14/01/2015
Scheda FINTZAS A MORRI (FINO ALLA MORTE) Mariapuntaoru Editrice nov. 2013
Titolo Fintzas a Morri - Fino alla morte
Autore Giovanni Paolo Salaris
Genere Romanzo noir
Lingua Sarda campidanese con traduzione italiana a fronte
Pagine 344
Copertina Brossura cucita a filo rete.
Prezzo 20,00 euro
Deriso dai suoi compaesani dopo trent’anni trascorsi in galera per un delitto non commesso, Pepe Porcu, deciso a farla finita, si appende a una corda in una baracca di canne che si era costruito in località Cucuru de s’arena, sulle dune di Pistis in Costa Verde. Una donna, Bianca Candida Niedda, vedova della vittima dell’antico omicidio, lo salva dalla forca: per l’uomo inizia una nuova vita.
Un nuovo ca****re viene trovato nello stagno di Marceddì e costringe il maresciallo Antonio Perdixi a riaprire i fascicoli del primo delitto.
Le vicende sono datate 1996, ma appaiono quasi fuori dal tempo reale, che scorre su un altro piano parallelo e si interseca col primo solo per decretarne la fine.
Una Sardegna “in estinzione”, nella cultura arcaica, nei personaggi e nella lingua, un mondo del passato che non trova posto nella modernizzazione e soccombe ai mutamenti epocali che caratterizzano il nostro tempo: è questa la tela su cui si muovono i personaggi di questo noir sardo dalle tinte forti e scritto con un linguaggio ironico e uno stile rapido e quasi cinematografico nella narrazione, pur attingendo, a tratti e volutamente, dal modo antico e popolare di raccontare delle donne “in su friscu”, al fresco, quando i vicinati si riunivano nelle lunghe e calde serate estive ad aspettare il sonno e a rinsaldare legami amicali e comunitari.
Avviluppati in un vortice di violente passioni, amori e vendette, emergono e rivivono i personaggi di questo mondo arcaico mentre intorno a loro scorre veloce e implacabile il tempo della modernità.
Arcaici sono gli uomini, padroni di terre e di bestiame, i loro servi pastori, le loro donne, mogli e amanti. E arcaica è anche la lingua, che l’autore utilizza per “mostrare” (ai posteri più che ai lettori contemporanei) la lingua parlata dall’ultima generazione dei parlanti di madre lingua sarda campidanese dell’area che gravita intorno al Terralbese e che include la Marmilla e buona parte del Medio Campidano, area corrispondente all’incirca al territorio dell’antica diocesi di Ales-Terralba.