Pièra
Pièra, una rivista pensata, scritta e realizzata dagli architetti dell'Ordine Professionale della Provincia di Treviso, che si rivolge ad un pubblico vasto, alle famiglie, ai giovani, ai non addetti ai lavori.
Obiettivo è quello di esprimere il progetto di architettura riportandolo alla dimensione di un racconto che parli dei rapporti tra committente e progettista, delle relazioni tra le persone coinvolte.
Pièra
La lettura del termine in chiave dialettale è il riferimento al territorio che la rivista si pone di considerare e studiare con spirito di miglioramento. L'architettura nell'immaginario collettivo è accostata alla casa che, nella nostra tradizione, nella sua considerazione economica e nella sua rappresentazione iconografica è pietra (mattone), che è materiale solido e naturale, derivato dalla terra e dal paesaggio.
“Riqualificazione e riuso dell'esistente”
in Pièra 01-02-03-04
Il filo conduttore dei primi quattro numeri è il Ri.u.so, inteso come rigenerazione urbana sostenibile. Davanti al forte sviluppo immobiliare degli anni appena trascorsi, riteniamo di grande attualità interrogarci rispetto a formule di intervento che non determinino ulteriore spreco di territorio e si spingano invece al riutilizzo dell'enorme patrimonio edilizio esistente.
“Le Generazioni”
in Pièra 05-06-07-08
Il progetto editoriale di questi quattro numeri è dedicato al tema delle generazioni. Il nostro desiderio è compiere un viaggio fra le generazioni degli architetti che dagli anni sessanta ad oggi hanno intrecciato le loro vite professionali con lo sviluppo tecnologico, economico, politico della società civile. Quattro epoche: anni sessanta, ottanta, duemila e giorni nostri.
“I Committenti”
in Pièra 09-10-11-12
Il ciclo editoriale svilupperà uno studio sugli aspetti che caratterizzano i committenti a noi contemporanei, sia in ambito pubblico che in ambito privato, alla scala residenziale come a quella industriale/commerciale, nell'obiettivo di indagarne i rapporti con il progettista architetto e analizzare quindi le ripercussioni sulle produzioni architettoniche attuali. Dall'esame del modificato rapporto committente-architetto e di fronte alla continua evoluzione della società e degli stili di vita, sarà interessante immaginare la committenza del futuro che attraverso nuove richieste di prestazione professionale, potrà vedere lo studio di nuovi modelli insediativi, tipologicamente alternativi agli standard finora presi a riferimento.