Codice Edizioni

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MASCHIOCRAZIA.Venerdì a Torino!
21/01/2025

MASCHIOCRAZIA.
Venerdì a Torino!

In un'epoca in cui la parità di genere avanza mentre le resistenze restano molte, possiamo davvero parlare di modelli di potere più inclusivi?

Oppure siamo di fronte a una "maschiocrazia" camuffata sotto nuove sembianze?

Emanuela Griglié e Guido Romeo, in dialogo con Francesco Rigatelli, esplorano un tema cruciale attraverso dati, ricerche e interviste a figure come Roberta Metsola, Kaja Kallas e Vera Gheno. Un'analisi lucida di una trasformazione epocale che non si limita alla discriminazione di genere, ma svela le complesse sfide della nostra società contemporanea.

👉Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Per prenotazioni e maggiori info visita il seguente link:
https://ogrtorino.it/events/maschiocrazia-per-ogr-talks

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🗓️ Venerdì 24 gennaio 2025
⏰ H 18.30
📍 Mezzanino | OGR Torino

📌 Un evento delle OGR Torino in collaborazione con Codice Edizioni.

QUATTRO IPOTESI SULL'ORIGINE DEL LINGUAGGIO: PRESENTAZIONE AL CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche 🗣️Lorenzo Pinna pre...
21/01/2025

QUATTRO IPOTESI SULL'ORIGINE DEL LINGUAGGIO: PRESENTAZIONE AL CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche 🗣️

Lorenzo Pinna presenterà il suo libro incentrato sull'evoluzione della comunicazione (dal mondo animale alla parola).

Introdotta da Salvatore Capasso, direttore del CNR-DSU, e con la moderazione della giornalista Silvia Mattoni, la presentazione vedrà un bel dibattito tra l'autore, la filologa classica Silvia Ferrara, il presidente onorario della Comunità Scientifica WWF Gianfranco Bologna e l'etologo Enrico Alleva.

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📅 mercoledì 29 gennaio
🕓 16:00
📌 Biblioteca G. Marconi, P.le Aldo Moro 7 - ROMA

🥀 La vera sostenibilità sarebbe alla radice di un nuovo modello di sviluppo in grado di rimettere in movimento l’ascenso...
20/01/2025

🥀 La vera sostenibilità sarebbe alla radice di un nuovo modello di sviluppo in grado di rimettere in movimento l’ascensore sociale, allargare il benessere, offrire opportunità di crescita a tutta la popolazione.

La falsa sostenibilità ha reso invece il mondo più ingiusto, creando nuove fratture, nuovi muri, nuovi privilegi a vantaggio di ristrette minoranze.

Non esiste un bene di consumo – dai generi alimentari all’abbigliamento, dagli elettrodomestici ai prodotti per l’igiene – che non abbia la sua versione green.

E viene pagata a caro prezzo dai consumatori, perché tutto ciò che vanta il timbro della sostenibilità costa di più della sua versione normale.

Un’élite di donne e uomini ha perciò conquistato lo status di consumatori verdi, mentre la maggioranza annaspa per non rinunciare al proprio tenore di vita, con l’andamento degli stipendi e dei salari che non riesce neanche a coprire l’inflazione.

L’effetto è devastante e rovescia le più elementari leggi delle società inclusive, dove i consumi condivisi rappresentano il primo segnale di un benessere che si allarga e di un ceto medio che si rafforza.

La falsa sostenibilità, introdotta come un marchio di fabbrica, porta quindi a una crescente divaricazione nell’universo dei consumatori: lusso, ricchezza e benessere da una parte; impoverimento e rancore sociale dall’altra, una miscela esplosiva che alimenta i populismi e le chiusure nazionaliste e viene utilizzata da chi non vuole affatto promuovere la vera sostenibilità.

Antonio Galdo
IL MITO INFRANTO
Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto

In libreria dal 22 gennaio

https://www.codiceedizioni.it/libri/il-mito-infranto/


17/01/2025

Quando un giornalista serio decide di scrivere su un argomento, prima si documenta bene, e magari cerca anche di avere esperienze dirette. È quello che ha fatto Kristoffer Hatteland Endresen in Un po’ come noi. Storia naturale del maiale (e perché lo mangiamo) (Codice edizioni, 2024).

🥀 Una delle parole più in voga in questi anni è «sostenibilità», ma a forza di appiccicarla ovunque ne abbiamo smarrito ...
17/01/2025

🥀 Una delle parole più in voga in questi anni è «sostenibilità», ma a forza di appiccicarla ovunque ne abbiamo smarrito il significato essenziale: non esiste infatti una sostenibilità che prescinda dalla riduzione delle disuguaglianze, da una distribuzione meno concentrata della ricchezza, dal colmare l’abisso di un mondo dove in una stanza si crepa e nell’altra si spreca.

Antonio Galdo
IL MITO INFRANTO
Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto

In libreria dal 22 gennaio


⛽ Nel mondo non si è mai bruciato tanto carbone come si sta facendo oggi, l’esatto contrario di quanto prevede l’obietti...
15/01/2025

⛽ Nel mondo non si è mai bruciato tanto carbone come si sta facendo oggi, l’esatto contrario di quanto prevede l’obiettivo numero 7 dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile («Energia pulita e accessibile»).

Stando infatti ai report dell’International Energy Agency (IEA), nel 2023 siamo arrivati a 8,5 miliardi di tonnellate1: quanto basta per avere la matematica certezza di essere molto lontani dalla possibilità di contenere l’aumento della temperatura globale di 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, tentando così di fermare la crisi climatica.

Il ritorno al carbone, un combustibile fossile inquinante per definizione, non è il frutto di un capriccio, di una casualità o di un particolare interesse economico, ma la diretta conseguenza di scelte energetiche che sono tutte interdipendenti a livello globale. In pratica, senza un cambio di paradigma in campo energetico condiviso e coordinato in tutto il pianeta, la sostenibilità resterà una scatola vuota, e le condizioni climatiche non potranno che peggiorare.

Infatti l’impiego di questo combustibile, che emette 820 grammi di anidride carbonica per chilowattora, quasi il doppio del gas e dieci volte di più di una centrale solare, segnala proprio questo: l’ordine sparso con il quale ciascuna nazione procede per la sua strada, secondo le proprie priorità di sicurezza energetica.

I due principali Paesi consumatori di carbone sono, nell’ordine, la Cina e l’India; dovendo fare i conti con una popolazione che complessivamente ammonta a quasi 3 miliardi di persone, per fronteggiare la crescente domanda di energia non fanno altro che costruire nuove centrali.

Così la loro produzione di carbone è aumentata, solo nel 2023, dell’8 per cento nel caso dell’India e del 5 per cento nel caso della Cina.

E pazienza se tra le zone con le più alte percentuali di concentrazione di mercurio si è aggiunto l’oceano Pacifico settentrionale proprio a causa dell’incremento delle attività delle centrali a carbone in Asia: quando il carbone brucia, infatti, il mercurio che contiene si vaporizza, viene immesso nell’atmosfera e, con la pioggia, finisce nel mare.

Antonio Galdo
IL MITO INFRANTO
Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto

In libreria dal 22 gennaio


14/01/2025

:: QUASI VIVENTI ::

📆16.1.2025
sala Gradoni, ore 16

Presentazione del libro:
"Quasi viventi. Il mondo digitale dalla A alla Z"
a cura di Felice Cimatti e Angela Maiello, Università della Calabria
(Codice Edizioni, 2024)

Introduce Francesco Zucconi Università Iuav di Venezia

Dialogano con i curatori:
Miriam De Rosa Università Ca' Foscari Venezia
Mario Farina Università Iuav di Venezia
Sara Marini Università Iuav di Venezia

Università Iuav di Venezia
Culture del progetto - LABIM Laboratorio di teoria delle immagini

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💊 Nelle classifiche mondiali, l’Italia ormai compare sempre ai primi posti quando si parla di polifarmacia, il fenomeno ...
13/01/2025

💊 Nelle classifiche mondiali, l’Italia ormai compare sempre ai primi posti quando si parla di polifarmacia, il fenomeno che indica l’eccessiva e cronica assunzione di farmaci.

Il 30 per cento degli anziani tra i settantacinque e gli ottantacinque anni assume cinque o più medicine al giorno; l’11 per cento supera le dieci dosi.

Gli acquisti, in un caso su quattro, vengono fatti senza neanche consultare il medico o semplicemente affidandosi al Dottor Google, diventato il principale medico di famiglia, mentre quello vero, senza il quale non può esistere la tanto invocata medicina sul territorio, sta diventando un mestiere in via d’estinzione.

Quasi la metà dei medicinali che vengono conservati negli armadietti dei farmaci ha superato la data di scadenza, e si continuano ad accumulare scorte come se la guerra fosse alle porte.

Allo stesso tempo, però, soltanto nel 2023 sono state contate 427.177 persone che si sono rivolte al Banco Farmaceutico (erano 386.253 nel 2022), oppure ad altri organismi assistenziali dello stesso genere, per ottenere medicinali che non erano in grado di acquistare. Non esiste una statistica affidabile che misuri, al di là delle richieste ufficiali, il totale degli italiani che non si trovano in condizione di pagarsi i farmaci, ma è probabile che si tratti di più di un milione di uomini e donne.

La polifarmacia, diffusa in tutti i Paesi del mondo occidentale, ha anche un risvolto capace di trasformarla in un grave pericolo per la salute della popolazione mondiale: questo succede quando i medicinali assunti in eccesso e senza un motivo specifico sono gli antibiotici.

Alexander Fleming, durante la cerimonia di consegna del premio Nobel per la medicina, nel 1945, attribuitogli per la scoperta della penicillina, lanciò un appello tornato di grande attualità: non abusarne, in quanto, sulla base della legge naturale del più forte, si selezionano gli agenti patogeni che sviluppano la resistenza al farmaco potenzialmente in grado di distruggerli.

Se tuttavia la febbre per i medicinali, nel mondo del benessere, dell’opulenza e dello spreco, non accenna a diminuire, una traiettoria inversa l’hanno registrata i vaccini, il cui ruolo è decisivo non solo per la salute, ma in generale per dare un indirizzo e una concretezza alla sostenibilità.

Un gruppo di scienziati di diversi Paesi – tra i quali l’italiano Rino Rappuoli, microbiologo e medaglia d’oro al merito della sanità pubblica nel 2005 per le sue ricerche sui vaccini – ha infatti pubblicato un’analisi su “Science Translational Medicine” per dimostrare lo stretto rapporto tra immunizzazione e sostenibilità.

In particolare, la diffusione dei vaccini ha un effetto positivo su ben quindici dei diciassette obiettivi complessivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Persino sulla biodiversità, che fa parte dell’obiettivo numero 15 dedicato alla vita sulla Terra («Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre»).

La biodiversità, infatti, non riguarda solo animali e piante, ma anche i batteri.

E i vaccini riducono le patologie batteriche, consentendo inoltre una diminuzione dell’uso di antibiotici per debellarle.

Antonio Galdo
IL MITO INFRANTO
Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto

In libreria dal 22 gennaio


10/01/2025

Emanuela Griglié e Guido Romeo protagonisti dell'OGR Talks del 24 gennaio con MASCHIOCRAZIA.

📅 Venerdì 24 gennaio
🕡 h. 18:30
📌 Mezzanino OGR TORINO - Corso Castelfidardo, 22

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La fame nel mondo non diminuisce, ma aumenta. E lo fa ininterrottamente dal 2015, quando è stato concordato l’obiettivo ...
09/01/2025

La fame nel mondo non diminuisce, ma aumenta.

E lo fa ininterrottamente dal 2015, quando è stato concordato l’obiettivo numero 2 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: «Entro il 2030, porre fine alla fame [e] a tutte le forme di malnutrizione».

I numeri rendono l’idea di questa insostenibile progressione, e uno studio del 2023, redatto dalla FAO e intitolato The State of Food Security and Nutrition in the World, calcola che il numero di persone la cui vita è a rischio per la fame sia compreso tra 691 e 783 milioni di individui.

Sono 122 milioni in più rispetto al 2019, l’anno precedente al Covid-19, e 46 milioni in più rispetto al 2020.

La crisi alimentare nella quale il mondo si è impaludato è la somma di una serie di passi indietro il cui punto di partenza risiede in una delle più gravi iniquità che la globalizzazione non solo non ha risolto, ma ha finito per aumentare.

Sulla Terra siamo ormai 8 miliardi di persone, e il cibo che si produce potrebbe sfamare 12 miliardi di uomini e donne; a parte gli sprechi, tuttavia, che complessivamente valgono circa un terzo del totale e l’8 per cento delle emissioni di gas serra, «è l’intero sistema alimentare a essere allo sbando», come hanno denunciato già nel 2021 alcuni scienziati, incaricati dalla FAO di redigere una serie di raccomandazioni per promuovere un’agricoltura sostenibile e incrementare la nutrizione.

I suggerimenti degli esperti sono persino banali nella loro essenzialità: migliorare l’alimentazione di tutti gli abitanti del pianeta; minimizzare i rischi della produzione e della distribuzione alimentare; rispettare i diritti dei piccoli agricoltori e dei popoli indigeni; rafforzare la qualità dei terreni e dei raccolti; proteggere le risorse naturali; puntare su nuovi prodotti di mari e laghi; usare le tecnologie più avanzate.

Purtroppo sta avvenendo l’esatto contrario, e una serie di eventi dannosi si sono abbattuti sul sistema alimentare.

La catena delle forniture è minacciata dalla crisi climatica, dalle alluvioni, dalla siccità, dalle inondazioni e dalle guerre.

Le tecniche delle coltivazioni nel loro complesso sono obsolete, non sfruttano le nuove tecnologie, determinano sprechi di acqua e di cibo, e allo stesso tempo impoveriscono i campi, abbassano la qualità dei terreni coltivati, inquinano, prosciugano le riserve idriche e riducono la biodiversità, tanto che, dal Novecento, il settore agricolo ha perso il 75 per cento della varietà delle colture.

Antonio Galdo
IL MITO INFRANTO
Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto

In libreria dal 22 gennaio


08/01/2025



🔶 Stephen J. Gould / Questa idea della vita (ed. 2022)
Traduzione di Maurizio Paleologo
Codice Edizioni

«Secondo me la coscienza di questa nostra condizione è anche la nostra più grande speranza, e ci aiuterà a sopravvivere sul nostro fragile pianeta. Possa questa idea della vita fiorire e aiutarci a comprendere i limiti e le lezioni della scienza: noi continueremo a chiederci perché ci troviamo qui.» Stephen Jay Gould

«Se ho una qualità particolare», ha scritto Gould di sé, «è quella di essere un pensatore trasversale, di poter fare cioè connessioni insolite».
I saggi brevi di questa raccolta, uniti dal filo conduttore della figura di Charles Darwin e della teoria dell’evoluzione, spaziano dalla storia planetaria e geologica a quella sociale e politica; piccoli gioielli della divulgazione, capaci di prendere spunto da un qualsiasi tema e allargare lo sguardo a riflessioni più generali sull’uomo e sulla sua condizione.



Gregor Johann Mendel 20 luglio 1822 – 6 gennaio 1884
06/01/2025

Gregor Johann Mendel
20 luglio 1822 – 6 gennaio 1884

NOVEMBRE 2024Un anno in Codice.
05/01/2025

NOVEMBRE 2024
Un anno in Codice.

Indirizzo

Corso Giacomo Matteotti 32A
Turin
10121

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

Telefono

+3901119700579

Sito Web

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Codice Edizioni è nata a Torino nel 2003, con l’obiettivo di inserirsi, per innovarla, in una tradizione editoriale orientata alla riflessione saggistica, al dibattito sulla contemporaneità e alla divulgazione.

La scienza nelle sue tante declinazioni (fisica, evoluzionismo, tecnologia, scienze naturali), è per Codice chiave di lettura della società contemporanea.

Le linee portanti della casa editrice si sono ampliate nel tempo nel tentativo di coprire gli innumerevoli bisogni di conoscenza e curiosità di lettori alla ricerca di informazioni, analisi e confronti puntuali.