protesta fa il paio con la plateale contestazione del gondoliere Giampietro Del Puppo davanti alla "Machina", con tanto di megafono, del 2023 che segnò il primo punto di svolta ed il segnale che sul fronte moto ondoso la misura è colma.
C'è anche chi giustifica il rifiuto di alzare i remi davanti alla Machina con il fatto che sia decoroso che un sindaco indagato premi i vincitori di un'evento sportivo che dovrebbe simboleggiare lealtà, sportività e onestà.
Qualunque sia il motivo il mondo della voga ha voluto dimostrare il suo dissenso nei confronti di quelle istituzioni incapaci di dare risposte per quanto riguarda il moto ondoso arrivato a livelli insostenibili per chi affronta la laguna a remi.
Un alzaremi, di quelli fatti con il cuore, è però stato fatto a Rialto per ricordare Palmiro Fongher, autentica leggenda del remo con ben dodici "Storiche" vinte, mancato mercoledì scorso.

(Video Credit: Elena Carbone)

"Pronto a smontare tutte le accuse" onestamente ci sembra improbabile, dubitiamo che i magistrati e la GdF si siano inve...
19/08/2024

"Pronto a smontare tutte le accuse" onestamente ci sembra improbabile, dubitiamo che i magistrati e la GdF si siano inventati ben undici episodi di corruzione, o quantomeno presunta tale, oppure che l'intercettazione della telefonata con il sindaco Brugnaro, pubblicata integralmente sul libro "Venezia Palude" sia falsa.
Da che in Italia si fa politica la spavalderia è la regola e il negare qualsiasi responsabilità a tutti i costi, e contro ogni evidenza, è la normalità, sia comunque chiaro che qualunque accusato è innocente fino a prova contraria, ma in questo caso le "coincidenze" si sprecano e raccontano una storia diversa, quella di un malcostume diffuso e reiterato nel tempo che coinvolge istituzioni e imprese.
I molti che speravano che "l'uccello in gabbia cantasse di rabbia" forse rimarranno delusi visto che il presunto colpevole interrogato parte convinto di poter smontare tutte le accuse ma la risposta la avremo solo dopo l'interrogatorio e sicuramente, nonostante le dichiarazioni dell'ex assessore, qualcuno non passerà una bella giornata.
Nel frattempo l'immobiliarista di Singapore Ching, dopo aver fatto affari d'oro, lascia i lidi lagunari per l'impossibilità di gestire i suoi investimenti a Venezia e lo fa con una plusvalenza notevole derivata dalla vendita di Ca' Donà e il portafoglio gonfio.
Ca' Papadopoli, altro oggetto del contendere, rimane invece in uno strano limbo, in attesa delle risultanze processuali, perché se fosse appurato che la vendita è frutto di in illecito dovrebbero aprirsi altri scenari.

Strano tono indispettito quello di Mister Ching che su Ca' Donà, acquistata per sette milioni e centomila euro, realizza...
17/08/2024

Strano tono indispettito quello di Mister Ching che su Ca' Donà, acquistata per sette milioni e centomila euro, realizza una plusvalenza che sfiora il 150% quindi l'investimento ha sicuramente dato ottimi frutti grazie ad un prezzo di acquisto molto basso.
Stranamente nel libro Venezia Palude dato alle stampe recentemente palazzo Donà non si è meritato un capitolo e sembra che anche l'inchiesta in corso non si occuperà di questa operazione nonostante, come successo per Ca' Papadopoli, il prezzo sembri stranamente molto basso e di conseguenza sospetto.
"Gestire gli investimenti", come sta evidenziando l'inchiesta Palude, è stato possibile grazie a presunte corsie preferenziali e verrebbe da dire grazie ad una schiera di santi "in paradiso", paradiso che per il momento collocheremo prosaicamente a Ca' Farsetti.

La foto è di qualche giorno fa e si vede quella che con ogni probabilità è una famigliola di turisti che tranquillamente...
07/08/2024

La foto è di qualche giorno fa e si vede quella che con ogni probabilità è una famigliola di turisti che tranquillamente naviga sul Canal Grande, interdetto ai non autorizzati, con un natante a noleggio, come si evince dalla foto del dettaglio.
Il noleggio è attività perfettamente legale, lo è meno navigare dove non si può e tempo addietro avevamo interpellato una delle società di noleggio che ci ha candidamente risposto che loro fanno un breve briefing prima di consegnare il mezzo.
Volendo cavillate il turista americano di turno: non conosce la segnaletica, nella stragrande maggioranza dei casi non ha una comprensione sufficiente della lingua italiana e ha una gran voglia di esplorare Venezia, tutto elementi che se messi insieme posso o essere causa di potenziali problemi.
Altra questione è la capacità di portare un natante e chi scrive con natanti noleggiati da turisti ha visto fare cose che voi umani non potete neppure immaginare.
Vogliamo anche dire che un natante dato in mano a chi non sa condurlo può essere causa di incidenti anche gravi?
Occorre regolamentare questo tipo di noleggi e magari occorre farlo prima che qualcuno si faccia male.

07/08/2024

L'assessore al bilancio Michele Zuin parla di grandi migliorie al trasporto pubblico lagunare dal 24 maggio 2024 ma la situazione è ben diversa e oggi gli utenti devono fare i conti con linee sospese, mezzi traboccanti di turisti e in numero insufficiente a garantire un servizio adeguato, mezzo spesso in avaria e la lista sarebbe ancora lunga.
Il sindaco, nell'ultimo Consiglio Comunale Straordinario aveva promesso interventi risolutivi che però si dono tradotti in una modifica agli orari mantenendo i tagli totali di ben tre linee, interventi inutili ai fini del ripristino di un servizio di trasporto pubblico lagunare efficiente e dignitoso.

Una piccola anticipazione sul volumetto che sarà in edicola venerdì e sabato prossimi con La Nuova.Il volume intitolato ...
06/08/2024

Una piccola anticipazione sul volumetto che sarà in edicola venerdì e sabato prossimi con La Nuova.
Il volume intitolato Palude Venezia è una breve cronistoria dell'inchiesta che sta scuotendo dalle fondamenta le istituzioni e l'imprenditoria veneziana e, da quanto si capisce dalle anticipazioni, è corredato dalle trascrizioni di molti atti della Procura.
Quella che appare nell'immagine è la trascrizione della telefonata tra l'ex assessore Boraso e l'attuale sindaco Brugnaro, tratta dalle intercettazioni della GdF, quest'ultimo in Consiglio Comunale ha chiaramente detto che non sapeva nulla di quanto stava facendo Boraso.
Cosa che se fosse provata andrebbe ad aggiungersi al fatto che ha presumibilmente mentito anche sull'affaire Abate Zanetti dichiarando di aver acquistato le quote della scuola quando non era ancora sindaco per poi essere smentito da una visura camerale allegata ad un'informativa della stessa GdF.

(Fonte immagine La Nuova di Venezia e Mestre)

I traghetti da parada sono un elemento importante della mobilità a Venezia già penalizzata dall'overtourism per quanto r...
05/08/2024

I traghetti da parada sono un elemento importante della mobilità a Venezia già penalizzata dall'overtourism per quanto riguarda il trasporto pubblico lagunare che sembra essere in grave affanno, ma anche i traghetti sembrano entrati a far parte dei divertimenti con notevoli disagi per i veneziani.
La denuncia arriva da Venessia.com che li definisce "giostre per turisti".

Traghetti ormai trasformati in giostra per turisti,
Foto presa a Sonia De Lazzari.

Le zone d'ombra sembrano moltiplicarsi velocemente quando si parla del Comune di Venezia e l'inchiesta denominata Palude...
05/08/2024

Le zone d'ombra sembrano moltiplicarsi velocemente quando si parla del Comune di Venezia e l'inchiesta denominata Palude non sembra conoscere battute di arresto.
Dopo l'affaire Pili, sul quale procedono le indagini, l'attenzione degli inquirenti si sposta anche sull'acquisizione, da parte del sindaco di Venezia, delle quote della Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, struttura storica per l'insegnamento e la divulgazione dell'arte vetraria, fondata nel 1862, che fino al 2016 è rimasta di proprietà pubblica.
Luigi Brugnaro ha sostenuto a più riprese che l'acquisizione è avvenuta nel 2010, quindi prima della sua elezione a sindaco, dove si trovava ad essere l'unico offerente in un bando di vendita pubblico di Comune, Provincia e Camera di Commercio di Venezia ma l'affermazione del sindaco, attualmente indagato, non sembra corrispondere al vero.
L'affermazione è stata fatta durante un consiglio comunale dell'ottobre 2021, affermazione improvvida perché a smentirlo sembra ci sia un'informativa della Guardia di Finanza riguardante una visura camerale della società, dalla quale emergerebbe che la partecipazione pubblica del Comune sia stata dismessa con delibera di giunta non prima dell’8 febbraio 2016 quando ha sua giunta era già insediata e la cosa prefigurerebbe un evidente conflitto di interessi.
La cessione delle quote sarebbe poi stata trascritta il 9 marzo dello stesso anno in favore delle società Umana Forma e Salviati, controllate dalla holding LB di proprietà dell'attuale sindaco facente capo ad un blind trust anch'esso oggetto di indagine da parte della Procura di Venezia.
Luigi Brugnaro, all'epoca dei fatti contestati era già sindaco da circa nove mesi e qualora i fatti venissero provati si sarebbe reso colpevole di aver mentito in Consiglio Comunale con l'eventuale ipotesi di aver abusato della sua carica per interesse personale.

Fonte immagine web

Se ACTV piange Veritas certamente non ride con l'acquedotto che perde il 40% dell'acqua che dovrebbe invece distribuire....
05/08/2024

Se ACTV piange Veritas certamente non ride con l'acquedotto che perde il 40% dell'acqua che dovrebbe invece distribuire.
40 milioni di euro spesi senza migliorare la situazione che resta a dir poco tragica con continue rotture e conseguenti disservizi ai cittadini per quanto riguarda l'erogazione.
Il sindaco in più occasioni ha sostenuto che questa giunta ha "rimesso a posto la città" riconsegnandola in condizioni migliori di com'era prima, nessuno si era accorto che ante 2015 fosse una Gomorra.
In un recente video con a fianco un sorridente assessore al bilancio snocciolava le cifre dei milionari avanzi di bilancio. Certo! Non investendo e peggiorando la qualità dei servizi un avanzo di bilancio lo otterrebbe anche uno studente al primo anno di ragioneria.
Residenzialità, sicurezza, servizi, decoro urbano, sociale, politiche del lavoro, questa giunta si è dimostrata un fallimento totale su tutti i fronti.
Attualmente anche le molte incongruenze di Veritas sono al vaglio dei magistrati.

È in atto sui social media una vera e propria campagna denigratoria ai danni del Consigliere Marco Gasparinetti reo seco...
05/08/2024

È in atto sui social media una vera e propria campagna denigratoria ai danni del Consigliere Marco Gasparinetti reo secondo alcuni, evidentemente male informati, di aver venduto un appartamento a Murano conscio che sarebbe stato inglobato in una struttura ad uso turistico nonostante le sue molte battaglie contro l'overtourism e a favore della residenzialità.
Postiamo l'esauriente risposta del Consigliere che aveva già ampiamente, ed esaurientemente, chiarito la situazione all'epoca dei fatti e smascherato la fake.
Parlo di epoca dei fatti perché la questione risale al 2014 segno tangibile di una maggioranza a corto di argomenti costretta a ripescare fake news di oltre dieci anni fa.
Di seguito la replica di Marco Gasparinetti apparsa ieri sul suo profilo social:

"ANSIA DENIGRATORIA E SERVI SCIOCCHI. Di ciò che leggo sulle loro pagine risponderanno in Tribunale prima che, in preda ad attacco d'ansia da prestazione diffamatoria, mi attribuiscano anche la proprietà di un castello sulla Loira, una dacia a San Pietroburgo o un albergo alle Bahamas, oltre a questa ex fornace (mai stata mia) che avrei fatto chiudere per ricavarne 238 posti letto.

Ex fornace il cui cambio di destinazione d'uso è stato deciso dal loro sindaco anni dopo che, nel 2014 quando non avevo nessun incarico politico, avevo venduto un appartamento confinante (100 m2) che altri hanno poi deciso di inglobare in un progetto più ampio di recupero della fornace dismessa, che è stato portato a termine nel 2021.

Questa intrusione nella mia vita privata di allora (quando non ero nessuno) è una manovra politica, squallida quanto maldestra, per screditarmi sul piano personale: a propalare la bufala sono due politici eletti in lista Brugnaro (consiglieri di Municipalità) e poi ci sono i servi sciocchi più realisti del Re che (forse pensando di ingraziarsi il loro Padrone, estraneo alla manovra) scrivono sui social che dalla vendita di una fornace - mai stata mia - avrei ricavato "milioni di euro". Come no. L'unica utilità che forse ne ricaverò è un risarcimento danni per diffamazione, in sede civile e le uniche scuse che accetterò sono quelle eventualmente presentate ai miei avvocati. A tutto c'è un limite e quel limite è stato ampiamente superato.

Nel 2020 - quando erano state messe in giro certe voci per screditarmi - avevo già ampiamente chiarito che nel 2014 avevo venduto casa mia (l’unica che avevo) per acquistarne un’altra a 300 metri di distanza, perché con la nascita di mia figlia avevamo bisogno di più spazio e di maggior tranquillità; un appartamento e non una fornace, al prezzo di mercato correttamente indicato nell’articolo di cui qualcuno adesso fa un uso diffamatorio stravolgendone il contenuto.

Nel 2021 (sette anni dopo la vendita) l’appartamento è stato inglobato nell’albergo ricavato dalla vecchia fornace in disuso, contigua alla mia ex casa. Se plusvalenza c’è stata, e immagino che ci sia stata, è andata a beneficio dell’acquirente che ne ha chiesto e ottenuto il cambio di destinazione d’uso alla Giunta in carica, che non risulta essere composta da “amici miei” – e questa campagna diffamatoria ad opera di consiglieri “fucsia” ne è la prova più lampante".

Gasparinetti ha dichiarato che procederà nelle sedi opportune a tutela del suo buon nome.

Direi che "We feel like monkeys in a zoo", ci sentiamo come scimmie in uno zoo, rende bene l'idea e si aggiunge alle num...
03/05/2024

Direi che "We feel like monkeys in a zoo", ci sentiamo come scimmie in uno zoo, rende bene l'idea e si aggiunge alle numerose voci critiche verso quello che sembra sempre più un gran pasticcio inutile ai fini del controllo dei flussi turistici.
Anche La Vanguardia, dopo il New York Times e altri quotidiani esteri, bastona il ticket di ingresso a Venezia e lo fa con un titolo che non lascia spazio a dubbi.
Nel frattempo il comune, attraverso un post sulla pagina Facebook ufficiale, tanta di "vendere" la bontà del provvedimento ma le cifre fornite, che attesterebbero un calo delle presenze per quanto riguarda i turisti giornalieri, sono al netto dei numeri delle presenze totali e, cosa ancora più fuorviante, al netto delle presenze dei giornalieri veneti che costituiscono circa il 70% delle presenze giornaliere, risultato una moltitudine di commenti di scherno mentre sulla pagina Facebook ufficiale del sindaco i media manager si sono visti costretti ad inibire i commenti su un post riguardante il contributo di accesso per raggiunto numero di invettive ed insulti.
In buona sintesi, nonostante si continui ad insistere che il provvedimento è ancora in fase sperimentale il flop sembra più che un pronostico oramai un'assoluta certezza.
Le cifre parlano di meno del 15% di turisti paganti e con percentuali del genere la deterrenza attribuita al provvedimento verrebbe infatti meno aumentandone la gravosità per le casse comunali, che in sintesi si traduce per i residenti veneziani.
C'è inoltre da registrare che, nonostante la bassa percentuale dei paganti il trasporto pubblico lagunare ha palesato segni di forte affanno con code interminabili ai pontili sia sul Canal Grande che in altre parti della città e nelle isole, segno tangibile che la presenza dei giornalieri non paganti è stata comunque altissima e che chi ha definito la sperimentazione del ponte del 25 aprile un successo l'ha fatto unicamente a scopo propagandistico perché la realtà sembra essere ben diversa.
Se di sperimentazione si tratta, e preso atto che finora i risultati sono stati tutt'altro che incoraggianti, non si riesce a capire quali potrebbero essere gli eventuali correttivi: l'aumento del costo del ticket scoraggerebbe sicuramente gli eventuali paganti e l'ipotesi di fare pagare i giornalieri veneti non è tra le opzioni praticabili.
Tra le altre cose è anche opportuno ricordare che dalle quattro di pomeriggio in poi il ticket non si paga più e decade anche l'obbligo di prenotazione e con il parking comunale a prezzo calmierato dalle cinque di pomeriggio potremmo assistere allo spostamento del turismo verso le ore serali, fascia oraria già critica durante la bella stagione con grandi assembramenti e problemi di ordine pubblico in alcune zone di Venezia prime tra tutte la fondamenta degli Ormesini, campo Santa Margherita e campo bella Vienna, teatro nell'estate scorsa di numerosi episodi di violenza, di spaccio e di degrado.

Giovanni Veronese

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Venice
30100

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Venice My Way Luoghi, eventi, personaggi, curiosità e leggende di una Venezia raccontata in modo diverso. Un progetto culturale ed editoriale che racconta Venezia, la sua storia, l’attualità, e anche le mille fragilità di una città che purtroppo sta perdendo la sua connotazione di città dei veneziani per lasciare spazio a flussi turistici incontrollati che ne stanno mettendo a repentaglio la sopravvivenza. Quindi cultura e tutela si fondono nel progetto Venice My Way con l’intento di sensibilizzare chi ha il dovere politico ed amministrativo di tutelare Venezia e la sua laguna e di combattere il degrado sia esso culturale o amministrativo. Tutelare Venezia è un dovere per poterla restituire come città vera ai veneziani e a quel turismo intelligente che la ama e la apprezza. Il progetto editoriale vuole valorizzare gli scrittori locali e le iniziative culturali che riguardano la Venezia lagunare. Scriveteci a [email protected] sarò felice di illustrarvi compiutamente il progetto Venice My Way.

Giovanni Veronese