20/08/2024
Tanti articoli ricchi di storia, cultura e tradizione nel n° 264 de Il Romagnolo.
Partiamo dalla storia di Eulalia, la “Santa bambina” catalana la cui devozione arrivò a Ravenna.
Nata a Ravenna nel 1826, calcò importanti palcoscenici: parliamo del celebre soprano Luigia Bendazzi.
Quando si parla di pari dignità tra uomini e donne, argomento sempre molto attuale, andando a ritroso nel tempo si scopre che le donne romagnole, anche a Ravenna, sono sempre state tra le prime in Italia a rivendicare la parità, a proporre manifestazioni per uguaglianza e libertà in campo sociale e politico, diventando la motrice dei movimenti in tutto il Paese ed ottenendo nel tempo i risultati auspicati: approfondiamo l’argomento insieme.
Dal sette al dodici giugno del 1914 anche a Ravenna fu proclamata una sorta di repubblica della Romagna: parliamo della “Settimana Rossa”.
Pronti per un viaggio? Andiamo insieme alla scoperta della Fossa Padulla.
Parliamo poi di Gaetano Ballardini e della nascita del Museo delle Ceramiche.
Anche in cucina la Romagna conserva molte tradizioni; una di queste è la preparazione della passata di pomodori in casa.
Giosuè Carducci fu invitato dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino per l’inaugurazione del nuovo Palazzo del Governo, come oratore ufficiale per l’evento, scopriamone di più.
La chiesa di San Donato a Polenta è un piccolo gioiello di collina, affascinante per i viandanti, rassicurante per i bertinoresi: vediamo insieme la “pieve di campagna” nella descrizione di Gino Tibalducci.
La Madonna Diotallevi da Rimini a Berlino: la storia dell’opera di Raffaello.
Piadina, legumi, verdure di stagione: la tavola di tutti i giorni, per i contadini romagnoli, presentava perlopiù queste pietanze, accanto alle quali dopo la scoperta dell’America venne introdotto il mais, chiamato anche granturco o “formentone”: parliamo della “spannocchiatura”.
Approfondiamo poi l’argomento dell’Accademia Oddiana di Ravenna (Ecclesiastica, Filosofica e Poetica), sorta intorno alla metà del XVIII secolo, prende il nome da Niccolò Oddi, cardinale e Prolegato di Ravenna.
Diversi sono i pittori che hanno celebrato nei loro dipinti la Romagna, declinata nei suoi vari aspetti costitutivi: questo mese parliamo di Aldo Baldassari.
Spostiamoci in cucina, è ora di preparare una deliziosa crostata romagnola.