29/03/2024
Era il 1989, avevo 24 anni e “lavoravo con la voce” già da diverso tempo. Un giorno ricevetti una chiamata da Moreno Ferrara (grandissimo collega e mio amico storico) che mi diceva che si sarebbe dovuti andare “su da Mina” a fare i cori per il suo nuovo Album. Mina. Sì, Mina, “quella” Mina. Quasi svenni dall’emozione, e poco dopo il “mancamento” lasciò il posto all’eccitazione massima perché sapevo che avrei incontrato LEI, la voce, la “TUTTO”. Non la si vedeva in giro ormai da tempo (si era ritirata dalle scene da più di 10 anni), ma io la ascoltavo sempre, tanto.
Arrivai in studio in Svizzera con Moreno e ci accolse Massimiliano con grande gentilezza. Entrammo e mi accorsi che non respiravo. O meglio, il mio respiro era talmente silenzioso che non lo sentivo, neanche “dall’interno”. Ero in una sorta di bolla dove tutti i rumori erano attenuati e la vista era quello che, dei 5 sensi, era il più attivo, il più attento. Non parlai, non dissi una parola, anzi. Ascoltai con attenzione Massimiliano che prima ci offrì un caffè e poi ci parlò del lavoro. Moreno era da tempo amico suo e di Mina e io mi sentii subito bene.
Cominciammo a lavorare con grande serenità. Il tempo scorreva, si rideva, si cantava e si ascoltava e, ad un certo punto, arrivò LEI. Non vi posso dire cosa provai. Mi emoziono ancora adesso mentre scrivo. Un misto di ammirazione e sorpresa, unite a felicità e gratitudine per questo regalo immenso che la vita mi stava facendo. Lei fu molto gentile e carina, simpaticissima, ma io, credetemi, anche qui non riuscivo a dire neanche una parola.
Andammo in sala ripresa per proseguire il lavoro (i cori li facevamo io, Moreno e in questo brano anche Massimiliano), ma ad un certo punto lei entrò e disse: “Dai vengo anch’io a cantare con voi”. Ecco, pensate alla mia faccia! Mi ricordo che cantai tutto il brano (il pezzo era Lo Faresti) guardandola con la coda dell’occhio (lei era esattamente alla mia sinistra) ma non mi sarei persa un secondo di quel momento neanche sotto tortura.
Finimmo la giornata di lavoro in serenità e alla fine (in accordo con Moreno e Massimiliano, non mi sarei mai permessa di farlo senza il loro consenso) le chiesi di fare una foto. Eccola qui: Io con una faccia da “gina” che più “gina” non si può (vi dico solo che per una settimana dormii a malapena, hahahah!), lei meravigliosamente meravigliosa con il suo più bel sorriso.
Ci furono altri dischi, altri viaggi “su da lei”, ma quella “prima volta” sapevo che non me la sarei dimenticata mai. Ed è proprio questo bellissimo ricordo quello che oggi voglio condividere con voi.
Ma soprattutto: Auguri Mina! “Sei grande grande grande come te, sei grande solamente tu.”
- Paola Folli, 25/03/20.
Lo Faresti (da Uiallalla): https://www.youtube.com/watch?v=sZqNJtQLiYc