Traccedijazz

Traccedijazz from Jazz-fans to Jazz-fans

L'identità' del trombettista Jeremy Pelt rifugge dalle rigide classificazioni per abbracciare diversi orizzonti musicali...
19/02/2025

L'identità' del trombettista Jeremy Pelt rifugge dalle rigide classificazioni per abbracciare diversi orizzonti musicali segno di un' evidente curiosità e voglia di sperimentare. Nel corso degli anni la carriera del musicista californiano si è consolidata su un doppio binario, che gli consente di deviare agevolmente dalla scrittura di ballads o rilettura di standards nel grande filone del mainstream a sortite più avventurose condotte in territori latin, funk o in scenari disegnati dall'elettronica....

L’identità’ del trombettista Jeremy Pelt rifugge dalle rigide classificazioni per abbracciare diversi orizzonti musicali segno di un’ evidente curiosità e voglia di sperimentare. …

18/02/2025

Nuovo quintetto per il pianista tedesco Benjamin Lackner con il trombettista Mathias Eick, il sassofonista Mark Turner, la contrabbassista Linda May Han Oh e il batterista francese Matthieu Chazarenc.
Nel più pieno stile ECM Records Spindrift, in ascolto domenica a

"È un grande onore annunciare la pubblicazione degli ultimi concerti di Peter Brötzmann su Otoroku . Quando abbiamo invi...
18/02/2025

"È un grande onore annunciare la pubblicazione degli ultimi concerti di Peter Brötzmann su Otoroku . Quando abbiamo invitato Peter a fare una residenza al Cafe Oto a febbraio 2023, non avevamo idea che queste sarebbero state le sue ultime esibizioni dal vivo in assoluto e Peter ha suonato con tale potenza che sarebbe stato difficile per chiunque fosse stato presente credere che non avrebbe mai più suonato in pubblico....

“È un grande onore annunciare la pubblicazione degli ultimi concerti di Peter Brötzmann su Otoroku . Quando abbiamo invitato Peter a fare una residenza al Cafe Oto a febbraio 2023, non avevam…

Buon Compleanno a Kirk Lightsey!
17/02/2025

Buon Compleanno a Kirk Lightsey!

HAPPY 88th BIRTHDAY to Kirk Lightsey!!!

Pianist and flutist Kirk Lightsey is a sophisticated improvisor with a lithe touch and a bent toward expansive, post-bop, modal jazz and warmly rendered standards. Born in Detroit, Michigan in 1935, Lightsey first began playing piano at age five and grew up listening to swing and big-band music via radio and his mother's record collection. Later, he studied privately with legendary teacher Gladys Wade Dillard, who also tutored similar Detroit luminaries as Barry Harris and Tommy Flanagan. It was while attending Cass Technical High School alongside classmates Paul Chambers, Ron Carter, and Hugh Lawson that the pianist became interested in jazz. At school, he played clarinet in the orchestra, but afternoons were spent playing piano at Barry Harris' house, where he learned to improvise. Although he was talented enough on clarinet to earn a scholarship to Wayne State University in 1954, he instead chose to pursue a career as a jazz pianist.

Groovin' with the Chet Baker Quintet
Gigs followed, including hits with Joe Henderson, Yusef Lateef, Melba Liston, and others. He also found commercial work touring with Arthur Bragg's Rhythm and Blues Show, where he backed performers like T-Bone Walker, Della Reese, and the Four Tops. After a tour in the Army, during with time he played clarinet in the Fort Knox Army Band, he moved back to Detroit where he played regularly with Cecil McBee, and worked as a studio musician for Motown Records. He also continued to hone his skills studying with classical pianist Boris Maximovich. During the '60s, he made his recorded debut as a sideman on a handful of albums with trumpeter Chet Baker, beginning with 1966's Groovin' with the Chet Baker Quintet. He also recorded with Sonny Stitt for 1967's Pow, and began expanding his scope, working with singer Damita Jo and managing the production group In Stage. He also reconnected with his wind instrument roots, and began playing the flute on occasion. During the '70s, a job as pianist and music director for singer O.C. Smith brought him to Los Angeles, where he also found work with luminaries like Bobby Hutcherson, Pharoah Sanders, Harold Land, and many more. In 1974, he paired with saxophonist Rudolph Johnson for Habiba on the Gallo label, after which he joined Dexter Gordon's group, touring with the saxophonist for five years.

Lightsey 1
Lightsey's own work increased in the '80s after he signed with the then-new French Sunnyside label and released his debut solo album, 1982's Lightsey 1. He followed up with the trio date Isotope, featuring bassist Jesper Lundgaard and drummer Eddie Gladden, on Criss Cross. More well-regarded albums followed for Sunnyside, including 1984's Lightsey 2, 1985's Lightsey Live, and 1986's Everything Is Changed. He closed out the decade by pairing with trumpeter Marcus Belgrave for the 1987 quintet session Kirk n' Marcus. Poignantly, he had also reunited with Chet Baker for a European tour in 1988, when the trumpeter died tragically after a fall from a hotel window in Amsterdam. There were also albums with Woody Shaw, Jim Pepper, David "Fathead" Newman, and more. Around this time, the pianist also joined the supergroup the Leaders, recording several albums alongside trumpeter Lester Bowie, saxophonist Arthur Blythe, saxophonist Chico Freeman, bassist Cecil McBee, and drummer Famoudou Don Moye.

From Kirk to Nat
Over the next decade, Lightsey remained in-demand, recording with fellow Detroiters Wendell Harrison, and Marcus Belgrave, David Murray, and Bill Pierce, among others. He also released several albums, including 1990's Nat King Cole tribute From Kirk to Nat, and 1994's Goodbye Mr. Evans. Since the mid-'90s, Lightsey has lived in France, where he continues to tour and record. In 2004, he issued the live album The Nights of Bradley's, and rejoined the Leaders for 2007's Spirits Alike. A year later, he paired with vocalist Louise Gibbs for Everybody's Song But Our Own. The live Solo Piano en Argentina (recorded at the Festival Internacional de Jazz de Buenos Aires) appeared in 2013. He then joined bassist Tibor Elekes and drummer Famoudou Don Moye for the 2015 trio album Le Corbu. Two years later, he collaborated with vocalist Marilena Paradisi on Some Place Called Where.

Source: Matt Collar, All Music Guide

Si ricomincia con i festival jazz estivi in cui non c' è il jazz. Più o meno come se alla sagra del Verdicchio ci fosse ...
16/02/2025

Si ricomincia con i festival jazz estivi in cui non c' è il jazz. Più o meno come se alla sagra del Verdicchio ci fosse solo il Tavernello...

Tre concerti per l’edizione 2025 di Senigallia in Jazz. Annunciati i live di Amii Stewart, il 2 luglio alle ore 21, di Noa, il 3 luglio alle ore 21 e degli Incognito, il 4 luglio alle ore 21. Tutti i concerti in Piazza Garibaldi. Presenta Nick The Nightfly. Ricordiamo che poi, sempre in Piazza Gar...

16/02/2025

Guadagnavo bene, guadagnavo. Da non crederci. Mi davano un sacco di soldi, ragazzi, e quando suonavo con gli altri musicisti dividevo sempre in parti uguali, anche se loro non erano famosi come me. E con la limousine si andava negli alberghi a quattro stelle e come mi piaceva. In camera schiacciavo tutti gli interruttori e accendevo tutte le luci insieme, accendevo, e dopo aprivo il frigo e mi bevevo tutto quel che c’era, e ogni sera facevo il bagno nella vasca con la schiuma dentro.

Una volta a Bergamo mentre suonavo mi ruppi il braccio destro, ma nessuno se ne accorse, perché suonai tutto il tempo con il braccio rotto come niente fosse. A un altro concerto una sera suonammo per due ore, faceva un caldo boia e sudai come una fontana. Le mani mi scottavano, la testa pure, ero stanco e avevo mal di schiena, e avevo solo voglia di tornarmene in albergo e di sdraiarmi a letto. Ma quelli chiesero il bis, e poi un altro bis e un altro ancora, e così suonai ancora per mezz’ora, suonai, e a casa il medico disse che mi ero rotto il coccige, che è l’osso del sedere, l’ultimo osso della schiena prima del c**o.

Dopo i concerti il mio medico mi visitava, scuoteva Ia resta e diceva basta, Michel, basta, non puoi andare avanti in questo modo. E dopo con le mani in tasca andava su e giù per lo studio, mi guardava storto, si arrabbiava e mi proibiva di fare altri concerti, e io invece sorridevo e li facevo. Li facevo perché erano la mia vita, i concerti, come il cibo, le donne e gli amici.

Mi piaceva, la vita, cavoli. Mi piacevano un sacco di cose. Suonare, fare l’amore, stare con gli amici. Anche mangiare, mi piaceva, e a casa a volte venivano gli amici e cucinavo io, e si mangiava e si beveva alla grande, col vino, i dolci e la pasta fatta in casa, e il piatto che facevo meglio era il Pollo alla Petrucciani, che ti leccavi i baffi. E quando cucinavo il pollo mi ci mettevo di gusto, mi ci mettevo, e lo facevo bene, e farlo bene era più difficile che suonare il piano. Mangiavamo e bevevamo, e a un certo punto c’era sempre qualcuno che suonava.
E, dopo mangiato, quando tutti se ne andavano, giocavo sul tappeto con mio figlio Alexander, e giocavamo piano perché aveva le ossa di ricotta come me, e un giorno, mentre giocavamo piano, all’improvviso fece la faccia triste, guardò sua madre e disse: “Perché mi hai fatto?”

Andavo a tutta birra, suonavo dappertutto e con tutti, ormai. Quando suonai con Dizzy Giilespie vidi che aveva una tromba tutta storta, e gli chiesi ma come fai a suonare? E lui rispose che era stata la moglie che gliel’aveva stortata picchiandola sul pavimento, e che da allora la tromba suonava molto meglio. Suonai con Miies Davis che con la tromba faceva ve**re Ia malinconia. E, poi suonai al Blue Note, che non me lo sarei mai sognato, il Blue Note, cavoli.
Antonio Ferrara dal libro Parole Fuori

15/02/2025

Musica Jazz di febbraio 2025 è in edicola con la copertina dedicata Eddie Henderson e il CD Stanley Turrentine & Les McCann

Frequento assiduamente BandCamp, simpatico mercatino alternativo della musica, che però ha il difetto di sommergere in m...
15/02/2025

Frequento assiduamente BandCamp, simpatico mercatino alternativo della musica, che però ha il difetto di sommergere in mezzo a mille curiosità cose che meriterebbero una maggiore evidenza e rilievo. Forse per questo le etichette che sentono di avere una propria immagine e visibilità se ne tengono lontane, forse anche con una punta di snobismo. Né aiuta molto la solita intelligenza artificiale, che, nonostante anni di continuo monitoraggio dei miei gusti e preferenze, finisce spesso e volentieri per non evidenziarmi cose che viceversa mi farebbero rizzare le orecchie all’istante....

Frequento assiduamente BandCamp, simpatico mercatino alternativo della musica, che però ha il difetto di sommergere in mezzo a mille curiosità cose che meriterebbero una maggiore evidenza e rilievo…

Seconda parte della biografia di Stan Getz che potete leggere in originale inglese sul sito dello stesso. Poichè il test...
14/02/2025

Seconda parte della biografia di Stan Getz che potete leggere in originale inglese sul sito dello stesso. Poichè il testo è molto lungo ho cercato di condensare la traduzione e tagliare il non indispensabile. Rimane però da sottolineare come il comportamento di Getz verso i propri famigliari, gli altri musicisti e la società in generale fosse quello di un rapace. Sempre alla ricerca della droga, e inevitabilmente dei soldi necessari, i suoi rapporti umani si deteriorarono....

Seconda parte della biografia di Stan Getz che potete leggere in originale inglese sul sito dello stesso. Poichè il testo è molto lungo ho cercato di condensare la traduzione e tagliare il non indi…

Parafrasando il titolo di un celebre album di Giorgio Gaber del 1972 riporto una "conversazione" che ho avuto con Copilo...
13/02/2025

Parafrasando il titolo di un celebre album di Giorgio Gaber del 1972 riporto una "conversazione" che ho avuto con Copilot, l' intelligenza artificiale presente sul cellulare. Due considerazioni: più che intelligenza si può parlare di abile copiatura, e nemmeno da fonti particolarmente attendibili visti i nomi suggeriti (Susan Tedeschi? Ma ci faccia il piacere direbbe Totò ....). Mai sentito parlare di Leo Smith, Rob Mazurek, Mary Halvorson e via citando?...

Parafrasando il titolo di un celebre album di Giorgio Gaber del 1972 riporto una “conversazione” che ho avuto con Copilot, l’ intelligenza  artificiale presente sul cellulare…

Altri tempi, altri spessori....
13/02/2025

Altri tempi, altri spessori....

Anno “bollente” per via delle contestazioni e dei tumulti che attraversarono il mondo studentesco, il 1968 del Festival di Sanremo fu segnato da due… debutti

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