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05/02/2025

Unico appuntamento 🌿APERIPIANTA🌿 di Febbraio.
VI aspettiamo numerosi con TANTISSIME NOVITÀ.

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🌛LUNARIS🌜🌿LABORATORIO BOTANICO🌿
02/02/2025

🌛LUNARIS🌜
🌿LABORATORIO BOTANICO🌿

🫶INSETTO STECCO🫶L’insetto stecco è caratterizzato da spiccata eleganza, grandi dimensioni e dalle sembianze simili a que...
01/02/2025

🫶INSETTO STECCO🫶

L’insetto stecco è caratterizzato da spiccata eleganza, grandi dimensioni e dalle sembianze simili a quelle di un ramoscello, dalle quali deriva appunto la sua denominazione.

Si trova molto facilmente tra i pertugi dei muri di pietra oppure negli ambienti collinari, ma essendo un autentico mago del mimetismo, potrebbe risultare complicato individuarlo.

Inoltre ha un carattere mite, piuttosto schivo e, dato che è un animale notturno, agisce prevalentemente durante la notte.

Rappresenta infine con eccellenza gli insetti che ricorrono alla metamorfosi incompleta.

Insetto stecco caratteristiche fisiche
Le dimensioni dell’insetto stecco possono variare dai cinque ai venticinque centimetri, anche se quello che popola il nostro Paese è grande dai sei ai dieci centimetri.

Gli esemplari femmina sono inoltre più grandi rispetto agli esemplari maschi.

Per quanto riguarda invece la colorazione, può essere marrone oppure verde, mentre

sulla testa sono presenti le antenne, gli ocelli e gli occhi.

Il suo corpo è invece esile, affusolato, provvisto di ali e sul dorso possono essere presenti delle finte spine, grazie alle quali può mimetizzarsi al meglio con la vegetazione e con l’ambiente dove vive.

Dato che le zampe devono aggrapparsi in maniera salda alle rocce e alle piante su cui si muove, sono dotate di piccoli uncini e di una piccola ventosa che gli consente di mantenere una posizione stabile.

È anche capace di cambiare colorazione e può compiere tale azione tramite tre pigmenti collocati nella parte esterna dell’esoscheletro, i quali si spostano in differenti combinazioni nei vari livelli delle cellule, dando così origine a numerose tonalità cromatiche.

Come si difende
Questa specie di insetto non punge e non ha la possibilità di volare, ma tende piuttosto a far finta di essere un ramoscello mosso dal vento oppure di essere morto (tanatosi).

Qualora dovesse sentirsi in estremo pericolo, è capace di secernere, grazie a una ghiandola posta nel protorace, un gas irritante (non lo è per l’uomo).

Alimentazione
Il regime alimentare dell’insetto stecco è fitofago: pertanto la sua bocca masticatrice è composta da palpi labiali e mandibole molto robuste.

È particolarmente ghiotto di felci, biancospino, rovi, foglie delle rose, rododendro, ligustro, eucalipto, quercia, iperico, edera, fucsia e lattuga.

Come si riproduce l’insetto stecco
La riproduzione dell’insetto stesso può essere delle seguenti tipologie:

– partenogenetica, la quale avviene per clonazione oppure in modalità assessuata.

In questo caso verranno deposte delle uova non fecondate, ma in grado di dar vita a piccoli provvisti di bagaglio genetico identico a quello della loro madre e sono pertanto degli autentici cloni;

– riproduzione sessuata: il rapporto volto al concepimento può durare anche diverse ore.

Per tale ragione si può dire che presenta un elevato dimorfismo sessuale.

Parlando invece delle uova, resistenti al freddo, sono marrone scuro tendente al nero e vengono deposte sulle piante oppure sul terreno.

Si schiudono dopo tre-quattro mesi, spesso con l’arrivo delle temperature primaverili.

Insetto stecco ciclo vitale
La femmina di insetto stecco riesce a deporre fino a sedici uova per volta, dalle quali nascono delle ninfe di piccole dimensioni molto simili agli esemplari adulti.

I piccoli raggiungono l’età adulta dai tre ai sei mesi e iniziano a riprodursi dopo diverse mute (possono variare da cinque a dieci).

Quali specie di insetto stecco vivono in Italia
In Italia vivono due specie di insetto stecco, ossia la Clonopsis gallica (si trova nelle isole) e la Bacillus rossius (si trova invece nella pen*sola).

Parkia pendula è un albero sempreverde originario del Sud America.  Durante il periodo di fioritura sviluppa fusti sotti...
01/02/2025

Parkia pendula è un albero sempreverde originario del Sud America. Durante il periodo di fioritura sviluppa fusti sottili e legnosi di circa 1 metro, all'estremità del quale pendono 150-200 strutture sferiche, ciascuna coperta fino a 1.300 di minuscoli fiori. Fioriscono tutti nello stesso momento in una notte: all'inizio appaiono rosso vivo, diventano giallo-rosso al tramonto e assumono una tonalità rosso porpora verso la fine della notte. Alcuni fiori possono produrre quantità estremamente elevate di nettare, che contiene fino al 20% di fruttosio. I pipistrelli sono considerati i principali impollinatori. I baccelli sono estremamente appiccicosi a causa dell'alto contenuto di zucchero. Formano una "gomma da masticare" di colore ambrato a cui si attaccano i semi. Molti primati e pappagalli mangiano la "gomma da masticare" ricca di sostanze nutritive e zuccherina, ingoiano i semi e li diffondono in vaste regioni attraverso i loro escrementi.

30/01/2025
I nostri cuccioli imparano prima quel che vedono😉
30/01/2025

I nostri cuccioli imparano prima quel che vedono😉

29/01/2025

😁Abbiamo iniziato😁 ... Ospitando la nostra cara amica Emanuela, iniziano le tre lezioni sulla
Ovviamente al termine abbiamo fatto con l' erbetta selvatica ( "caccialepre" Reichardia Picroides ).

📌Ricordo che sono aperte le ISCRIZIONI al secondo modulo di Pharmacopea 2024/2025

📌per info whatsapp 351 782 0991

più attivi Francesco Amoroso Mariaelisa Bullano La cura del colibri Lafarmacia La Furese Laura Maisto Porto Museo di Tricase

Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Giuseppe Di Penna, Anna Maria Ciardo
29/01/2025

Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Giuseppe Di Penna, Anna Maria Ciardo

23/01/2025

🌿 Lunaris 🌿

Raccolta erbe spontanee ed Officinali per il nostro Laboratorio

più attivi Francesco Amoroso Mariaelisa Bullano La cura del colibri Lafarmacia La Furese Laura Maisto

Send a message to learn more

🙏Grazie a tutti🙏Dopo il successo avuto durante l'Aperipianta e le richieste, ...sono iniziate le produzioni del "Dr. Sto...
22/01/2025

🙏Grazie a tutti🙏
Dopo il successo avuto durante l'Aperipianta e le richieste, ...sono iniziate le produzioni del "Dr. Stone"

🍹Preparazione base per Aperitivi Gustosi
🍸Preparazione base per Cocktail Unici

Per info. Whatsapp 351 782 0991

più attivi La cura del colibri Francesco Amoroso Mariaelisa Bullano Lafarmacia La Furese Laura Maisto

19/01/2025

Sono aperte le iscrizioni per il secondo modulo di "LUNARIS Pharmacopea 2024/2025"

Non fartelo raccontare...Partecipa!!!😉

📌Start laboratorio 01/04/2025
📌Info e iscrizione whatsapp 351 782 0991

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...non fartelo raccontare, PARTECIPA!!!Info e iscrizione whatsapp 351 782 0991  più attivi Francesco Amoroso La Furese L...
18/01/2025

...non fartelo raccontare, PARTECIPA!!!

Info e iscrizione whatsapp 351 782 0991

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🌿PALO SANTO🌿(Ovviamente questo prodotto non trovandosi sul nostro territorio, ci viene spedito dal Perù)Il Palo Santo o ...
12/01/2025

🌿PALO SANTO🌿
(Ovviamente questo prodotto non trovandosi sul nostro territorio, ci viene spedito dal Perù)

Il Palo Santo o Bursera graveolens è un albero tropicale appartenente alla famiglia delle Bursareacee originario dell'America Centro-Meridionale, area dove cresce spontaneamente, soprattutto in Perù ed Ecuador.

A seconda della zona precisa in cui nasce (e muore) questo arbusto, esso acquisisce dal terreno sostanze e proprietà specifiche.

Il Palo Santo, il cui significato corrisponde a “legno sacro”, può raggiungere altezze di circa 18 metri, possiede piccole foglie e produce frutti di colore verde scuro.

Il Bursera graveolens ha origini molto antiche. Esso veniva utilizzato dagli sciamani Inca e dagli indigeni delle Ande nei loro rituali religiosi, come mezzo capace di scongiurare energie negative ma anche come strumento mistico per comunicare con gli dei. Bruciando, questo vegetale produce un fumo denso dal grande potere spirituale, tanto che veniva adoperato nelle cerimonie e nei rituali indigeni per accendere fuochi sacri.

Fin dai tempi antichi questo albero veniva utilizzato non soltanto nei rituali ma anche per scopi terapeutici, in virtù delle sue proprietà medicinali. Grazie ai suoi poteri curativi, la sua essenza veniva impiegata per sanare problemi cutanei e muscolari; l'acqua di cottura della corteccia era utilizzata per il trattamento di disturbi di stomaco; e infine la cenere del suo legno veniva usata per curare le ferite.

In realtà, in Perù e in Ecuador il fumo del Palo Santo si utilizza ancora oggi per allontanare zanzare e insetti volanti di diverso genere, in modo del tutto naturale.

Il legno di Palo Santo
I benefici derivanti dal legno di Bursera graveolens sono tali solo nel momento in cui l'albero utilizzato è morto per cause naturali o per ragioni di vecchiaia, ovvero dopo 90 anni dalla sua nascita (vita media di questo arbusto). Per poter usufruire di questo prodotto è necessario far passare circa 3-4 anni dopo la morte, in modo tale che la pianta prosegua il suo processo di decomposizione. In questo periodo la pianta assorbe tutta l’energia e le virtù sacre, caricandosi di proprietà soprannaturali e positive; in questo stesso periodo essa produce un olio che, una volta bruciato, genera un fumo denso e biancastro dagli elevati poteri spirituali.

A livello scientifico, in realtà, la profumazione particolare che il legno assume in questo periodo è dovuta al fatto che, dal momento in cui l’albero giace sul terreno e ne entra in contatto, si vengono a creare funghi e microrganismi al suo interno.

Il suo aroma ricorda un po’ una miscela di profumi già conosciuti, con un tono molto deciso di menta e agrumi.

Dal legno di questo vegetale si ottengono dunque un olio essenziale molto prezioso e anche oggetti artigianali come alcuni incensi, ricavati per tradizione attraverso il taglio effettuato con un macete, estraendo bastoncini da bruciare lunghi circa 10 centimetri, senza danneggiare in nessun modo la foresta.

Più sono gli anni che passano prima che l’albero venga utilizzato per tali scopi, e più esso si carica di sacralità. Coloro che ne entrano in contatto in questo periodo di immobilità, rispettano appieno l’arbusto e il luogo in cui si trova, senza violare neppure la natura circostante. Essi si limitano ad assorbire, anche con la semplice vicinanza, le prime energie positive che l’albero riceve e, contemporaneamente, emana.

Proprietà magiche e utilizzi del Palo Santo
L'utilizzo del Palo Santo è tradizionalmente molto vario, esso è usato specialmente contro l'energia negativa o “mala energia” e la “planga blanca”, la quale viene considerata strettamente correlata anche all’insorgere di talune patologie.

Il Palo Santo è utilizzato anche nella creazione di prodotti destinati all'industria cosmetica come ad esempio bagnoschiuma, shampoo, sapone per igiene intima ecc.

Riguardo alla meditazione, invece, l’utilizzo del fumo creato dalla combustione dei derivati di questo arbusto facilita il legame con la natura, con la sorgente della vita e di tutto ciò che ci circonda.

12/01/2025

✨ È PRONTA✨
🌿POMATA CALENDULA, FUMARIA, ELICRISO🌿

🌿OLEOLITO CALENDULA🌿
la calendula apporta azioni cicatrizzanti e antinfiammatorie su aree arrossate per il freddo, arrossamento dovuto al pannolone e ragadi.
I'alto contenuto di vitamina C agisce come Anti Age su tutto il tessuto epidermico del corpo.

🌿OLEOLITO FUMARIA🌿
La fumaria, in tisana, favorisce l'eliminazione urinaria, partecipa al buon funzionamento del sistema epatobiliare e delle funzioni digestive.
Ha un effetto sulla regolazione del flusso biliare (effetto cologo e coleretico), ed è un alleato ideale in caso di digestione lenta o stitichezza.
La fumaria è utile anche per le sue proprietà dermatologiche in caso di psoriasi, orticaria ed eczema.
Per un elevato giovamento utilizzare contemporaneamente prodotti topici ed tisane, ma non per periodi prolungati.

🌿OLEOLITO ELICRISO🌿
Un vero e proprio elisir per il benessere della nostra pelle.
L’elicriso, possiede molteplici proprietà che lo rendono adatto in differenti trattamenti cutanei, grazie alla sua azione antistaminica, decongestionante, e lenitiva, è indicato in presenza di psoriasi, di herpes d’ogni genere, eczemi ed irritazioni della pelle sensibile, l’azione antinfiammatoria, cicatrizzante, purificante e antiossidante lo rende utilissimo contro prurito, arrossamenti e infiammazione, in particolare di tutte le persone soggetta da allergia, come le dermatiti da contatto e i rash cutanei.
L’Oleolito di elicriso è utilizzato in cosmetica e aromaterapia per favorire la guarigione della pelle, ma può anche essere utilizzato per alleviare i dolori muscolari e reumatici.
Sulla nostra pelle esercita un’azione rigenerante, contrastando l’ispessimento cutaneo.
È un ottimo rimedio per schiarire le macchie della pelle, donando lucentezza e freschezza.
L’Oleolito di Elicriso, grazie ai suoi principi attivi, flavonoidi, oli essenziali, tannini, acido caffeico, è un potente antistaminico naturale che riduce l’infiammazione e lenisce le irritazioni cutanee come ustioni e cicatrici.
In riferimento alla sua carica energetica è associato alla terra, a saturno, associato all’ordine e al tempo, promuove la concentrazione, l’equilibrio e la stabilità mentale, la perseveranza.
Adatto per: Dermatiti, psoriasi, prurito, eczemi, punture d’insetto, acne e brufoli, tagli, ferite, allergie cutanee.

È pronta la Nuova Pomata alla Ruta💪Oltre al whatsapp 351 782 0991 per fare i vostri ordini vi lasciamo anche Qualche inf...
10/01/2025

È pronta la Nuova Pomata alla Ruta💪
Oltre al whatsapp 351 782 0991 per fare i vostri ordini vi lasciamo anche Qualche info 😉

🌿POMATA ALLA RUTA🌿

la pianta vanta interessanti proprietà terapeutiche riconosciute sin dall’antichità. In particolare esercita un’eccellente azione antispasmodica, antinfiammatoria, antibatterica ed analgesica.

La droga si assume sia sotto forma di infuso che di tintura madre da somministrare oralmente. Ad uso topico, solitamente si utilizza l’olio oppure pomata da applicare con un massaggio sulla parte del corpo affetta da dolori articolari, nevralgie e crampi.

Tuttavia, la pianta produce effetti antispasmodici anche a basse dosi, pertanto non va assunta in gravidanza

La ruta avrebbe una lunga storia legata alla medicina magica delle donne, finendo per confluire nella tradizione erboristica delle streghe moderne.
A causa del suo cattivo odore si credeva che fosse in grado di scacciare gli spiriti malvagi e questo ne faceva un talismano vegetale contro il malocchio.
In ginecologia era impiegata per provocare il mestruo e per facilitare i parti.
in un bizzarro gioco di proprietà contrapposte, era ritenuta afrodisiaca per le donne ma antierotica per gli uomini.
Nei testi della Scuola Medica Salernitana rientrava tra i rimedi per la salute degli occhi:

Nobilis est ruta
quia lumina reddit acuta.

Pianta nobile è la ruta
poiché fa la vista acuta.

Così recitava il Regimen Sanitatis nel XII secolo, affidandosi alla grazia del verso poetico. Ma è straordinario osservare come la ruta, nell’uso medicinale, sia rimasta per lungo tempo anche la custode di antichissimi rituali apotropaici.
Con un salto di immaginario e di molti secoli rispetto alle pratiche pagane della fattucchiera Medea, ecco che nel Cinquecento questa pianta ricompare negli atti del processo di una strega bresciana, Benvegnuda Pincinella: in realtà una semplice curatrice empirica, che guariva utilizzando erbe, unguenti e cataplasmi, ma all’occorrenza attingeva a saperi più profondi per produrre incantamenti e magie d’amore, per fare e togliere fatture. L’imputata, nel corso della sua deposizione, descriveva una liturgia di guarigione che si apriva proprio con una preghiera a questa pianta. Anzi: a “Madonna Ruta”, affinché concedesse la grazia con l’intercessione di Cristo e di Giuliano, santo Ospitaliere.

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