08/03/2022
“Sull’Europa si sta per abbattere una forte crisi alimentare di cui faranno le spese i ceti popolari alle prese con prezzi sempre più impraticabili. L’informazione globale parla soltanto di fermare l’importazione di gas russo ( anche se questo è in parte una balla perché comunque il gas di Mosca continua a fluire) , ma dimentica di dirci che l’Ucraina e la Russia insieme producono l’80 per cento mondiale di olio di girasole, il 29% del grano e il 19% di mais e la guerra resa inevitabile dal rifiuto degli Usa di firmare qualsiasi patto con la Russia, provocherà una forte carenza alimentare e un’aumento esponenziale dei prezzi che peraltro sono già aumentati del 24 per cento.
La situazione in realtà è molto complicata, costellata da diverse crisi agricole in varie parti del mondo ( vedi quella della soia in Sud America che per ragioni di alternanze colturali si collega a quella del mais) e resa ancora più incerta dal fatto che la Russia è anche un grande produttore di fertilizzanti e ovviamente ha sospeso le esportazioni: così ci sarà un forte aumento dei prezzi in questo settore che peraltro sono già aumentati del 22%. Di tutto questo ovviamente non si dice nulla, così come viene tenuto nascosto che la Russia è il secondo produttore mondiale di ammoniaca, urea e potassio e il quinto produttore di fosfati trasformati, rappresenta il 23% delle esportazioni globali di ammoniaca, così come il 14% dell’urea, il 21% della potassa e il 10% delle esportazioni di fosfati trasformati, tutti prodotti assolutamente necessari in agricoltura e importanti in parecchie produzioni industriali, compresi gli esplosivi. Sapendo poi che il gas naturale è anche la materia prima essenziale per la produzione di fertilizzanti azotati ( niente a che vedere con i diserbanti tipo Round up) senza i quali la produzione agricola diventa assolutamente critica, il quadro del disastro diventa completo. In queste condizioni una grave crisi alimentare è del tutto inevitabile e con conseguenze imprevedibili proprio per i governi che si sono lasciati trascinare in tutto questo, senza fare assolutamente nulla per evitarlo, anzi soffiando sul fuoco. La macchina europea non eletta e kafkiana di Bruxelles ha insomma scelto di commettere un triplo harakiri presentandosi come abietto vassallo dell’Impero, distruggendo ogni residuo impulso di sovranità e imponendo l’alienazione dalla Russia-Cina.
Questo quadro generale è stato ben compreso dal Sud del mondo che per la prima volta vede lo spettacolo di qualcuno che finalmente si è alzato in piedi a dire basta. E anche se gli Usa sono troppo ciechi per comprendere in questo momento qual è la vera posta in gioco, ben presto si accorgeranno di quale errore strategico stiano commettendo. Mentre in Europa capiranno che si può chiudere la bocca alla gente solo quado la si può riempire di cibo”.
Ieri l’Ungheria ha sospeso le esportazioni di grano, perché ha fondato timore che questa materia prima fondamentale per l’alimentazione ben presto finirà per scarseggiare e per aumentare esponenzialmente di prezzo, producendo una crisi alimentare inedita da un bel pezzo nel nostro continente. ...