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2 ottobre 2024Giornale Radio Il corsivo di Daniele Biacchessi La linea rossa che porta alla terza guerra mondiale.L'atta...
01/10/2024

2 ottobre 2024
Giornale Radio
Il corsivo di Daniele Biacchessi
La linea rossa che porta alla terza guerra mondiale.

L'attacco dell'Iran contro Israele giunge dopo un'escalation impressionante sul piano militare che sta allargando un conflitto, localizzato nei territori occupati, fino in Libano meridionale, Iraq, Siria, Yemen, West Bank, a quel confine che raggiunge la sottile linea rossa che porta dritta alla terza guerra mondiale. Ci sono tutti gli ingredienti di una storia che pare non avere mai fine. L'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 in territorio israeliano che ha provocato 1139 morti, con la vicenda degli ostaggi non ancora conclusa. La vendetta israeliana con i raid aerei e l'entrata a Gaza con quasi 60mila morti e una città fantasma senza acqua, servizi essenziali, ospedali in piena emergenza. Il blitz aereo di Israele del 1° aprile 2024, contro l'ambasciata iraniana a Damasco che ha ucciso diversi alti ufficiali dei Pasdaran. Il primo avvertimento iraniano dello scorso 13 aprile con oltre 300 attacchi, il 90% bloccato grazie ai sistemi di difesa aerea israeliani, con il supporto degli Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Giordania. Da decenni, per Israele, la milizia libanese di Hezbollah, come anche gli Houthi dello Yemen o le milizie irachene sciite, sono strumenti nelle mani iraniane. Quindi per Benjamin Netanyahu si tratta di nemici di sempre.

L'impotenza della politica internazionaleQuello a cui stiamo assistendo è dunque un regolamento di conti tra Israele e Iran e i suoi alleati, che rende Israele isolato, ma solo sulla carta, grazie all'assoluta impotenza delle Nazioni Unite, della Corte di giustizia, dell impreparazione delle varie leadership internazionali, della mancanza di una politica estera dell'amministrazione guidata da Joe Biden. Siamo arrivato fin qui per tanti motivi. Netanyahu punta su una vittoria di Donald Trump alle prossime presidenziali del 5 novembre. L'Autoritò Nazionale palestinese non ha un Capo politico credibile. L'opposizione israeliana si è concentrata nella liberazione degli ostaggi invece di chiedere e ottenere le dimissioni del premier perché no non riesce a mettere in campo una alternativa all'estremismo di Netanyahu. La diplomazia che dovrebbe essere l'anima della trattativa tra Israele e Hamas si è dimostrata non efficiente e al momento non ha raggiunto alcun risultato.

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Messaggio inviato su StarBottle. https://starbottle.space/ Cara Via Lattea, qui sulla Terra si continua a combattere gue...
25/07/2024

Messaggio inviato su StarBottle.
https://starbottle.space/
Cara Via Lattea, qui sulla Terra si continua a combattere guerre inutili. C'è il conflitto tra Russia e Ucraina che non ha sbocchi di pace. C'è l'eterna guerra tra israeliani e palestinesi dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Poi ci sono guerre tra Israele e Iran, Israele ed Hezbollah, l'Africa è in subbuglio, negli Stati Uniti sparano contro un ex Presidente. L'unico che parla di Pace resta Papa Francesco. Dalla nostra radio, Giornale Radio continuiamo ad opporci alle guerre.
Daniele Biacchessi
Direttore di Giornale Radio

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07/07/2024

8 luglio 2024
Giornale Radio
Il corsivo di Daniele Biacchessi
La Francia si sposta a sinistra e propone un premier unitario. Le Pen sconfitta.

La Francia si sposta a sinistra e propone un premier unitario. Le Pen sconfitta.
In Francia, contro ogni previsione della vigilia, il patto di desistenza tra Fronte popolare e i centristi di Macron favorisce i candidati della sinistra in tutto il Paese. Il nuovo Fronte Popolare ha saputo unirsi e aggregare forze di ispirazione politica e ideologica diversa (socialisti riformisti, sinistra radicale, ecologisti, comunisti), trasformando una coalizione elettorale in un progetto di Governo, tanto che Jean Luc Melenchon, il vero vincitore del secondo turno, propone un premier unitario. Ma l'Assemblea nazionale che esce dalle urne resta frammentata e non emerge una maggioranza chiara. Macron attende infatti la distribuzione finale dei seggi per dare una indicazione precisa, mentre Melenchon chiede di poter governare.

Le Pen sconfitta scivola al terzo posto delle preferenze.
Il partito di Le Pen e Bardella ha fatto il pieno di voti al primo turno. Ha tentato la carta della divisione degli storici Repubblicani, ma alla fine solo una esigua truppa si è spostata a destra. L'accordo di desistenza tra Macron e le sinistre ha fermato l'avanzata della Le Pen attraverso 218 ritiri di candidati finiti terzi nelle triangolazioni. L'aumento dell'affluenza, specie nelle zone periferiche delle città francesi, e la qualità di molti candidati del blocco repubblicano e democratico hanno inchiodato la destra in una posizione subalterna rispetto ai giochi politici di centro e sinistra, facendola scivolare dal primo ad un umiliante terzo posto in solo due settimane. Per la Le Pen, la Vittoria è solo rimandata, ma da oggi inizia anche per lei il tempo della ricerca delle ragioni della sconfitta.

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio . Più concretezze e meno sogni a Bruxelles Come è noto, la presidenza usc...
23/06/2024

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio .
Più concretezze e meno sogni a Bruxelles
Come è noto, la presidenza uscente della Commissione europea, prima di dirci addio (anche se, forse, sarà un arrivederci) ha affidato a Mario Draghi l’incarico di elaborare una strategia volta al recupero della competitività dell’economia comunitaria sugli scenari globali…[.…]
Leggi e ascolta qui 👉 https://giornaleradio.fm/il-punto-della-settimana/piu-concretezze-e-meno-sogni-a-bruxelles/
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“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio  Franz Kafka sotto la Lanterna?È, dunque, stata respinta l’istanza di rev...
16/06/2024

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio
Franz Kafka sotto la Lanterna?
È, dunque, stata respinta l’istanza di revoca degli arresti domiciliari avanzata da parte del legale di Giovanni Toti…[.…]
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“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio  Carlo Nordio apprendista stregone? Non è detto che la riforma della gius...
02/06/2024

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio
Carlo Nordio apprendista stregone?
Non è detto che la riforma della giustizia approvata nell’ultimo Consiglio dei Ministri sia destinata a diventare realmente operativa nel prossimo futuro…[.…]
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“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio  Censura e sopraffazione Sta diventando ormai una cosa normale – e non so...
19/05/2024

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio
Censura e sopraffazione
Sta diventando ormai una cosa normale – e non solo in Italia – interrompere un evento pubblico per impedire a qualcuno di parlare e di esprimere liberamente le proprie opinioni. Probabilmente il caso più eclatante è stato quello che si è verificato, nei giorni scorsi, in occasione degli Stati Generali della Natalità…[.…]
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17/05/2024

Giornale Radio
Il corsivo di Daniele Biacchessi
Se ne va a 68 anni Franco Di Marei, giornalista con la schiena dritta

Quando muore un amico che conosci da molti anni, non sempre si trovano le parole giuste per descriverlo in forma pubblica. Oggi tocca a me tracciare il ricordo di Franco Di Mare, che se ne è andato a soli 68 anni a causa del mesotelioma, una malattia causata dall'esposizione prolungata di particelle di amianto durante le sue varie missioni come inviato di guerra della Rai a Sarajevo, nei Balcani. Franco è stato un giornalista dalla schiena dritta, uno che non ha mai fatto sconti a nessuno, a cui piaceva lavorare per passione civile, con un'idea alta del nostro mestiere. Proprio a Sarajevo aveva adottato una bimba di 10 mesi che poi ha chiamato Stella e che gli è stata accanto fino all'ultimo respiro di vita.

La storia di Franco Di Mare

Giornalista professionista dal 1983, Di Mare lavora in varie agenzie di stampa e all'Unità come cronista giudiziario. Nel 1985 viene trasferito a Roma alla redazione centrale del quotidiano, come inviato speciale e caporedattore. Arriva in Rai nel 1991 alla redazione esteri del Tg2, e nel 1995 diventa inviato speciale occupandosi della guerra dei Balcani. Nel 2002 passa al Tg1, e segue buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Algeria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerra del Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America Latina. Nel 2003 diventa conduttore di Unomattina estate, quindi di Uno Mattina week end e poi dal 2004 di Uno Mattina. Nel 2016 conduce in seconda serata Frontiere, sempre su Rai 1. Nel 2019 diventa nuovo vicedirettore di Rai1, con delega agli approfondimenti e alle inchieste, e nel 2020 assume la direzione di Rai 3. A 40 anni dalla strage di Ustica e di Bologna, conduce su Rai 3 due speciali straordinari e innovativi. A quello su Bologna partecipai anch'io come testimone. Nel 2021 va in pensione ma prosegue nella conduzione di Frontiere.

L'ultimo libro e l'ultimo atto televisivo

Nel suo libro Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi, Di Mare aveva raccontato la sua vita fino alla scoperta della malattia, il suo testamento. A Fabio Fazio aveva spiegato: “Ho avuto una vita bellissima e le memorie che ho sono piene di vita. Mi dispiace di scoprirlo adesso, ma non è troppo tardi, il mio arbitro non ha fischiato ancora". In quell'intervista a Fazio, Di Mare aveva denunciato i vertici della Rai: "io chiedevo lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si poteva fare. Non riesco a capire l’assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”. È stato ripugnante, caro amico di tante serate passate a cantare e sognare un mondo migliore.

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio  I costi della politica La vicenda di Giovanni Toti ci induce a fare un p...
12/05/2024

“Il Punto della Settimana”, di Ferruccio Bovio
I costi della politica
La vicenda di Giovanni Toti ci induce a fare un paio di considerazioni.
La prima è quella che è veramente da ingenui pensare che la politica sia un qualche cosa che potrebbe beatamente vivere d’aria e non richieda, invece, da parte dei partiti o anche dei singoli attivisti, un certo impegno per sostenerne i costi…[.…]
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Il lato oscuro della verità Giornale Radio Un programma di Daniele Biacchessi e Peter Bescape' Il caso della morte del p...
11/05/2024

Il lato oscuro della verità
Giornale Radio
Un programma di Daniele Biacchessi e Peter Bescape'

Il caso della morte del perito informatico Michele Landi

Sabato 11 maggio ore 20
Domenica 12 maggio ore 12

In diretta e in podcast su giornaleradio.fm e sulle principali piattaforme digitali come Spotify.

Oggi si festeggia lo Europe Day, anniversario della Dichiarazione Schumann del 9 maggio 1950, il "compleanno" dell'Europ...
09/05/2024

Oggi si festeggia lo Europe Day, anniversario della Dichiarazione Schumann del 9 maggio 1950, il "compleanno" dell'Europa.
In vista delle prossime elezioni del Parlamento Europeo, Giornale Radio vi accompagna al voto con una rubrica dedicata.
A partire dal 27 maggio, ogni giorno alle 6,40 (a Il Timone di Daniele Biacchessi ), e 17,40 (in Via con Me di Sergio), va in onda la rubrica di Francesco Massardo "Aspettando Bruxelles".
Solo su Giornale Radio, la radio libera di informare.

7 maggio 2024L'apertura di Giornale Radio di Daniele Biacchessi Il Governatore della Liguria Toti arrestato per corruzio...
07/05/2024

7 maggio 2024
L'apertura di Giornale Radio
di Daniele Biacchessi

Il Governatore della Liguria Toti arrestato per corruzione. Altre misure cautelari per politici e imprenditori

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Uno tsunami giudiziario si abbatte sulla giunta della Regione Liguria di centrodestra. Il governatore della Liguria Giovanni Toti è stato arrestato per corruzione. Altre misure cautelari sono state emesse dal gip su mandato della Procura di Genova per politici e imprenditori.
Sono ingenti le forze in campo schierate dalla Guardia di Finanza, con centinaia di perquisizioni tra Genova, La Spezia, e l'intera Liguria. L'operazione degli investigatori sta facendo crollare un intero sistema: da una parte ci sono favorì per aziende e imprenditori, dall’altra il ritorno in denaro cash. I sequestri preventivi, per ora, ammontano a 570 mila euro.

Le inchieste e le accuse
Giovanni Toti avrebbe ricevuto 74 mila e 100 euro in contanti, oltre a varie promesse di finanziamenti. La stessa sorte è toccata ad Aldo Spinelli, già presidente del Genoa e del Livorno, e grande punto di riferimento del porto di Genova. E' finito in carcere l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, che oggi è amministratore delegato del colosso delle multiutility Iren. Nella doppia maxi indagine che si snoda fra Genova e La Spezia, al centro degli accertamenti c’è il braccio destro di Toti e suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani: in questo filone le accuse riguardano anche corruzione elettorale e il voto di scambio con esponenti di Cosa Nostra.

I fatti accertati dall'indagine
L'inchiesta parte dalla proroga trentennale della concessione affidata a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse, nel dicembre 2021. Cinque giorni dopo il rinnovo del Terminal Rinfuse, da quattro società di Spinelli partono bonifici per complessivi 40 mila euro per il Comitato Giovanni Toti Liguria.
Un altro regalo ricevuto da Spinelli sono le Colonie Bergamasche di Celle Ligure. Si tratta di un complesso collocato in una delle zone più belle ed esclusive della Liguria, con caseggiati immersi in un bosco e vista mare, più una spiaggetta privata al di là dell’Aurelia.
A due passi dal terminal c'è il supermercato Esselunga. Per arrivare ai cantieri (dove ci sono stati anche due incidenti) e all’inaugurazione di un anno fa, per gli inquirenti sono state seguite “scorciatoie”, non solo per il punto vendita di Genova, ma anche per quello di Savona.

Le carte dell'inchiesta
All’indagine lavorano quattro pm: il procuratore capo Nicola Piacente, l’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, i pm Federico Manotti e Luca Monteverde. Secondo l’accusa e la giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni sono state versate mazzette di ogni tipo. "Al Presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro", scrivono i magistrati che proseguono con le accuse contro gli altri personaggi coinvolti.
"Al presidente della Regione Liguria e a Matteo Cozzani viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A., indagato e colpito da interdizione, marito di Marina Caprotti (fuori dall’indagine) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12.6.2022, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona", mettono nero su bianco gli inquirenti.
C’è poi l’accusa di corruzione elettorale in relazione alle ultime elezioni regionali, che chiama in causa Cozzani. Secondo la Direzione distrettuale antimafia «a Matteo Cozzani quale coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista “Cambiamo con Toti Presidente”, Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, quali rappresentanti della comunità riesina di Genova, viene contestato (in concorso con il presidente della Regione Liguria, per il quale non è stata chiesta alcuna misura cautelare/interdittiva in relazione a questo delitto)» il reato di corruzione elettorale. "In occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020 costoro sono accusati di aver promesso posti di lavoro ed il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova (almeno 400 preferenze) e comunque siciliani verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, affermano la procura e il gip.

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