ARCHITETTURE DELLA PAURA - Dentro la Storia
ARCHITETTURE DELLA PAURA - Dentro la Storia con l'ing. Flavio Russo
Conduce Salvatore Perillo, regia di Ciro Gaglione.
Le vestigia architettoniche sopravvissute alle ingiurie del tempo e degli uomini, per la quasi totalità dei casi, possono includersi in due precise categorie, fortificazioni o templi.
Costruzioni fra loro apparentemente antitetiche, sebbene ispirate da un’unica motivazione: la paura. Paura per le sorti della vita e, più ancora, per quelle del dopo la morte.
Mai, a partire dai nostri giorni fino agli incerti albori della preistoria, in qualsiasi contesto sociale ed in qualunque scorcio temporale, tale bipartizione è venuta meno.
Nel primo ambito si sono susseguiti enormi fossati, mura ciclopiche, cerchie urbiche, geometriche fortezze e tetre casematte di cemento armato, opere tese a sostenere la speranza di sopravvivere alle aggressioni.
Nel secondo si sono avvicendati strutture megalitiche, vertiginose piramidi, maestosi templi, superbe basiliche, splendide moschee, come pure necropoli, catacombe ed infinite sepolture, realizzazioni a loro volta tesi a sostenere la speranza di sopravvivere alla morte.
Motivazioni, quindi, analoghe alle spalle di tali grandiose costruzioni, nella quotidianità inutili ma indispensabili contro le angosce esistenziali, essendo entrambe le paventate eventualità imprevedibili le une quanto inevitabili le altre.
ANTICHE REMINISCENZE - Dentro la Storia con Flavio Russo
Molte abitudini del nostro remoto passato come anche molte coeve consuetudini, col trascorrere dei secoli e poi dei millenni, pur non essendo scomparse completamente hanno però mutato talmente la loro estrinsecazione da farne dimenticare del tutto la originaria ragion d’essere.
Quanti ad esempio ricordano, come la cinematografia ha innumerevoli volte riproposto, perché lo sposo prende in braccio la sposa la prima volta che la introduce nella sua nuova dimora?
O perché l’anello nunziale si chiama ‘fede’ e somigli alla chiave delle casseforti romane?
Analoga curiosità sul perché la denominazione architettonica dell’intradosso di un arco, richiami la prostituzione?
Ed ancora perché il mobiletto in cui si conservava il vaso da notte si definì ‘comodino’?
La chiacchierata che segue nella prossima puntata di Dentro la Storia avrà per argomento la spiegazione di queste ormai diafane consuetudini dei nostri progenitori, tratteggiandone di ciascuna l’ambito di adozione, suggerendoci perciò implicitamente come il legame col passato sia sempre fortemente presente nella attuale quotidianità.
ANTICHE REMINISCENZE - Dentro la Storia un format di TVCITY di Ciro Gaglione con Salvatore Perillo e Flavio Russo
Il volo umano - Dentro la storia
Se parlare di volo per l’antichità classica e per il medioevo é forse eccessivo, non vuol dire però negare ogni tentativo, più o meno riuscito, di sollevarsi o di librarsi nell’aria, tant’è che di episodi del genere se ne contano molteplici, di cui ci sono pervenute alquante menzioni.
Ambientate in varie parti del pianeta, si succedono a partire dall’età classica nelle raffigurazioni, nelle cronache e nelle leggende in Oriente come in Occidente.
Due i principi fisici alle loro spalle: sollevarsi con mezzi più leggeri dell’aria l’uno, librarsi con mezzi più pesanti l’altro. In altre parole galleggiarvi sopra passivamente o mantenersi sopra attivamente, differenza vigente fra una mongolfiera ed un aeroplano, come pure tra una zattera ed un aliscafo.
Squisitamente a posteriori la supposizione che il distacco da terra con un mezzo più pesante, richiedendo una sorgente energetica abbastanza potente- un motore- fosse perciò la più recente.
Certamente fu subito chiaro che gli uccelli assolvevano a tale esigenza con i loro poderosi muscoli pettorali, ma con altrettanta evidenza le foglie, che ne erano prive, si sollevavano lo stesso ad ogni folata di vento, come del resto anche le falde di cenere su di un rogo, spinte dalla forza ascensionale dell’aria calda.
In Cina quel fenomeno fu presto recepito in entrambe le estrinsecazioni portando sin dall’antichità, grazie alla disponibilità di ottima carta, sia alla realizzazione di involucri capaci di sollevarsi per aria calda contenuta che di superfici alari per cervi volanti, capaci a loro volta di sollevarsi per la spinta delle correnti ascensionali.
IL VOLO UMANO Con lo storico Militare Ing. Flavio Russo
Dentro La storia un Format di TVCITY
a cura di Ciro Gaglione e Salvatore Perillo
Gesù non amava i nemici - Giambernardo Piroddi
Gesù non amava i nemici
Giambernardo Piroddi
Insegna Letteratura e lingua italiana e Storia presso il Liceo artistico “Figàri” di Sassari. Dopo un’esperienza da giornalista professionista dal 2006 al 2011, ha conseguito un Dottorato di ricerca in Letteratura e Filologia. È curatore di alcune edizioni critiche e saggi che si focalizzano sull’analisi e l’ermeneutica del testo letterario.
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Perché i vangeli canonici cominciano con l'arresto e l'esecuzione di Giovanni il Battista e finiscono con l'arresto e la condanna di Gesù da parte delle autorità romane? Perché un uomo che compie guarigioni e predica l'amore dei nemici muore della più atroce morte cui l'impero destinava esclusivamente i responsabili di sedizione violenta e lesa maestà?
Le risposte non stanno fuori, ma dentro il testo: quello greco. Che è stato tradotto infinite volte, e tradito altrettante. Analizzando dal punto di vista linguistico i vangeli canonici, questo saggio si ripropone di andare oltre la manipolazione derivante dalle traduzioni, per riscoprire il Gesù che ci viene trasmesso dalle opere in lingua originale.
Regia: Ciro Gaglione
Conducono Salvatore Perillo ed Eduardo Orma
Emersione Inversa - le navi di Nemi - Dentro La storia
In diretta venerdi 19 gennaio ore 19:30 DENTRO LA STORIA
Emersione Inversa - le navi di Nemi - Con Ing. Flavio Russo
Il 9 aprile del 1927 Mussolini annunciò che i relitti delle navi romane, giacenti da quasi due millenni sul fondo del lago di Nemi sarebbero stati recuperati.
L’operazione di straordinaria difficoltà e auspicata da almeno cinque secoli, non prevedeva il sollevamento dei relitti, ma l’abbassamento del livello delle acque mediante poderose pompe idrovore.
Il 7 settembre del 1929 il primo scafo finalmente emerse, seguito nel 1932 dal secondo.
Con la sua emersione riapparvero pure straordinarie opere d’arte in bronzo tra le quali una elegantissima balaustra, sorretta da pilastrini in foggia di ermette bifronti nelle quali erano incastrate le barre, anch’esse di bronzo, fungenti da parapetti.
Nulla del genere era stato mai scoperto suggerendo che quel lacerto architettonico fosse la conferma dello sfarzo con cui erano state allestite quelle singolari navi, così volute dall’imperatore Caligola.
In realtà quella stessa balaustra che si impose per la sua ricca eleganza non era affatto ignota: dal 1881, infatti, per gli scavi condotti in contrada Bassano di Torre del Greco, erano riaffiorati i ruderi di grandiosità villa marittima la cui ampia terrazza era cinta da una analoga balaustra di bronzo con identici pilastrini ed ermette bifronti di bronzo!
Gladiator et Ludia - Flavio Russo - Dentro lo Storia
Gladiatori e ludia
Alle origini dei ludi gladiatori, molti studiosi ravvisano i duelli organizzati presso gli Etruschi sia come cruento divertimento che come violenta onoranza funebre, lotte spesso all’ultimo sangue per cui terminavano solo con la morte di uno dei contendenti.
Non di rado poi gli uomini oltre a lottare fra loro, si cimentavano anche contro animali feroci, come è raffigurato negli affreschi scoperti nella tomba degli Auguri.
Uno di questi feroci giochi vedeva contrapposti, in una lotta impari e mortale, un uomo con la testa infilata in un sacco, armato di un nodoso bastone e un grosso mastino trattenuto con un lungo guinzaglio da un secondo uomo mascherato, chiamato Phersu, figura mitica nella quale si è ravvisata il remotissimo archetipo del partenopeo Pulcinella.
Pertanto sin dalle più remote esibizioni i ludi gladiatori già vantano molteplici estrinsecazioni competitive, che saranno in seguito ulteriormente arricchite dai Romani, non di rado caratterizzate nell’armamentario dei protagonisti, dall’estrema derisione di quello dei guerrieri nemici sconfitti dalle legioni.
Alla suggestione, e forse ancor di più dalla fama derivante da quei combattimenti, non si sottrassero neppure le donne, che spesso vi parteciparono col. nome di ludia ovvero attrici.
Il gladiatore di Hollywood - Dentro La storia
Guerra, Arena e fantasia , Il gladiatore di Hollywood - Con lo storico Militare Ing. Flavio Russo - Dentro La storia un Format di TVCITY
Il contesto del II sec. d.C. fu particolarmente violento, crescendo la pressione dei barbari sui limes orientali europei dell’Impero.
Le legioni tentarono spesso con successo, ma non di rado senza, di respingere quelle maree montanti, a loro volta spinte da altre popolazioni nomadi ancora più selvagge e disperate.
Il film che ci accingiamo a commentare relativamente a due peculiarità dell’epoca, la guerra e i ludi gladiatori, manifestazioni della crescente paura delle incursioni e della alienante ferocia dei combattimenti negli anfiteatri, sequenze rispettivamente al prodromo e all’epilogo della pellicola, sono caratterizzate da forti esagerazioni e gravi anacronismi dettati dalla ricerca di effetti stupefacenti e fantastici.
Cercheremo perciò di evidenziarne i peggiori.
Il gladiatore di Hollywood - Dentro La storia
A cura di Ciro Gaglione e Salvatore Perillo
ARCHIMEDE, RIFLESSIONI CREMATORIE - TVCITY Dentro la storia
in diretta giovedì 16 novembre ore 19:30 su TVCITY
ARCHIMEDE, RIFLESSIONI CREMATORIE - Dentro la storia con l' Ing. Flavio Russo - Storico Militare Stato Maggiore dell' Esercito Italiano.
Nell’estate del 212 a.C., l’assedio di Siracusa, avviatosi due anni prima, sotto il comando del console Marco Claudio Marcello giunse alla sua conclusione.
Le truppe romane che avevano investito la città da terra e soprattutto da mare, ne dovettero prioritariamente neutralizzare le micidiali macchine belliche che l’avevano difesa, escogitate da un anziano scienziato, Archimede.
Di tutte la più famosa fu senza dubbio quella che permise, stando alla tradizione, di incendiare le loro navi avvalendosi dei raggi solari.
Stranamente, però, gli storici dell’epoca tacciano su quella rivoluzionaria arma e soltanto oltre 4 secoli dopo se ne trovano le prime menzioni, peraltro estremamente confuse.
Come conciliare tanta notorietà dell’episodio con tanto silenzio delle fonti coeve?
ARCHIMEDE, RIFLESSIONI CREMATORIE
TVCITY Dentro la storia con Flavio Russo
Conduce Salvatore Perillo
Regia Ciro Gaglione
Campi Flegrei: un frammento di Luna - TVCITY Oltre la storia
CAMPI FLEGREI: UN FRAMMENTO DI LUNA.
Non solo paura, ma il racconto di una grande bellezza. Un viaggio nella Storia, nei miti e nelle leggende del campo vulcanico della piana campana, insieme all' Ing. Flavio Russo, per esaltare il fascino senza tempo di quel piccolo frammento di Luna, dall'accento tutto napoletano.
Questa sera, in diretta alle 19.30, nello speciale di "Oltre la Storia" edito da TVCITY a cura di Ciro Gaglione, conduce Salvatore Perillo.
#Homogigantis: dove li avremmo incontrati - Eduardo Orma
Alla scoperta di Zanzibar: l'isola dei giganti. C'è stato un passato in cui gli esplortori conoscevano un'isola poi dimenticata. Hanno parlato di umani giganteschi, forti almeno quattro volte un uomo "normale" adulto Scopriremo i luoghi nel Mondo dove una specie di uomini si era posizionata e viveva in società più o meno complesse.
Una società di giganti alti 3,5m - 4,00m
#Zanzibar #Homogigantis #giganti
Il codice nascosto di Leonardo - Marco Fiorini
L’Uomo Vitruviano è il disegno più famoso del mondo, ma in realtà esso si mostra solo in parte. Il grande genio vinciano che lo ha immaginato, elaborato e disegnato, ha voluto farci riflettere, forse giocare.
Vediamo un uomo con braccia e gambe aperte essere contenuto in un quadrato e che tocca, con le sue quattro estremità, anche un cerchio. Perché?
Leonardo nella sua bella vulgata rinascimentale scritta in modo specchiato sopra e sotto il disegno, parla dell’uomo e delle proporzioni che deve avere, ma non accenna mai al cerchio se non per dire che il suo centro si trova vicino all’ombelico.
Per quale ragione questo grande genio universale ha scelto per l’uomo quelle proporzioni e come ha fatto per ricavarle?
Come ogni capolavoro esso contiene in sé elementi semplici e complessi al contempo, mentre la soluzione finale è una prova straordinaria di geniale efficacia.
Un viaggio entusiasmante alla scoperta di un codice nascosto, un tuffo nella mente e nell’immaginazione di un genio, un’avventura densa di sorprese e di svolte imprevedibili.
#Leonardo #misteri #Oltrelastoria
Geografia Sacra e Tradizione Segreta del Nord
I nostri antenati celto-liguri, che vissero migliaia di anni fa, avevano un rapporto con la vita, con la morte e con la natura infinitamente più ricco del nostro.
In altre parole, amavano profondamente, accettavano e comprendevano i misteri della vita, della morte e della natura.
In questo libro l’autore ci accompagna alla scoperta dei siti da lui scoperti in quasi 30 anni di ricerche di Geografia sacra e della Tradizione spirituale dei druidi e delle druidesse che vissero prima dell’avvento del cristianesimo.
Con questo libro scopri:
la connessione con i luoghi sacri e di potere della “Grande madre’’ Terra;
i luoghi di Geografia sacra del Piemonte (Torino, Sacra di San Michele, monte magico Musinè, città di Rama, ecc.);
i misteri delle terre antiche di Francia, di Inghilterra e dell’Irlanda, coi i loro miti e leggende...
...e molto altro ancora!