Animazione Sociale

13/02/2025

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale una narrazione / riflessione sulla figura dell’ , la cui fragilità, scrive l’autrice, Sabrina Dore, «deriva anche dalla condizione di invisibilità in cui spesso si trova a operare, dal suo essere..."ai domiciliari”».

♦ Sabrina Dore, , è scolastica e domiciliare per la cooperativa sociale Agorà di Rivarolo Mantovano (Mn).
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▶ PER ACQUISTARLO (8,50 euro, spese postali incluse) clicca qui: https://www.animazionesociale.it/it-magazine-258-rivista_animazione_sociale_376
🎟️ È possibile abbonarsi o fare acquisti con la .

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𝗧𝗜 𝗥𝗜𝗖𝗢𝗥𝗗𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗟𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗢𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗜𝗡 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢
📒 Come sai, è uscito il 12° volume della collana "Le Matite di Animazione Sociale”: 𝗥-𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗗𝗢𝗟𝗘𝗦𝗖𝗘𝗡𝗧𝗜. 𝗦𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 (pp. 192, euro 18), di Davide Fant. Un testo fondamentale per chi fa scuola ed educazione oggi con adolescenti (qui presentazione e indice >> https://www.animazionesociale.it/it-schede-3726-12_r_esistereadolescenti )

🎁 Il libro è in regalo a chi sottoscrive l’abbonamento biennale/triennale alla rivista Animazione Sociale.
🈹 Per chi si abbona per un anno, è sufficiente versare 5 euro oltre al prezzo dell’abbonamento per riceverlo subito a casa o nel luogo di lavoro insieme al primo numero di rivista.
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📖 BUONA LETTURA
(𝘥𝘢𝘭 1971 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦)

12/02/2025

ESSERE SERVIZIO SOCIALE DI COMUNITA'
«Nel post pandemia ci siamo domandati: a cosa servono veramente i ? In che modo il nostro può contribuire a fare la differenza nella storia delle e della ? Che servizio sociale vogliamo essere?».

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale il Focus (l’ampia sezione finale: pp. 62-94) è dedicato a come il può riorganizzarsi in ottica di .
Nel secondo dei quattro articoli (𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗘 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔̀ 𝘜𝘯 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦, pp. 70-78) Stefano Franzin, responsabile del Servizio Sociale dei Comuni dell'ambito territoriale «Sile e Meduna» in provincia di Pordenone, racconta cosa significa per un servizio stare su un .
Un racconto denso di sapere, di ipotesi, di metodo, di prospettiva.

𝗜𝗡𝗗𝗜𝗖𝗘 𝗙𝗢𝗖𝗨𝗦 (𝗽𝗽. 𝟲𝟮 / 𝟵𝟰)
🔴 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗨𝗡 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗦𝗜 𝗥𝗜-𝗢𝗥𝗚𝗔𝗡𝗜𝗭𝗭𝗔 𝗜𝗡 𝗢𝗧𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔'
𝗜𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶: 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀
A cura del Servizio sociale dei Comuni dell’ambito territoriale «Sile e Meduna» (Pn)
♦ 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗜𝗡𝗜𝗭𝗜𝗔 𝗗𝗔 𝗨𝗡 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗗𝗘 𝗔𝗥𝗠𝗔𝗗𝗜𝗢 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗘
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪-𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 (pp. 63-70)
A cura di Massimo Buciol, Elisa Pitton, Giada Lucchese, Paola Rossetto, Sarahy’ Spadari e Sandra Zuccato
♦ 𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗘 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔̀
𝘜𝘯 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 (pp. 70-78)
di Stefano Franzin
♦ 𝗜𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗘̀ 𝗨𝗡 𝗜𝗡𝗧𝗥𝗘𝗖𝗖𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗙𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗘 𝗦𝗔𝗣𝗘𝗥𝗜
𝘚𝘦 𝘭’𝘢𝘴𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘭’𝘪𝘣𝘳𝘪𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘦𝘤𝘪𝘱𝘳𝘰𝘤𝘢 (pp. 79-85)
di Eliano Fregonese
♦ 𝗦𝗔𝗣𝗘𝗥 𝗘𝗩𝗢𝗟𝗩𝗘𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗡 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗗𝗜 𝗨𝗡 𝗧𝗘𝗥𝗥𝗜𝗧𝗢𝗥𝗜𝗢
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ (pp. 85-94)
A cura di Stefano Carbone, Alessandra Crimi, Silvia Martin, Sara Moratto

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𝗧𝗜 𝗥𝗜𝗖𝗢𝗥𝗗𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗟𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗢𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗜𝗡 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢
📒 Come sai, è uscito il 12° volume della collana "Le Matite di Animazione Sociale”: 𝗥-𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗗𝗢𝗟𝗘𝗦𝗖𝗘𝗡𝗧𝗜. 𝗦𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 (pp. 192, euro 18), di Davide Fant. Un testo fondamentale per chi fa scuola ed educazione oggi con adolescenti (qui presentazione e indice >> https://www.animazionesociale.it/it-schede-3726-12_r_esistereadolescenti )

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📖 BUONA LETTURA
(𝘥𝘢𝘭 1971 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦)

11/02/2025

🌳 SE I BAMBINI TOCCANO LA PLASTICA PIU’ DELLE FOGLIE
«Sta a noi oggi educare ‒ e ancor prima ‒ a un diverso rapporto con il mondo vegetale, attivare percorsi di che educhino a una nuova relazione con semi, alberi e fiori... Frequentare e foreste, calpestare l’ e la terra, toccare le , il legno, la roccia, entrare in relazione profonda con le piante e riconoscere la sostanziale identità della vita che ci anima... Nella moderna trascorriamo troppo poco tempo all’aperto, nel verde, con le nella terra, a osservare, ascoltare e respirare la vita e i toccano la molto più spesso delle foglie. Serve una svolta nel rapporto con le , con questi straordinari con i quali abbiamo il privilegio di dividere il e con i quali sono tante le possibilità di entrare in relazione profonda».

🔴 Un passaggio della lezione di Alessandra Viola sull’ultimo numero di Animazione Sociale (nr. 376), dal titolo: 𝗦𝗘 𝗟𝗘 𝗣𝗜𝗔𝗡𝗧𝗘 𝗦𝗢𝗡𝗢 𝗜𝗟 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗢 𝗣𝗔𝗘𝗦𝗘 𝗗’𝗢𝗥𝗜𝗚𝗜𝗡𝗘. 𝗘𝗱𝘂𝗰𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗲𝗴𝗲𝘁𝗮𝗹𝗲, (a cura di Roberto Camarlinghi), in «Animazione Sociale», nr. 376, pp. 6-16.

✍️ Alessandra VIOLA, scrittrice, docente di Comunicazione dell'ambiente all'Università San Raffaele di Milano, è autrice della prima proposta al mondo per il riconoscimento dei diritti delle piante. L’ultimo suo libro è "Chiedi alle piante" (Laterza, 2024).

🌳 Alla riflessione di Alessandra abbiamo dedicato qualche giorno fa un primo post di presentazione: leggi qui >> https://www.facebook.com/photo/?fbid=1157827206351376&set=pb.100063723224074.-2207520000

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11/02/2025

TUTTO NASCE DA UN VECCHIO ARMADIO VERDE
«Nella stanza che tocca condividere tra manca la privacy. Così si decide di spostare un armadio verde al centro. Salvo poi accorgersi che la convivenza, pur riducendo lo spazio vitale individuale, favorisce una delle informazioni immediata e spontanea che garantisce più rapide ed esaustive alle persone che si rivolgono al servizio. Si valuta così di spostare nuovamente l’armadio parallelamente alla parete e di ricostituire uno spazio aperto, libero da barriere. Nasce così l’idea di riorganizzare tutto il per favorire la prossimità tra professioni».

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale il Focus (l’ampia sezione finale: pp. 62-94) è dedicato a come il può riorganizzarsi in ottica di comunità. Nel primo dei quattro articoli (𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗜𝗡𝗜𝗭𝗜𝗔 𝗗𝗔 𝗨𝗡 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗗𝗘 𝗔𝗥𝗠𝗔𝗗𝗜𝗢 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗘 𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪-𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦, pp. 63-70) il racconto di come il processo ha preso avvio. Un po’ «per caso», grazie a un grande e vecchio armadio verde, ma nulla poi si concretizza, si sviluppa e resiste «a caso».
La riorganizzazione raccontata si riferisce al Servizio sociale dei Comuni dell'ambito territoriale «Sile e Meduna» in provincia di Pordenone (comprendente i sei comuni di Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, con circa 52mila abitanti totali). Un racconto denso di sapere, di ipotesi, di metodo, di prospettiva.

𝗜𝗡𝗗𝗜𝗖𝗘 𝗙𝗢𝗖𝗨𝗦 (𝗽𝗽. 𝟲𝟮 / 𝟵𝟰)
🔴 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗨𝗡 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗦𝗜 𝗥𝗜-𝗢𝗥𝗚𝗔𝗡𝗜𝗭𝗭𝗔 𝗜𝗡 𝗢𝗧𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔'
𝗜𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶: 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀
A cura del Servizio sociale dei Comuni dell’ambito territoriale «Sile e Meduna» (Pn)
♦ 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗜𝗡𝗜𝗭𝗜𝗔 𝗗𝗔 𝗨𝗡 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗗𝗘 𝗔𝗥𝗠𝗔𝗗𝗜𝗢 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗘
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪-𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 (pp. 63-70)
A cura di Massimo Buciol, Elisa Pitton, Giada Lucchese, Paola Rossetto, Sarahy’ Spadari e Sandra Zuccato
♦ 𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗘 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔̀
𝘜𝘯 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 (pp. 70-78)
di Stefano Franzin
♦ 𝗜𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗘̀ 𝗨𝗡 𝗜𝗡𝗧𝗥𝗘𝗖𝗖𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗙𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗘 𝗦𝗔𝗣𝗘𝗥𝗜
𝘚𝘦 𝘭’𝘢𝘴𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘭’𝘪𝘣𝘳𝘪𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘦𝘤𝘪𝘱𝘳𝘰𝘤𝘢 (pp. 79-85)
di Eliano Fregonese
♦ 𝗦𝗔𝗣𝗘𝗥 𝗘𝗩𝗢𝗟𝗩𝗘𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗡 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗗𝗜 𝗨𝗡 𝗧𝗘𝗥𝗥𝗜𝗧𝗢𝗥𝗜𝗢
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ (pp. 85-94)
A cura di Stefano Carbone, Alessandra Crimi, Silvia Martin, Sara Moratto

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10/02/2025

Ci uniamo al dolore per la improvvisa scomparsa di Grazia Zuffa. Se ne va un riferimento autorevole per i nostri mondi, sempre in ricerca di più diritti, più dignità, per chi vive condizioni di marginalità (tossicodipendenza, carcere...). Una voce sensibile che ci ha accompagnato in questi anni con i suoi saggi (anche su Animazione Sociale e per Edizioni Gruppo Abele), la sua competenza, la sua passione civile e politica. 🙏 🌹

È scomparsa oggi a Roma Grazia Zuffa.

09/02/2025

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale la rubrica “I degli/delle operatori/trici sociali” ospita due narrazioni provenienti dai mondi della .

♦ La prima - 𝗟’𝗘𝗗𝗨𝗖𝗔𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗔𝗜 𝗗𝗢𝗠𝗜𝗖𝗜𝗟𝗜𝗔𝗥𝗜, di Sabrina Dore, , professionale scolastica e domiciliare per la cooperativa sociale Agorà di Rivarolo Mantovano (Mn) - è dedicata alla figura dell’ (la cui fragilità, scrive l'autrice, «deriva anche dalla condizione di invisibilità in cui spesso si trova a operare, dal suo essere..."ai domiciliari"».

♦ La seconda - 𝗥𝗔𝗖𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗜𝗨̀ 𝗜𝗟 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗢 𝗟𝗔𝗩𝗢𝗥𝗢, di Valerio Passerotti, , e Rosanna Santoro, coordinatrice generale della Itaca Cooperativa Sociale Conversano (Bari) - offre appunti sulla necessità di narrare il lavoro svolto dai/dalle professionisti/e nei tanti delle cooperative sociali perché, «nonostante la valenza sociale ed economica del , il suo racconto resta un compito ancora sottovalutato dalle stesse organizzazioni».

La copertina della rubrica è illustrata da Guido Scarabottolo, uno dei più grandi illustratori italiani, che ringraziamo.

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📒 Come sai, è uscito il 12° volume della collana "Le Matite di Animazione Sociale”: 𝗥-𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗗𝗢𝗟𝗘𝗦𝗖𝗘𝗡𝗧𝗜. 𝗦𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 (pp. 192, euro 18), di Davide Fant. Un testo fondamentale per chi fa scuola ed educazione oggi con adolescenti (qui presentazione e indice >> https://www.animazionesociale.it/it-schede-3726-12_r_esistereadolescenti )

🎁 Il libro è in regalo a chi sottoscrive l’abbonamento biennale/triennale alla rivista Animazione Sociale.
🈹 Per chi si abbona per un anno, è sufficiente versare 5 euro oltre al prezzo dell’abbonamento per riceverlo subito a casa o nel luogo di lavoro insieme al primo numero di rivista.
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📖 BUONA LETTURA
(𝘥𝘢𝘭 1971 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦)

08/02/2025

ESSERE SERVIZIO SOCIALE DI COMUNITA’
«Nel post pandemia ci siamo domandati: a cosa servono veramente i ? In che modo il nostro può contribuire a fare la differenza nella storia delle e delle nostre di riferimento?
Ne è nata la riorganizzazione raccontata in queste pagine, tutta declinata in ottica di comunità, ovvero di e legami: legami tra le professioni dentro i servizi e legami con i cittadini dentro i territori».

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale il Focus (l’ampia sezione finale: pp. 62-95) è dedicato a come oggi riformulare il servizio sociale in ottica di comunità. Nei quattro testi di cui si compone, si racconta la riorganizzazione del Servizio sociale dei Comuni dell'ambito territoriale «Sile e Meduna» in provincia di Pordenone. Un racconto denso di sapere, di ipotesi, di metodo, di prospettiva.

𝗜𝗡𝗗𝗜𝗖𝗘
~ pp. 62 / 94
🔴 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗨𝗡 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗦𝗜 𝗥𝗜-𝗢𝗥𝗚𝗔𝗡𝗜𝗭𝗭𝗔 𝗜𝗡 𝗢𝗧𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔'
𝗜𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶: 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀
A cura del Servizio sociale dei Comuni dell’ambito territoriale «Sile e Meduna» (Pn)

♦ 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗜𝗡𝗜𝗭𝗜𝗔 𝗗𝗔 𝗨𝗡 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗗𝗘 𝗔𝗥𝗠𝗔𝗗𝗜𝗢 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗘
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪-𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 (pp. 63-70)
A cura di Massimo Buciol, Elisa Pitton, Giada Lucchese, Paola Rossetto, Sarahy’ Spadari e Sandra Zuccato

♦ 𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗘 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔̀
𝘜𝘯 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 (pp. 70-78)
di Stefano Franzin

♦ 𝗜𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟𝗘 𝗘̀ 𝗨𝗡 𝗜𝗡𝗧𝗥𝗘𝗖𝗖𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗙𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗘 𝗦𝗔𝗣𝗘𝗥𝗜
𝘚𝘦 𝘭’𝘢𝘴𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘭’𝘪𝘣𝘳𝘪𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘦𝘤𝘪𝘱𝘳𝘰𝘤𝘢 (pp. 79-85)
di Eliano Fregonese

♦ 𝗦𝗔𝗣𝗘𝗥 𝗘𝗩𝗢𝗟𝗩𝗘𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗡 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗗𝗜 𝗨𝗡 𝗧𝗘𝗥𝗥𝗜𝗧𝗢𝗥𝗜𝗢
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ (pp. 85-94)
A cura di Stefano Carbone, Alessandra Crimi, Silvia Martin, Sara Moratto

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07/02/2025

«𝐸𝑑𝑢𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑑𝑜𝑙𝑒𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑎𝑟𝑙𝑎,
𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎
𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑒 𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑒
𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑜𝑠 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎».
𝑀𝑎𝑟𝑖́𝑎 𝑍𝑎𝑚𝑏𝑟𝑎𝑛𝑜

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale si affronta, con delicatezza e profondità, un tema difficile, tante volte rimosso anche in educazione: la che ragazze e ragazzi lascino, «scambiando il presente per il destino» e «precipitando sull’attimo della disperazione presente».
Perché in si fanno i conti con l’assoluto e la ricerca del proprio valore, e al contempo con la finitezza e i pensieri di morte. È forte a volte la paura di , e di finire; o quella di essere finiti: nei , nelle grandi vissute o arrecate, nell’ di sé che dà vergogna.
È allora che, nel silenzio e nel nascosto, spesso in fretta, alcuni e alcune «fanno precipitare il tempo», tolgono ogni spazio all’esitazione e decidono di «finire un po’ prima».
Pagine preziose per , /trici, , per chiunque affianchi i cammini vertiginosi dell’adolescenza.

✔️ 𝗦𝗘 𝗟’𝗔𝗗𝗢𝗟𝗘𝗦𝗖𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗣𝗢𝗥𝗧𝗔 𝗖𝗢𝗡 𝗦𝗘́ 𝗟’𝗢𝗠𝗕𝗥𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗦𝗨𝗜𝗖𝗜𝗗𝗜𝗢. 𝗦𝗲𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗲 𝗽𝗲𝗱𝗮𝗴𝗼𝗴𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗼 𝗹'𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼, di Ivo Lizzola, in «Animazione Sociale», nr. 376, pp. 45-51.

✍️ Ivo LIZZOLA, già docente ordinario di Pedagogia generale e sociale all'Università di Bergamo, è filosofo e pedagogista.

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𝗧𝗜 𝗥𝗜𝗖𝗢𝗥𝗗𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗟𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗢𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗜𝗡 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢
📒 Come sai, è uscito il 12° volume della collana "Le Matite di Animazione Sociale”: 𝗥-𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗗𝗢𝗟𝗘𝗦𝗖𝗘𝗡𝗧𝗜. 𝗦𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 (pp. 192, euro 18), di Davide Fant Un testo fondamentale per chi fa scuola ed educazione oggi con adolescenti (qui trovi presentazione e indice >> https://www.animazionesociale.it/it-schede-3726-12_r_esistereadolescenti )

🎁 Il libro è in regalo a chi sottoscrive l’abbonamento biennale/triennale alla rivista Animazione Sociale.
🈹 Per chi si abbona per un anno, è sufficiente versare 5 euro oltre al prezzo dell’abbonamento per riceverlo subito a casa o nel luogo di lavoro insieme al primo numero di rivista.
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📖 BUONA LETTURA
(𝘥𝘢𝘭 1971 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦)

05/02/2025

STORIE DI CRESCITA E MIGRAZIONE
«La metafora del gioco dell’oca vuole far riflettere sul rischio più grande che corrono i giovani in Italia: perdere tutto ciò che hanno ottenuto e tornare al punto di partenza».

📖 Il nr. 376 di Animazione Sociale ospita la “Il gioco dell’oca” (pp. 27-44) dedicata ai ragazzi che la burocrazia ci ha ormai abituato a chiamare «minori stranieri non accompagnati» ( ). Il fumetto si basa sulle esperienze di vita di otto ragazzi (cinque e tre ) che hanno attraversato la rotta del centrale.
Le loro storie sono state inizialmente raccolte nell’ambito di una ricerca etnografica, quando i ragazzi vivevano presso il per minori (maschi) «Giallo» a Bologna, poi sono state riprese quando avevano lasciato il centro ‒ ormai «adulti» da un po’.
Il cerca di riprodurre il punto di vista dei ragazzi sul sistema di accoglienza della società che li ospita. Un sistema che li espone, appunto, al "gioco dell’oca".

🔴 𝗜𝗟 𝗚𝗜𝗢𝗖𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟’𝗢𝗖𝗔 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗲 𝗺𝗶𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, di Sarah Walker, Antonio Mirizzi, Chiara Suanno, in «Animazione Sociale», nr. 376, pp. 27-44.

✍️ Sarah Walker è ricercatrice e operatrice sui temi delle migrazioni, del razzismo e delle disuguaglianze. Attualmente è Post Doc all'Università di Bologna.
🖌️ Antonio Mirizzi, sceneggiatore, dottorando in narratologia all’Università di Modena e Reggio Emilia, insegna fumetto all'Arena del Fumetto a Bologna.
🖌️ Chiara Suanno, assegnista di ricerca in biologia all'Università di Bologna, ha studiato fumetto e illustrazione da autodidatta e all'Arena del Fumetto.

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📖 BUONA LETTURA
(𝘥𝘢𝘭 1971 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦)

05/02/2025

IL TEATRO COME DISPOSITIVO EDUCATIVO
“Il teatro sta vicino alla chiesa e vi sta bene: non ne è l’antitesi, ma il complemento. Ogni oratorio salesiano è composto da elementi: , , ” (don Bosco)

Nel quartiere in cui abbiamo la redazione, Borgo San Paolo, riapre in questi giorni il teatro dell'oratorio salesiano San Paolo, costruito nel 1929, chiuso subito dopo la tragedia del cinema Statuto nel febbraio 1983, quando le normative sulla sicurezza imposero una stretta a tanti edifici.

Nella salesiana il teatro è da sempre uno dei mezzi educativi fondamentali attraverso il quale un ragazzo, una ragazza impara a conoscersi, interagire, socializzare, scoprendo le proprie emozioni, i propri talenti, i propri limiti, il proprio corpo.

Il teatro come attività di piuttosto che lezione individuale. Per don Bosco non esisteva il teatro fine a se stesso, il teatro doveva essere educativo, per questo era importante la presenza di e formatori.

Don Bosco colse fin da subito l’importanza di praticare quest’ ed espressiva nelle sue . Egli sosteneva che il teatro:
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04/02/2025

BAMBINE/I E ADOLESCENTI D’ITALIA
I minori d’età in Italia sono sempre meno, eppure non riusciamo a prenderci adeguatamente cura di quelli che abbiamo. I dati sull’ e sull’ dovrebbero provocare la e moltiplicare le , ma ancora non è così.

Oggi sui giornali, a partire dal Summit Internazionale sui diritti dei bambini, a Roma, voluto da Papa Francesco, si riportano gli ultimi dati di cui disponiamo. Ne sintetizziamo alcuni.

☑️ I minori in sono un milione 295mila. È il 13,8% del totale.

☑️ Vivono in 200mila bimbi sotto i cinque anni, l'8,5% del totale. Tradotto: le loro famiglie non riescono a garantire loro almeno un pasto proteico ogni due giorni.

☑️ Quasi la metà dei bambini vive in situazioni di «sovraffollamento abitativo»: semplificando, significa che in una sola stanza convivono più di due soggetti minori.

☑️ Aumentano inaccettabili differenze territoriali, dovute a povertà, ma anche a una diseguale distribuzione e accessibilità dei : nascere nel Mezzogiorno comporta il 70% di possibilità in più di morire nel primo anno di vita rispetto a nascere nel Centro-Nord,

☑️ La per mancanza di sufficienti opportunità educative formali e informali restringe per troppe bambine/i e adolescenti la possibilità di sviluppare appieno le proprie capacità. I per la prima infanzia (nidi e scuole dell'infanzia) sono distribuiti in modo territorialmente molto disomogeneo, a svantaggio del Mezzogiorno e delle aree interne.

☑️ Aumentano le vittime di e familiare e i minorenni di 14-17 anni in . I primi sono passati da 21.709 nel 2020 a 25.260 nel 2023. I secondi sono raddoppiati, passando da 139 nel 2021 a 311 nel 2024.

✍️ Commenta Chiara Saraceno su La Stampa di oggi:

«Promuovere la natalità è un obiettivo certo legittimo (...) Ma per essere credibili occorre innanzitutto migliorare le condizioni delle bambine/i e adolescenti che già ci sono, impedendo che un figlio (un fratello/sorella) in più provochi un forte impoverimento, magari impedendo alla di mantenere l'occupazione per mancanza di e di amichevoli, contrastando fattivamente la povertà educativa, costruendo accoglienti per i più piccoli e rendendo attraenti le in via di spopolamento.
Non tocca solo ai governi centrale e locali, ma a tutti coloro che hanno potere di decisione su dimensioni importanti dell'assetto sociale e ambientale in cui facciamo crescere i più piccoli. Ed occorre una visione di insieme, non frammentate, disorganiche, talvolta contraddittorie, spesso di breve respiro».

03/02/2025

DOV’E LA VOCE DELL’ADOLESCENZA IN QUESTA SOCIETA'?
«Il più comune in cui si tematizzano le difficoltà degli/delle è quello di incontri tra che parlano di loro e per loro, ma, spesso, senza di loro. Mettere in crisi questo setting chiede a / di impostare un radicale programma di co-costruzione educativa con adolescenti, altrimenti ridotti a sintomi, , casistica».

📖 Nel nr. 376 di Animazione Sociale (da oggi in distribuzione) il saggio di Paolo De Stefani su quanto sia difficile fare spazio alla voce dell’adolescenza. Mutuando lo slogan nato nei mondi della disabilità («niente su di noi senza di noi») la tesi del saggio è che i degli adolescenti devono poter essere detti e agiti dagli adolescenti stessi. Altrimenti, con un parallelismo, è come se si intervenisse sui diritti delle donne senza sentire le donne.

🔴 𝗦𝗘 𝗔𝗡𝗖𝗛𝗘 𝗟𝗘/𝗚𝗟𝗜 𝗔𝗗𝗢𝗟𝗘𝗦𝗖𝗘𝗡𝗧𝗜 𝗗𝗜𝗖𝗢𝗡𝗢: «𝗡𝗜𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗦𝗨 𝗗𝗜 𝗡𝗢𝗜 𝗦𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗗𝗜 𝗡𝗢𝗜» 𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗱𝗼𝗹𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗱𝗼𝗹𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶?, di Paolo De Stefani, in «Animazione Sociale», nr. 376, pp. 17-26.

✍️ Paolo DE STEFANI, docente di Diritto internazionale dei diritti umani all’Università di Padova, è direttore per l’Italia del master europeo in Human rights and democratisation e dell’Annuario italiano dei diritti umani.

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