Una parola per descrivere un lavoro fatto di fretta e male? Eccola! La conoscevi? #linguaitaliana #paroladelgiorno #marcodixit #Enigmistica
Sul corretto uso della locuzione latina “una tantum” #linguaitaliana #cultura #marcodixit #latino
La parola dell’anno secondo Treccani è rispetto: proviamo ad analizzare questa parola.
Conoscevi questa curiosità?In latino esiste un verbo, exaggerare, che significa accumulare, ammassare innalzare il terreno per costruire un argine o semplicemente ingrandire. Questo verbo è a sua volta derivato dal latino agger, argine o terrapieno appunto.Da qui è facile intuire il significato di esagerare: l’atto di aggiungere parole su parole… per ingrandire la verità.
Ma è più buono il pandoro o il panettone? Inutile litigare: sarebbe il classico esempio di batracomiomachia!Batracomiomachia è il titolo di un poemetto attribuito a Omero, probabilmente una parodia della guerra di Troia; in quest’opera si racconta dell’improbabile battaglia tra le rane e i topi. Questa assurda guerra vede anche l’ingresso in campo dei granchi (inviati da Zeus) e si risolve nel giro di un giorno.L’assurdità della situazione unita alla breve durata del “conflitto” hanno fatto sì che la parola batracomiomachia diventasse sinonimo di contesa vana, addirittura ridicola o basata su futili motivi!(Tutti ricordiamo i paralipomeni alla batracomiomachia di Leopardi)!Una piccola precisazione: nel video ho imprudentemente tradotto il greco máche con “guerra”, semplificando un po’ troppo; in realtà la giusta traduzione sarebbe “lotta” o “battaglia”. Non cambia il senso del video, ma era giusto precisare: perdonatemi! 😊#linguaitaliana #cultura #batracomiomachia #etimologia #imparaconinstagram #marcodixit
Sul palco del Teatro Regio di Torino andrà in scena Manon Manon Manon: tre opere, tre compositori, un’unica protagonista: Manon Lescaut.
Ma chi è Manon Lescaut?
Manon è la giovane donna protagonista di un romanzo settecentesco, “La storia del Cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut” scritto dall’abate Prévost nel 1731. Si narra la storia d’amore travagliata di Manon e Des Grieux, vissuta tra passioni, tradimenti, fughe e riconciliazioni.
Il romanzo di Prévost fu considerato scandaloso e messo al bando, ma ebbe talmente tanto successo da ispirare ben tre compositori che diedero vita ad altrettante opere: i francesi Daniel Auber nel 1856 e Jules Massenet nel 1884 e infine il nostro Giacomo Puccini.
Fu proprio qui, sul palco del Regio di Torino, che Puccini portò in scena per la prima volta la sua Manon Lescaut nel 1893, opera che segnò il suo primo grande successo.
Auber, Massenet, Puccini, ciascuno ha interpretato il personaggio di Manon in modo unico, facendone ovviamente emergere tratti e caratteristiche diverse.
Insomma, tre opere differenti ma complementari, tre compositori, un unico, grande tributo a Manon.
Manon Manon Manon - dal 1 al 29 ottobre al Teatro Regio di Torino.
@teatroregiotorino
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Come definire una persona che odia i cambiamenti e le novità?
La parola giusta è MISONEISTA.
Misoneista, dal greco mísos, odio e néos, nuovo.
il misoneista non è solo un conservatore, di più: è colui che mostra avversione verso ogni innovazione o novità, sia essa tecnologica, sociale o culturale.
Ah, se ti serve un sostantivo astratto per definire questo atteggiamento, puoi usare “misoneismo”!
Quindi si può parlare di persona o di atteggiamento misoneista rivolgendosi a chi cerca ancora di mandare i fax o di vedere i film su vhs, oppure del misonesimo di chi proprio non accetta il progresso.
🍀La conoscevi?
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