28/07/2024
NETTEZZA
DISURBANA
La decomposizione organica avviene per autocombustione che crea miasmi e fochi fatui scambiati per gli spiriti dei morti.
La soluzione a questo problema é l’utilizzo di enzimi vegetali che distruggono le molecole organiche in decomposizione.
A seconda del tipo di miscela enzimatica utilizzata, aerobica o anaerobica o un misto di entrambe, diminuisce il tempo è l’efficacia della neutralizzazione della fermentazione organica.
Studi portati a compimento da uno studioso elvetico, ha consentito di sperimentare una concatenazione di nove enzimi aerobici associati, che lavorano in presenza di ossigeno, e di due enzimi anaerobici per la nettezza interrata o artificialmente compressa. Un imprenditore italiano che conobbi come compagno in una partita di golf, aveva fortunosamente conosciuto l’assistente del Professore elvetico, un biologo studioso della concatenazione degli enzimi, morto per un tumore al colon. Il suo assistente era un italiano che lasciò la Svizzera dopo aver fotocopiato la formula magica della neutralizzazione dei miasmi nelle pattumiere. Fu così che l’imprenditore golfista trovò alcuni soci finanziatori e avviò una attività attività di produzione di questa miscela vegetale, con un capannone provvisto di frantumatori vegetali e miscelatori, inseriti in un processo di insacchettatura campionaria.
Talmente era convinto della bontà del prodotto che per convincermi ne mangiava a spizzichi durante un aperitivo, per meglio gustare le patatine fritte. Non mi fidai e feci bene. La miscela funzionava bene, tuttavia l’imprenditore morì dopo qualche anno di tumore al colon. Mi regalò alcuni pacchetti di enzimi che io utilizzai con successo per dearomatizzare la pattumiera sotto il lavello. Posso rivelarvi che il capannone dove si creava la miscela era nei pressi di
Casale Monferrato, un tempo chiamato i Vardacate divenne municipium romano. Dopo le distruzioni barbariche per la prima volta appare in un documento dell'archivio capitolare il nome di Casale di Sant'Evasio nel 988, dal nome del Vescovo di Asti che cristianizzò il borgo. Entrato a far parte della marca del Monferrato sotto Aleramo, dopo la dominazione longobarda, il borgo fu distrutto nel 1215 da parte dei Vercellesi, con l'aiuto di Milanesi e Alessandrini. Ma questa é un’altra storia.